Archivio per l'etichetta ‘Edoardo Sanguineti’
Se per molti pittori abbiamo detto
che le loro eran poesie scritte col… pennello,
per lui ben possiamo affermare che i suoi versi
eran quadri dipinti con la.. penna.
(Genova 9.12.1930 – Genova 18.5.2010)
Sanguineti è stato un poeta ed un importante intellettuale
del ‘900 assolutamente libero da mode, vincoli ed etichette.
Gli piaceva giocar con le parole per tirar fuori
la sua anima libera
con lo sguardo sempre diretto al futuro
ma senza mai rinnegare il passato
Ma per conoscerlo un po’
nulla di meglio che legger 2 sue poesie
SE MI STACCO DA TE
Se mi stacco da te, mi strappo tutto:
ma il mio meglio (o il mio peggio)
ti rimane attaccato, appiccicoso,
come un miele, una colla, un olio denso:
ritorno in me, quando ritorno in te:
(e mi ritrovo i pollici e i polmoni):
tra poco atterro a Madrid:
(in coda qui all’aereo, selezionati miei connazionali,
gente d’affari, dicono numeri e numeri,
mentre bevono e fumano, eccitati,
agitatamente ridendo):
vivo ancora per te, se vivo ancora.

LA BALLATA DELLE DONNE
.
.
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla pace
pensare al maschio, pensarci non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita vissuta che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, la prendo per mano.
Quest’ultima possiamo ora anche ascoltarla
in questo video con la musica di Massimiliano D’Ambrosio
e con immagini di donne della storia e delle loro battaglie
per la conquista dei diritti per millenni negati.
.
.
Tony Kospan
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Un piccolo ma ormai classico e poetico omaggio alle donne
in prossimità della loro festa.
LA BALLATA DELLE DONNE
La poesia di Edoardo Sanguineti
e la musica Massimiliano D’Ambrosio
Edoardo Sanguineti (Genova 9.12.1930 – Genova 18.5.2010)
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Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla pace
pensare al maschio, pensarci non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita vissuta che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, la prendo per mano.
Possiamo ora anche ascoltarla in questo video
con immagini storiche delle battaglie combattute
dalle donne del secolo scorso.
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Se per molti pittori abbiamo detto
che le loro eran poesie scritte col… pennello,
per lui ben possiamo affermare che i suoi versi
eran quadri dipinti con la.. penna.
(Genova 9.12.1930 – Genova 18.5.2010)
Sanguineti è stato un poeta ed un importante intellettuale
del ‘900 assolutamente libero da mode, vincoli ed etichette.
Gli piaceva giocar con le parole per tirar fuori
la sua anima libera
con lo sguardo sempre diretto al futuro
ma senza mai rinnegare il passato
Ma per conoscerlo un po’
nulla di meglio che legger 2 sue poesie
SE MI STACCO DA TE
Se mi stacco da te, mi strappo tutto:
ma il mio meglio (o il mio peggio)
ti rimane attaccato, appiccicoso,
come un miele, una colla, un olio denso:
ritorno in me, quando ritorno in te:
(e mi ritrovo i pollici e i polmoni):
tra poco atterro a Madrid:
(in coda qui all’aereo, selezionati miei connazionali,
gente d’affari, dicono numeri e numeri,
mentre bevono e fumano, eccitati,
agitatamente ridendo):
vivo ancora per te, se vivo ancora.

LA BALLATA DELLE DONNE
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Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla pace
pensare al maschio, pensarci non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita vissuta che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, la prendo per mano.
Quest’ultima possiamo ora anche ascoltarla
in questo video con la musica di Massimiliano D’Ambrosio
e con immagini di donne della storia e delle loro battaglie
per la conquista dei diritti per millenni negati.
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Tony Kospan
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Un piccolo ma ormai classico
e poetico omaggio al mondo femminile
IL TESTO E’ TRATTO DA UNA POESIA DI SANGUINETI
LA BALLATA DELLE DONNE
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Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla pace
pensare al maschio, pensarci non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita vissuta che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, la prendo per mano.
Le parole del testo furono poi musicate
da Massimiliano D’Ambrosio con ottimi risultati.
Possiamo ora ascoltarla in questo video
che ripropone immagini di donne storiche
e delle loro battaglie (ahimé non terminate)
per un’effettiva parità.
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UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC
NEL GRUPPO
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Se per molti pittori abbiamo detto
che le loro eran poesie scritte col… pennello,
per lui ben possiamo affermare che i suoi versi
eran quadri dipinti con la.. penna.
(Genova 9.12.1930 – Genova 18.5.2010)
Sanguineti è stato un poeta ed un importante intellettuale
del ‘900 assolutamente libero da mode, vincoli ed etichette.
Gli piaceva giocar con le parole per tirar fuori
la sua anima libera
con lo sguardo sempre diretto al futuro
ma senza mai rinnegare il passato
Ma per conoscerlo un po’
nulla di meglio che legger 2 sue poesie
SE MI STACCO DA TE
Se mi stacco da te, mi strappo tutto:
ma il mio meglio (o il mio peggio)
ti rimane attaccato, appiccicoso,
come un miele, una colla, un olio denso:
ritorno in me, quando ritorno in te:
(e mi ritrovo i pollici e i polmoni):
tra poco atterro a Madrid:
(in coda qui all’aereo, selezionati miei connazionali,
gente d’affari, dicono numeri e numeri,
mentre bevono e fumano, eccitati,
agitatamente ridendo):
vivo ancora per te, se vivo ancora.

LA BALLATA DELLE DONNE
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Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla pace
pensare al maschio, pensarci non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita vissuta che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, la prendo per mano.
Quest’ultima possiamo ora anche ascoltarla
in questo video con la musica di Massimiliano D’Ambrosio
e con immagini di donne della storia e delle loro battaglie
per la conquista dei diritti per millenni negati.
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