Archivio per l'etichetta ‘fotografia surreale’
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
UNA GIOVANISSIMA
PREMIATA COME FOTOGRAFA DELL’ANNO
2013
La giovane Susannah Benjamin, studentessa al 2° anno a Yale,
ha vinto questo premio per le oltre 1,6 milioni di visualizzazioni web
ottenute grazie all’originalità ed al fascino delle sue foto.
Ma chi è, e che tipo è,
questa giovane considerata un vero talento dell’arte fotografica moderna?
Conosciamola un po’ attraverso questa sua dichiarazione
riguardo all’amore per la fotografia e vedendo alcune sue artistiche foto.
.
.
.

Susannah Benjamin
.
.
“Sono Susannah, 18 anni e matricola all’Università di Yale.
Mi piace raccontare storie e creare arte; questo fa proprio parte di me ed è quel che voglio fare nella mia vita.
,

Ogni volta che un amico si avvicina sono spinta a fare un servizio fotografico.
La fotografia deve per me esser sorprendente nel senso che amo miscelare tutte le mie cose infantili preferite: come giocare fingere, vestirsi in cose folli, parlare, ridere, inventare, etc.

Sebbene molti fotografi adolescenti sono presi dalla mania di diventare i classici fotografi di moda, io non credo nella sola bellezza per la bellezza.
Voglio separare storie e concetti, perché voglio comunicare messaggi ed emozioni attraverso il mio lavoro (cerco sempre di trasmettere il mio pensiero sennò non mi sento soddisfatta come artista).
Io uso la fotografia e la scrittura come mezzi per esternare tutto quello che mi passa nella mia testa.
Il mio lavoro esplora temi della mia crescita, della mia adolescenza, dell’immagine di me.. etc.
La creazione di un servizio fotografico è così snervante, impegnativa ed emozionante che alla fine sono esausta.
I miei amici dicono d’aver piacere a posare per me quando qualche volta faccio su di loro un servizio fotografico ed io sono davvero contenta ed essi dicono di vedermi in estasi.
Cerco ispirazione nella mitologia e nella letteratura e cerco di conoscere sempre nuove storie in qualsiasi modo o forma.”

F I N E
.
.
.
.
.
.
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC

.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
UNA GIOVANISSIMA
PREMIATA COME FOTOGRAFA DELL’ANNO
2013
La giovane Susannah Benjamin, studentessa al 2° anno a Yale,
ha vinto questo premio per le oltre 1,6 milioni di visualizzazioni web
ottenute grazie all’originalità ed al fascino delle sue foto.
Ma chi è, e che tipo è,
questa giovane considerata un vero talento dell’arte fotografica moderna?
Conosciamola un po’ attraverso questa sua dichiarazione
riguardo all’amore per la fotografia e vedendo alcune sue artistiche foto.
.
.
.

Susannah Benjamin
.
.
“Sono Susannah, 18 anni e matricola all’Università di Yale.
Mi piace raccontare storie e creare arte; questo fa proprio parte di me ed è quel che voglio fare nella mia vita.
,

Ogni volta che un amico si avvicina sono spinta a fare un servizio fotografico.
La fotografia deve per me esser sorprendente nel senso che amo miscelare tutte le mie cose infantili preferite: come giocare fingere, vestirsi in cose folli, parlare, ridere, inventare, etc.

Sebbene molti fotografi adolescenti sono presi dalla mania di diventare i classici fotografi di moda, io non credo nella sola bellezza per la bellezza.
Voglio separare storie e concetti, perché voglio comunicare messaggi ed emozioni attraverso il mio lavoro (cerco sempre di trasmettere il mio pensiero sennò non mi sento soddisfatta come artista).
Io uso la fotografia e la scrittura come mezzi per esternare tutto quello che mi passa nella mia testa.
Il mio lavoro esplora temi della mia crescita, della mia adolescenza, dell’immagine di me.. etc.
La creazione di un servizio fotografico è così snervante, impegnativa ed emozionante che alla fine sono esausta.
I miei amici dicono d’aver piacere a posare per me quando qualche volta faccio su di loro un servizio fotografico ed io sono davvero contenta ed essi dicono di vedermi in estasi.
Cerco ispirazione nella mitologia e nella letteratura e cerco di conoscere sempre nuove storie in qualsiasi modo o forma.”

F I N E
.
.
.
.
.
.
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC

.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Niño-flor – 1948
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
UNA GIOVANISSIMA
PREMIATA COME FOTOGRAFA DELL’ANNO
2013
La giovane Susannah Benjamin, studentessa al 2° anno a Yale,
ha vinto questo premio per le oltre 1,6 milioni di visualizzazioni web
ottenute grazie all’originalità ed al fascino delle sue foto.
Ma chi è, e che tipo è,
questa giovane considerata un vero talento dell’arte fotografica moderna?
Conosciamola un po’ attraverso questa sua dichiarazione
riguardo all’amore per la fotografia e vedendo alcune sue artistiche foto.
.
.
.

Susannah Benjamin
.
.
“Sono Susannah, 18 anni e matricola all’Università di Yale.
Mi piace raccontare storie e creare arte; questo fa proprio parte di me ed è quel che voglio fare nella mia vita.
,

Ogni volta che un amico si avvicina sono spinta a fare un servizio fotografico.
La fotografia deve per me esser sorprendente nel senso che amo miscelare tutte le mie cose infantili preferite: come giocare fingere, vestirsi in cose folli, parlare, ridere, inventare, etc.

Sebbene molti fotografi adolescenti sono presi dalla mania di diventare i classici fotografi di moda, io non credo nella sola bellezza per la bellezza.
Voglio sparare storie e concetti, perché voglio communicare messaggi ed emozioni attraverso il mio lavoro (cerco sempre di trasmettere il mio pensiero sennò non mi sento soddisfatta come artista).
Io uso la fotografia e la scrittura come mezzi per esternare tutto quello che mi passa nella mia testa.
Il mio lavoro esplora temi della mia crescita, della mia adolescenza, dell’immagine di me.. etc.
La creazione di un servizio fotografico è così snervante, impegnativa ed emozionante che alla fine sono esausta.
I miei amici dicono d’aver piacere a posare per me quando qualche volta faccio su di loro un servizio fotografico ed io sono davvero contenta ed essi dicono di vedermi in estasi.
Cerco ispirazione nella mitologia e nella letteratura e cerco di conoscere sempre nuove storie in qualsiasi modo o forma.”

F I N E
.
.
.
.
.
.
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Niño-flor, 1948
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...