Un giardino di sogno con oltre 3000 piante tropicali
nell’incantevole isola d’Ischia
ma anche un giardino da consigliare agli innamorati
e tanto altro
è quel che ha visto ed ora condivide con voi
Orso Tony
.
.
.
.
UN ORSO AI GIARDINI LA MORTELLA
Tony Kospan
In zona panoramica a Forio d’Ischia nascono i giardini la Mortella, concepiti e creati dalla signora Susanna Walton, moglie di William Walton uno dei più importanti musicisti inglesi del ‘900.
Per la realizzazione del giardino fù assegnato l’incarico all’architetto paesaggista Russel Page, il quale lo strutturò in due aree principali, il giardino a valle e il giardino superiore, in totale il giardino copre circa 2 ettari e contiene circa 3000 specie di piante esotiche.
Il giardino è stato dotato anche di ruscelli e laghetti che rendo un ambiente adatto alla crescita delle piante acquatiche come le ninfee tropicali, il papiro e il loto. Nel giardino si trovano collezioni di specie vegetali che originarie di vari paesi, come felci arboree del continente australe, le Protee e l’Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, e poi Magnolie, Camelie Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Fra le piante più rare troviamo la Spathodea campanula proveniente dall’Africa tropicale, i Metrosideros della Nuova Zelanda, la Puya berteroniana del Cile, la Dracaena draco delle Canarie, la Chorisia speciosa e la Jacaranda mimosifolia dell’Argentina, e moltre Orchidee. Nella “Serra della Victoria” vengono coltivate la gigantesca ninfea Victoria amazonica e la rarissima rampicante delle Filippine Strongylondon macrobotys che si fa ammirare per gli stupendi fiori color verde giada.
Nel Giardino superiore spiccano la Sala Thai dall’ aspetto orientale, circondata da fior di loto, bambù e aceri giapponesi; il Tempio del Sole, con bassorilievi di Simon Verity; la Cascata del Coccodrillo; il Ninfeo, un angolo immerso tra la flora mediterranea, il Teatro greco, da cui si gode un incomparabile colpo d’occhio sul mare e la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del compositore William Walton.
Salendo la collina si incontrano la Serra delle orchidee, il Museo, contenente cimeli e ricordi di Walton, fotografie di Cecil Beaton e un teatrino di Lele Luzzati. La Mortella offre borse di studio per compositori in collaborazione con l’università di Harvard, e organizza una stagione di concerti con le scuole di musica di Napoli, Roma e Firenze. Da quest’anno il Teatro greco ospiterà concerti estivi all’aperto.
Questo da un punto di vista botanico… ma… viene anche definito anche… un luogo dell’anima.
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della flora mediterranea, ma non solo: piante rare e tropicali, roseti, tempietti cinesi, questo bellissimo angolo di terra foriana è diventato il giardino delle sette meraviglie, ma anche il giardino delle arti:
Poesia
come poesia può essere la bellezza allo stato puro della natura rugiadosa o aspra, dei giochi d’acqua delle fontane, dello spazio immenso che si apre all’improvviso dietro un angolo, il mare infinito.
Scultura
perché questi intrichi di foglie e di fiori che si avvoltolano si rincorrono,
diventano statue vegetali, architetture improvvisate, come i tronchi degli alberi, degli ulivi, che si torcono su se stessi, in spericolati virtuosismi tridimensionali.
Pittura
perché chi meglio di questi cento e cento colori può dare vita ad un quadro perfetto.
Ma i giardini La Mortella sono anche e soprattutto
Musica,
perché nati per ispirare il genio del compositore
William Walton.
I coniugi Walton
Il compositore inglese infatti amava questi luoghi e qui volle creare per sé e sua moglie Susana una dimora dove trascorrere giorni lieti.
Il compositore nella sua villa di Forio
Il primo nucleo dei giardini La Mortella nasce dunque come luogo privato, e solo successivamente il parco viene aperto al pubblico ed ampliato.
Chi visita i giardini oggi, non può non rintracciare nel filo “ verde” del suo percorso una grande storia d’amore e musica che ancora oggi vive nella Mortella.
Lady Susana Walton ha creato all’interno dei giardini più luoghi deputati alla musica, l’ultimo è il grande anfiteatro all’aperto dove in estate si svolgono concerti sinfonici sotto le stelle per grandi orchestre.
Qualcuno si domanderà… “ma chi era questo William Walton?”
In effetti è la stessa domanda che mi sono posto anch’io e da una ricerca ecco cosa ho conosciuto di lui e del suo rapporto con Ischia, la sua villa poi diventata giardino botanico aperto al pubblico.
Walton è stato uno dei principali musicisti inglesi del ventesimo secolo e ha vissuto a Ischia dal 1949 nei dintorni di Forio uno dei paesi più pittoreschi dell’isola.
Lady Susana Walton
Egli visse qui nella villa dei giardini “La Mortella” creato da Susana Walton, la sua moglie argentina, ed ora aperti al pubblico per la felicità dei visitatori.
E ora, se ci va, possiamo conoscere il musicista
attraverso una sua composizione musicale.
William Walton dipinto da Michael Ayrton – 1948
Ma torniamo a parlare dei Giardini
Nel 1956 il famoso architetto paesaggista Russell Page disegnò l’impianto del giardino integrandolo fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica.
La Mortella è divisa in due parti:
un giardino più basso nella Valle, ed un giardino superiore sulla collina;
si estende per un’area di circa 2 ettari ed ospita una raccolta di più di 3000 specie di piante esotiche e rare.
L’Orso in un caratteristico angolo del parco
Tutto il giardino è disegnato con abilità ed è arricchito da fontane, piscine, corsi d’acqua che permettono la coltivazione di una superba collezione di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali.
Le varie zone del giardino sono connesse con viali, sentieri, scalette e muri a secco, che di terrazza in terrazza spingono il visitatore in alto fino alle splendide vedute sulla baia di Forio.
Nel giardino si trovano collezioni di piante originarie da diversi paesi, come felci arboree dal continente Australe, Protee e Aloe dal Sudafrica, Yucche e Agavi dal Messico, e poi Magnolie, Camelie, Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Un accogliente bar è incastonato a metà collina dove, in grande tranquillità, potrete gustare un ricco tè oppure un cappuccino accompagnato dalla musica del Maestro.
Un angolo del giardino ospita invece la Sala Thai, un luogo di meditazione thailandese, piacevole sosta per i visitatori davanti ai fiori di loto.
Nel museo è conservata una bellissima collezione di immagini realizzate dal grande Cecil Beaton, l’artista fotografo che ha attraversato tutte le avanguardie del secolo scorso.
Anche il celebre disegnatore Lele Luzzatti ha lasciato una sua deliziosa testimonianza realizzando un fantasioso e coloratissimo teatrino.
Davvero un giardino stupendo, dunque. Uno dei più belli d’Europa… se non il più bello.
E’ stato tra l’altro premiato nel 2004 come Parco più bello d’Italia.
Consiglio di tutto cuore agli innamorati di visitarlo perché, oltretutto, ha tantissimi angolini romanticissimi.
Beh avrete capito che ne sono rimasto letteralmente ed entusiasticamente… folgorato!!!
L’Orso e la pagoda
Si è fatto tardi. Prima di lasciare questo che mi appare più un Eden
che un giardino diamo un’occhiata al panorama di Forio visto da qui
Nel cuore del villaggio di Naxxar, Palazzo Parisio, è un romantico palazzo di eccezionale grandezza, se paragonato agli altri palazzi storici dell’isola, e testimonia le aspirazioni di una ricca famiglia maltese del XIX secolo.
E’ l’unico giardino all’italiana fuori dai confini nazionali.
In origine la dimora fu il buen retiro della famiglia Parisio – possidenti siciliani imparentati con la nobiltà maltese – che abitava questo palazzo a La Valletta per una fresca e bella residenza estiva.
Nel XIX secolo il Palazzo fu acquistato dal marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e noto filantropo maltese, ai cui eredi appartiene tuttora.
Quella che era una residenza estiva fu trasformata in una sontuosa dimora anche grazie alle maestranze Italiane di Carlo Sada, autore della decorazione del Teatro Bellini di Catania.
I lavori iniziarono nel 1898 e terminarono nel 1906, un anno prima della morte del marchese.
Quando i paesaggisti idearono i giardini vi era in origine un sentiero sopraelevato di circa mezzo miglio con ai lati vecchi olivi, ancora oggi visibili, e con un belvedere sulla costa e la baia di San Paolo.
Nel creare i giardini fu ideato un sistema idrico e di irrigazione molto complesso, fu scavata una cisterna per l’acqua, ampia la metà del giardino e intercomunicante con pozzi dei dintorni.
I giardini all’Italiana, cinti da mura, sono una miscela affascinante di simmetria e colori mediterranei.
L’Orangerie, sulla sinistra dell’ingresso, sembra esser stata costruita prima del 1890, anno in cui il Palazzo fu rinnovato.
I vetri ancora in gran parte originali hanno uno spessore di ben 4 millimetri.
Al suo interno si trova una grotta rivestita di pietra, risalente forse al Seicento, che nasconde un complesso ed interessante sistema di irrigazione.
Nel Giardino si possono ammirare numerose specie floreali mediterranee ed esotiche:
Chorisia speciosa, Meryta denhamii, Banksia seratifoglia, Coculus, Quercus ilex, Araucaria, Brugmansia, Erythrina cristagalli, Jacaranda mimosifloia, Sapindus mukorossi, Nerium oleander, inoltre una vasta collezione d’Hibiscus ibridi, più di 60 piante di colori diversi dal viola al marrone: Tylene, Peggy Walton, Fifth dimension.
Ricca anche la collezione di Bougainvillea e di Agrumi come Citrus medica ” Maxima”, Citrus aurantium “Canaliculata”, Citrus sinensis, Citrus limon e Calamondine.
Solari, ricchi di colore e profumo, i giardini di palazzo Parisio sono un’eccellente testimonianza della diffusione del giardino all’Italiana fin quasi al Novecento fuori dai confini nazionali, oltre che degli scambi culturali tra Malta e il Sud Italia.
Questo parco, situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina
è un tipico giardino all’inglese realizzato
da Gelasio Caetani a partire dal 1921 nella zona in cui c’erano
i ruderi della cittadina medievale “Ninfa”.
Il parco, davvero bellissimo, è l’ideale per una gita di sogno
in quanto unisce un affascinante ambiente naturale (fiume e laghetto),
ad un bellissimo giardino ed a suggestivi ruderi medievali
(castello, edifici, chiese e campanili medievali).
Per la sua poetica e sognante bellezza è stato amato
da molti scrittori e poeti tra cui
Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia.
LA STORIA
Si narra che nell’antichità nell’isolotto al centro del laghetto
ci fosse un tempio dedicato alle Ninfe…
L’area, divenuta nei secoli di proprietà di nobili famiglie pontificie,
pian piano si spopolò fino a perdere le caratteristiche di cittadina.
La zona è tornata in auge a partire dagli anni ’20 proprio a seguito
della creazione del parco ed al restauro delle rovine…
iniziati da Celesio Caetani e proseguiti dalla moglie e dalla figlia.
Furono queste ultime a decidere la forma di giardino all’inglese.
Il Giardino di Ninfa è stato dichiarato “Monumento Naturale”
della Repubblica Italiana nel 2000.
LA FLORA E LA FAUNA
Davvero ricchissima e coloratissima è la flora del parco
che mostra fioriture in ogni stagione.
In particolare vi sono vari tipi di magnolie, betulle, iris palustri, aceri giapponesi,
ciliegi e meli ornamentali, caprifogli, camelie, cornioli, rose rampicanti
abbracciate ai ruderi e perfino piante tropicali come l’avocado, i banani, la gunnera.
Vi sono anche vari animali e soprattutto tantissimi e vari uccelli.
Un giardino di sogno con oltre 3000 piante tropicali
nell’incantevole isola d’Ischia
ma anche un giardino da consigliare agli innamorati
e tanto altro
è quel che ha visto ed ora condivide con voi
Orso Tony
.
.
.
.
UN ORSO AI GIARDINI LA MORTELLA
Tony Kospan
In zona panoramica a Forio d’Ischia nascono i giardini la Mortella, concepiti e creati dalla signora Susanna Walton, moglie di William Walton uno dei più importanti musicisti inglesi del ‘900.
Per la realizzazione del giardino fù assegnato l’incarico all’architetto paesaggista Russel Page, il quale lo strutturò in due aree principali, il giardino a valle e il giardino superiore, in totale il giardino copre circa 2 ettari e contiene circa 3000 specie di piante esotiche.
Il giardino è stato dotato anche di ruscelli e laghetti che rendo un ambiente adatto alla crescita delle piante acquatiche come le ninfee tropicali, il papiro e il loto. Nel giardino si trovano collezioni di specie vegetali che originarie di vari paesi, come felci arboree del continente australe, le Protee e l’Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, e poi Magnolie, Camelie Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Fra le piante più rare troviamo la Spathodea campanula proveniente dall’Africa tropicale, i Metrosideros della Nuova Zelanda, la Puya berteroniana del Cile, la Dracaena draco delle Canarie, la Chorisia speciosa e la Jacaranda mimosifolia dell’Argentina, e moltre Orchidee. Nella “Serra della Victoria” vengono coltivate la gigantesca ninfea Victoria amazonica e la rarissima rampicante delle Filippine Strongylondon macrobotys che si fa ammirare per gli stupendi fiori color verde giada.
Nel Giardino superiore spiccano la Sala Thai dall’ aspetto orientale, circondata da fior di loto, bambù e aceri giapponesi; il Tempio del Sole, con bassorilievi di Simon Verity; la Cascata del Coccodrillo; il Ninfeo, un angolo immerso tra la flora mediterranea, il Teatro greco, da cui si gode un incomparabile colpo d’occhio sul mare e la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del compositore William Walton.
Salendo la collina si incontrano la Serra delle orchidee, il Museo, contenente cimeli e ricordi di Walton, fotografie di Cecil Beaton e un teatrino di Lele Luzzati. La Mortella offre borse di studio per compositori in collaborazione con l’università di Harvard, e organizza una stagione di concerti con le scuole di musica di Napoli, Roma e Firenze. Da quest’anno il Teatro greco ospiterà concerti estivi all’aperto.
Questo da un punto di vista botanico… ma… viene anche definito anche… un luogo dell’anima.
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della flora mediterranea, ma non solo: piante rare e tropicali, roseti, tempietti cinesi, questo bellissimo angolo di terra foriana è diventato il giardino delle sette meraviglie, ma anche il giardino delle arti:
Poesia
come poesia può essere la bellezza allo stato puro della natura rugiadosa o aspra, dei giochi d’acqua delle fontane, dello spazio immenso che si apre all’improvviso dietro un angolo, il mare infinito.
Scultura
perché questi intrichi di foglie e di fiori che si avvoltolano si rincorrono,
diventano statue vegetali, architetture improvvisate, come i tronchi degli alberi, degli ulivi, che si torcono su se stessi, in spericolati virtuosismi tridimensionali.
Pittura
perché chi meglio di questi cento e cento colori può dare vita ad un quadro perfetto.
Ma i giardini La Mortella sono anche e soprattutto
Musica,
perché nati per ispirare il genio del compositore
William Walton.
I coniugi Walton
Il compositore inglese infatti amava questi luoghi e qui volle creare per sé e sua moglie Susana una dimora dove trascorrere giorni lieti.
Il compositore nella sua villa di Forio
Il primo nucleo dei giardini La Mortella nasce dunque come luogo privato, e solo successivamente il parco viene aperto al pubblico ed ampliato.
Chi visita i giardini oggi, non può non rintracciare nel filo “ verde” del suo percorso una grande storia d’amore e musica che ancora oggi vive nella Mortella.
Lady Susana Walton ha creato all’interno dei giardini più luoghi deputati alla musica, l’ultimo è il grande anfiteatro all’aperto dove in estate si svolgono concerti sinfonici sotto le stelle per grandi orchestre.
Qualcuno si domanderà… “ma chi era questo William Walton?”
In effetti è la stessa domanda che mi sono posto anch’io e da una ricerca ecco cosa ho conosciuto di lui e del suo rapporto con Ischia, la sua villa poi diventata giardino botanico aperto al pubblico.
Walton è stato uno dei principali musicisti inglesi del ventesimo secolo e ha vissuto a Ischia dal 1949 nei dintorni di Forio uno dei paesi più pittoreschi dell’isola.
Lady Susana Walton
Egli visse qui nella villa dei giardini “La Mortella” creato da Susana Walton, la sua moglie argentina, ed ora aperti al pubblico per la felicità dei visitatori.
E ora, se ci va, possiamo conoscere il musicista
attraverso una sua composizione musicale.
William Walton dipinto da Michael Ayrton – 1948
Ma torniamo a parlare dei Giardini
Nel 1956 il famoso architetto paesaggista Russell Page disegnò l’impianto del giardino integrandolo fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica.
La Mortella è divisa in due parti:
un giardino più basso nella Valle, ed un giardino superiore sulla collina;
si estende per un’area di circa 2 ettari ed ospita una raccolta di più di 3000 specie di piante esotiche e rare.
L’Orso in un caratteristico angolo del parco
Tutto il giardino è disegnato con abilità ed è arricchito da fontane, piscine, corsi d’acqua che permettono la coltivazione di una superba collezione di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali.
Le varie zone del giardino sono connesse con viali, sentieri, scalette e muri a secco, che di terrazza in terrazza spingono il visitatore in alto fino alle splendide vedute sulla baia di Forio.
Nel giardino si trovano collezioni di piante originarie da diversi paesi, come felci arboree dal continente Australe, Protee e Aloe dal Sudafrica, Yucche e Agavi dal Messico, e poi Magnolie, Camelie, Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Un accogliente bar è incastonato a metà collina dove, in grande tranquillità, potrete gustare un ricco tè oppure un cappuccino accompagnato dalla musica del Maestro.
Un angolo del giardino ospita invece la Sala Thai, un luogo di meditazione thailandese, piacevole sosta per i visitatori davanti ai fiori di loto.
Nel museo è conservata una bellissima collezione di immagini realizzate dal grande Cecil Beaton, l’artista fotografo che ha attraversato tutte le avanguardie del secolo scorso.
Anche il celebre disegnatore Lele Luzzatti ha lasciato una sua deliziosa testimonianza realizzando un fantasioso e coloratissimo teatrino.
Davvero un giardino stupendo, dunque. Uno dei più belli d’Europa… se non il più bello.
E’ stato tra l’altro premiato nel 2004 come Parco più bello d’Italia.
Consiglio di tutto cuore agli innamorati di visitarlo perché, oltretutto, ha tantissimi angolini romanticissimi.
Beh avrete capito che ne sono rimasto letteralmente ed entusiasticamente… folgorato!!!
L’Orso e la pagoda
Si è fatto tardi. Prima di lasciare questo che mi appare più un Eden
che un giardino diamo un’occhiata al panorama di Forio visto da qui
Questo parco, situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina
è un tipico giardino all'inglese realizzato
da Gelasio Caetani a partire dal 1921 nella zona in cui c'erano
i ruderi della cittadina medievale “Ninfa”.
Il parco, davvero bellissimo, è l'ideale per una gita di sogno
in quanto unisce un affascinante ambiente naturale (fiume e laghetto),
ad un bellissimo giardino ed a suggestivi ruderi medievali
(castello, edifici, chiese e campanili medievali).
Per la sua poetica e sognante bellezza è stato amato
da molti scrittori e poeti tra cui
Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia.
LA STORIA
Si narra che nell'antichità nell'isolotto al centro del laghetto
ci fosse un tempio dedicato alle Ninfe…
L'area, divenuta nei secoli di proprietà di nobili famiglie pontificie,
pian piano si spopolò fino a perdere le caratteristiche di cittadina.
La zona è tornata in auge a partire dagli anni '20 proprio a seguito
della creazione del parco ed al restauro delle rovine…
iniziati da Celesio Caetani e proseguiti dalla moglie e dalla figlia.
Furono queste ultime a decidere la forma di giardino all'inglese.
Il Giardino di Ninfa è stato dichiarato “Monumento Naturale”
della Repubblica Italiana nel 2000.
LA FLORA E LA FAUNA
Davvero ricchissima e coloratissima è la flora del parco
che mostra fioriture in ogni stagione.
In particolare vi sono vari tipi di magnolie, betulle, iris palustri, aceri giapponesi,
ciliegi e meli ornamentali, caprifogli, camelie, cornioli, rose rampicanti
abbracciate ai ruderi e perfino piante tropicali come l’avocado, i banani, la gunnera.
Vi sono anche vari animali e soprattutto tantissimi e vari uccelli.
Un giardino di sogno con oltre 3000 piante tropicali
nell’incantevole isola d’Ischia
ma anche un giardino da consigliare agli innamorati
e tanto altro
è quel che ha visto ed ora condivide con voi
Orso Tony
.
.
.
.
UN ORSO AI GIARDINI LA MORTELLA
Tony Kospan
In zona panoramica a Forio d’Ischia nascono i giardini la Mortella, concepiti e creati dalla signora Susanna Walton, moglie di William Walton uno dei più importanti musicisti inglesi del ‘900.
Per la realizzazione del giardino fù assegnato l’incarico all’architetto paesaggista Russel Page, il quale lo strutturò in due aree principali, il giardino a valle e il giardino superiore, in totale il giardino copre circa 2 ettari e contiene circa 3000 specie di piante esotiche.
Il giardino è stato dotato anche di ruscelli e laghetti che rendo un ambiente adatto alla crescita delle piante acquatiche come le ninfee tropicali, il papiro e il loto. Nel giardino si trovano collezioni di specie vegetali che originarie di vari paesi, come felci arboree del continente australe, le Protee e l’Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, e poi Magnolie, Camelie Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Fra le piante più rare troviamo la Spathodea campanula proveniente dall’Africa tropicale, i Metrosideros della Nuova Zelanda, la Puya berteroniana del Cile, la Dracaena draco delle Canarie, la Chorisia speciosa e la Jacaranda mimosifolia dell’Argentina, e moltre Orchidee. Nella “Serra della Victoria” vengono coltivate la gigantesca ninfea Victoria amazonica e la rarissima rampicante delle Filippine Strongylondon macrobotys che si fa ammirare per gli stupendi fiori color verde giada.
Nel Giardino superiore spiccano la Sala Thai dall’ aspetto orientale, circondata da fior di loto, bambù e aceri giapponesi; il Tempio del Sole, con bassorilievi di Simon Verity; la Cascata del Coccodrillo; il Ninfeo, un angolo immerso tra la flora mediterranea, il Teatro greco, da cui si gode un incomparabile colpo d’occhio sul mare e la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del compositore William Walton.
Salendo la collina si incontrano la Serra delle orchidee, il Museo, contenente cimeli e ricordi di Walton, fotografie di Cecil Beaton e un teatrino di Lele Luzzati. La Mortella offre borse di studio per compositori in collaborazione con l’università di Harvard, e organizza una stagione di concerti con le scuole di musica di Napoli, Roma e Firenze. Da quest’anno il Teatro greco ospiterà concerti estivi all’aperto.
Questo da un punto di vista botanico… ma… viene anche definito anche… un luogo dell’anima.
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della flora mediterranea, ma non solo: piante rare e tropicali, roseti, tempietti cinesi, questo bellissimo angolo di terra foriana è diventato il giardino delle sette meraviglie, ma anche il giardino delle arti:
Poesia
come poesia può essere la bellezza allo stato puro della natura rugiadosa o aspra, dei giochi d’acqua delle fontane, dello spazio immenso che si apre all’improvviso dietro un angolo, il mare infinito.
Scultura
perché questi intrichi di foglie e di fiori che si avvoltolano si rincorrono,
diventano statue vegetali, architetture improvvisate, come i tronchi degli alberi, degli ulivi, che si torcono su se stessi, in spericolati virtuosismi tridimensionali.
Pittura
perché chi meglio di questi cento e cento colori può dare vita ad un quadro perfetto.
Ma i giardini La Mortella sono anche e soprattutto
Musica,
perché nati per ispirare il genio del compositore
William Walton.
I coniugi Walton
Il compositore inglese infatti amava questi luoghi e qui volle creare per sé e sua moglie Susana una dimora dove trascorrere giorni lieti.
Il compositore nella sua villa di Forio
Il primo nucleo dei giardini La Mortella nasce dunque come luogo privato, e solo successivamente il parco viene aperto al pubblico ed ampliato.
Chi visita i giardini oggi, non può non rintracciare nel filo “ verde” del suo percorso una grande storia d’amore e musica che ancora oggi vive nella Mortella.
Lady Susana Walton ha creato all’interno dei giardini più luoghi deputati alla musica, l’ultimo è il grande anfiteatro all’aperto dove in estate si svolgono concerti sinfonici sotto le stelle per grandi orchestre.
Qualcuno si domanderà… “ma chi era questo William Walton?”
In effetti è la stessa domanda che mi sono posto anch’io e da una ricerca ecco cosa ho conosciuto di lui e del suo rapporto con Ischia, la sua villa poi diventata giardino botanico aperto al pubblico.
Walton è stato uno dei principali musicisti inglesi del ventesimo secolo e ha vissuto a Ischia dal 1949 nei dintorni di Forio uno dei paesi più pittoreschi dell’isola.
Lady Susana Walton
Egli visse qui nella villa dei giardini “La Mortella” creato da Susana Walton, la sua moglie argentina, ed ora aperti al pubblico per la felicità dei visitatori.
E ora, se ci va, possiamo conoscere il musicista
attraverso una sua composizione musicale.
William Walton dipinto da Michael Ayrton – 1948
Ma torniamo a parlare dei Giardini
Nel 1956 il famoso architetto paesaggista Russell Page disegnò l’impianto del giardino integrandolo fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica.
La Mortella è divisa in due parti:
un giardino più basso nella Valle, ed un giardino superiore sulla collina;
si estende per un’area di circa 2 ettari ed ospita una raccolta di più di 3000 specie di piante esotiche e rare.
L’Orso in un caratteristico angolo del parco
Tutto il giardino è disegnato con abilità ed è arricchito da fontane, piscine, corsi d’acqua che permettono la coltivazione di una superba collezione di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali.
Le varie zone del giardino sono connesse con viali, sentieri, scalette e muri a secco, che di terrazza in terrazza spingono il visitatore in alto fino alle splendide vedute sulla baia di Forio.
Nel giardino si trovano collezioni di piante originarie da diversi paesi, come felci arboree dal continente Australe, Protee e Aloe dal Sudafrica, Yucche e Agavi dal Messico, e poi Magnolie, Camelie, Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Un accogliente bar è incastonato a metà collina dove, in grande tranquillità, potrete gustare un ricco tè oppure un cappuccino accompagnato dalla musica del Maestro.
Un angolo del giardino ospita invece la Sala Thai, un luogo di meditazione thailandese, piacevole sosta per i visitatori davanti ai fiori di loto.
Nel museo è conservata una bellissima collezione di immagini realizzate dal grande Cecil Beaton, l’artista fotografo che ha attraversato tutte le avanguardie del secolo scorso.
Anche il celebre disegnatore Lele Luzzatti ha lasciato una sua deliziosa testimonianza realizzando un fantasioso e coloratissimo teatrino.
Davvero un giardino stupendo, dunque. Uno dei più belli d’Europa… se non il più bello.
E’ stato tra l’altro premiato nel 2004 come Parco più bello d’Italia.
Consiglio di tutto cuore agli innamorati di visitarlo perché, oltretutto, ha tantissimi angolini romanticissimi.
Beh avrete capito che ne sono rimasto letteralmente ed entusiasticamente… folgorato!!!
L’Orso e la pagoda
Si è fatto tardi. Prima di lasciare questo che mi appare più un Eden
che un giardino diamo un’occhiata al panorama di Forio visto da qui
Nel cuore del villaggio di Naxxar, Palazzo Parisio, è un romantico palazzo di eccezionale grandezza, se paragonato agli altri palazzi storici dell’isola, e testimonia le aspirazioni di una ricca famiglia maltese del XIX secolo.
E’ l’unico giardino all’italiana fuori dai confini nazionali.
In origine la dimora fu il buen retiro della famiglia Parisio – possidenti siciliani imparentati con la nobiltà maltese – che abitava questo palazzo a La Valletta per una fresca e bella residenza estiva.
Nel XIX secolo il Palazzo fu acquistato dal marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e noto filantropo maltese, ai cui eredi appartiene tuttora.
Quella che era una residenza estiva fu trasformata in una sontuosa dimora anche grazie alle maestranze Italiane di Carlo Sada, autore della decorazione del Teatro Bellini di Catania.
I lavori iniziarono nel 1898 e terminarono nel 1906, un anno prima della morte del marchese.
Quando i paesaggisti idearono i giardini vi era in origine un sentiero sopraelevato di circa mezzo miglio con ai lati vecchi olivi, ancora oggi visibili, e con un belvedere sulla costa e la baia di San Paolo.
Nel creare i giardini fu ideato un sistema idrico e di irrigazione molto complesso, fu scavata una cisterna per l’acqua, ampia la metà del giardino e intercomunicante con pozzi dei dintorni.
I giardini all’Italiana, cinti da mura, sono una miscela affascinante di simmetria e colori mediterranei.
L’Orangerie, sulla sinistra dell’ingresso, sembra esser stata costruita prima del 1890, anno in cui il Palazzo fu rinnovato.
I vetri ancora in gran parte originali hanno uno spessore di ben 4 millimetri.
Al suo interno si trova una grotta rivestita di pietra, risalente forse al Seicento, che nasconde un complesso ed interessante sistema di irrigazione.
Nel Giardino si possono ammirare numerose specie floreali mediterranee ed esotiche:
Chorisia speciosa, Meryta denhamii, Banksia seratifoglia, Coculus, Quercus ilex, Araucaria, Brugmansia, Erythrina cristagalli, Jacaranda mimosifloia, Sapindus mukorossi, Nerium oleander, inoltre una vasta collezione d’Hibiscus ibridi, più di 60 piante di colori diversi dal viola al marrone: Tylene, Peggy Walton, Fifth dimension.
Ricca anche la collezione di Bougainvillea e di Agrumi come Citrus medica ” Maxima”, Citrus aurantium “Canaliculata”, Citrus sinensis, Citrus limon e Calamondine.
Solari, ricchi di colore e profumo, i giardini di palazzo Parisio sono un’eccellente testimonianza della diffusione del giardino all’Italiana fin quasi al Novecento fuori dai confini nazionali, oltre che degli scambi culturali tra Malta e il Sud Italia.
Questo parco, situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina
è un tipico giardino all’inglese realizzato
da Gelasio Caetani a partire dal 1921 nella zona in cui c’erano
i ruderi della cittadina medievale “Ninfa”.
Il parco, davvero bellissimo, è l’ideale per una gita di sogno
in quanto unisce un affascinante ambiente naturale (fiume e laghetto),
ad un bellissimo giardino ed a suggestivi ruderi medievali
(castello, edifici, chiese e campanili medievali).
Per la sua poetica e sognante bellezza è stato amato
da molti scrittori e poeti tra cui
Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia.
LA STORIA
Si narra che nell’antichità nell’isolotto al centro del laghetto
ci fosse un tempio dedicato alle Ninfe…
L’area, divenuta nei secoli di proprietà di nobili famiglie pontificie,
pian piano si spopolò fino a perdere le caratteristiche di cittadina.
La zona è tornata in auge a partire dagli anni ’20 proprio a seguito
della creazione del parco ed al restauro delle rovine…
iniziati da Celesio Caetani e proseguiti dalla moglie e dalla figlia.
Furono queste ultime a decidere la forma di giardino all’inglese.
Il Giardino di Ninfa è stato dichiarato “Monumento Naturale”
della Repubblica Italiana nel 2000.
LA FLORA E LA FAUNA
Davvero ricchissima e coloratissima è la flora del parco
che mostra fioriture in ogni stagione.
In particolare vi sono vari tipi di magnolie, betulle, iris palustri, aceri giapponesi,
ciliegi e meli ornamentali, caprifogli, camelie, cornioli, rose rampicanti
abbracciate ai ruderi e perfino piante tropicali come l’avocado, i banani, la gunnera.
Vi sono anche vari animali e soprattutto tantissimi e vari uccelli.
Un giardino di sogno con oltre 3000 piante tropicali
nell’incantevole isola d’Ischia
ma anche un giardino da consigliare agli innamorati
e tanto altro
è quel che ha visto ed ora condivide con voi
Orso Tony
.
.
.
.
UN ORSO AI GIARDINI LA MORTELLA
Tony Kospan
In zona panoramica a Forio d’Ischia nascono i giardini la Mortella, concepiti e creati dalla signora Susanna Walton, moglie di William Walton uno dei più importanti musicisti inglesi del ‘900.
Per la realizzazione del giardino fù assegnato l’incarico all’architetto paesaggista Russel Page, il quale lo strutturò in due aree principali, il giardino a valle e il giardino superiore, in totale il giardino copre circa 2 ettari e contiene circa 3000 specie di piante esotiche.
Il giardino è stato dotato anche di ruscelli e laghetti che rendo un ambiente adatto alla crescita delle piante acquatiche come le ninfee tropicali, il papiro e il loto. Nel giardino si trovano collezioni di specie vegetali che originarie di vari paesi, come felci arboree del continente australe, le Protee e l’Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, e poi Magnolie, Camelie Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Fra le piante più rare troviamo la Spathodea campanula proveniente dall’Africa tropicale, i Metrosideros della Nuova Zelanda, la Puya berteroniana del Cile, la Dracaena draco delle Canarie, la Chorisia speciosa e la Jacaranda mimosifolia dell’Argentina, e moltre Orchidee. Nella “Serra della Victoria” vengono coltivate la gigantesca ninfea Victoria amazonica e la rarissima rampicante delle Filippine Strongylondon macrobotys che si fa ammirare per gli stupendi fiori color verde giada.
Nel Giardino superiore spiccano la Sala Thai dall’ aspetto orientale, circondata da fior di loto, bambù e aceri giapponesi; il Tempio del Sole, con bassorilievi di Simon Verity; la Cascata del Coccodrillo; il Ninfeo, un angolo immerso tra la flora mediterranea, il Teatro greco, da cui si gode un incomparabile colpo d’occhio sul mare e la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del compositore William Walton.
Salendo la collina si incontrano la Serra delle orchidee, il Museo, contenente cimeli e ricordi di Walton, fotografie di Cecil Beaton e un teatrino di Lele Luzzati. La Mortella offre borse di studio per compositori in collaborazione con l’università di Harvard, e organizza una stagione di concerti con le scuole di musica di Napoli, Roma e Firenze. Da quest’anno il Teatro greco ospiterà concerti estivi all’aperto.
Questo da un punto di vista botanico… ma… viene anche definito anche… un luogo dell’anima.
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della flora mediterranea, ma non solo: piante rare e tropicali, roseti, tempietti cinesi, questo bellissimo angolo di terra foriana è diventato il giardino delle sette meraviglie, ma anche il giardino delle arti:
Poesia
come poesia può essere la bellezza allo stato puro della natura rugiadosa o aspra, dei giochi d’acqua delle fontane, dello spazio immenso che si apre all’improvviso dietro un angolo, il mare infinito.
Scultura
perché questi intrichi di foglie e di fiori che si avvoltolano si rincorrono,
diventano statue vegetali, architetture improvvisate, come i tronchi degli alberi, degli ulivi, che si torcono su se stessi, in spericolati virtuosismi tridimensionali.
Pittura
perché chi meglio di questi cento e cento colori può dare vita ad un quadro perfetto.
Ma i giardini La Mortella sono anche e soprattutto
Musica,
perché nati per ispirare il genio del compositore
William Walton.
I coniugi Walton
Il compositore inglese infatti amava questi luoghi e qui volle creare per sé e sua moglie Susana una dimora dove trascorrere giorni lieti.
Il compositore nella sua villa di Forio
Il primo nucleo dei giardini La Mortella nasce dunque come luogo privato, e solo successivamente il parco viene aperto al pubblico ed ampliato.
Chi visita i giardini oggi, non può non rintracciare nel filo “ verde” del suo percorso una grande storia d’amore e musica che ancora oggi vive nella Mortella.
Lady Susana Walton ha creato all’interno dei giardini più luoghi deputati alla musica, l’ultimo è il grande anfiteatro all’aperto dove in estate si svolgono concerti sinfonici sotto le stelle per grandi orchestre.
Qualcuno si domanderà… “ma chi era questo William Walton?”
In effetti è la stessa domanda che mi sono posto anch’io e da una ricerca ecco cosa ho conosciuto di lui e del suo rapporto con Ischia, la sua villa poi diventata giardino botanico aperto al pubblico.
Walton è stato uno dei principali musicisti inglesi del ventesimo secolo e ha vissuto a Ischia dal 1949 nei dintorni di Forio uno dei paesi più pittoreschi dell’isola.
Lady Susana Walton
Egli visse qui nella villa dei giardini “La Mortella” creato da Susana Walton, la sua moglie argentina, ed ora aperti al pubblico per la felicità dei visitatori.
E ora, se ci va, possiamo conoscere il musicista
attraverso una sua composizione musicale.
William Walton dipinto da Michael Ayrton – 1948
Ma torniamo a parlare dei Giardini
Nel 1956 il famoso architetto paesaggista Russell Page disegnò l’impianto del giardino integrandolo fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica.
La Mortella è divisa in due parti:
un giardino più basso nella Valle, ed un giardino superiore sulla collina;
si estende per un’area di circa 2 ettari ed ospita una raccolta di più di 3000 specie di piante esotiche e rare.
L’Orso in un caratteristico angolo del parco
Tutto il giardino è disegnato con abilità ed è arricchito da fontane, piscine, corsi d’acqua che permettono la coltivazione di una superba collezione di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali.
Le varie zone del giardino sono connesse con viali, sentieri, scalette e muri a secco, che di terrazza in terrazza spingono il visitatore in alto fino alle splendide vedute sulla baia di Forio.
Nel giardino si trovano collezioni di piante originarie da diversi paesi, come felci arboree dal continente Australe, Protee e Aloe dal Sudafrica, Yucche e Agavi dal Messico, e poi Magnolie, Camelie, Bauhinie, Palme, Cicadacee.
Un accogliente bar è incastonato a metà collina dove, in grande tranquillità, potrete gustare un ricco tè oppure un cappuccino accompagnato dalla musica del Maestro.
Un angolo del giardino ospita invece la Sala Thai, un luogo di meditazione thailandese, piacevole sosta per i visitatori davanti ai fiori di loto.
Nel museo è conservata una bellissima collezione di immagini realizzate dal grande Cecil Beaton, l’artista fotografo che ha attraversato tutte le avanguardie del secolo scorso.
Anche il celebre disegnatore Lele Luzzatti ha lasciato una sua deliziosa testimonianza realizzando un fantasioso e coloratissimo teatrino.
Davvero un giardino stupendo, dunque. Uno dei più belli d’Europa… se non il più bello.
E’ stato tra l’altro premiato nel 2004 come Parco più bello d’Italia.
Consiglio di tutto cuore agli innamorati di visitarlo perché, oltretutto, ha tantissimi angolini romanticissimi.
Beh avrete capito che ne sono rimasto letteralmente ed entusiasticamente… folgorato!!!
L’Orso e la pagoda
Si è fatto tardi. Prima di lasciare questo che mi appare più un Eden
che un giardino diamo un’occhiata al panorama di Forio visto da qui
Nel cuore del villaggio di Naxxar, Palazzo Parisio, è un romantico palazzo di eccezionale grandezza, se paragonato agli altri palazzi storici dell’isola, e testimonia le aspirazioni di una ricca famiglia maltese del XIX secolo.
In origine la dimora fu il buen retiro della famiglia Parisio – possidenti siciliani imparentati con la nobiltà maltese – che lasciava il palazzo a La Valletta per la caccia e la frescura della campagna.
Nel XIX secolo il Palazzo fu acquistato dal marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e noto filantropo maltese, ai cui eredi appartiene tuttora.
Quella che era una residenza estiva fu trasformata in una sontuosa dimora anche grazie alle maestranze Italiane di Carlo Sada, autore della decorazione del Teatro Bellini di Catania. I lavori iniziarono nel 1898 e terminarono nel 1906, un anno prima della morte del marchese. Quando i paesaggisti idearono i giardini vi era in origine un sentiero sopraelevato di circa mezzo miglio con ai lati vecchi olivi, ancora oggi visibili, e con un belvedere sulla costa e la baia di San Paolo.
Nel creare i giardini fu ideato un sistema idrico e di irrigazione molto complesso, fu scavata una cisterna per l’acqua, ampia la metà del giardino e intercomunicante con pozzi dei dintorni. I giardini all’Italiana, cinti da mura, sono una miscela affascinante di simmetria e colori mediterranei. L’Orangerie, sulla sinistra dell’ingresso, sembra esser stata costruita prima del 1890, anno in cui il Palazzo fu rinnovato. I vetri ancora in gran parte originali hanno uno spessore di ben 4 millimetri. Al suo interno si trova una grotta rivestita di pietra, risalente forse la Seicento, che nasconde un complesso e interessante sistema di irrigazione.
Nel Giardino si possono ammirare numerose specie mediterranee ed esotiche: Chorisia speciosa, Meryta denhamii, Banksia seratifoglia, Coculus, Quercus ilex, Araucaria, Brugmansia, Erythrina cristagalli, Jacaranda mimosifloia, Sapindus mukorossi, Nerium oleander, inoltre una vasta collezione d’Hibiscus ibridi, più di 60 piante di colori diversi dal viola al marrone: Tylene, Peggy Walton, Fifth dimension. Ricca anche la collezione di Bougainvillea e di Agrumi come Citrus medica ” Maxima”, Citrus aurantium “Canaliculata”, Citrus sinensis, Citrus limon e Calamondine.
Solari, ricchi di colore e profumo, i giardini di palazzo Parisio sono un’eccellente testimonianza della diffusione del giardino all’Italiana fin quasi al Novecento fuori dai confini nazionali, oltre che degli scambi culturali tra Malta e il Sud Italia.
UNO SGUARDO PIENO DI TERRORE
E' un particolare di un dipinto di Karl Briullov "L'ultimo giorno di Pompei" con altri… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago