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SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA.. EVOLUZIONE ED.. UN MIO PENSIERO –

NEL 1999 NASCEVA IL
Ha ventiquattro anni o ventisei?
Ventiquattro da quando Peter Merholz scrisse, maggio 1999, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento il gergo tecnologico si fece verbo nell’ uso comune e nei vocabolari, oltre che sostantivo (“weblog”), com’era già.
Ma forse ventisei dato che già 2 anni prima i pionieri del web incominciarono a sperimentare un modo per “auto pubblicare” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Con oltre 150 milioni di blog, il mondo si è ora “blog-formato” senza saperlo.
Ci siamo abituati a siti che dettano la legge del gossip, alla Cina che litiga nei blog e dove i blogger sono arrestati, all’Iran dove qualcuno di loro è morto in carcere.
E ai blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post”, una corazzata da 50 collaboratori e passa.
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream“, ovvero abitudine di massa: ci sono milioni e milioni di persone che ogni giorno “bloggano” senza forse nemmeno sapere di farlo.
Il blog è in verità anche polverizzato in facebook , nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR“, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze.
Tutte cose che si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter“.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione.
Se n’è accorto il New York Times che ha nominato un “Social Media Editor”.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
Parole che hanno i loro luoghi di aggregazione, tempeste di passaparola che possono far dimettere un ministro o fare a pezzi un titolo in borsa.
Al New York Times hanno da tempo capito che la metà del loro traffico web – quindi circa 10 milioni di persone al mese – arrivano ai contenuti del giornale non da titoli o spassionata lettura, ma dai sentito dire di questa piazza virtuale.
Quel passaparola è linfa vitale e non solo per quel giornale.
………………..
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era ventiquattro anni fa.
Forse ventisei.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con piccole modifiche dato che l’articolo è di alcuni anni fa)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog classici stanno cambiando la loro funzione ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web per l’esplosione dei social network… Facebook, Twitter, Instagram etc.
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione da diario personale da mostrare ai visitatori a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un’interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi.
Infine l’esplosione tecnologica, che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ), ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc..
Purtroppo c’è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici (ma tutti spesso interpretati come arene di insulti o come palestre di super fake news).
.
.

.
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Questo il mio parere, oggi, ma devo dire che l’evoluzione tecnologica non solo non rallenta, nonostante le crisi mondiali, ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti, a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni.
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l’impostazione iniziale nell’accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi… pensieri… poesie… riflessioni… sogni, interessi etc… (ma non tanto personali) inserendoli in una bottiglia (post) lanciata nell’immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Facebook e poi, ma in modo assolutamente molto personale, anche con il mondo di Twitter.
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti e la cosa mi rende felice per cui sento anche il dovere di ringraziare in primis i tantissimi visitatori e poi soprattutto coloro che, commentando i vari post o scrivendo al blog, entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc. e perché no, anche con le loro critiche (per fortuna rare).
Concludo pertanto augurando “lunga vita ai blog” in generale ed a questo mio, in particolare.
Tony Kospan
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Cari amici… sì… oggi il mio blog
è in festa!

Compie oggi 15 anni (23 marzo 2008) e dopo esser ripartito ex novo
col passaggio da Msn a WordPress il 30/9/2010
ha superato il numero di 19.750.000 visitatori
e questo dunque in circa 12 anni e 6 mesi.

Renoir – Bal au Moulin de la Galette
Ringrazio di cuore tutti coloro (e siete in tanti)
che via Facebook, via Twitter o iscrivendosi
visitano quotidianamente il blog.
Un forte abbraccio ed un grande sorriso per voi.

Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore e senza la vostra assidua presenza,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale esperienza.

Aggiungo con grande piacere ed un po’ di sorpresa
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, storia, musica, curiosità, poesie sublimi,
le canzoni d’un tempo ed anche i quotidiani saluti in poesia e non solo.

Renoir
Sinceramente commosso dalle vostre tante visite
rinnoverò se Dio vorrà… il mio impegno
(non piccolo eh eh… ma vissuto con piacere)
seguendo la consueta linea “pluritematica”
e senza pubblicità
restando ancorato al campo
dell’arte, della musica, della poesia,
ma anche del buonumore e della cultura in genere
e sempre con lo stesso stile denso di immagini “multicolor”.
(LA HOME PAGE)

Permettetemi dunque di festeggiare insieme a voi questo
bel momento con una poesia di un autore inglese
vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800 che mi affascina.

CANZONE RIDENTE
William Blake
.
Quando i boschi verdi di gioia ridono,
E corrugandosi il ruscello
Li accompagna colle sue risa;
Quando l’aria si mette a ridere
Col nostro spirito folletto,
E ride di quel chiasso il verde colle;
Quando di vivo verde
i prati ridono e la cavalletta
ride in mezzo a quell’allegria,
quando Susanna, Emilia e la Mari’
colle loro dolci bocche rotonde
cantano “Ah ah hi”.
Quando gli uccelli colorati
nell’ombra ridono,
e la nostra tavola è sparsa
di ciliegie e noci,
vieni a vivere, e sii gaio, e uniti
cantiamo in dolce coro “Ah ah hi”!
.
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ed altri 2 aforismi che adoro…
di cui il 2° poi può rappresentare in pieno lo spirito del blog
.

Anche se la felicità ti dimentica un po’,
tu non dimenticarla mai del tutto
Jacques Prévert

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia, vedere un bel quadro,
e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Johann Wolfgang Goethe

.
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ed infine con le note dell‘Inno alla gioia di Beethoven
Marina Novelli – Inno alla gioia
Grazie di cuore a tutti voi e…
.

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Se la Primavera è la prima stagione dell’anno,
se il lunedì è il primo giorno della settimana,
se l’infanzia-adolescenza-giovinezza è la prima parte della vita,
qual è il momento iniziale e sognante che,
rinnovandosi sempre, ci apre ogni giorno al mondo ed alla vita?

Beh avrete certamente capito che si parla dell’Alba…
quel momento affascinante in cui le ombre della notte
lentamente si diradano ed avanza un chiarore che illumina
pian piano, e sempre di più, ogni cosa…
ma anche dell’Aurora e del Mattino.

Charles Courtney Curran – Mattino d’estate
L’ALBA… L’AURORA… IL MATTINO…
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Per la verità essendo un “gufo” (bioritmi)
raramente riesco a vederla ma, forse proprio per questo, chissà,
l’amo come un momento misterioso e magico.

.
Prima di passare alle poesie selezionate
leggiamo alcuni aforismi sulla… prima parte del giorno.

La preghiera del mattino dell’uomo moderno
è la lettura del giornale
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
Paulo Coelho
Mi alzo al mattino
con una nuova illusione…
Rino Gaetano

Essa è stata molto amata da poeti, pensatori, scrittori… etc
per quel che è in sé, ma anche per le sue chiare valenze simboliche,
ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.
Forse la più breve, ma anche la più geniale,
è questa mitica e molto suggestiva lirica di Ungaretti
scritta mentre al fronte sul Carso.
MATTINA
M’illumino
d’immenso

Con l’alba (l’aurora e il mattino) iniziamo un trittico poetico
che proseguirà con la sera e terminerà con la notte
saltando la parte centrale del giorno
che, forse per le materiali incombenze della vita,
è, da sempre, la meno amata dai poeti.

L’alba di domani – Tiromancino

Hopper – Sole del mattino
ALBA
Salvatore Messina*
Alba
il tuo nome come dolce sorriso
le
labbra si muovono appena
gli occhi socchiusi
la luna sbadigliando cerca di dormire
l’insonnia degli amanti si legge sul mio viso
amo te
il tuo respiro
la tua paura d’amare
il tuo viso sul mio cuore
ad ascoltare amore
il tuo amore per me come tesoro reale
in un punto lontano una vita
esce la luce
lascio impronte sulla sabbia
il mare questa volta non le cancellerà
il dio di chi ama veglierà
per me per te
per questo amore
che mai finirà
ancorato ai nostri cuori
come a roccia eterna.
* poeta di strada nato nel 1939 a Catania
(Albachiara – Vasco Rossi)

Christian Schloe
QUANDO LA NOTTE…
Emily Dickinson
Quando la notte è quasi terminata
e l’alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi –
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance –
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia, svanita mezzanotte
che ci atterrì soltanto per un’ora.
Una mattina – Ludovico Einaudi

Monet – Impression soleil levant *
UN’ALBA
Alfonso Gatto
Com’è spoglia la luna, è quasi l’alba.
Si staccano i convogli, nella piazza
bruna di terra il verde dei giardini
trema d’autunno nei cancelli.
è l’ora fioca in cui s’incide al freddo
la tua città deserta, appena un trotto
remoto di cavallo, l’attacchino
sposta dolce la scala lungo i muri
in un fruscìo di carta. La tua stanza
leggera come il sonno sarà nuova
e in un parato da campagna al sole
roseo d’autunno s’aprirà. La fredda
banchina dei mercati odora d’erba.
La porta verde della chiesa è il mare
* Dal nome di questo dipinto nasce… l’Impressionismo
L’Aurora – Eros Ramazzotti

Jack Vettriano – Edith and the Kingpin
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
Mattinata – Mario del Monaco

William Mc Gregor Paxton – Giornale del mattino
POICHE’ L’ALBA SI ACCENDE
Paul Verlaine
Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.

Albe e mattinate felici… per tutti
da Tony Kospan

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Permettetemi stavolta di parlare di lui…
del mio blog
e di un suo giorno particolare.
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
COMPIE OGGI 12 ANNI
Cari amici sì… oggi il blog…
è in festa…
E’ infatti qui… sulla piattaforma WORDPRESS
dalla fine di settembre del 2010.
Questa piattaforma dona molti vantaggi come
la precisione e completezza delle statistiche,
la facile gestione dei commenti…
ed una buona penetrazione nel web.
Quest’anno è stato anche superato, ed alla grande,
e per me incredibilmente,
il numero di oltre 19 milioni e 500.000 visualizzazioni
e quasi 135.000 sono coloro che lo seguono ogni giorno.
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Renoir – La colazione dei canottieri
Aggiungo con grande piacere, ed un po’ di sorpresa,
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, dei ricordi di personaggi mitici,
delle poesie, delle canzoni di un tempo con le loro atmosfere
ma anche di storia, archeologia, curiosità varie
e pure quelle d’umorismo elegante… etc.
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Canova – Il principe Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros (partic.)
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Ma prima di festeggiare questo bel momento,
desidero ringraziare di tutto cuore i tantissimi che,
via Facebook, via Google, via Twitter
o iscrivendosi al blog,
lo visitano quotidianamente o saltuariamente.
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Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore, senza il vostro sostegno,
e senza la vostra assidua presenza con commenti e non solo,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale,
fantastica sì, ma anche molto impegnativa, esperienza.
Ora mi fa piacere dunque
festeggiare e brindare insieme a voi
oltre a vari dipinti ed immagini.
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anche con una bella poesia
che ci invita all’ottimismo ed alla gioia.
IL SUCCESSO
Ralph Waldo Emerson
Ridere molto e spesso;
Conquistare il rispetto delle persone intelligenti
e l’affetto dei bambini;
Meritare l’apprezzamento dei critici onesti
e sopportare il tradimento dei falsi amici;
Apprezzare la bellezza;
Trovare il buono negli altri;
Lasciare il mondo un po’ migliore
attraverso un bambino sano,
un pezzo di giardino,
o una condizione sociale riscattata;
Sapere che addirittura una vita ha vissuto meglio
grazie a te.
Questo è avere avuto successo.
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Raffaello – La scuola di Atene
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e la bellissima… notissima… canzone “Alegria”
del “Cirque du Soleil” in uno stupendo video.
Il blog cercherà di mantenere
la sua consueta linea
con il suo stile variegato e colorato,
con i suoi post completi ma non lunghi
e soprattutto con i suoi temi di cultura varia,
curati sì,
ma possibilmente non pedanti o pesanti.
Claude Theberge
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SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA.. EVOLUZIONE ED UN MIO PENSIERO –

NEL 1997 O NEL 1999 NASCEVA IL
Era il maggio 1999 quando Peter Merholz scrisse, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento nel gergo tecnologico e nei vocabolari si fece largo l’ uso del termine come sostantivo (“weblog”).
Ma forse era il 1997 dato che già 2 anni prima i pionieri del web incominciarono a sperimentare un modo per “auto pubblicare” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Il mondo si era già “blog-formato” ma senza saperlo.
Oggi conosciamo siti che dettano legge nel web e paesi dove i blogger venivano (e ancora vengono) arrestati come Cina e Iran (e tanti altri).
E anche blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post” – una corazzata con tantissimi collaboratori (ormai però è diventato un giornale).
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream”, ovvero abitudine di massa: abbiamo oltre 2 miliardi di iscritti a Facebook nel mondo che ogni giorno “bloggano” senza nemmeno sapere di farlo.
Si è polverizzato poi anche nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR”, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze ma anche in nuovi e vari social.
E sono pure cose che ora si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter”.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione se n’è accorto il New York Times che ha nominato un “Social Media Editor”.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era il 1999 forse il 1997.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con molte modifiche dato che l’articolo iniziale non è recente)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog classici stanno cambiando la loro funzione… ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web… dopo l’esplosione dei social network… in primis Facebook.
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione da diario personale da mostrare ai visitatori a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un’interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi.
Infine l’esplosione tecnologica, che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ), ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc..
Purtroppo c’è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici e anche spesso interpretati solo come arene di insulti o come pedane di lancio di fake news (bufale) senza limiti.
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Questo il mio parere, oggi, ma devo dire che l’evoluzione tecnologica non solo non rallenta, nonostante la crisi, ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti, a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni.
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l’impostazione iniziale nell’accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi, pensieri, poesie, riflessioni, sogni, interessi etc… (ma non tanto personali) ed inserirli poi in una bottiglia (post) lanciata nell’immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Mondo Social (Facebook e Twitter), ma in modo assolutamente molto personale.
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti e la cosa mi rende molto felice per cui sento anche il dovere di ringraziare in primis i tantissimi visitatori e poi soprattutto coloro che, commentando i vari post o scrivendo al blog, entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc. e perché no critiche (per fortuna rare).
Concludo pertanto augurando “Lunga vita ai blog”.
Tony Kospan
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Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA.. EVOLUZIONE ED.. UN MIO PENSIERO –

NEL 1999 NASCEVA IL
Ha ventiquattro anni o ventisei?
Ventiquattro da quando Peter Merholz scrisse, maggio 1999, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento il gergo tecnologico si fece verbo nell’ uso comune e nei vocabolari, oltre che sostantivo (“weblog”), com’era già.
Ma forse ventisei dato che già 2 anni prima i pionieri del web incominciarono a sperimentare un modo per “auto pubblicare” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Con oltre 150 milioni di blog, il mondo si è ora “blog-formato” senza saperlo.
Ci siamo abituati a siti che dettano la legge del gossip, alla Cina che litiga nei blog e dove i blogger sono arrestati, all’Iran dove qualcuno di loro è morto in carcere.
E ai blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post”, una corazzata da 50 collaboratori e passa.
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream“, ovvero abitudine di massa: ci sono milioni e milioni di persone che ogni giorno “bloggano” senza forse nemmeno sapere di farlo.
Il blog è in verità anche polverizzato in facebook , nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR“, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze.
Tutte cose che si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter“.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione.
Se n’è accorto il New York Times che ha nominato un “Social Media Editor”.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
Parole che hanno i loro luoghi di aggregazione, tempeste di passaparola che possono far dimettere un ministro o fare a pezzi un titolo in borsa.
Al New York Times hanno da tempo capito che la metà del loro traffico web – quindi circa 10 milioni di persone al mese – arrivano ai contenuti del giornale non da titoli o spassionata lettura, ma dai sentito dire di questa piazza virtuale.
Quel passaparola è linfa vitale e non solo per quel giornale.
………………..
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era ventiquattro anni fa.
Forse ventisei.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con piccole modifiche dato che l’articolo è di alcuni anni fa)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog classici stanno cambiando la loro funzione ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web per l’esplosione dei social network… Facebook, Twitter, Instagram etc.
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione da diario personale da mostrare ai visitatori a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un’interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi.
Infine l’esplosione tecnologica, che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ), ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc..
Purtroppo c’è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici (ma tutti spesso interpretati come arene di insulti o come palestre di super fake news).
.
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Questo il mio parere, oggi, ma devo dire che l’evoluzione tecnologica non solo non rallenta, nonostante le crisi mondiali, ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti, a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni.
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l’impostazione iniziale nell’accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi… pensieri… poesie… riflessioni… sogni, interessi etc… (ma non tanto personali) inserendoli in una bottiglia (post) lanciata nell’immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Facebook e poi, ma in modo assolutamente molto personale, anche con il mondo di Twitter.
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti e la cosa mi rende felice per cui sento anche il dovere di ringraziare in primis i tantissimi visitatori e poi soprattutto coloro che, commentando i vari post o scrivendo al blog, entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc. e perché no, anche con le loro critiche (per fortuna rare).
Concludo pertanto augurando “lunga vita ai blog” in generale ed a questo mio, in particolare.
Tony Kospan
.
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.
Cari amici… sì… oggi il mio blog
è in festa!

Compie oggi 15 anni (23 marzo 2008) e dopo esser ripartito ex novo
col passaggio da Msn a WordPress il 30/9/2010
ha superato il numero di 19.750.000 visitatori
e questo dunque in circa 12 anni e 6 mesi.

Renoir – Bal au Moulin de la Galette
Ringrazio di cuore tutti coloro (e siete in tanti)
che via Facebook, via Twitter o iscrivendosi
visitano quotidianamente il blog.
Un forte abbraccio ed un grande sorriso per voi.

Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore e senza la vostra assidua presenza,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale esperienza.

Aggiungo con grande piacere ed un po’ di sorpresa
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, storia, musica, curiosità, poesie sublimi,
le canzoni d’un tempo ed anche i quotidiani saluti in poesia e non solo.

Renoir
Sinceramente commosso dalle vostre tante visite
rinnoverò se Dio vorrà… il mio impegno
(non piccolo eh eh… ma vissuto con piacere)
seguendo la consueta linea “pluritematica”
e senza pubblicità
restando ancorato al campo
dell’arte, della musica, della poesia,
ma anche del buonumore e della cultura in genere
e sempre con lo stesso stile denso di immagini “multicolor”.
(LA HOME PAGE)

Permettetemi dunque di festeggiare insieme a voi questo
bel momento con una poesia di un autore inglese
vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800 che mi affascina.

CANZONE RIDENTE
William Blake
.
Quando i boschi verdi di gioia ridono,
E corrugandosi il ruscello
Li accompagna colle sue risa;
Quando l’aria si mette a ridere
Col nostro spirito folletto,
E ride di quel chiasso il verde colle;
Quando di vivo verde
i prati ridono e la cavalletta
ride in mezzo a quell’allegria,
quando Susanna, Emilia e la Mari’
colle loro dolci bocche rotonde
cantano “Ah ah hi”.
Quando gli uccelli colorati
nell’ombra ridono,
e la nostra tavola è sparsa
di ciliegie e noci,
vieni a vivere, e sii gaio, e uniti
cantiamo in dolce coro “Ah ah hi”!
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ed altri 2 aforismi che adoro…
di cui il 2° poi può rappresentare in pieno lo spirito del blog
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Anche se la felicità ti dimentica un po’,
tu non dimenticarla mai del tutto
Jacques Prévert

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia, vedere un bel quadro,
e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Johann Wolfgang Goethe

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ed infine con le note dell‘Inno alla gioia di Beethoven
Marina Novelli – Inno alla gioia
Grazie di cuore a tutti voi e…
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Se la Primavera è la prima stagione dell’anno,
se il lunedì è il primo giorno della settimana,
se l’infanzia-adolescenza-giovinezza è la prima parte della vita,
qual è il momento iniziale e sognante che,
rinnovandosi sempre, ci apre ogni giorno al mondo ed alla vita?

Beh avrete certamente capito che si parla dell’Alba…
quel momento affascinante in cui le ombre della notte
lentamente si diradano ed avanza un chiarore che illumina
pian piano, e sempre di più, ogni cosa…
ma anche dell’Aurora e del Mattino.

Charles Courtney Curran – Mattino d’estate
L’ALBA… L’AURORA… IL MATTINO…
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Per la verità essendo un “gufo” (bioritmi)
raramente riesco a vederla ma, forse proprio per questo, chissà,
l’amo come un momento misterioso e magico.

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Prima di passare alle poesie selezionate
leggiamo alcuni aforismi sulla prima parte del giorno.

La preghiera del mattino dell’uomo moderno
è la lettura del giornale
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
Paulo Coelho
Mi alzo al mattino
con una nuova illusione…
Rino Gaetano

Essa è stata molto amata da poeti… pensatori… scrittori…
per quel che è in sé, ma anche per le sue chiare valenze simboliche,
ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.
Forse la più breve, ma anche la più geniale,
è questa mitica e molto suggestiva lirica di Ungaretti
scritta mentre al fronte sul Carso.
MATTINA
M’illumino
d’immenso

Con l’alba (aurora e mattino) iniziamo un trittico poetico
che proseguirà con la sera e terminerà con la notte
saltando la parte centrale del giorno
che, forse per le materiali incombenze della vita,
è, da sempre, la meno amata dai poeti…


L’alba di domani – Tiromancino

Hopper – Sole del mattino
ALBA
Salvatore Messina*
Alba
il tuo nome come dolce sorriso
le
labbra si muovono appena
gli occhi socchiusi
la luna sbadigliando cerca di dormire
l’insonnia degli amanti si legge sul mio viso
amo te
il tuo respiro
la tua paura d’amare
il tuo viso sul mio cuore
ad ascoltare amore
il tuo amore per me come tesoro reale
in un punto lontano una vita
esce la luce
lascio impronte sulla sabbia
il mare questa volta non le cancellerà
il dio di chi ama veglierà
per me per te
per questo amore
che mai finirà
ancorato ai nostri cuori
come a roccia eterna.
* poeta di strada nato nel 1939 a Catania

(Albachiara – Vasco Rossi)

Christian Schloe
QUANDO LA NOTTE…
Emily Dickinson
Quando la notte è quasi terminata
e l’alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi –
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance –
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia, svanita mezzanotte
che ci atterrì soltanto per un’ora.

Una mattina – Ludovico Einaudi

Monet – Impression soleil levant *
UN’ALBA
Alfonso Gatto
Com’è spoglia la luna, è quasi l’alba.
Si staccano i convogli, nella piazza
bruna di terra il verde dei giardini
trema d’autunno nei cancelli.
è l’ora fioca in cui s’incide al freddo
la tua città deserta, appena un trotto
remoto di cavallo, l’attacchino
sposta dolce la scala lungo i muri
in un fruscìo di carta. La tua stanza
leggera come il sonno sarà nuova
e in un parato da campagna al sole
roseo d’autunno s’aprirà. La fredda
banchina dei mercati odora d’erba.
La porta verde della chiesa è il mare
* Dal nome di questo dipinto nasce… l’Impressionismo

L’Aurora – Eros Ramazzotti

Jack Vettriano – Edith and the Kingpin
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.

Mattinata – Mario del Monaco

William Mc Gregor Paxton – Giornale del mattino
POICHE’ L’ALBA SI ACCENDE
Paul Verlaine
Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.


Albe e mattinate felici… per tutti
da Tony Kospan

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Permettetemi stavolta di parlare di lui…
del mio blog
e di un suo giorno particolare.
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
COMPIE OGGI 11 ANNI
Cari amici sì… oggi il blog…
è in festa…
E’ infatti qui… sulla piattaforma WORDPRESS
dalla fine di settembre del 2010.
Questa piattaforma dona molti vantaggi come
la precisione e completezza delle statistiche,
la facile gestione dei commenti…
ed una buona penetrazione nel web.
Quest’anno è stato anche superato, ed alla grande,
e per me incredibilmente,
il numero di oltre 18 milioni e 800.000 visualizzazioni…
ed oltre 134.000 sono coloro che lo seguono ogni giorno.
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Renoir – La colazione dei canottieri
Aggiungo con grande piacere, ed un po’ di sorpresa,
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, dei ricordi di personaggi mitici,
delle poesie, delle canzoni di un tempo con le loro atmosfere
ma anche quelle con umorismo elegante… etc.
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Canova – Il principe Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros (partic.)
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Ma prima di festeggiare questo bel momento,
desidero ringraziare di tutto cuore i tantissimi che,
via Facebook, via Google, via Twitter
o iscrivendosi al blog,
lo visitano quotidianamente o saltuariamente.
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Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore, senza il vostro sostegno,
e senza la vostra assidua presenza con commenti e non solo,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale,
fantastica sì, ma anche molto impegnativa, esperienza.
Ora mi fa piacere dunque
festeggiare e brindare insieme a voi
oltre che con i vari dipinti e le immagini del post…
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Antonio Canova – Le 3 Grazie
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anche con una bella poesia
che ci invita all’ottimismo ed alla gioia.
IL SUCCESSO
Ralph Waldo Emerson
Ridere molto e spesso;
Conquistare il rispetto delle persone intelligenti
e l’affetto dei bambini;
Meritare l’apprezzamento dei critici onesti
e sopportare il tradimento dei falsi amici;
Apprezzare la bellezza;
Trovare il buono negli altri;
Lasciare il mondo un po’ migliore
attraverso un bambino sano,
un pezzo di giardino,
o una condizione sociale riscattata;
Sapere che addirittura una vita ha vissuto meglio
grazie a te.
Questo è avere avuto successo.
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Raffaello – La scuola di Atene
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… e la bellissima… notissima… canzone “Alegria”
del “Cirque du Soleil” in uno stupendo video.
Il blog cercherà di mantenere
la sua consueta linea…
con il suo stile variegato e colorato,
con i suoi post completi ma non lunghi
e soprattutto con i suoi temi di cultura varia,
curati sì,
ma che cerco di rendere non pedanti o pesanti.
Claude Theberge
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SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA.. EVOLUZIONE ED UN MIO PENSIERO –

NEL 1997 O NEL 1999 NASCEVA IL
Era il maggio 1999 quando Peter Merholz scrisse, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento nel gergo tecnologico e nei vocabolari si fece largo l’ uso del termine come sostantivo (“weblog”).
Ma forse era il 1997 dato che già 2 anni prima i pionieri del web incominciarono a sperimentare un modo per “auto pubblicare” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Il mondo si era già “blog-formato” ma senza saperlo.
Oggi conosciamo siti che dettano legge nel web e paesi dove i blogger venivano (e ancora vengono) arrestati come Cina e Iran (e tanti altri).
E anche blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post” – una corazzata con tantissimi collaboratori (ormai però è diventato un giornale).
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream”, ovvero abitudine di massa: abbiamo oltre 2 miliardi di iscritti a Facebook nel mondo che ogni giorno “bloggano” senza nemmeno sapere di farlo.
Si è polverizzato poi anche nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR”, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze ma anche in nuovi e vari social.
E sono pure cose che ora si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter”.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione se n’è accorto il New York Times che ha nominato un “Social Media Editor”.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era il 1999 forse il 1997.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con molte modifiche dato che l’articolo iniziale non è recente)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog classici stanno cambiando la loro funzione… ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web… dopo l’esplosione dei social network… in primis Facebook.
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione da diario personale da mostrare ai visitatori a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un’interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi.
Infine l’esplosione tecnologica, che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ), ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc..
Purtroppo c’è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici e anche spesso interpretati solo come arene di insulti o come pedane di lancio di fake news (bufale) senza limiti.
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Questo il mio parere, oggi, ma devo dire che l’evoluzione tecnologica non solo non rallenta, nonostante la crisi, ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti, a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni.
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l’impostazione iniziale nell’accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi, pensieri, poesie, riflessioni, sogni, interessi etc… (ma non tanto personali) ed inserirli poi in una bottiglia (post) lanciata nell’immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Mondo Social (Facebook e Twitter), ma in modo assolutamente molto personale.
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti e la cosa mi rende molto felice per cui sento anche il dovere di ringraziare in primis i tantissimi visitatori e poi soprattutto coloro che, commentando i vari post o scrivendo al blog, entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc. e perché no critiche (per fortuna rare).
Concludo pertanto augurando “Lunga vita ai blog”.
Tony Kospan
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