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La bella favola di Schopenhauer “I porcospini” ci dona una geniale spiegazione dell’empatia   Leave a comment



Ancora una piccola favola,

stavolta firmata da un grande filosofo,

Schopenhauer

e la spiegazione dell’empatia.








I PORCOSPINI


In una fredda giornata d’inverno

un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.


Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.


Quando poi il bisogno di riscaldarsi

li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.


Ripetono più volte questi tentativi,

sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.







Questa, in realtà, è molto di più di una favola,

è infatti una magnifica, direi perfetta descrizione

dell’EMPATIA.







Ma cos’è l’empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue

che ci consente di approfondire la conoscenza

di quest’aspetto della nostra personalità

che molti confondono con la simpatia. N.T.K.






L’EMPATIA




Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.


L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.


E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).


L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.


Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.









La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.


Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.


Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.


La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.





Dal libro “Leader di te stesso” di Roberto Re






Ciao da Tony Kospan




uva
POESIA ARTE MUSICA UMORISMO ETC
IN ARMONIA ED AMICIZIA NEL GRUPPO DI FB
Frecce (51)


La bella favoletta “I porcospini” di Schopenhauer ci dona la geniale spiegazione.. dell’empatia   Leave a comment



Ancora una piccola favola,

stavolta firmata da un grande filosofo,

Schopenhauer

e la spiegazione dell’empatia.








I PORCOSPINI


In una fredda giornata d’inverno

un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.


Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.


Quando poi il bisogno di riscaldarsi

li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.


Ripetono più volte questi tentativi,

sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.







Questa, in realtà, è molto di più di una favola,

è infatti una magnifica, direi perfetta descrizione

dell’EMPATIA.







Ma cos’è l’empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue

che ci consente di approfondire la conoscenza

di quest’aspetto della nostra personalità

che molti confondono con la simpatia. N.T.K.






L’EMPATIA




Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.


L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.


E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).


L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.


Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.









La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.


Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.


Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.


La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.





Dal libro “Leader di te stesso” di Roberto Re






Ciao da Tony Kospan




uva
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I porcospini – La bella spiegazione dell’empatia nella saggia favoletta di Schopenhauer   8 comments



Ancora una piccola favola…

ma stavolta firmata da un grande filosofo…

Schopenhauer

e la spiegazione dell’empatia







I PORCOSPINI


In una fredda giornata d’inverno

un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.


Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.


Quando poi il bisogno di riscaldarsi

li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.


Ripetono più volte questi tentativi,

sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.






Questa, in realtà, è molto di più di una favola…,

è infatti una magnifica… perfetta descrizione

dell’EMPATIA.







Ma cos’è l’empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue

che ci consente di approfondire la conoscenza

di quest’aspetto della nostra personalità

che molti confondono con la simpatia. N.T.K.






L’EMPATIA




Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.


L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.


E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).


L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.


Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.









La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.


Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.


Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.


La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.





Dal libro “Leader di te stesso” di Roberto Re






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TEST – Siamo empatici? Siamo cioè capaci d’entrar in sintonia con gli altri?   29 comments

 

 

Ecco un test che affronta un particolare aspetto


del nostro essere, quello del nostro rapporto con gli altri.

 

 

 




 

 

 

TEST – SIAMO EMPATICI O NO?

 


MA PRIMA… DOMANDIAMOCI…

 

COS'E' L'EMPATIA?

 

 

 

 

 

 

L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando

ed entrare in sintonia con lei…

 

Non è facile esser davvero “vicini” agli altri, saper ascoltarli,

capirli e far sì che loro lo percepiscano.


Questo test ci dirà se e quanto siamo empatici
e cioè in sintonia con il prossimo.

 

 

 


Un po' di musica mentre rispondiamo alle domande…?


(Love key… mp3)

 

 


Si risponde in questo modo ad ogni affermazione per dichiararsi:

 

0 se si è  POCO D'ACCORDO

1 se si è  D'ACCORDO COSI' COSI'

2 se si è  MOLTO D'ACCORDO

 

 

 

 

 


 

Al termine bisogna sommare tutti i numeri delle risposte ed indicare il totale.

 

Si parte…

 

a. Penso di riconoscere i miei sentimenti e di saperli esprimere, se sono turbato so perché: 0 – 1 –  2

b. Riesco ad immedesimarmi nella persona con cui parlo, a capire il suo punto di vista: 0 – 1 –  2

c. So riconoscere se una persona vicina attraversa momenti difficili: 0 – 1 –  2

d. Apprezzo i diversi i modi con cui le persone guardano alla realtà: 0 – 1 –  2

e. Quando parlo con gli altri mi sintonizzo sui loro stati d'animo, mi contagiano gioia, malumore o tristezza: 0 – 1 –  2

f. Mi sento spinto ad aiutare gli altri (chi soffre, chi è in pericolo, chi è in difficoltà): 0 – 1 –  2

g. Mi commuovo se una persona vicina sta soffrendo: 0 – 1 –  2

h. Non esprimo valutazioni, approvazioni i giudizi sui sentimenti degli altri: 0 – 1 –  2

i. Le mie relazioni (amici, familiari, partner) sono intense e strette: 0 – 1 –  2

l. Gli altri mi cercano per parlare, sfogarsi, esprimere dolore: 0 – 1 –  2

m. Penso di saper intuire cosa prova la persona con cui parlo, come si sente al di là delle parole: 0 – 1 –  2

n. Gli altri mi considerano una persona sensibile: 0 – 1 –  2

o. Mi capita di soffrire per il dolore delle altre persone: 0 – 1 –  2

p. Penso di capire le persone vicine, partecipo e condivido con loro sentimenti profondi come dolore, gioia, rabbia: 0 – 1 –  2

q. Gli altri si fidano di me, riesco a rassicurarli e a metterli a proprio agio: 0 – 1 –  2

 

 

 

 

 

 

Fatta la somma?


Ora, sulla base del totale, guardate il responso qui giù

 

 

PROFILO 1

 

Meno di 12 punti:

 

 

POCO EMPATICO

 

.

Quando non siamo attenti a ciò che gli altri provano probabilmente questa disattenzione è anche verso noi stessi,
una sorta di superficialità, distacco o inesperienza nel percepire ciò che si prova.

Se siamo sordi dal punto di vista emotivo, ci si perde, siamo confusi e lontani dagli altri.

La base dell'interesse per l'altro consiste nell'entrare in sintonia emozionale… in empatia.

Capire cosa prova l'altro è fondamentale in ogni tipo di relazione.

Come essere empatici si apprende in modo implicito da quando si nasce ma è una capacità che si può incrementare per garantire la nostra salute emotiva.

 


PROFILO 2

 

Tra 12 e 24 punti

 

 


EMPATICO

 

 

Se siamo attenti al nostro mondo interiore, percependo e riconoscendo i sentimenti che proviamo, possiamo capire e stare vicino alle persone che ci stanno accanto.

Tra l'altro l'empatia porta simpatia, estroversione, sensibilità, adeguatezza emotiva, stabilità nelle relazioni.

E' una risorsa che si riflette in positivo anche nel lavoro e nel rendimento scolastico.

L'empatia come l'autocontrollo sono 2 competenze sociali che rendono ricca ed emotivamente soddisfacente la vita di relazione che, a sua volta, influenza positivamente il benessere psico-fisico.

 

 



PROFILO 3

 

Oltre 24 punti



MOLTO EMPATICO

 

 

L'empatia si basa sull'autoconsapevolezza, più aperti siamo verso le nostre emozioni più siamo in grado di leggere i sentimenti degli altri, di essere sensibili e profondi.

Riconoscere il proprio stato d'animo è necessario per poi cercare di non esserne…vittima e potersene liberare.

Se siamo attenti a ciò che  gli altri provano possiamo essere possiamo entrare in sintonia con loro, e star vicini nel modo più adeguato.

Tutto questo però se riusciamo a mantenere un dato controllo sulle emozioni e non sfociamo in coinvolgimenti eccessivi che danneggiano il nostro equilibrio senza aiutare le altre persone.

 

 

 

 

 

Se avete dubbi o perplessità scrivete pure…
così pure se vi va di rivelare il vostro responso…


 

Tony Kospan

 

 

 

 

 

ARTE MUSICA POESIA E NON SOLO

INSIEME

 

 

 

I porcospini… saggia favoletta di un grande filosofo e… l’empatia   2 comments


Ancora una piccola favola…

ma stavolta firmata… da un grande filosofo…

Schopenhauer

e la spiegazione dell'empatia







I PORCOSPINI




In una fredda giornata d’inverno

un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.


Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.


Quando poi il bisogno di riscaldarsi

li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.


Ripetono più volte questi tentativi,

sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.





Questa, in realtà, è molto di più di una favola…,

è infatti una magnifica… perfetta descrizione

dell’EMPATIA.







Ma cos'è l'empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue

che ci consente di approfondire la conoscenza

di quest'aspetto della nostra personalità

che molti confondono con la simpatia. N.T.K.







L'EMPATIA


Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.

L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.

E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).

L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.

Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.








La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.

Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.

Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.

La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.





Dal libro “Leader di te stesso” di Roberto Re






Ciao da Tony Kospan




ARTE MUSICA POESIA

I N S I E M E

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Un bel Test – Siamo empatici? Siamo cioè in sintonia con gli altri?   3 comments

 

 

Ecco un test che affronta un particolare aspetto

del nostro carattere, quello del nostro rapporto con gli altri.

 

 

 


 

 

 

TEST – SIAMO EMPATICI O NO?

 


MA PRIMA… DOMANDIAMOCI…

 

COS'E' L'EMPATIA?

 

 

 

 

 

 

L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando

ed entrare in sintonia con lei…

 

Non è facile esserdavvero “vicini” agli altri, saper ascoltarli,

capirli e far sì che loro lo percepiscano.

 

Questo test ci dirà se e quanto siamo empatici

e cioè in sintonia con il prossimo.

 

 

 


Un pò di musica mentre rispondiamo alle domande…?


(Love key… mp3)

 

 


Si risponde in questo modo ad ogni affermazione per dichiararsi…

0 se si è  POCO D'ACCORDO –

1 se si è  D'ACCORDO COSI' COSI' –

2 se si è  MOLTO D'ACCORDO.

 

 

 

 

 


 

Al termine bisogna sommare tutti i numeri delle risposte ed indicare il totale.

 

Si parte…

 

a. Penso di riconoscere i miei sentimenti e di saperli esprimere, se sono turbato so perché: 0 – 1 –  2

b. Riesco ad immedesimarmi nella persona con cui parlo, a capire il suo punto di vista: 0 – 1 –  2

c. So riconoscere se una persona vicina attraversa momenti difficili: 0 – 1 –  2

d. Apprezzo i diversi i modi con cui le persone guardano alla realtà: 0 – 1 –  2

e. Quando parlo con gli altri mi sintonizzo sui loro stati d'animo, mi contagiano gioia, malumore o tristezza: 0 – 1 –  2

f. Mi sento spinto ad aiutare gli altri (chi soffre, chi è in pericolo, chi è in difficoltà): 0 – 1 –  2

g. Mi commuovo se una persona vicina sta soffrendo: 0 – 1 –  2

h. Non esprimo valutazioni, approvazioni i giudizi sui sentimenti degli altri: 0 – 1 –  2

i. Le mie relazioni (amici, familiari, partner) sono intense e strette: 0 – 1 –  2

l. Gli altri mi cercano per parlare, sfogarsi, esprimere dolore: 0 – 1 –  2

m. Penso di saper intuire cosa prova la persona con cui parlo, come si sente al di là delle parole: 0 – 1 –  2

n. Gli altri mi considerano una persona sensibile: 0 – 1 –  2

o. Mi capita di soffrire per il dolore delle altre persone: 0 – 1 –  2

p. Penso di capire le persone vicine, partecipo e condivido con loro sentimenti profondi come dolore, gioia, rabbia: 0 – 1 –  2

q. Gli altri si fidano di me, riesco a rassicurarli e a metterli a proprio agio: 0 – 1 –  2

 

 

 

 

 

 

Fatta la somma?


Ora sulla base del totale guardate il responso qui giù

 

 

PROFILO 1

 

Meno di 12 punti:

 

 

POCO EMPATICO

 

.

Quando non siamo attenti a ciò che gli altri provano probabilmente questa disattenzione è anche verso noi stessi,
una sorta di superficialità, distacco o inesperienza nel percepire ciò che si prova.

Se siamo sordi dal punto di vista emotivo, ci si perde, siamo confusi e lontani dagli altri.

La base dell'interesse per l'altro consiste nell'entrare in sintonia emozionale… in empatia.

Capire cosa prova l'altro è fondamentale in ogni tipo di relazione.

Come essere empatici si apprende in modo implicito da quando si nasce ma è una capacità che si può incrementare per garantire la nostra salute emotiva.

 


PROFILO 2

 

Tra 12 e 24 punti

 

 


EMPATICO

 

 

Se siamo attenti al nostro mondo interiore, percependo e riconoscendo i sentimenti che proviamo, possiamo capire e stare vicino alle persone che ci stanno accanto.

Tra l'altro l'empatia porta simpatia, estroversione, sensibilità, adeguatezza emotiva, stabilità nelle relazioni.

E' una risorsa che si riflette in positivo anche nel lavoro e nel rendimento scolastico.

L'empatia come l'autocontrollo sono 2 competenze sociali che rendono ricca ed emotivamente soddisfacente la vita di relazione che, a sua volta, influenza positivamente il benessere psico-fisico.

 

 



PROFILO 3

 

Oltre 24 punti



MOLTO EMPATICO

 

 

L'empatia si basa sull'autoconsapevolezza, più aperti siamo verso le nostre emozioni più siamo in grado di leggere
i sentimenti degli altri, di essere sensibili e profondi.

Riconoscere il proprio stato d'animo è necessario per poi cercare di non esserne…vittima e potersene liberare.

Se siamo attenti a ciò che  gli altri provano possiamo essere possiamo entrare in sintonia con loro, e star vicini nel modo più adeguato.

Tutto questo però se riusciamo a mantenere un dato controllo sulle emozioni e non sfociamo in coinvolgimenti eccessivi che danneggiano il nostro equilibrio senza aiutare le altre persone.

 

 

 

 

 

Se avete dubbi o perplessità scrivete pure…
così pure se vi va di rivelare il vostro responso…


 

Tony Kospan

 

 

 

 

 

ARTE MUSICA POESIA E NON SOLO

INSIEME

 

 

 

La favola di Schopenauer… I porcospini… ci spiega il senso dell’empatia   2 comments

 

 

 

 

Ancora una piccola favola…

ma stavolta firmata… da un grande filosofo…

Schopenhauer

e la spiegazione dell'empatia

 

 

 

 

 

 

I PORCOSPINI

 

 

In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.

 

Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.

 

Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.

 

Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.

 

 


 

 
 
 
 
 
 

Questa, in realtà, è molto di più di una favola…, 
è una magnifica… perfetta descrizione
dell’EMPATIA.
 
 
 
 

 

 

Ma cos'è l'empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue
che ci consente di approfondire la conoscenza
di quest'aspetto della nostra personalità
che molti confondono con la simpatia. N.T.K.

 

 

CORAZONLILA.gif corazon lila image by nair2652

 

 

 

L'EMPATIA

 

Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.
L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.
E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).

L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.

Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.

La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.
Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.

Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.

La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.

 

 

 

 

Dal libro “Leader di te stesso”

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 
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AMICI DI PSICHE E SOGNO

 
 
 
 

Noi e l’empatia. Scopriamo con questo test se siamo o no in sintonia con gli altri   2 comments

 

 

ECCO UN NUOVO TEST DA FARE TUTTI INSIEME

 

SIAMO EMPATICI O NO?

 

 

 

 

 

 

MA PRIMA… DOMANDIAMOCI…

COS'E' L'EMPATIA?

 

 

 

 

 

 

L'empatia è la capacità di comprendere

cosa un'altra persona sta provando

ed entrare in sintonia con lei…

 

 

 

 

 

NON E' FACILE ESSER DAVVERO VICINI AGLI ALTRI,

SAPER ASCOLTARLI E CAPIRLI. 

 

SCOPRIAMO DUNQUE CON QUESTO TEST
QUANTO SIAMO CAPACI
D'ESSER IN SINTONIA CON GLI ALTRI!

 

 

 

 

 

80x8080x8080x8080x8080x8080x8080x80

 

 

Un pò di musica

mentre rispondiamo alle domande…?

 

 (Love key… mp3)

 

 

Si risponde in questo modo

 ad ogni affermazione per dichiararsi… 

 

0 se si è  POCO D'ACCORDO 

1 se si è  D'ACCORDO COSI' COSI' – 

 2 se si è  MOLTO D'ACCORDO.

 

 

 

 

Al termine bisogna sommare tutti i numeri delle risposte

ed indicare  il totale.

 

 

 

 

 

Si parte…

 

 

a. Penso di riconoscere i miei sentimenti e di saperli esprimere, se sono turbato so perché: 0 – 1 –  2 

b. Riesco ad immedesimarmi nella persona con cui parlo, a capire il suo punto di vista: 0 – 1 –  2

c. So riconoscere se una persona vicina attraversa momenti difficili: 0 – 1 –  2 

d. Apprezzo i diversi i modi con cui le persone guardano alla realtà: 0 – 1 –  2 

e. Quando parlo con gli altri mi sintonizzo sui loro stati d'animo, mi contagiano gioia, malumore o tristezza: 0 – 1 –  2 

f. Mi sento spinto ad aiutare gli altri (chi soffre, chi è in pericolo, chi è in difficoltà): 0 – 1 –  2 

g. Mi commuovo se una persona vicina sta soffrendo: 0 – 1 –  2 

h. Non esprimo valutazioni, approvazioni i giudizi sui sentimenti degli altri: – 1 –  2 

i. Le mie relazioni (amici, familiari, partner) sono intense e strette: 0 – 1 –  2 

l. Gli altri mi cercano per parlare, sfogarsi, esprimere dolore: 0 – 1 –  2 

m. Penso di saper intuire cosa prova la persona con cui parlo, come si sente al di là delle parole: 0 – 1 –  2 

n. Gli altri mi considerano una persona sensibile: 0 – 1 –  2 

o. Mi capita di soffrire per il dolore delle altre persone: 0 – 1 –  2 

p. Penso di capire le persone vicine, partecipo e condivido con loro sentimenti profondi come dolore, gioia, rabbia: – 1 –  2 

q. Gli altri si fidano di me, riesco a rassicurarli e a metterli a proprio agio: 0 – 1 –  2 

 

 


 

 

 

Fatta la somma?

 

Ora sulla base del totale 

guardate il responso qui giù

 

 

 

 

 
 
PROFILO 1
 
Meno di 12 punti:
 
POCO EMPATICO
 
 
Quando non siamo attenti a ciò che gli altri provano
probabilmente questa disattenzione è anche verso noi stessi,
una sorta di superficialità, distacco o inesperienza
nel percepire ciò che si prova.
Se siamo sordi dal punto di vista emotivo, ci si perde,
siamo confusi e lontani dagli altri.
La base dell'interesse per l'altro consiste nell'entrare
in sintonia emozionale… in empatia.
Capire cosa prova l'altro è fondamentale in ogni tipo
di relazione.
Come essere empatici si apprende in modo implicito
da quando si nasce ma è una capacità
che si può incrementare per garantire
la nostra salute emotiva.
 
 
 

 
 
PROFILO 2
 
Tra 12 e 24 punti
 
EMPATICO
 
 
Se siamo attenti al nostro mondo interiore, percependo e
riconoscendo i sentimenti
che proviamo, possiamo capire e stare vicino alle persone
che ci stanno accanto.
Tra l'altro l'empatia porta simpatia, estroversione, sensibilità,
adeguatezza emotiva, stabilità nelle relazioni.
E' una risorsa che si riflette in positivo anche nel lavoro
e nel rendimento scolastico.
L'empatia come l'autocontrollo sono 2 competenze sociali
che rendono ricca ed emotivamente soddisfacente
la vita di relazione che, a sua volta,
influenza positivamente il benessere psico-fisico.
 
 
 

 
 
 
PROFILO 3
 
Oltre 24 punti
 
MOLTO EMPATICO
 
 
L'empatia si basa sull'autoconsapevolezza, più aperti siamo
verso le nostre emozioni più siamo in grado di leggere
i sentimenti degli altri, di essere sensibili e profondi.
Riconoscere il proprio stato d'animo è necessario
per poi cercare di non esserne…vittima e potersene liberare.
Se siamo attenti a ciò che che gli altri provano possiamo
essere possiamo entrare in sintonia con loro,
e star vicini nel modo più adeguato.
Tutto questo però se riusciamo a mantenere un dato controllo
sulle emozioni e non sfociamo in coinvolgimenti eccessivi
che danneggiano il nostro equilibrio senza aiutare le altre persone.
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAOOOOOOOOOOOO
 
 
Se avete dubbi o perplessità scrivete pure…
così pure se volete rivelare il vostro responso…
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 

 
 
 
Ciaooooooooooooooooooooooo
 
da Orso Tony (Orso Test)
 
 
 
 
 
 
Test… dal supplemento “Salute”
 
 
 
 
 
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L’EMPATIA COS’E’? CE LO SPIEGA QUESTA FAVOLA DI SCHOPENHAUER….   8 comments

 

 

 

 

Ancora una piccola favola…

ma stavolta firmata… da un grande filosofo…

Schopenhauer

e la spiegazione dell'empatia

 

 

 

 

 

 

I PORCOSPINI

 

 

In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta

e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.

 

Ben presto però sentono le spine reciproche

e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.

 

Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi

si pungono di nuovo.

 

Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali,

finché non trovano quella moderata distanza reciproca

che rappresenta la migliore posizione,

quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi

e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.

 

 


 

 
 
 
 
 
 

Questa, in realtà, è molto di più di una favola…, 
è una magnifica… perfetta descrizione
dell’EMPATIA.
 
 
 
 

 

 

Ma cos'è l'empatia?


Ce lo spiega molto bene il brano che segue
che ci consente di approfondire la conoscenza
di quest'aspetto della nostra personalità
che molti confondono con la simpatia. N.T.K.

 

 

CORAZONLILA.gif corazon lila image by nair2652

 

 

 

L'EMPATIA

 

Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.
L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.
E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).

L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.

Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.

La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.
Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.

Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.

La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.

 

 

 

 

Dal libro “Leader di te stesso”

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 
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L’EMPATIA E… NOI – TEST PER SCOPRIRE SE SIAMO IN SINTONIA CON GLI ALTRI   3 comments

 

 

ECCO UN NUOVO TEST DA FARE TUTTI INSIEME

 

SIAMO EMPATICI O NO?

 

 

 

 

 

 

MA PRIMA… DOMANDIAMOCI…

COS'E' L'EMPATIA?

 

 

 

 

 

 

L'empatia è la capacità di comprendere

cosa un'altra persona sta provando

ed entrare in sintonia con lei…

 

 

 

 

 

NON E' FACILE ESSER DAVVERO VICINI AGLI ALTRI,

SAPER ASCOLTARLI E CAPIRLI. 

 

SCOPRIAMO DUNQUE CON QUESTO TEST
QUANTO SIAMO CAPACI
D'ESSER IN SINTONIA CON GLI ALTRI!

 

 

 

 

 

80x8080x8080x8080x8080x8080x8080x80

 

 

Un pò di musica

mentre rispondiamo alle domande…?

 

 

 

Si risponde in questo modo

 ad ogni affermazione per dichiararsi… 

 

0 se si è  POCO D'ACCORDO 

1 se si è  D'ACCORDO COSI' COSI' – 

 2 se si è  MOLTO D'ACCORDO.

 

 

 

 

Al termine bisogna sommare tutti i numeri delle risposte

ed indicare  il totale.

 

 

 

 

 

Si parte…

 

 

a. Penso di riconoscere i miei sentimenti e di saperli esprimere, se sono turbato so perché: 0 – 1 –  2 

b. Riesco ad immedesimarmi nella persona con cui parlo, a capire il suo punto di vista: 0 – 1 –  2

c. So riconoscere se una persona vicina attraversa momenti difficili: 0 – 1 –  2 

d. Apprezzo i diversi i modi con cui le persone guardano alla realtà: 0 – 1 –  2 

e. Quando parlo con gli altri mi sintonizzo sui loro stati d'animo, mi contagiano gioia, malumore o tristezza: 0 – 1 –  2 

f. Mi sento spinto ad aiutare gli altri (chi soffre, chi è in pericolo, chi è in difficoltà): 0 – 1 –  2 

g. Mi commuovo se una persona vicina sta soffrendo: 0 – 1 –  2 

h. Non esprimo valutazioni, approvazioni i giudizi sui sentimenti degli altri: – 1 –  2 

i. Le mie relazioni (amici, familiari, partner) sono intense e strette: 0 – 1 –  2 

l. Gli altri mi cercano per parlare, sfogarsi, esprimere dolore: 0 – 1 –  2 

m. Penso di saper intuire cosa prova la persona con cui parlo, come si sente al di là delle parole: 0 – 1 –  2 

n. Gli altri mi considerano una persona sensibile: 0 – 1 –  2 

o. Mi capita di soffrire per il dolore delle altre persone: 0 – 1 –  2 

p. Penso di capire le persone vicine, partecipo e condivido con loro sentimenti profondi come dolore, gioia, rabbia: – 1 –  2 

q. Gli altri si fidano di me, riesco a rassicurarli e a metterli a proprio agio: 0 – 1 –  2 

 

 

 

 

 

Fatta la somma?

 

Ora sulla base del totale 

guardate il responso qui giù

 

 

 

 

 
 
PROFILO 1
 
Meno di 12 punti:
 
POCO EMPATICO
 
 
Quando non siamo attenti a ciò che gli altri provano
probabilmente questa disattenzione è anche verso noi stessi,
una sorta di superficialità, distacco o inesperienza
nel percepire ciò che si prova.
Se siamo sordi dal punto di vista emotivo, ci si perde,
siamo confusi e lontani dagli altri.
La base dell'interesse per l'altro consiste nell'entrare
in sintonia emozionale… in empatia.
Capire cosa prova l'altro è fondamentale in ogni tipo
di relazione.
Come essere empatici si apprende in modo implicito
da quando si nasce ma è una capacità
che si può incrementare per garantire
la nostra salute emotiva.
 
 
 

 
 
PROFILO 2
 
Tra 12 e 24 punti
 
EMPATICO
 
 
Se siamo attenti al nostro mondo interiore, percependo e
riconoscendo i sentimenti
che proviamo, possiamo capire e stare vicino alle persone
che ci stanno accanto.
Tra l'altro l'empatia porta simpatia, estroversione, sensibilità,
adeguatezza emotiva, stabilità nelle relazioni.
E' una risorsa che si riflette in positivo anche nel lavoro
e nel rendimento scolastico.
L'empatia come l'autocontrollo sono 2 competenze sociali
che rendono ricca ed emotivamente soddisfacente
la vita di relazione che, a sua volta,
influenza positivamente il benessere psico-fisico.
 
 
 

 
 
 
PROFILO 3
 
Oltre 24 punti
 
MOLTO EMPATICO
 
 
L'empatia si basa sull'autoconsapevolezza, più aperti siamo
verso le nostre emozioni più siamo in grado di leggere
i sentimenti degli altri, di essere sensibili e profondi.
Riconoscere il proprio stato d'animo è necessario
per poi cercare di non esserne…vittima e potersene liberare.
Se siamo attenti a ciò che che gli altri provano possiamo
essere possiamo entrare in sintonia con loro,
e star vicini nel modo più adeguato.
Tutto questo però se riusciamo a mantenere un dato controllo
sulle emozioni e non sfociamo in coinvolgimenti eccessivi
che danneggiano il nostro equilibrio senza aiutare le altre persone.
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAOOOOOOOOOOOO
 
 
Se avete dubbi o perplessità scrivete pure…
così pure se volete rivelare il vostro responso…
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 

 
 
 
Ciaooooooooooooooooooooooo
 
da Orso Tony (Orso Test)
 
 
 
 
 
 
Test… dal supplemento “Salute”
 
 
 
 
 
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