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Elogio della lentezza – Interessante riflessione e la canzone di Bennato (Il gatto e la volpe)   Leave a comment

 

 


L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma.
 
 
Infatti corriamo, corriamo, tutto il giorno
per poi però domandarci a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo.








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! 

Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! 

Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. 

Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un po’.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. 

Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. 

Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. 

E la cosa più importante è che non ne siamo ancora del tutto consapevoli. 

Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. 

Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un po’ su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell’elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi, sì voi, cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






“Afferrare una stella” – Bella.. poetica e sognante canzone di Edoardo Bennato   Leave a comment

.
.
.
.
.





Il nostro viaggio tra le canzoni… poesie
o quasi poesie…
stavolta ci porta in alto nel cielo
tra le… stelle.









L’autore, Bennato, è stato tra i cantautori italiani
capaci fin dai primi anni ’70
di innovare il mondo musicale italiano
arricchendolo, e con successo,
di nuovi contenuti spesso anche poetici.







Questa in particolare inneggia ai sognatori
in cerca del grande amore…
pur però consapevole che la moderna realtà
è per lo più fatta di amori… “volanti”.

Come sempre… leggiamo prima il testo
e poi ascoltiamola…










AFFERRARE UNA STELLA
Edoardo Bennato

Chi non ha sognato mai
il grande amore
chi non l’ha trovato mai
e sogna ancora
e chi crede che non vale
più la pena di cercare
e che è solo un’illusione
tutta questa grande attesa
per il grande amore.

E che non farebbe pazzie
sono solamente bugie
cosa c’è da vergognarsi
di soffrire e tormentarsi
e magari di rischiare
finanche di morire
per il grande amore

Siamo seri, molto bene concentrati
su traguardi più importanti
su problemi veri,
niente storie, favole e chimere
restiamo con i piedi per terra
non si può afferrare
una stella!…

Ma chi non ha sognato mai
il grande amore
e non lo inseguirebbe
una vita intera,
e chi cerca l’avventura
che duri solo una sera
e poi niente sentimenti
troppo ingombranti,
cose d’altri tempi…






Ed ora ascoltiamola!


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Elogio della lentezza – Un’interessante riflessione e la famosa canzone di Bennato (Il gatto e la volpe)   Leave a comment

 

 


L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma.
 
 
Infatti corriamo, corriamo, tutto il giorno
per poi però domandarci a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo.








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! 

Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! 

Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. 

Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un po’.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. 

Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. 

Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. 

E la cosa più importante è che non ne siamo ancora del tutto consapevoli. 

Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. 

Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un po’ su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell’elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi, sì voi, cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






“Afferrare una stella” – Canzone bella.. poetica e sognante di Edoardo Bennato   Leave a comment

.
.
.
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Il nostro viaggio tra le canzoni… poesie
o quasi poesie…
stavolta ci porta in alto nel cielo
tra le… stelle.









L’autore, Bennato, è stato tra i cantautori italiani
capaci fin dai primi anni ’70
di innovare il mondo musicale italiano
arricchendolo, e con successo,
di nuovi contenuti spesso anche poetici.







Questa in particolare inneggia ai sognatori
in cerca del grande amore…
pur però consapevole che la moderna realtà
è per lo più fatta di amori… “volanti”.

Come sempre… leggiamo prima il testo
e poi ascoltiamola…










AFFERRARE UNA STELLA
Edoardo Bennato

Chi non ha sognato mai
il grande amore
chi non l’ha trovato mai
e sogna ancora
e chi crede che non vale
più la pena di cercare
e che è solo un’illusione
tutta questa grande attesa
per il grande amore.

E che non farebbe pazzie
sono solamente bugie
cosa c’è da vergognarsi
di soffrire e tormentarsi
e magari di rischiare
finanche di morire
per il grande amore

Siamo seri, molto bene concentrati
su traguardi più importanti
su problemi veri,
niente storie, favole e chimere
restiamo con i piedi per terra
non si può afferrare
una stella!…

Ma chi non ha sognato mai
il grande amore
e non lo inseguirebbe
una vita intera,
e chi cerca l’avventura
che duri solo una sera
e poi niente sentimenti
troppo ingombranti,
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Ed ora ascoltiamola!


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Ciao dall’Orso

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L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma.
 
 
Infatti corriamo, corriamo, tutto il giorno
per poi però domandarci a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
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“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


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Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! 

Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! 

Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. 

Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un po’.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. 

Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. 

Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. 

E la cosa più importante è che non ne siamo ancora del tutto consapevoli. 

Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. 

Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un po’ su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell’elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi, sì voi, cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






Elogio della lentezza – Una bella riflessione e la famosa canzone di Bennato (Il gatto e la volpe)   Leave a comment

 

 


L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma.
 
 
Infatti corriamo, corriamo, tutto il giorno
per poi però domandarci a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo.








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! 

Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! 

Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. 

Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un po’.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. 

Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. 

Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. 

E la cosa più importante è che non ne siamo ancora del tutto consapevoli. 

Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. 

Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un po’ su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell’elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi, sì voi, cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






Afferrare una stella di Edoardo Bennato – Canzone bella.. poetica e sognante   2 comments

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Il nostro viaggio tra le canzoni… poesie
o quasi poesie…
stavolta ci porta in alto nel cielo
tra le… stelle.









L’autore, Bennato, è stato tra i cantautori italiani
capaci fin dai primi anni ’70
di innovare il mondo musicale italiano
arricchendolo, e con successo,
di nuovi contenuti spesso anche poetici.







Questa in particolare inneggia ai sognatori
in cerca del grande amore…
pur però consapevole che la moderna realtà
è per lo più fatta di amori… “volanti”.

Come sempre… leggiamo prima il testo
e poi ascoltiamola…










AFFERRARE UNA STELLA
Edoardo Bennato

Chi non ha sognato mai
il grande amore
chi non l’ha trovato mai
e sogna ancora
e chi crede che non vale
più la pena di cercare
e che è solo un’illusione
tutta questa grande attesa
per il grande amore.

E che non farebbe pazzie
sono solamente bugie
cosa c’è da vergognarsi
di soffrire e tormentarsi
e magari di rischiare
finanche di morire
per il grande amore

Siamo seri, molto bene concentrati
su traguardi più importanti
su problemi veri,
niente storie, favole e chimere
restiamo con i piedi per terra
non si può afferrare
una stella!…

Ma chi non ha sognato mai
il grande amore
e non lo inseguirebbe
una vita intera,
e chi cerca l’avventura
che duri solo una sera
e poi niente sentimenti
troppo ingombranti,
cose d’altri tempi…






Ed ora ascoltiamola!


 – Afferrare una stella – 



Ciao dall’Orso


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Elogio della lentezza – Un’interessante riflessione e.. la famosa canzone di Bennato (Il gatto e la volpe)   Leave a comment

 

 


L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare…
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma…
 
 
Infatti corriamo… corriamo…. tutto il giorno
per poi però domandarci… a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo…








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un pò.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. E la cosapiù importante èche non ne siamo ancora del tutto consapevoli. Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un pò su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell'elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi… sì voi… cosa pensate della lentezza?
 
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Orso Tony






Afferrare una stella – Poetica.. bella e sognante canzone di Edoardo Bennato   Leave a comment

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Il nostro viaggio tra le canzoni… poesie
o quasi poesie…
stavolta ci porta in alto nel cielo
tra le… stelle.









L'autore, Bennato, è stato tra i cantautori italiani
capaci fin dai primi anni '70
di innovare il mondo musicale italiano
arricchendolo, e con successo,
di nuovi contenuti spesso anche poetici.







Questa in particolare inneggia ai sognatori
in cerca del grande amore…
pur però consapevole che la moderna realtà
è per lo più fatta di amori… “volanti”.

Come sempre… leggiamo prima il testo
e poi ascoltiamola…










AFFERRARE UNA STELLA
Edoardo Bennato

Chi non ha sognato mai
il grande amore
chi non l’ha trovato mai
e sogna ancora
e chi crede che non vale
più la pena di cercare
e che è solo un’illusione
tutta questa grande attesa
per il grande amore.

E che non farebbe pazzie
sono solamente bugie
cosa c’è da vergognarsi
di soffrire e tormentarsi
e magari di rischiare
finanche di morire
per il grande amore

Siamo seri, molto bene concentrati
su traguardi più importanti
su problemi veri,
niente storie, favole e chimere
restiamo con i piedi per terra
non si può afferrare
una stella!…

Ma chi non ha sognato mai
il grande amore
e non lo inseguirebbe
una vita intera,
e chi cerca l’avventura
che duri solo una sera
e poi niente sentimenti
troppo ingombranti,
cose d’altri tempi…






Ed ora ascoltiamola!


 – Afferrare una stella – 



Ciao dall’Orso


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L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare…
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma…
 
 
Infatti corriamo… corriamo…. tutto il giorno
per poi però domandarci… a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo…








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un pò.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. E la cosapiù importante èche non ne siamo ancora del tutto consapevoli. Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un pò su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell'elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi… sì voi… cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






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