Archivio per l'etichetta ‘elogio del sogno’
Ecco una poesia che descrive, meglio di mille parole,
il vero senso, la grande importanza
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
da parte del… sogno.
UN SOGNO
MITICA POESIA DI… E… SUL SOGNO
di Edgar Allan Poe
Chi ama e in qualche modo coltiva
la presenza e l’ “amicizia” del sogno nella sua vita
si ritroverà di certo in quest’altra sublime poesia
ad esso dedicata.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Poe è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria, davvero notevole
soprattutto in considerazione della brevità della sua vita,
spaziò in molti campi
riscuotendo successo… anche nella poesia.
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Segnalo in particolare questa strofa
che, a mio parere, ci dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
CIAO DA TONY KOSPAN
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.
I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.
Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.
Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.
Come regola generale,
nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.
L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.
Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia
che descrive meglio di mille parole
il vero senso, la grande importanza,
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.
UN SOGNO
POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Cebarre
.
.
.
Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
.
.
.
TONY KOSPAN

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Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.
I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.
Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.
Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.
Come regola generale,
nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.
L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.
Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia
che descrive meglio di mille parole
il vero senso, la grande importanza,
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.
UN SOGNO
POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Cebarre
.
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.
Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
.
.
.
TONY KOSPAN

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Torniamo a parlare con questa poesia di uno dei leitmotiv
più ricorrenti ed amati dai poeti e dagli amanti della poesia
IL SOGNO

J. Wall
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
POESIA DI SOGNO E SUL… SOGNO
DI
PEDRO SALINAS
In una fantastica antologia di poesie dedicate al sogno
non può mancare questa famosa poesia di Salinas,
poeta spagnolo, che definirei
un vero e proprio inno al sogno…
(attenzione… non quello che facciamo dormendo)
Il sogno dunque diventa qui per il poeta,
senza esitazione alcuna,
la vera realtà.
.
.
.
.
Pedro Salinas è un grande poeta ed intellettuale spagnolo
della prima metà del secolo scorso.
La sua tematica si muove tra amore e sogno
con accenti davvero nuovi ed originali.
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
– Pedro Salinas –
Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno.
Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l’acqua, cristallina.
La realtà traveste il sogno, e dice:
“Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare
è il mezzo che l’anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Cebarre

Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan

PER LE NOVITA’ DEL BLOG


SE… TI PIACE… ISCRIVITI
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Questo di Coelho, è a parer mio,
un brano davvero sublime
teso a farci comprendere l’importanza di lottare
per la difesa e la vitalità… dei nostri sogni.
Chi ama il sogno come amico e sostegno dei nostri giorni
nonché capace di arricchire la nostra vita,
proponendoci mete realizzabili o meno,
non potrà non apprezzarlo in pieno.
IL BUON COMBATTIMENTO
ovvero
ELOGIO DEL SOGNO
P. Coelho
(musica
new age)
“Ho combattuto il buon combattimento e ho mantenuto la fede”, dice Paolo in una delle sue epistole.
E sarebbe bene ricordare questo tema, quando un nuovo anno si prospetta davanti a noi.
L’uomo non può mai smettere di sognare.
Il sogno è l’alimento dell’anima come il cibo è l’alimento del corpo.
Tante volte, nella nostra esistenza, vediamo i nostri sogni infranti e i nostri desideri frustrati, ma bisogna continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore e Agape non vi penetra.
Agape è l’amore universale, quell’amore che è più grande e più importante del semplice “piacere” a qualcuno.
Nel suo famoso discorso sui sogni, Martin Luther King ricorda il fatto che Gesù ci chiese di amare i nostri nemici, e non che essi ci piacessero.
Questo amore più grande è quello che ci dà l’impulso per continuare a lottare malgrado tutto, per mantenere la fede e la gioia, e combattere il Buon Combattimento.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso perché lo chiede il nostro cuore.
In epoche eroiche, quando gli apostoli giravano nel mondo predicando il vangelo, o al tempo dei cavalieri erranti, questo era più facile: c’erano molte terre da attraversare e tante cose da fare.
Al giorno d’oggi, però, il mondo è cambiato, e il Buon Combattimento è stato trasportato dai campi di battaglia all’interno di noi stessi.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso in nome dei nostri sogni.
Quando essi esplodono in noi con tutto il loro vigore – nella gioventù – noi abbiamo molto coraggio, ma non abbiamo ancora appreso a lottare.
Dopo tanti sforzi, finiamo per apprendere a lottare, ma a quel punto non abbiamo più lo stesso coraggio per combattere.
Perciò, ci rivolgiamo contro di noi e combattiamo noi stessi, finendo così per essere il nostro peggior nemico.
Diciamo che i nostri sogni erano infantili, difficili da realizzare, o frutto della nostra ignoranza delle realtà della vita.
Uccidiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il primo sintomo che stiamo uccidendo i nostri sogni è la mancanza di tempo.
Le persone più occupate che ho conosciuto in vita mia avevano sempre tempo per tutto.
Quelle che non facevano nulla erano sempre stanche, non tenevano dietro a quel poco di lavoro che dovevano fare e si lamentavano continuamente che il giorno era troppo corto.
In realtà, esse avevano paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il secondo sintomo della morte dei nostri sogni sono le nostre certezze.
Poiché non vogliamo guardare alla vita come ad una grande avventura da vivere, finiamo per giudicarci saggi, giusti e corretti in quel poco che chiediamo all’esistenza.
Guardiamo al di là delle mura del nostro quotidiano e udiamo il rumore di lance che si spezzano, l’odore di sudore e polvere, i grandi crolli e gli sguardi assetati di conquista dei guerrieri.
Ma non avvertiamo mai la gioia, la Gioia immensa che c’è nel cuore di coloro che stanno lottando, giacché per questi ultimi non è importante la vittoria o la sconfitta, ciò che importa è solo intraprendere il Buon Combattimento.
Infine, il terzo sintomo della morte dei nostri sogni è la Pace.
La vita diviene un pomeriggio domenicale, che non ci chiede grandi cose e non esige nulla di più di quanto noi possiamo dare.
Riteniamo allora di essere “maturi”, di avere messo da parte le “fantasie dell’infanzia”, e raggiungiamo la nostra realizzazione personale e professionale.
E siamo stupiti quando qualcuno della nostra età dice di volere ancora questo o quello dalla vita.
Ma, nell’intimo del nostro cuore, sappiamo che ciò che è accaduto è che abbiamo rinunciato a lottare per i nostri sogni, a combattere il Buon Combattimento.
Quando rinunciamo ai nostri sogni e troviamo la pace, abbiamo un periodo di tranquillità.
Ma i sogni morti cominciano a marcire dentro di noi e ad infestare tutto l’ambiente in cui viviamo.
Noi cominciamo a diventare crudeli verso coloro che ci circondano, e infine passiamo a rivolgere questa crudeltà contro noi stessi.
Compaiono le malattie e le psicosi.
Ciò che volevamo evitare nel combattimento – la delusione e la sconfitta – diviene l’unico legato della nostra vigliaccheria.
E un bel giorno, i sogni morti e ormai marciti rendono l’aria difficile da respirare e noi cominciamo a desiderare la morte, la morte che ci liberi dalle nostre certezze, dalle nostre occupazioni, e da quella terribile pace dei pomeriggi domenicali.
Per evitare tutto ciò, dunque, dobbiamo affrontare la vita con la riverenza del mistero e la gioia dell’avventura.

Ciao da Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
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Ecco una poesia che descrive, meglio di mille parole,
il vero senso, la grande importanza
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
da parte del… sogno.
UN SOGNO
MITICA POESIA DI… E… SUL SOGNO
di Edgar Allan Poe
Chi ama e in qualche modo coltiva
la presenza e l’ “amicizia” del sogno nella sua vita
si ritroverà di certo in quest’altra sublime poesia
ad esso dedicata.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Poe è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria, davvero notevole
soprattutto in considerazione della brevità della sua vita,
spaziò in molti campi
riscuotendo successo… anche nella poesia.
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Segnalo in particolare questa strofa
che, a mio parere, ci dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
CIAO DA TONY KOSPAN
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.
I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.
Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.
Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.
Come regola generale,
nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.
L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.
Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia
che descrive meglio di mille parole
il vero senso, la grande importanza,
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.
UN SOGNO
POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Cebarre
.
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Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
.
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.
TONY KOSPAN

Mi piace:
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Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.
I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.
Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.
Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.
Come regola generale,
nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.
L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.
Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia
che descrive meglio di mille parole
il vero senso, la grande importanza,
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.
UN SOGNO
POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Cebarre
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Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.
.
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
.
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TONY KOSPAN

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Torniamo a parlare con questa poesia di uno dei leitmotiv
più ricorrenti ed amati dai poeti e dagli amanti della poesia
IL SOGNO

J. Wall
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
POESIA DI SOGNO E SUL… SOGNO
DI
PEDRO SALINAS
In una fantastica antologia di poesie dedicate al sogno
non può mancare questa famosa poesia di Salinas,
poeta spagnolo, che definirei
un vero e proprio inno al sogno…
(attenzione… non quello che facciamo dormendo)
Il sogno dunque diventa qui per il poeta,
senza esitazione alcuna,
la vera realtà.
.
.
.
.
Pedro Salinas è un grande poeta ed intellettuale spagnolo
della prima metà del secolo scorso.
La sua tematica si muove tra amore e sogno
con accenti davvero nuovi ed originali.
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
– Pedro Salinas –
Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno.
Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l’acqua, cristallina.
La realtà traveste il sogno, e dice:
“Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare
è il mezzo che l’anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Cebarre

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Questo di Coelho, è a parer mio,
un brano davvero sublime
teso a farci comprendere l’importanza di lottare
per la difesa e la vitalità… dei nostri sogni.
Chi ama il sogno come amico e sostegno dei nostri giorni
nonché capace di arricchire la nostra vita,
proponendoci mete realizzabili o meno,
non potrà non apprezzarlo in pieno.
IL BUON COMBATTIMENTO
ovvero
ELOGIO DEL SOGNO
P. Coelho
(musica
new age)
“Ho combattuto il buon combattimento e ho mantenuto la fede”, dice Paolo in una delle sue epistole.
E sarebbe bene ricordare questo tema, quando un nuovo anno si prospetta davanti a noi.
L’uomo non può mai smettere di sognare.
Il sogno è l’alimento dell’anima come il cibo è l’alimento del corpo.
Tante volte, nella nostra esistenza, vediamo i nostri sogni infranti e i nostri desideri frustrati, ma bisogna continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore e Agape non vi penetra.
Agape è l’amore universale, quell’amore che è più grande e più importante del semplice “piacere” a qualcuno.
Nel suo famoso discorso sui sogni, Martin Luther King ricorda il fatto che Gesù ci chiese di amare i nostri nemici, e non che essi ci piacessero.
Questo amore più grande è quello che ci dà l’impulso per continuare a lottare malgrado tutto, per mantenere la fede e la gioia, e combattere il Buon Combattimento.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso perché lo chiede il nostro cuore.
In epoche eroiche, quando gli apostoli giravano nel mondo predicando il vangelo, o al tempo dei cavalieri erranti, questo era più facile: c’erano molte terre da attraversare e tante cose da fare.
Al giorno d’oggi, però, il mondo è cambiato, e il Buon Combattimento è stato trasportato dai campi di battaglia all’interno di noi stessi.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso in nome dei nostri sogni.
Quando essi esplodono in noi con tutto il loro vigore – nella gioventù – noi abbiamo molto coraggio, ma non abbiamo ancora appreso a lottare.
Dopo tanti sforzi, finiamo per apprendere a lottare, ma a quel punto non abbiamo più lo stesso coraggio per combattere.
Perciò, ci rivolgiamo contro di noi e combattiamo noi stessi, finendo così per essere il nostro peggior nemico.
Diciamo che i nostri sogni erano infantili, difficili da realizzare, o frutto della nostra ignoranza delle realtà della vita.
Uccidiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il primo sintomo che stiamo uccidendo i nostri sogni è la mancanza di tempo.
Le persone più occupate che ho conosciuto in vita mia avevano sempre tempo per tutto.
Quelle che non facevano nulla erano sempre stanche, non tenevano dietro a quel poco di lavoro che dovevano fare e si lamentavano continuamente che il giorno era troppo corto.
In realtà, esse avevano paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il secondo sintomo della morte dei nostri sogni sono le nostre certezze.
Poiché non vogliamo guardare alla vita come ad una grande avventura da vivere, finiamo per giudicarci saggi, giusti e corretti in quel poco che chiediamo all’esistenza.
Guardiamo al di là delle mura del nostro quotidiano e udiamo il rumore di lance che si spezzano, l’odore di sudore e polvere, i grandi crolli e gli sguardi assetati di conquista dei guerrieri.
Ma non avvertiamo mai la gioia, la Gioia immensa che c’è nel cuore di coloro che stanno lottando, giacché per questi ultimi non è importante la vittoria o la sconfitta, ciò che importa è solo intraprendere il Buon Combattimento.
Infine, il terzo sintomo della morte dei nostri sogni è la Pace.
La vita diviene un pomeriggio domenicale, che non ci chiede grandi cose e non esige nulla di più di quanto noi possiamo dare.
Riteniamo allora di essere “maturi”, di avere messo da parte le “fantasie dell’infanzia”, e raggiungiamo la nostra realizzazione personale e professionale.
E siamo stupiti quando qualcuno della nostra età dice di volere ancora questo o quello dalla vita.
Ma, nell’intimo del nostro cuore, sappiamo che ciò che è accaduto è che abbiamo rinunciato a lottare per i nostri sogni, a combattere il Buon Combattimento.
Quando rinunciamo ai nostri sogni e troviamo la pace, abbiamo un periodo di tranquillità.
Ma i sogni morti cominciano a marcire dentro di noi e ad infestare tutto l’ambiente in cui viviamo.
Noi cominciamo a diventare crudeli verso coloro che ci circondano, e infine passiamo a rivolgere questa crudeltà contro noi stessi.
Compaiono le malattie e le psicosi.
Ciò che volevamo evitare nel combattimento – la delusione e la sconfitta – diviene l’unico legato della nostra vigliaccheria.
E un bel giorno, i sogni morti e ormai marciti rendono l’aria difficile da respirare e noi cominciamo a desiderare la morte, la morte che ci liberi dalle nostre certezze, dalle nostre occupazioni, e da quella terribile pace dei pomeriggi domenicali.
Per evitare tutto ciò, dunque, dobbiamo affrontare la vita con la riverenza del mistero e la gioia dell’avventura.

Ciao da Tony Kospan
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