Archivio per l'etichetta ‘Don McLean’
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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
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Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la nota e classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
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Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
.
La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.


TONY KOSPAN
.
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– Post copiatissimo!!!!
– Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
– Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
Mi piace:
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Gianni Strino
Il segreto non è correre dietro alle farfalle
ma curare il giardino perché loro vengano da te.
Mario Quintana
Gianni Strino
SE UN GIORNO
Giusy Maugeri
Se un giorno
Sfogliando il libro dei ricordi
Troverai
In fondo alle pagine della vita
Una piccola luce
Nascosta nell’oceano del cuore
Sarò ancora viva
E se ancora avvertirai
pensandomi
un leggero alito d’amore
che ti accarezza
fin dentro la pienezza dell’essere
certamente
non avrò vissuto invano
Gianni Strino
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LA PAGINA FB CHE COLORERA' LE TUE ORE
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Gianni Strino
Mi piace:
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Hayez – L’ultimo bacio tra Romeo e Giulietta

L’amore più bello è quello che risveglia l’anima
e che ci fa desiderare di arrivare più in alto,
è quello che incendia il nostro cuore
e che porta la pace nella nostra mente.
Film – Le Pagine delle Nostra Vita

Hayez – Il bacio
CUORE NEL CUORE
Blaga Dimitrova
Cuore nel cuore.
Respiro nel respiro.
Così vicino a me,
tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla
vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio
quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere
il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato,
rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi
che venivano incontro
e ai rami che si aprivano
ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo
in un sorso enorme.
Premevo vento,
nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso tutto l’infinito del mondo.
Hayez – Il consiglio della vendetta
da Orso Tony

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB


Hayez – Odalisca sdraiata
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
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VAN GOGH E STARRY STARRY NIGHT
– ARTE… MUSICA… E POESIA –

Van Gogh – Notte di stelle (The Starry Night)
Stavolta la liaison tra arte e musica
non riguarda la musica classica ma quella leggera.
Ma musica leggera d’altissimo livello
e… quasi poesia.
Starry Starry Night, di Don McLean,
cantata da Vonda Shepard
è una fantastica emozionante canzone
dedicata a Vincent Van Gogh.
Don McLean
In italiano la canzone è stata cantata da Vecchioni
con il titolo “Vincent”.
La canzone ha un testo che appare davvero poetico
come possiamo legger qui giù… in italiano.
Il video che poi vedremo, oltre a farci ascoltare la mitica canzone,
ci dona la visione di molti dipinti davvero stupendi di Van Gogh.

Van Gogh – Campo di grano con volo di corvi
STARRY STARRY NIGHT
Notte di stelle,
intingi il tuo pennello nel blu e nel grigio,
guarda fuori in un giorno d’estate,
con occhi che conoscono l’oscurità nella mia anima.
Ombre sulle colline
tratteggiano alberi e giunchiglie.
Cattura la brezza e il gelo invernale
nei colori sul terreno ammantato di neve.
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non sapevano come
forse ascolteranno ora.
Notte di stelle,
fiori fiammeggianti di un brillìo che avvampa,
nubi vorticanti nella foschia violetta
si riflettono negli occhi di cielo di Vincent.
Colori che cambiano sfumatura,
aurore nei campi di grano che matura,
facce consunte segnate dal dolore
trovano riscatto nella mano amorosa del pittore.
Perché loro non sapevano amarti,
eppure il tuo amore era sincero
e quando non si vedeva più nessuna speranza
in quella notte di stelle
ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti.
Ma avrei potuto dirti , Vincent ,
che questo mondo non è mai stato inteso
per uno così bello come te.
Notte di stelle,
ritratti appesi nelle sale vuote,
teste senza cornice su pareti senza nome,
con occhi che scrutano il mondo e non sanno dimenticare
come gli sconosciuti che hai incontrato
uomini laceri in abiti stracciati.
Una spina d’argento una rosa di sangue
restano schiacciate e rotte sulla neve immacolata.
Ora credo di sapere cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non ascoltano ancora,
forse non lo faranno mai …
Van Gogh – Notte stellata sul Rodano
Clikka sull’immagine… per questo video
che mi entusiasmò subito
quando, diversi anni fa, lo vidi per la 1° volta
e che è amatissimo ed ascoltatissimo.
Buon… “godimento”… se vi fa piacere…
Orso Tony

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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Van Gogh
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Vittorio Corcos


Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
(Paulo Coelho)

Luna di miele – Vittorio Corcos
NEL NOSTRO AMORE, LA PENA E LA GIOIA
– Juan Ramon Jimenez –
Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell’ombra e della luce,
della luce e dell’ombra
– nè luce del tutto,
nè ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Amore; crepuscolo,
aurora di primavera!

Vincent – Don McLean

Due donne – Vittorio Corcos
da Orso Tony

STORIA.. RICORDI.. E ATMOSFERE DI UN TEMPO



Sogni – Vittorio Corcos
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
.
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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la nota e classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
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Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
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La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.


TONY KOSPAN
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– Post copiatissimo!!!!
– Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
– Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
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Hayez – L’ultimo bacio tra Romeo e Giulietta

L’amore più bello è quello che risveglia l’anima
e che ci fa desiderare di arrivare più in alto,
è quello che incendia il nostro cuore
e che porta la pace nella nostra mente.
Film – Le Pagine delle Nostra Vita

Hayez – Il bacio
CUORE NEL CUORE
Blaga Dimitrova
Cuore nel cuore.
Respiro nel respiro.
Così vicino a me,
tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla
vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio
quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere
il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato,
rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi
che venivano incontro
e ai rami che si aprivano
ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo
in un sorso enorme.
Premevo vento,
nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso tutto l’infinito del mondo.
Hayez – Il consiglio della vendetta
da Orso Tony

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VAN GOGH E STARRY STARRY NIGHT
– ARTE… MUSICA… E POESIA –

Van Gogh – Notte di stelle (The Starry Night)
Stavolta la liaison tra arte e musica
non riguarda la musica classica ma quella leggera.
Ma musica leggera d’altissimo livello
e… quasi poesia.
Starry Starry Night, di Don McLean,
cantata da Vonda Shepard
è una fantastica emozionante canzone
dedicata a Vincent Van Gogh.
Don McLean
In italiano la canzone è stata cantata da Vecchioni
con il titolo “Vincent”.
La canzone ha un testo che appare davvero poetico
come possiamo legger qui giù… in italiano.
Il video che poi vedremo, oltre a farci ascoltare la mitica canzone,
ci dona la visione di molti dipinti davvero stupendi di Van Gogh.

Van Gogh – Campo di grano con volo di corvi
STARRY STARRY NIGHT
Notte di stelle,
intingi il tuo pennello nel blu e nel grigio,
guarda fuori in un giorno d’estate,
con occhi che conoscono l’oscurità nella mia anima.
Ombre sulle colline
tratteggiano alberi e giunchiglie.
Cattura la brezza e il gelo invernale
nei colori sul terreno ammantato di neve.
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non sapevano come
forse ascolteranno ora.
Notte di stelle,
fiori fiammeggianti di un brillìo che avvampa,
nubi vorticanti nella foschia violetta
si riflettono negli occhi di cielo di Vincent.
Colori che cambiano sfumatura,
aurore nei campi di grano che matura,
facce consunte segnate dal dolore
trovano riscatto nella mano amorosa del pittore.
Perché loro non sapevano amarti,
eppure il tuo amore era sincero
e quando non si vedeva più nessuna speranza
in quella notte di stelle
ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti.
Ma avrei potuto dirti , Vincent ,
che questo mondo non è mai stato inteso
per uno così bello come te.
Notte di stelle,
ritratti appesi nelle sale vuote,
teste senza cornice su pareti senza nome,
con occhi che scrutano il mondo e non sanno dimenticare
come gli sconosciuti che hai incontrato
uomini laceri in abiti stracciati.
Una spina d’argento una rosa di sangue
restano schiacciate e rotte sulla neve immacolata.
Ora credo di sapere cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non ascoltano ancora,
forse non lo faranno mai …
Van Gogh – Notte stellata sul Rodano
Clikka sull’immagine… per questo video
che mi entusiasmò subito
quando, diversi anni fa, lo vidi per la 1° volta
e che è amatissimo ed ascoltatissimo.
Buon… “godimento”… se vi fa piacere…
Orso Tony

UN MODO DIVERSO DI VIVER
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Vittorio Corcos


Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
(Paulo Coelho)

Luna di miele – Vittorio Corcos
NEL NOSTRO AMORE, LA PENA E LA GIOIA
– Juan Ramon Jimenez –
Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell’ombra e della luce,
della luce e dell’ombra
– nè luce del tutto,
nè ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Amore; crepuscolo,
aurora di primavera!

Vincent – Don McLean

Due donne – Vittorio Corcos
da Orso Tony

STORIA.. RICORDI.. E ATMOSFERE DI UN TEMPO



Sogni – Vittorio Corcos
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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
.
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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
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Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin,
che non sarebbe nemmeno stato presente al fatto, un racconto pieno di contraddizioni e di punti oscuri.
Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente.
Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
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La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.



TONY KOSPAN
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– Post copiatissimo!!!!
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Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
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Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
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