Archivio per l'etichetta ‘guy de maupassant’

Una spugna per cancellare il passato,
una rosa per addolcire il presente
e un bacio per salutare il futuro.
– Guy de Maupassant –

Le Brun – La Contessa Catherine Vassilievna Skavronskaia
FACCIO TUTTO CIO’ CHE POSSO
Victor Hugo
Faccio tutto ciò che posso
perché il mio amore
non ti disturbi,
ti guardo di nascosto,
ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo
e la mia anima ovunque
vorrei posare i miei baci:
sui tuoi capelli,
sulla tua fronte,
sui tuoi occhi,
sulle tue labbra,
ovunque le carezze
abbiano libero accesso.

Le Brun – La pace porta abbondanza
PER CHI AMA L’ARTE… IL GRUPPO DI FB
Le Brun – Autoritratto giovanile
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Una grande sensualità è espressa da questa antica scultura
grazie anche all’abile effetto chiaroscurale.
che fa apparire la Venere Landolina
più una donna vera che una dea.
Conosciamola.

Foto Giovanni Dall’Orto (partic.)
LA SCULTURA
LA STORIA… IL RITROVAMENTO…
E LE PAROLE DI UNO SCRITTORE… INNAMORATO
LA VENERE LANDOLINA
La Venere Landolina è una scultura marmorea appartenente alla serie di Afrodite “Pudica” in marmo pario, copia romana di un originale greco della prima metà del I secolo a.C., ed è conservata nel Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa.(wikipedia con aggiunte)

E’ molto nota per alcune caratteristiche che la rendono quasi unica nel panorama delle sculture dell’antichità… e per questo è molto amata ed attira visitatori da ogni dove.
Ci sono diverse altre copie di svariate epoche di “Afrodite pudica“, sparse nei musei, come ad. es. questa situata nei Musei Capitolini
Afrodite pudica – Musei Capitolini
La dea è raffigurata mentre sta per denudarsi prima del bagno.
Il nudo opulento e sensuale è messo in risalto dal ricco panneggio e dal gesto pudico della mano che copre il pube.
La statua è acefala e priva dell’avambraccio destro, che originariamente copriva il seno.
A sinistra della figura c’è un delfino acefalo che evoca le acque marine da cui nacque Afrodite.
L’originale fu realizzato probabilmente da scultori greci della scuola rodio-asiatica o scolpito da maestranze greche nella stessa città di Siracusa.

La statua dell’Afrodite fu rinvenuta a Siracusa nell’Orto Bonavia, poi Giardino Spagna, il 7 gennaio 1804 da Saverio Landolina, Regio Custode delle Antichità di Val Demone e Val di Noto.
(dal sito Siracusani famosi).
Questo spiega con chiarezza il perché del nome “Landolina“.

Saverio Landolina
Bella anche quest’altra lettura dell’opera…
Pudica perché colta nell’atto di coprirsi, ma anche sfacciatamente seduttiva per l’aprirsi al vento della veste e per la fremente verità del suo corpo di donna, la Venere Landolina di Siracusa racconta la metamorfosi dell’immagine distante di una dea nelle forme attraenti della natura femminile. (Roberta Schenal*)
*esperta d’arte antica ed in particolare di opere della Magna Grecia.

Ma veniamo ora alla descrizione che ci dona lo scrittore Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques 5 agosto 1850 – Parigi 6 luglio 1893) scrittore, drammaturgo e poeta francese, nonché gran viaggiatore ed uno dei padri del racconto moderno che ne era profondamente “innamorato“:
« Fu probabilmente lei che mi decise ad intraprendere il viaggio; parlavo di lei e la sognavo in ogni istante, prima ancora di averla vista. […] è la donna così com’è, così come la si ama, come la si desidera, come la si vuole stringere. […]. La Venere di Siracusa è una donna, ed è anche il simbolo della carne. » (GdM – wikipedia).
Leggiamo ora il brano in cui il grande scrittore racconta l’incontro con questa stupenda scultura.

VENERE LANDOLINA O ANADIOMENE
Guy de Maupassant
Varcando la soglia del museo, la scorsi in fondo una sala, bella come l’avevo immaginata. Le manca la testa, non possiede un braccio; eppure, giammai una figura umana mi è apparsa più stupenda e fascinosa. Non è affatto la donna dei poeti, la donna favoleggiata, la donna divina e maestosa, come la Venere di Milo, è la donna tale come è, come la si ama, come la si desidera, come la si vuole stringere. E’ prosperosa, col seno florido, l’anca robusta e la gamba vigorosa; è una Venere carnale che quando la si vede , in piedi, è naturale immaginarla coricata. Il braccio perduto celava i seni; con la mano rimasta solleva un panno col quale copre, con grazia, i fascini più intimi. Tutto il corpo è fatto, ideato, inclinato per questo movimento, tutte le linee vi confluiscono, tutto il pensiero vi concorre. Questo gesto semplice e naturale, pregno di pudore e di sensualità, che nasconde e mostra, che vela e svela,che attrae e allontana, sembra definire tutti i caratteri della donna sulla terra.
Il marmo è vivo. ……. La Venere di Siracusa è una donna, ed è pure il simbolo della carne……..è l’espressione perfetta della bellezza esuberante, sana e semplice……Non ha la testa! E che importa? Il simbolo ne è uscito più completo. E’ un corpo di donna che esprime tutta la reale poesia della carezza……La figura di marmo che ho veduto a Siracusa è proprio l’umana trappola intuita dall’artista antico: è la donna che copre e rivela a un tempo lo stupefacente mistero della vita.
Guy de Maupassant
CIAO DA TONY KOSPAN
fonti: vari siti web indicati – ricerche coordinam. e impaginaz. t.k
LA VENERE LANDOLINA
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Sally Swatland
Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà
come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno
– G. de Maupassant (Al sole) –
Sally Swatland
I MIEI INCANTESIMI
Edgar Allan Poe
I miei incantesimi sono infranti.
La penna mi cade,
impotente,
dalla mano tremante.
Se il mio libro è il tuo caro nome,
per quanto mi preghi,
non posso più scrivere.
Non posso pensare,
né parlare,
ahimè non posso sentire più nulla,
poiché non è nemmeno un’emozione,
questo immobile arrestarsi sulla dorata
soglia del cancello spalancato dei sogni,
fissando in estasi lo splendido scorcio,
e fremendo nel vedere,
a destra e a sinistra,
e per tutto il viale,
fra purpurei vapori,
lontano
dove termina il panorama
nient’altro che Te.
Sally Swatland
da Tony Kospan
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Sally Swatland
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Childe Hassam

 
L’amore è l’unica cosa bella che ci sia nella vita,
e noi la sciupiamo pretendendo l’impossibile.
– Guy De Maupassant –
 

Childe Hassam – Improvvisazione
EMOZIONI
Gino Rodi
Nell’acquario siderale dello sguardo
frammenti d’immagini azzurre.
Attraverso cristalli di lacrime
ho visto la grandezza del cielo
e la luce delle parole mai dette.
La speranza mi vestì da maschera
a camminare il credo del cuore,
ma nelle fiamme, abbandonate dal sole,
le vibrazioni raschiavano il silenzio
per la cieca libertà del vivere.
Poi, vidi la verità.
Stava seduta sulla nuda roccia
come un’amante segreta
a tracciare sentieri d’infinito.
Il cielo, aperto al nuovo domani,
m’apparve con i colori dell’arcobaleno,
si soffermò nel vento dell’ignoto
e incominciò a ricacciare le paure
per abbracciare la purezza
e l’ingenua incoscienza degli eroi.
Chimiche reazioni si fecero insistenti
per divenire sabbia già caduta
dalla parte più bassa della clessidra.
Childe Hassam
PER LE NOVITA’
SE… IL BLOG TI PIACE…
I S C R I V I T I
Childe Hassam
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John William Waterhouse


Qual è la vera vittoria,
quella che fa battere le mani o battere i cuori?
– Pier Paolo Pasolini –

Let it be
John William Waterhouse – La signora di Shalott
AMORE E’ UNA BREVE PAROLA
Guy de Maupassant
Amore è una breve parola,
che però abbraccia tutte le altre,
perché comprende il corpo,
l’anima,
la vita
e tutto l’essere.
Noi lo percepiamo così
come avvertiamo il caldo del sangue,
lo scopriamo come l’aria,
lo portiamo in noi stessi
come i nostri pensieri.
Per noi null’altro esiste
di più importante.

John William Waterhouse – La sirena
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UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC
NEL GRUPPO
John William Waterhouse – Il risveglio di Adone
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Toulmouche Auguste
L’amore è l’unica cosa bella che ci sia nella vita,
e noi la sciupiamo pretendendo l’impossibile.
– Guy De Maupassant –
Toulmouche Auguste – Il bacio
CAMBIAMENTO
~ A. J. Cronin ~
La vita non è un cammino
semplice e lineare
lungo il quale possiamo procedere
liberamente e senza intoppi,
ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi,
talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi.
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Auguste Toulmouche – Momenti di riposo
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ORA E’ ANCHE SU FB!
(Canzone per te – Vasco Rossi)

Toulmouche Auguste – Dolce far niente
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Klimt – Idillio


Le parole d’amore, che son sempre le stesse,
prendono il sapore delle labbra da cui escono.
Guy de Maupassant – “Bel-ami”


Donna con ventaglio – Gustav Klimt
VOGLIO TE
Tagore
Voglio te, solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio
l’ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch’io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te, solo te!
Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te, solo te.

L’albero della vita – Gustav Klimt



UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB



Klimt – Dama in rosso
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BIOGRAFIA
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
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Tony Kospan

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Una spugna per cancellare il passato,
una rosa per addolcire il presente
e un bacio per salutare il futuro.
– Guy de Maupassant –


(Lennon – Woman)

Susan Rios
NON SOLO IL FUOCO
~ Pablo Neruda ~
Ahi, sì, ricordo,
ahi, i tuoi occhi chiusi
come pieni dentro di luce nera,
tutto il tuo corpo come una mano aperta,
come un grappolo bianco della luna,
e l’estasi,
quando un fulmine ci uccide,
quando un pugnale ci ferisce nelle radici
e una luce ci spezza la chioma,
e quando
di nuovo
torniamo alla vita,
come uscissimo dall’oceano,
come tornassimo feriti
dal naufragio
tra le pietre e l’alghe rosse.
Ahi, vita mia,
non solo il fuoco tra noi arde,
ma tutta la vita,
la semplice storia,
l’amore semplice
di una donna e d’un uomo
uguali a tutti gli altri.
Susan Rios


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da Orso Tony

Susan Rios
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BIOGRAFIA
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
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Tony Kospan

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