Archivio per l'etichetta ‘DOPO LA FINE DI UN AMORE’
Il post nasce da una risposta di Massimo Gramellini
ad una lettrice nella rivista Lo Specchio di diversi anni fa
che mi piacque moltissimo.
A mio parere, non era solo una semplice risposta,
ma apriva ampi squarci di speranze e di nuove possibilità
per tutte e tutti dopo la fine di un amore.
Eccola.
.
.
.

QUALCUNO DICE:
NELLA VITA NON C’E’ SOLO L’AMORE!!

MA L’AMORE…. E’…. LA VITA

Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
E così torniamo a metterci in viaggio, un po’ più acciaccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell’INFINITO da cui veniamo,
non potremo smettere di innamorarci mai.
Liberamente tratto da “Cuori allo specchio” – Lo Specchio – a cura di Massimo Gramellini che ringrazio.
Tony Kospan
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.

.
.
.
Propongo alla vostra lettura questo brano
che mi appare una lucida… ma anche poetica…
analisi della fine di un amore.
Se vi va, sarei curioso di conoscere il vostro parere
RIFLESSIONI DOPO LA FINE DI UN AMORE
.
.


LE COSE PIU’ IMPORTANTI LE DICIAMO SENZA VOCE

Le cose più importanti, come sempre,
noi le diciamo senza voce.
Massimo Bubbola

Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scardinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l’acqua della Luna
Ma come Orlando ho perso il senno e ho perso anche la fortuna.
Avrei voluto cancellare dai tuoi occhi quella noia e quella solitudine
Ma allora davo troppe cose per scontate e non ti seguivo più.
Come la pioggia anche l’amore rinfresca una stagione ostile
Come la pioggia anche l’amore è destinato poi a finire.
Le cose più importanti come sempre noi le diciamo senza voce
Basta guardarsi dietro il vetro di un perdono o sotto un battito di luce
E il pianto vero non ha lacrime, né spettatori né rifugio
Ci siamo persi in un bicchiere e ritrovati in un naufragio.
Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scombinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l’acqua della Luna
Ma come tanti ho perso il tempo e ho perso anche la fortuna.

Cosa ne pensate?
Orso Tony
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Il post nasce da una risposta di Massimo Gramellini
ad una lettrice nella rivista Lo Specchio di diversi anni fa
che mi piacque moltissimo.
A mio parere, non era solo una semplice risposta,
ma apriva ampi squarci di speranze e di nuove possibilità
per tutte e tutti dopo la fine di un amore.
Eccola.
.
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QUALCUNO DICE:
NELLA VITA NON C’E’ SOLO L’AMORE!!

MA L’AMORE…. E’…. LA VITA

Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
E così torniamo a metterci in viaggio, un po’ più acciaccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell’INFINITO da cui veniamo,
non potremo smettere di innamorarci mai.
Liberamente tratto da “Cuori allo specchio” – Lo Specchio – a cura di Massimo Gramellini che ringrazio.
Tony Kospan
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Se vi va, sarei curioso di conoscere il vostro parere
RIFLESSIONI DOPO LA FINE DI UN AMORE
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LE COSE PIU’ IMPORTANTI LE DICIAMO SENZA VOCE

Le cose più importanti, come sempre,
noi le diciamo senza voce.
Massimo Bubbola

Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scardinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l’acqua della Luna
Ma come Orlando ho perso il senno e ho perso anche la fortuna.
Avrei voluto cancellare dai tuoi occhi quella noia e quella solitudine
Ma allora davo troppe cose per scontate e non ti seguivo più.
Come la pioggia anche l’amore rinfresca una stagione ostile
Come la pioggia anche l’amore è destinato poi a finire.
Le cose più importanti come sempre noi le diciamo senza voce
Basta guardarsi dietro il vetro di un perdono o sotto un battito di luce
E il pianto vero non ha lacrime, né spettatori né rifugio
Ci siamo persi in un bicchiere e ritrovati in un naufragio.
Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scombinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l’acqua della Luna
Ma come tanti ho perso il tempo e ho perso anche la fortuna.

Cosa ne pensate?
Orso Tony
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Una bella risposta, questa di Massimo Gramellini
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che mi piacque al punto da dedicarle questo post…
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NELLA VITA NON C’E’ SOLO L’AMORE!!

MA L’AMORE…. E’…. LA VITA

Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
E così torniamo a metterci in viaggio, un pò più acciacccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell’INFINITO da cui veniamo,
non potremo smettere di innamorarci mai.
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LE COSE PIU’ IMPORTANTI LE DICIAMO SENZA VOCE

Le cose più importanti, come sempre,
noi le diciamo senza voce.
Massimo Bubbola

Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scardinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l’acqua della Luna
Ma come Orlando ho perso il senno e ho perso anche la fortuna.
Avrei voluto cancellare dai tuoi occhi quella noia e quella solitudine
Ma allora davo troppe cose per scontate e non ti seguivo più.
Come la pioggia anche l’amore rinfresca una stagione ostile
Come la pioggia anche l’amore è destinato poi a finire.
Le cose più importanti come sempre noi le diciamo senza voce
Basta guardarsi dietro il vetro di un perdono o sotto un battito di luce
E il pianto vero non ha lacrime, né spettatori né rifugio
Ci siamo persi in un bicchiere e ritrovati in un naufragio.
Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scombinava il cuore
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Ma come tanti ho perso il tempo e ho perso anche la fortuna.

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Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
E così torniamo a metterci in viaggio, un pò più acciacccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell’INFINITO da cui veniamo,
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Massimo Bubbola

Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scardinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l'acqua della Luna
Ma come Orlando ho perso il senno e ho perso anche la fortuna.
Avrei voluto cancellare dai tuoi occhi quella noia e quella solitudine
Ma allora davo troppe cose per scontate e non ti seguivo più.
Come la pioggia anche l'amore rinfresca una stagione ostile
Come la pioggia anche l'amore è destinato poi a finire.
Le cose più importanti come sempre noi le diciamo senza voce
Basta guardarsi dietro il vetro di un perdono o sotto un battito di luce
E il pianto vero non ha lacrime, né spettatori né rifugio
Ci siamo persi in un bicchiere e ritrovati in un naufragio.
Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scombinava il cuore
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MA L'AMORE…. E'…. LA VITA

Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
E così torniamo a metterci in viaggio, un pò più acciacccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell'INFINITO da cui veniamo,
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LE COSE PIU' IMPORTANTI LE DICIAMO SENZA VOCE

Le cose più importanti, come sempre,
noi le diciamo senza voce.
Massimo Bubbola

Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scardinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l'acqua della Luna
Ma come Orlando ho perso il senno e ho perso anche la fortuna.
Avrei voluto cancellare dai tuoi occhi quella noia e quella solitudine
Ma allora davo troppe cose per scontate e non ti seguivo più.
Come la pioggia anche l'amore rinfresca una stagione ostile
Come la pioggia anche l'amore è destinato poi a finire.
Le cose più importanti come sempre noi le diciamo senza voce
Basta guardarsi dietro il vetro di un perdono o sotto un battito di luce
E il pianto vero non ha lacrime, né spettatori né rifugio
Ci siamo persi in un bicchiere e ritrovati in un naufragio.
Avrei voluto diventare Dostoevskij per curvare le parole
Per ogni piega, ogni distanza, ogni riflesso che ci scombinava il cuore
Avrei voluto insieme a te rubare l'acqua della Luna
Ma come tanti ho perso il tempo e ho perso anche la fortuna.

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