
TUTTI I GIRASOLI DI VAN GOGH
Van Gogh aveva una grande passione sia per questo fiore che per il colore giallo che tra l’atro in origine era molto più acceso di quello che vediamo ora nei suoi dipinti.

Casa Gialla
Ad Arles, nella “Casa Gialla”, tra il settembre del 1888 e il gennaio 1889, in un ottimo periodo dal punto di vista psicologico egli dipinse ben 7 volte dei girasoli anche per arredare la stanza destinata a Gauguin che aveva invitato lì per creare una collaborazione artistica.
Quest’ultimo tuttavia, arrivato ad ottobre, non trovò né interessante la cittadina di Arles né mostrò grande passione per i suoi girasoli.
Poi però dipinse l’amico proprio nell’atto di dipingere dei girasoli.

Gauguin – Van Gogh che dipinge girasoli
I GIRASOLI DI MONTMARTRE
In verità Van Gogh aveva già dipinto 4 volte dei girasoli 2 anni prima quando era a Montmartre.
Questi però erano tutti sparsi su di un tavolo ed erano appassiti o recisi (segno di un periodo con umore molto triste).
Eccoli in un collage.

I GIRASOLI DELLA SERIE DI ARLES
La “serie dei Girasoli” più celebre è però quella dipinta ad Arles ed è tutta in vaso.
Di questi 7 dipinti uno è andato distrutto in un incendio in Giappone a seguito di un bombardamento durante la seconda Guerra Mondiale

Il dipinto distrutto
e di un altro si hanno pochissime notizie in quanto da molti decenni non è più stato mostrato in pubblico dalla Collezione Privata che ne è proprietaria.

Dipinto non più visibile perché in una collezione privata non nota
I rimanenti sono sparsi in vari Musei del mondo ma, per proteggerli dato il loro delicatissimo stato di conservazione, non potranno mai essere esposti tutti insieme.
Comunque vediamo questi altri 5.

12 girasoli – Philadelfia

12 girasoli – Monaco di Baviera

15 girasoli – Londra

15 girasoli – Amsterdam

15 girasoli – Tokio
Uno di questi, quello londinese, ha di recente subito un assalto con lancio di salsa di pomodoro da parte di 2 ragazze esponenti del movimento ecologista impegnate sì in una giustissima battaglia che però, se fatta contro l’arte, diventa assolutamente controproducente.
In ogni caso, per fortuna, il dipinto non si è rovinato perché protetto da una lastra di vetro mentre invece si è rovinata la cornice.

Tony Kospan
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