Archivio per l'etichetta ‘IL GRANDE DITTATORE’
A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull’Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E’ LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL’UMANITA’
Grazie Charlie
Mi piace:
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A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull’Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E’ LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL’UMANITA’
Grazie Charlie
Mi piace:
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Un grandissimo ed universale discorso di Charlie Chaplin non come attore…
ma in veste di uomo che auspica la fratellanza universale.
Il grande dittatore (The Great Dictator)
è un film del 1940 tutto opera di Charlie Chaplin.
E’ una parodia del nazismo ed ironizza su Adolf Hitler.

Il film per diversi aspetti è considerato un’opera cult
e ricevette diversi riconoscimenti.
In esso Chaplin, che in realtà
è stato molto, ma molto, di più di un semplice comico,
espone la sua profonda e sognante visione
del mondo e dell’Umanità.

Chaplin con Einstein
Il sogno di Chaplin è che tutta l’Umanità
riesca a liberarsi da ogni forma di sudditanza e sfruttamento
e dunque che tutti possano vivere in un mondo migliore.
Consiglio di legger il testo mentre ascoltiamo
il discorso di Chaplin in questa scena del mitico film
per coglierne le profonde verità che certo ci colpiranno mente e cuore
soprattutto pensando all’epoca in cui fu realizzato.
IL TESTO DEL MONOLOGO FINALE DA
“IL GRANDE DITTATORE”
“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto, Hannah.
Lassù!“
MA INFINE ECCO
IL DISCORSO ALL’UMANITA’
ANCHE IN VIDEO
.
CIAO DA TONY KOSPAN
.
.
.
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Un grandissimo ed universale discorso di Charlie Chaplin non come attore…
ma in veste di uomo che auspica la fratellanza universale.
Il grande dittatore (The Great Dictator)
è un film del 1940 tutto opera di Charlie Chaplin.
E’ una parodia del nazismo ed ironizza su Adolf Hitler.

Il film per diversi aspetti è considerato un’opera cult
e ricevette diversi riconoscimenti.
In esso Chaplin, che in realtà
è stato molto, ma molto, di più di un semplice comico,
espone la sua profonda e sognante visione
del mondo e dell’Umanità.

Chaplin con Einstein
Il sogno di Chaplin è che tutta l’Umanità
riesca a liberarsi da ogni forma di sudditanza e sfruttamento
e dunque che tutti possano vivere in un mondo migliore.
Consiglio di legger il testo mentre ascoltiamo
il discorso di Chaplin in questa scena del mitico film
per coglierne le profonde verità che certo ci colpiranno mente e cuore
soprattutto pensando all’epoca in cui fu realizzato.
IL TESTO DEL MONOLOGO FINALE DA
“IL GRANDE DITTATORE”
“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto, Hannah.
Lassù!“
MA INFINE ECCO
IL DISCORSO ALL’UMANITA’
ANCHE IN VIDEO
.
CIAO DA TONY KOSPAN
.
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A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull’Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E’ LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL’UMANITA’
Grazie Charlie
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Un grandissimo ed universale discorso di Charlie Chaplin non come attore…
ma in veste di uomo che auspica la fratellanza universale.
Il grande dittatore (The Great Dictator)
è un film del 1940 tutto opera di Charlie Chaplin.
E’ una parodia del nazismo ed ironizza su Adolf Hitler.

Il film per diversi aspetti è considerato un’opera cult
e ricevette diversi riconoscimenti.
In esso Chaplin, che in realtà
è stato molto.. ma molto.. di più di un semplice comico,
espone la sua profonda e sognante visione
del mondo e dell’Umanità.

Chaplin con Einstein
Il sogno di Chaplin è che tutta l’Umanità
riesca a liberarsi da ogni forma di sudditanza e sfruttamento
e dunque che tutti possano vivere in un mondo migliore.
Consiglio di legger il testo mentre ascoltiamo
il discorso di Chaplin in questo brano del mitico film…
per coglierne le profonde verità…
che certo ci colpiranno mente e cuore…
IL TESTO DEL MONOLOGO FINALE DA
“IL GRANDE DITTATORE”
“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto, Hannah.
Lassù!“
MA INFINE ECCO…
IL DISCORSO ALL’UMANITA’
ANCHE IN… VIDEO
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A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull'Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E' LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL'UMANITA'
Grazie Charlie
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Un grandissimo universale discorso di Charlie Chaplin non come attore…
ma in veste di uomo che auspica la fratellanza universale.
Il grande dittatore (The Great Dictator)
è un film del 1940 tutto opera di Charlie Chaplin.
E' una parodia del nazismo ed ironizza su Adolf Hitler.

Il film per diversi aspetti è considerato un'opera cult
e ricevette diversi riconoscimenti.
In esso Chaplin, che in realtà
è stato molto.. ma molto.. di più di un semplice comico,
espone la sua profonda e sognante visione
del mondo e dell'Umanità.

Chaplin con Einstein
Il sogno di Chaplin è che tutta l'Umanità
riesca a liberarsi da ogni forma di sudditanza e sfruttamento
e dunque che tutti possano vivere in un mondo migliore.
Consiglio di legger il testo mentre ascoltiamo
il discorso di Chaplin in questo brano del mitico film…
per coglierne le profonde verità…
che certo ci colpiranno mente e cuore…
IL TESTO DEL MONOLOGO FINALE DA
“IL GRANDE DITTATORE”
“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto, Hannah.
Lassù!“
MA ECCO ORA…
IL DISCORSO ALL'UMANITA'
IN… VIDEO
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CIAO DA TONY KOSPAN
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A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull'Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA'
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E' LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL'UMANITA'
Grazie Charlie
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A quei pochi che ignorano chi sia Sir Charles Spencer Chaplin ma noto come Charlie Chaplin e, quando ne eravamo innamorati da bambini, come Charlot, cercherò di accennare a lui, alla sua arte cinematografica e, forse aspetto meno noto, ma non meno importante, al suo pensiero sulla vita e sull’Umanità.
Londra 16.4.1889 – Corsier-sur-Vevey 25.12.1977
BREVE RICORDO
Chaplin è un vero monumento della Storia del Cinema del 20° secolo in quanto è stato, oltre che attore (considerato tra i primi 25 attori di sempre) anche sceneggiatore, compositore e produttore quasi sempre di successo.
Già nei suoi film come Charlot… ne Il monello (1921) ed in Luci della città (1931), soprattutto nelle scene con la fioraia cieca, appare forte e geniale la sua grande umanità ma è nel Grande Dittatore che si manifesta il suo sublime pensiero sulla vita.
IL SUO PENSIERO ATTRAVERSO UN SUO SUBLIME BRANO
Leggere queste sue riflessioni può, a mio parere,
farci comprendere anche la sua grande saggezza,
e farci bene alla mente ed al cuore
QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto
che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante
imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non sono maturi
e la persona non è pronta,
anche se quella persona sono io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita
e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione
al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo
ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere,
a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso
allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente,
in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana
e la chiamo
PERFEZIONE
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte,
si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che…
QUESTO E’ LA VITA!
Chaplin con la moglie
IL GRANDE DISCORSO ALL’UMANITA’
Grazie Charlie
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