Helen M. Turner
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate,
vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce.
Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte
su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Marc Levy, Sette giorni per l’eternità
Helen M. Turner – Il giornale del mattino
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RIPENSO IL TUO SORRISO
– Eugenio Montale –
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma.

Helen M. Turner – Gigli, lanterne e serenità – 1923

PER CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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Autogrill – Live n Bologna – 1984
Helen M. Turner
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Delphin Enjolras
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Solamente quando abbiamo conosciuto l’amore
ci rendiamo veramente conto
di ciò che avremmo perduto
se non lo avessimo incontrato…
Leo Buscaglia
Delphin Enjolras
L’INCONTRO
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Katherine Mansfield
E iniziammo a parlare,
guardandoci un attimo, schivi, con imbarazzo.
La tristezza chiamava lacrime,
ma non piangevo; desideravo
prenderti la mano, ma un tremito diffuso
me lo impediva.
Contavi i giorni che mancavano
a un altro appuntamento,
ma entrambi sentivamo nel cuore,
che soli ce ne andavamo per sempre.
Il suono acuto di una campana riempì la stanza.
“Ascolta” dissi “batte forte come un cavallo
che galoppa su una strada deserta
e che si perde nella notte scura.”
Tacqui stretta tra le tue braccia
finché il rintocco vinse anche il battito dei nostri cuori.
“Non posso andarmene” dicesti,
“la mia vita è qui, in eterno.”
Ma te ne andasti.
Tutto era cambiato. Il rintocco giunse sopito,
debole, sempre più fioco.
Dissi alla notte: “Se smette devo morire”.
Delphin Enjolras – Bouquet di fiori serale
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Francis Davis Millet – Lettura della storia di Enone (Moglie di Paride)
Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Francis Davis Millet – Vicino alla finestra (la moglie dell’artista)
CERCAMI
Claudio Pompi *
Cercami in ogni angolo del mondo,
nelle foglie ingiallite a terra cadute,
nelle strade deserte dal vento spazzate.
Cercami nel placido ruscello,
nel crespo e agitato torrente che al fiume
…scende e questo, lento e possente,
al mare s’arrende .
Cercami là dove mai avresti pensato
io fossi,nell’odio più nascosto che ogni uomo
cova o nel triste pentimento che stanchi,
al calar del tempo si prova.
Cercami nel dolce e sofferto amore
di quanti s’amano prigionieri di amori rubati
e silenziosi vivono amori proibiti.
Cercami nel vuoto di uomini senza domani,
nel sogno di un poeta,nelle carezze audaci
di sconosciute mani
Cercami nelle parole di un falso profeta,
nel sorriso di un bambino .
Mi troverai se solo lo vorrai,
perché tutto questo io sono stato un tempo.
Ho rubato, amato, pianto e sorriso
Ho odiato in silenzio
e in silenzio ho perdonato.
Sono stato un poeta, un ladro, un amante.
Sono stato tutto quello che ogni giorno vedi.
Sarò, nel tuo cuore, quello che vorrai.

Francis Davis Millet **- Difficile duetto



da Orso Tony
*Un amico di Fb che non c’è più
ma che vive ancora nel web con le sue poesie
e grazie agli amici che
ne mantengono vivo il ricordo…
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**Francis Davis Millet è il pittore “accademico”
scomparso col Titanic
LA TUA PAGINA PER SOGNARE

Francis Davis Millet
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De Chirico – Ritratto di Isa con Minerva (part.) – 1933
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Quando io ti amo e tu mi ami,
siamo l’uno come lo specchio dell’altro,
e riflettendoci l’uno nello specchio dell’altro,
vediamo l’infinito.
~ Leo Buscaglia ~

Giorgio de Chirico – Bagnanti
MI PIACI QUANDO TACI
Pablo Neruda
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell’anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
Giorgio de Chirico – Cavalli in riva al mare
da Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Giorgio de Chirico – Piazza Italia
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