Archivio per l'etichetta ‘festa del papà’
.
.
.
.
di

ed alle Giuseppine… ai Pino… alle Pina… etc.
nonché
Non è difficile diventar padre…
essere un padre, questo è difficile.
– Wilhem Busch –
MI SPIACE PAPA’*
Carlo Bramanti
Non sono un muratore
– mi spiace papà –
non sono un poeta
non sono un adulto
ma neanche un bambino
forse lo so cosa sono
sono quel sorriso
appena accennato
sulle labbra di mia madre
sono l’ultimo vagone
di quel treno
fermo al tramonto
prima che il mio cane
mi lecchi il viso
papà…
quando il gelo
si confuse con la bruma
e il luccicare del ghiaccio
lo scambiasti per l’infinito
cielo stellato.

Sofonisba Anguissola
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.

 

LE ORIGINI DELLA FESTA
.
.

La Festa del papà ricorre il 19 Marzo in concomitanza con la Festa di San Giuseppe, che nella tradizione popolare oltre a proteggere i poveri, gli orfani e le ragazze nubili, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.

Pare che l’usanza ci pervenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre.
Agli inizi la festa del papà ricorreva nel mese di giugno, in corrispondenza del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata, poi solamente quando giunse anche in Italia si decise che sarebbe stato più adatta festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe.

In principio nacque come festa nazionale, ma in seguito è stata abrogata anche se continua ad essere un’occasione per le famiglie, e sopratutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri.
La festa del 19 marzo è caratterizzata inoltre da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po’ in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole.

Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano. In quest’occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze.
Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.

da Orso Tony… papà
ed ora pure 3 volte nonno.
.
Testo dal Web – Impaginazione di Orso Tony.
.



|
|
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
di

ed alle Giuseppine… ai Pino… alle Pine… etc.

nonché





Non è difficile diventar padre…
essere un padre, questo è difficile.
Wilhem Busch

(Vita – Gianni Morandi)
MI SPIACE PAPA’*
Carlo Bramanti
Non sono un muratore
– mi spiace papà –
non sono un poeta
non sono un adulto
ma neanche un bambino
forse lo so cosa sono
sono quel sorriso
appena accennato
sulle labbra di mia madre
sono l’ultimo vagone
di quel treno
fermo al tramonto
prima che il mio cane
mi lecchi il viso
papà…
quando il gelo
si confuse con la bruma
e il luccicare del ghiaccio
lo scambiasti per l’infinito
cielo stellato.

Sofonisba Anguissola
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.

 

LE ORIGINI DELLA FESTA
.
.

La Festa del papà ricorre il 19 Marzo in concomitanza con la Festa di San Giuseppe, che nella tradizione popolare oltre a proteggere i poveri, gli orfani e le ragazze nubili, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.

Pare che l’usanza ci pervenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre.
Agli inizi la festa del papà ricorreva nel mese di giugno, in corrispondenza del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata, poi solamente quando giunse anche in Italia si decise che sarebbe stato più adatta festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe.

In principio nacque come festa nazionale, ma in seguito è stata abrogata anche se continua ad essere un’occasione per le famiglie, e sopratutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri.
La festa del 19 marzo è caratterizzata inoltre da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po’ in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole.

Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano. In quest’occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze.
Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.

da Orso Tony… papà
ed ora pure 3 volte nonno.
.
Testo dal Web – Impaginazione di Orso Tony.
.



|
|
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
di

ed alle Giuseppine… ai Pino… alle Pine… etc.

nonché





Non è difficile diventar padre…
essere un padre, questo è difficile.
Wilhem Busch

(Vita – Gianni Morandi)
MI SPIACE PAPA’*
Carlo Bramanti
Non sono un muratore
– mi spiace papà –
non sono un poeta
non sono un adulto
ma neanche un bambino
forse lo so cosa sono
sono quel sorriso
appena accennato
sulle labbra di mia madre
sono l’ultimo vagone
di quel treno
fermo al tramonto
prima che il mio cane
mi lecchi il viso
papà…
quando il gelo
si confuse con la bruma
e il luccicare del ghiaccio
lo scambiasti per l’infinito
cielo stellato.

Sofonisba Anguissola
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.



LE ORIGINI DELLA FESTA
.
.

La Festa del papà ricorre il 19 Marzo in concomitanza con la Festa di San Giuseppe, che nella tradizione popolare oltre a proteggere i poveri, gli orfani e le ragazze nubili, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.

Pare che l’usanza ci pervenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre.
Agli inizi la festa del papà ricorreva nel mese di giugno, in corrispondenza del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata, poi solamente quando giunse anche in Italia si decise che sarebbe stato più adatta festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe.

In principio nacque come festa nazionale, ma in seguito è stata abrogata anche se continua ad essere un’occasione per le famiglie, e sopratutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri.
La festa del 19 marzo è caratterizzata inoltre da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po’ in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole.

Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano. In quest’occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze.
Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.

da Orso Tony… papà
ed ora pure 3 volte nonno.
.
Testo dal Web – Impaginazione di Orso Tony.
.

.gif)

|
|
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
di

ed alle Giuseppine… ai Pino… alle Pine… etc.

nonché