Archivio per l'etichetta ‘GRANDE POESIA

NULLA ERA MIO di Neruda – Questa sublime poesia narra la trasformazione che l’amore crea in noi   2 comments



Ecco una poesia un po’ diversa dal suo consueto stile
ma che, a mio parere, conferma la grandezza di Neruda.
 
Direi anzi che in questo caso “il suo messaggio poetico”
va oltre la poesia stessa.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO
NERUDA –
POESIA SUBLIME

 

 
 
 
 

La descrizione, quasi dura, fredda…
del vuoto esistente nell’animo umano
quando in esso non alberga l’amore,
oltre ad esser profondamente vera,
è genialmente suggestiva e coinvolgente.
 
 
Sono un suo estimatore da anni,
e però scopro sempre nuovi aspetti
della sua poetica capacità di scavare
nell’intimo dell’animo umano.

 
 
 
 
 
 

In tal modo questa poesia
ci rivela verità di cui non ci accorgiamo,
ma che tuttavia ben conosciamo
e che sappiamo albergare in noi
quando il nostro cuore 
diventa un giardino fiorito
 perché ama… ama davvero.





 
 

Ma veniamo alla poesia.


Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro pensiero.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO 
Pablo Neruda
 
Prima d’amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell’aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull’arena.
 
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l’autunno di regali.
 
La mia preghiera è stata ascoltata.

 
 
 

 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN






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“Uomo del mio tempo” di S. Quasimodo – Una delle più belle poesie contro la guerra   1 comment

 

 
 .
.
 
..
.
 
UNA GRANDE POESIA CONTRO LA GUERRA
 
E’
 
UOMO DEL MIO TEMPO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’AUTORE E’ IL GRANDE POETA ITALIANO
E PREMIO NOBEL
 
SALVATORE QUASIMODO

 
 
 
 
(Modica 20 agosto 1901 – Napoli 14 giugno 1968)
 
 
 
 

Non servono parole per descriverla
in quanto parla da sola ed alla grande.


Eccola
 
 
 
 
 
 
 
 

UOMO DEL MIO TEMPO

 
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

 
 
 
 
Guernica – Pablo Picasso
 
 
 
 
ED ORA POSSIAMO ANCHE ASCOLTARLA
MUSICATA E CANTATA
IN QUESTO INTERESSANTE VIDEO
 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN





 

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DEI SEPOLCRI – La mitica poesia del Foscolo oggi non può proprio mancare…   Leave a comment

 

 

 

Il Parnaso – Mengs (La poesia vince il silenzio del tempo e perpetua il ricordo delle grandi imprese)

 

 

 

Quale delle mitiche poesie che abbiamo studiato a scuola

è oggi la più indicata?

 

Penso che sia senz’altro questa e debbo dire che,

per quel che mi riguarda e nonostante il tema,

era tra le poche che allora mi piaceva

sia per la vivacità dell’autore che per l’interessante idea

insita nei versi.

 

 

 

 

 

 

Tra i classici infatti il Foscolo, esponente del romanticismo,

ci appariva, ed appare, tra i meno pomposi… i meno paludati.

 

 

 

 

 

 


Inutile dire che, oltre alla sua bellezza,

questa poesia vola nella romantica consapevolezza

che l’antico sistema di usare le chiese 

per seppellire i morti era assurdo 

proponendo una soluzione tutta… naturale.







Dunque ora rileggiamola… 

ascoltando una delicata e dolce musica

in questo bel video.

 

 

 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

 

 

NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE – W. Blake con questa poesia ci parla di un frequente aspetto dell’amore   Leave a comment


 
 
 
 

 
 
 
 
 

Davvero tremendo quel momento in cui, 

rivelando il nostro amore, 

non solo non otteniamo la risposta sognata 

ma addirittura

l’oggetto del nostro amore se ne va e…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
… se ne va con una persona qualunque
e quasi certamente nemmeno innamorata.

 
 
E proprio quest’ultima vivrà, al posto nostro, 

l’incantesimo, il magico momento, 
che tanto attendevamo, sognavamo.
 
 
 
 
 
 

 


Non è da credere che sia una situazione rara… anzi.






 
  .


Certo fa male, molto male, ma rientra ahimè
nell’ahimè “normale mistero dell’amore”
e nei giochi talvolta “malvagi” del “destino”. 
 
Infatti in quei momenti ci appare assurdo
che la grandezza e la forza del nostro amore
possa non esser condivisa dalla persona amata,
eppure…


 




William Blake (1757/1827)




Questa poesia dunque, del tutto inconsueta 
ma profonda ed amaramente vera, 
di William Blake grande poeta e pittore inglese 
è  piaciuta a molti
ed anche al nostro grande poeta Ungaretti, 
che, non a caso, ha voluto tradurla da par suo.
 
 
 
 
 

 
William Blake – Oberon e Titania danzano in tondo con le fate

 
 
 
 
 
NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE


William Blake
Non cercare mai di dire il tuo amore,
amore che non può essere mai detto;
il gentile soffio si muove
in silenzio, invisibile.


Dissi il mio amore, già dissi il mio amore,
il cuore le apersi;
tremando, gelando, in orrenda tema,
ah! lei, lei se ne andò.


Appena mi lasciò,
un viandante passò,
in silenzio, invisibile:
gli bastò un sospiro, la prese.


 


 
(Traduzione di Giuseppe Ungaretti)








E voi che ne pensate?


 Ciaooooooooo da Tony Kospan





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La mia vita non è stata una scala di cristallo – Bella e sublime questa poesia di Langston Hughes   Leave a comment







Bella… profonda… suggestiva e piena di saggezza

mi appare questa poesia che non esito a definire sublime

benché l’autore non sia proprio notissimo.




 
 
 
 
 


LA MIA VITA NON E’ STATA UNA SCALA DI CRISTALLO 
– Langston Hughes –

 
Figlio, ti dirò
che la mia vita
non è stata una scala di cristallo
ma una scala di legno tarlato
con dentro i chiodi e piena di schegge
e gradini smossi sconnessi
e luoghi squallidi
senza tappeti in terra.
Ma ho sempre continuato a salire,
ed ho raggiunto le porte
ed ho voltato gli angoli di strade,
e qualche volta mi sono trovato nel buio,
buio nero, dove mai è stata luce.
Così ti dico, ragazzo mio,
di non tornare indietro,
di non soffermarti sulla scala
perché penoso è il cammino,
di non cedere, ora.
Vedi io,
continuo a salire…
E la mia vita,
non è stata una scala di cristallo.

 
 
 
 
 
 



Langston Hughes
è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense
i cui temi principali dell’attività letteraria sono stati
la vicinanza agli emarginati e la lotta al razzismo.





(Joplin, 1.2.1902 – New York 22.5.1967)



Tony Kospan



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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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“Non ho bisogno di denaro” – Poesia sublime di Alda Merini che qui ci dona versi di elevato valore morale   Leave a comment

 

 

 

Una poesia che per la sua magia e la sua spiritualità

colpisce diritto al cuore.

.
.
 
 
Richard S. Johnson 
 

 
 
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

 
 
 
(Milano 21 3 1931 – Milano, 1º 11 2009)
 
 
 
 
Non penso siano necessarie parole
per descriverne la bellezza
in quanto basta leggerla
per gustarla con la mente e l’animo.
 
 
Essa ci consente di immergerci in un mondo
di sentimenti sublimi
capaci di arricchire il nostro spirito
e di elevarci sopra esagerati materialismi e consumismi.
 
 
  
 

Heinrich Vogeler (1872-1942) – Dreams II



Personalmente ritengo che questa breve poesia 
sia tra le sue più belle


per l’intrinseco ed elevatissimo valore morale.

L’autrice è unanimemente considerata
una delle più grandi poetesse italiane del 20° secolo.



  

  


NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

  Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti….
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.




   

  

Ciao da Tony Kospan

 

 



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NULLA ERA MIO di Neruda – Questa sublime poesia narra la trasformazione che l’amore crea in noi   Leave a comment



Ecco una poesia un po’ diversa dal suo consueto stile
ma che, a mio parere, conferma la grandezza di Neruda.
 
Direi anzi che in questo caso “il suo messaggio poetico”
va oltre la poesia stessa.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO
NERUDA –
POESIA SUBLIME

 

 
 
 
 

La descrizione, quasi dura, fredda…
del vuoto esistente nell’animo umano
quando in esso non alberga l’amore,
oltre ad esser profondamente vera,
è genialmente suggestiva e coinvolgente.
 
 
Sono un suo estimatore da anni,
e però scopro sempre nuovi aspetti
della sua poetica capacità di scavare
nell’intimo dell’animo umano.

 
 
 
 
 
 

In tal modo questa poesia
ci rivela verità di cui non ci accorgiamo,
ma che tuttavia ben conosciamo
e che sappiamo albergare in noi
quando il nostro cuore 
diventa un giardino fiorito
 perché ama… ama davvero.





 
 

Ma veniamo alla poesia.


Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro pensiero.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO 
Pablo Neruda
 
Prima d’amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell’aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull’arena.
 
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l’autunno di regali.
 
La mia preghiera è stata ascoltata.

 
 
 

 
 
 
 
 
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UNA GRANDE POESIA CONTRO LA GUERRA
 
E’
 
UOMO DEL MIO TEMPO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’AUTORE E’ IL GRANDE POETA ITALIANO
E PREMIO NOBEL
 
SALVATORE QUASIMODO

 
 
 
 
(Modica 20 agosto 1901 – Napoli 14 giugno 1968)
 
 
 
 

Non servono parole per descriverla
in quanto parla da sola ed alla grande.


Eccola
 
 
 
 
 
 
 
 

UOMO DEL MIO TEMPO

 
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

 
 
 
 
Guernica – Pablo Picasso
 
 
 
 
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Quale delle mitiche poesie che abbiamo studiato a scuola

è oggi la più indicata?

 

Penso che sia senz’altro questa e debbo dire che,

per quel che mi riguarda e nonostante il tema,

era tra le poche che allora mi piaceva

sia per la vivacità dell’autore che per l’interessante idea

insita nei versi.

 

 

 

 

 

 

Tra i classici infatti il Foscolo, esponente del romanticismo,

ci appariva, ed appare, tra i meno pomposi… i meno paludati.

 

 

 

 

 

 


Inutile dire che, oltre alla sua bellezza,

questa poesia vola nella romantica consapevolezza

che l’antico sistema di usare le chiese 

per seppellire i morti era assurdo 

proponendo una soluzione tutta… naturale.







Dunque ora rileggiamola… 

ascoltando una delicata e dolce musica

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NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE – W. Blake con questa poesia ci svela un non inconsueto aspetto dell’amore   Leave a comment


 
 
 
 

 
 
 
 
 

Davvero tremendo quel momento in cui, 

rivelando il nostro amore, 

non solo non otteniamo la risposta sognata 

ma addirittura

l’oggetto del nostro amore se ne va e…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
… se ne va con una persona qualunque
e quasi certamente nemmeno innamorata.

 
 
E proprio quest’ultima vivrà, al posto nostro, 

l’incantesimo, il magico momento, 
che tanto attendevamo, sognavamo.
 
 
 
 
 
 

 


Non è da credere che sia una situazione rara… anzi.






 
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Certo fa male, molto male, ma rientra ahimè
nell’ahimè “normale mistero dell’amore”
e nei giochi talvolta “malvagi” del “destino”. 
 
Infatti in quei momenti ci appare assurdo
che la grandezza e la forza del nostro amore
possa non esser condivisa dalla persona amata,
eppure…


 




William Blake (1757/1827)




Questa poesia dunque, del tutto inconsueta 
ma profonda ed amaramente vera, 
di William Blake grande poeta e pittore inglese 
è  piaciuta a molti
ed anche al nostro grande poeta Ungaretti, 
che, non a caso, ha voluto tradurla da par suo.
 
 
 
 
 

 
William Blake – Oberon e Titania danzano in tondo con le fate

 
 
 
 
 
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William Blake
Non cercare mai di dire il tuo amore,
amore che non può essere mai detto;
il gentile soffio si muove
in silenzio, invisibile.


Dissi il mio amore, già dissi il mio amore,
il cuore le apersi;
tremando, gelando, in orrenda tema,
ah! lei, lei se ne andò.


Appena mi lasciò,
un viandante passò,
in silenzio, invisibile:
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