Archivio per l'etichetta ‘Henri Matisse’
L’artista o il poeta possiedono una luce interna
che trasforma gli oggetti per farne un mondo nuovo, sensibile, organizzato,
un mondo vivo che è in sé segno infallibile della divinità.
Matisse
Donna col cappello (partic.)
Lunga è stata la vita ed ampia e variegata l’attività artistica
di questo grande pittore, ma anche notevole scultore, francese.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Durante un periodo di malattia mentre il giovane Matisse
frequenta corsi di diritto, la madre per distrarlo
gli regala una scatola con tutto quanto serviva per colorare,
e lui inizia a copiare delle opere ed a studiare tecniche di pittura.
La gioia di vivere – 1905
Grazie all’appoggio del pittore simbolista Gustave Moreau
presso il cui studio aveva iniziato ad operare
riesce ad iscriversi all’Ecole des Beaux Arts.
Già da giovane appare chiara la sua “ossessione” per il colore
e per dar ad esso evidenza nei primi tempi si accosta al puntinismo.
Nel 1896 “incontra” gli impressionisti ma ben presto
si dirige verso altre strade.
I suoi maggiori interessi sono chiaramente evidenziati
dal fatto che acquista opere di Cezanne, Van Gogh e Gauguin.
Henri Matisse
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
.
.
.
La sua ricerca lo porta quasi fatalmente verso il Fauvismo
che rappresenta la prima rottura con l’imperante impressionismo
e le sue opere iniziano ad avere colori sempre meno naturali
e forme senza tridimensionalità.
La vivacità dei colori e la gioia di vivere
del fauvismo mediterraneo è però molto diversa
da quello dei paesi nordici.
Il paravento moresco – 1923
Pur vivendo lontano dalla mondanità partecipa
a molte mostre con le sue opere, che, dopo un iniziale
scarso riscontro da parte di alcuni critici,
riscuotono pian piano sempre maggiori consensi.
Uno dei temi a lui cari fu la danza che dipinse.
in varie forme, più volte e che possiamo conoscere
cliccando qui giù.
Matisse ed il tema della danza
La danza
Il giorno di Natale del 1908 scrive qualcosa
che ci fa comprendere il suo modo d’intendere l’arte:
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza,
per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito,
sforzando tutto il mio essere alla comprensione
delle diverse interpretazioni dell’arte plastica
date dagli antichi maestri e dai moderni“.
Anemoni in un vaso di terracotta – 1924
Conosce poi e diventa amico di Picasso
di cui però resterà sempre un rivale.
Nonostante sia considerato
uno dei maggiori esponenti del Fauvismo
tuttavia dopo un po’ Matisse se ne allontana
per ricercare nuovi personali equilibri stilistici.
Il suo successo lo porta a viaggiare per il mondo
ed in particolare si reca e dipinge
in Germania, Italia, Marocco, Russia e USA.
Dopo la 1° Guerra Mondiale,
forse anche per l’incontro con Renoir,
i suoi dipinti appaiono meno duri.
La stanza rossa – 1908
La sua ricerca pittorica continuerà per tutta la sua vita
attraversando nel corso degli anni diverse esperienze,
come quella vicina al Cubismo, arrivando,
con le sue ultime opere, a sfiorare l’Astrattismo.
Lezione di piano – 1923
Il colore per Matisse è… tutto
e il dipingere oltre che una passione ed una professione
è anche, e forse soprattutto, gioia
come racconta spesso lui stesso.
Ma ora lasciamo “parlare” alcune sue opere.
Natura morta rossa con magnolia
Donna accanto alla scacchiera – 1928
La tavola apparecchiata
Jazz
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan

IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE


.
.
.
.
.
L’odalisca
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
L’artista o il poeta possiedono una luce interna
che trasforma gli oggetti per farne un mondo nuovo, sensibile, organizzato,
un mondo vivo che è in sé segno infallibile della divinità.
Matisse
Donna col cappello (partic.)
Lunga è stata la vita ed ampia e variegata l’attività artistica
di questo grande pittore, ma anche notevole scultore, francese.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Durante un periodo di malattia mentre il giovane Matisse
frequenta corsi di diritto, la madre per distrarlo
gli regala una scatola con tutto quanto serviva per colorare,
e lui inizia a copiare delle opere ed a studiare tecniche di pittura.
La gioia di vivere – 1905
Grazie all’appoggio del pittore simbolista Gustave Moreau
presso il cui studio aveva iniziato ad operare
riesce ad iscriversi all’Ecole des Beaux Arts.
Già da giovane appare chiara la sua “ossessione” per il colore
e per dar ad esso evidenza nei primi tempi si accosta al puntinismo.
Nel 1896 “incontra” gli impressionisti ma ben presto
si dirige verso altre strade.
I suoi maggiori interessi sono chiaramente evidenziati
dal fatto che acquista opere di Cezanne, Van Gogh e Gauguin.
Henri Matisse
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
.
.
.
La sua ricerca lo porta quasi fatalmente verso il Fauvismo
che rappresenta la prima rottura con l’imperante impressionismo
e le sue opere iniziano ad avere colori sempre meno naturali
e forme senza tridimensionalità.
La vivacità dei colori e la gioia di vivere
del fauvismo mediterraneo è però molto diversa
da quello dei paesi nordici.
Il paravento moresco – 1923
Pur vivendo lontano dalla mondanità partecipa
a molte mostre con le sue opere, che, dopo un iniziale
scarso riscontro da parte di alcuni critici,
riscuotono pian piano sempre maggiori consensi.
Uno dei temi a lui cari fu la danza che dipinse.
in varie forme, più volte e che possiamo conoscere
cliccando qui giù.
Matisse ed il tema della danza
La danza
Il giorno di Natale del 1908 scrive qualcosa
che ci fa comprendere il suo modo d’intendere l’arte:
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza,
per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito,
sforzando tutto il mio essere alla comprensione
delle diverse interpretazioni dell’arte plastica
date dagli antichi maestri e dai moderni“.
Anemoni in un vaso di terracotta – 1924
Conosce poi e diventa amico di Picasso
di cui però resterà sempre un rivale.
Nonostante sia considerato
uno dei maggiori esponenti del Fauvismo
tuttavia dopo un po’ Matisse se ne allontana
per ricercare nuovi personali equilibri stilistici.
Il suo successo lo porta a viaggiare per il mondo
ed in particolare si reca e dipinge
in Germania, Italia, Marocco, Russia e USA.
Dopo la 1° Guerra Mondiale,
forse anche per l’incontro con Renoir,
i suoi dipinti appaiono meno duri.
La stanza rossa – 1908
La sua ricerca pittorica continuerà per tutta la sua vita
attraversando nel corso degli anni diverse esperienze,
come quella vicina al Cubismo, arrivando,
con le sue ultime opere, a sfiorare l’Astrattismo.
Lezione di piano – 1923
Il colore per Matisse è… tutto
e il dipingere oltre che una passione ed una professione
è anche, e forse soprattutto, gioia
come racconta spesso lui stesso.
Ma ora lasciamo “parlare” alcune sue opere.
Natura morta rossa con magnolia
Donna accanto alla scacchiera – 1928
La tavola apparecchiata
Jazz
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan

IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE


.
.
.
.
.
L’odalisca
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l’espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.
Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.
MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan
Il primo dipinto è quello del 1909
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.
L’opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli
Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.
La danza 1909
Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.
L’opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.
Il secondo, dell’anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).
In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.
La danza 1910
Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso.»
Natura morta con La danza
Ma oltre a questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.
Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell’arte“.
E’ evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.
Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.
La Danza con i Nasturzi
Il secondo “La Danza con i Nasturzi”
è anch’esso un “dipinto nel dipinto“.
La Danza con i Nasturzi (particolare)
Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
Tony Kospan
FINE
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l’espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.
Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.
MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
Il primo dipinto è quello del 1909
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.
L’opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli
Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.

La danza 1909
Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.
L’opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.
Il secondo, dell’anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).
In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.
La danza 1910
Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso.»
Natura morta con La danza
Ma oltre a questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.
Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell’arte“.
E’ evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.
Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.
La Danza con i Nasturzi
Il secondo “La Danza con i Nasturzi”
è anch’esso un “dipinto nel dipinto“.
La Danza con i Nasturzi (particolare)
Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.
Tony Kospan
FINE
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I N S I E M E
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Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l’espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.
Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.
MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan
Il primo dipinto è quello del 1909
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.
L’opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli
Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.
La danza 1909
Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.
L’opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.
Il secondo, dell’anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).
In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.
La danza 1910
Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso.»
Natura morta con La danza
Ma oltre a questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.
Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell’arte“.
E’ evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.
Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.
La Danza con i Nasturzi
Il secondo “La Danza con i Nasturzi”
è anch’esso un “dipinto nel dipinto“.
La Danza con i Nasturzi (particolare)
Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
Tony Kospan
FINE
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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L’artista o il poeta possiedono una luce interna
che trasforma gli oggetti per farne un mondo nuovo, sensibile, organizzato,
un mondo vivo che è in sé segno infallibile della divinità.
Matisse
Donna col cappello (partic.)
Lunga è stata la vita ed ampia e variegata l’attività artistica
di questo grande pittore, ma anche notevole scultore, francese.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Durante un periodo di malattia mentre il giovane Matisse
frequenta corsi di diritto, la madre per distrarlo
gli regala una scatola con tutto quanto serviva per colorare,
e lui inizia a copiare delle opere ed a studiare tecniche di pittura.
La gioia di vivere – 1905
Grazie all’appoggio del pittore simbolista Gustave Moreau
presso il cui studio aveva iniziato ad operare
riesce ad iscriversi all’Ecole des Beaux Arts.
Già da giovane appare chiara la sua “ossessione” per il colore
e per dar ad esso evidenza nei primi tempi si accosta al puntinismo.
Nel 1896 “incontra” gli impressionisti ma ben presto
si dirige verso altre strade.
I suoi maggiori interessi sono chiaramente evidenziati
dal fatto che acquista opere di Cezanne, Van Gogh e Gauguin.
Henri Matisse
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
.
.
.
La sua ricerca lo porta quasi fatalmente verso il Fauvismo
che rappresenta la prima rottura con l’imperante impressionismo
e le sue opere iniziano ad avere colori sempre meno naturali
e forme senza tridimensionalità.
La vivacità dei colori e la gioia di vivere
del fauvismo mediterraneo è però molto diversa
da quello dei paesi nordici.
Il paravento moresco – 1923
Pur vivendo lontano dalla mondanità partecipa
a molte mostre con le sue opere, che, dopo un iniziale
scarso riscontro da parte di alcuni critici,
riscuotono pian piano sempre maggiori consensi.
Uno dei temi a lui cari fu la danza che dipinse.
in varie forme, più volte e che possiamo conoscere
cliccando qui giù.
Matisse ed il tema della danza
La danza
Il giorno di Natale del 1908 scrive qualcosa
che ci fa comprendere il suo modo d’intendere l’arte:
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza,
per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito,
sforzando tutto il mio essere alla comprensione
delle diverse interpretazioni dell’arte plastica
date dagli antichi maestri e dai moderni“.
Anemoni in un vaso di terracotta – 1924
Conosce poi e diventa amico di Picasso
di cui però resterà sempre un rivale.
Nonostante sia considerato
uno dei maggiori esponenti del Fauvismo
tuttavia dopo un po’ Matisse se ne allontana
per ricercare nuovi personali equilibri stilistici.
Il suo successo lo porta a viaggiare per il mondo
ed in particolare si reca e dipinge
in Germania, Italia, Marocco, Russia e USA.
Dopo la 1° Guerra Mondiale,
forse anche per l’incontro con Renoir,
i suoi dipinti appaiono meno duri.
La stanza rossa – 1908
La sua ricerca pittorica continuerà per tutta la sua vita
attraversando nel corso degli anni diverse esperienze,
come quella vicina al Cubismo, arrivando,
con le sue ultime opere, a sfiorare l’Astrattismo.
Lezione di piano – 1923
Il colore per Matisse è… tutto
e il dipingere oltre che una passione ed una professione
è anche, e forse soprattutto, gioia
come racconta spesso lui stesso.
Ma ora lasciamo “parlare” alcune sue opere.
Natura morta rossa con magnolia
Donna accanto alla scacchiera – 1928
La tavola apparecchiata
Jazz
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan

IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE


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L’odalisca
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L’artista o il poeta possiedono una luce interna
che trasforma gli oggetti per farne un mondo nuovo, sensibile, organizzato,
un mondo vivo che è in sé segno infallibile della divinità.
Matisse
Donna col cappello (partic.)
Lunga è stata la vita ed ampia e variegata l’attività artistica
di questo grande pittore, ma anche notevole scultore, francese.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Durante un periodo di malattia mentre il giovane Matisse
frequenta corsi di diritto, la madre per distrarlo
gli regala una scatola con tutto quanto serviva per colorare,
e lui inizia a copiare delle opere ed a studiare tecniche di pittura.
La gioia di vivere – 1905
Grazie all’appoggio del pittore simbolista Gustave Moreau
presso il cui studio aveva iniziato ad operare
riesce ad iscriversi all’Ecole des Beaux Arts.
Già da giovane appare chiara la sua “ossessione” per il colore
e per dar ad esso evidenza nei primi tempi si accosta al puntinismo.
Nel 1896 “incontra” gli impressionisti ma ben presto
si dirige verso altre strade.
I suoi maggiori interessi sono chiaramente evidenziati
dal fatto che acquista opere di Cezanne, Van Gogh e Gauguin.
Henri Matisse
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
.
.
.
La sua ricerca lo porta quasi fatalmente verso il Fauvismo
che rappresenta la prima rottura con l’imperante impressionismo
e le sue opere iniziano ad avere colori sempre meno naturali
e forme senza tridimensionalità.
La vivacità dei colori e la gioia di vivere
del fauvismo mediterraneo è però molto diversa
da quello dei paesi nordici.
Il paravento moresco – 1923
Pur vivendo lontano dalla mondanità partecipa
a molte mostre con le sue opere, che, dopo un iniziale
scarso riscontro da parte di alcuni critici,
riscuotono pian piano sempre maggiori consensi.
Uno dei temi a lui cari fu la danza che dipinse.
in varie forme, più volte e che possiamo conoscere
cliccando qui giù.
Matisse ed il tema della danza
La danza
Il giorno di Natale del 1908 scrive qualcosa
che ci fa comprendere il suo modo d’intendere l’arte:
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza,
per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito,
sforzando tutto il mio essere alla comprensione
delle diverse interpretazioni dell’arte plastica
date dagli antichi maestri e dai moderni“.
Anemoni in un vaso di terracotta – 1924
Conosce poi e diventa amico di Picasso
di cui però resterà sempre un rivale.
Nonostante sia considerato
uno dei maggiori esponenti del Fauvismo
tuttavia dopo un po’ Matisse se ne allontana
per ricercare nuovi personali equilibri stilistici.
Il suo successo lo porta a viaggiare per il mondo
ed in particolare si reca e dipinge
in Germania, Italia, Marocco, Russia e USA.
Dopo la 1° Guerra Mondiale,
forse anche per l’incontro con Renoir,
i suoi dipinti appaiono meno duri.
La stanza rossa – 1908
La sua ricerca pittorica continuerà per tutta la sua vita
attraversando nel corso degli anni diverse esperienze,
come quella vicina al Cubismo, arrivando,
con le sue ultime opere, a sfiorare l’Astrattismo.
Lezione di piano – 1923
Il colore per Matisse è… tutto
e il dipingere oltre che una passione ed una professione
è anche, e forse soprattutto, gioia
come racconta spesso lui stesso.
Ma ora lasciamo “parlare” alcune sue opere.
Natura morta rossa con magnolia
Donna accanto alla scacchiera – 1928
La tavola apparecchiata
Jazz
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan

IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE


.
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.
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.
L’odalisca
Mi piace:
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Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l’espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.
Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.
MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan
Il primo dipinto è quello del 1909
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.
L’opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli
Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.
La danza 1909
Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.
L’opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.
Il secondo, dell’anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).
In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.
La danza 1910
Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso.»
Natura morta con La danza
Ma oltre a questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.
Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell’arte“.
E’ evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.
Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.
La Danza con i Nasturzi
Il secondo “La Danza con i Nasturzi”
è anch’esso un “dipinto nel dipinto“.
La Danza con i Nasturzi (particolare)
Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
Tony Kospan
FINE
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l’espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.
Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.
MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)
Il primo dipinto è quello del 1909
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.
L’opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli
Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.

La danza 1909
Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.
L’opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.
Il secondo, dell’anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).
In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.
La danza 1910
Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso.»
Natura morta con La danza
Ma oltre a questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.
Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell’arte“.
E’ evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.
Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.
La Danza con i Nasturzi
Il secondo “La Danza con i Nasturzi”
è anch’esso un “dipinto nel dipinto“.
La Danza con i Nasturzi (particolare)
Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.
Tony Kospan
FINE
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
L’artista o il poeta possiedono una luce interna
che trasforma gli oggetti per farne un mondo nuovo, sensibile, organizzato,
un mondo vivo che è in sé segno infallibile della divinità.
Matisse
Donna col cappello (partic.)
Lunga è stata la vita ed ampia e variegata l’attività artistica
di questo grande pittore, ma anche notevole scultore, francese.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Henri Matisse
(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954
Durante un periodo di malattia mentre il giovane Matisse
frequenta corsi di diritto, la madre per distrarlo
gli regala una scatola con tutto quanto serviva per colorare,
e lui inizia a copiare delle opere ed a studiare tecniche di pittura.
La gioia di vivere – 1905
Grazie all’appoggio del pittore simbolista Gustave Moreau
presso il cui studio aveva iniziato ad operare
riesce ad iscriversi all’Ecole des Beaux Arts.
Già da giovane appare chiara la sua “ossessione” per il colore
e per dar ad esso evidenza nei primi tempi si accosta al puntinismo.
Nel 1896 “incontra” gli impressionisti ma ben presto
si dirige verso altre strade.
I suoi maggiori interessi sono chiaramente evidenziati
dal fatto che acquista opere di Cezanne, Van Gogh e Gauguin.
La sua ricerca lo porta quasi fatalmente verso il Fauvismo
che rappresenta la prima rottura con l’imperante impressionismo
e le sue opere iniziano ad avere colori sempre meno naturali
e forme senza tridimensionalità.
La vivacità dei colori e la gioia di vivere
del fauvismo mediterraneo è però molto diversa
da quello dei paesi nordici.
Il paravento moresco – 1923
Pur vivendo lontano dalla mondanità partecipa
a molte mostre con le sue opere, che, dopo un iniziale
scarso riscontro da parte di alcuni critici,
riscuotono pian piano sempre maggiori consensi.
La danza
Il giorno di Natale del 1908 scrive qualcosa
che ci fa comprendere il suo modo d’intendere l’arte:
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza,
per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito,
sforzando tutto il mio essere alla comprensione
delle diverse interpretazioni dell’arte plastica
date dagli antichi maestri e dai moderni“.
Anemoni in un vaso di terracotta – 1924
Conosce poi e diventa amico di Picasso
di cui però resterà sempre un rivale.
Nonostante sia considerato
uno dei maggiori esponenti del Fauvismo
tuttavia dopo un po’ Matisse se ne allontana
per ricercare nuovi personali equilibri stilistici.
Il suo successo lo porta a viaggiare per il mondo
ed in particolare si reca e dipinge
in Germania, Italia, Marocco, Russia e USA.
Dopo la 1° Guerra Mondiale,
forse anche per l’incontro con Renoir,
i suoi dipinti appaiono meno duri.
La stanza rossa – 1908
La sua ricerca pittorica continuerà per tutta la sua vita
attraversando nel corso degli anni diverse esperienze,
come quella vicina al Cubismo, arrivando,
con le sue ultime opere, a sfiorare l’Astrattismo.
Lezione di piano – 1923
Il colore per Matisse è… tutto
e il dipingere oltre che una passione ed una professione
è anche, e forse soprattutto, gioia
come racconta spesso lui stesso.
Ma ora lasciamo “parlare” alcune sue opere.
Natura morta con “La danza”
Donna accanto alla scacchiera – 1928
La tavola apparecchiata
Jazz
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan

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