








Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non sapevano come
forse ascolteranno ora.
Notte di stelle,
fiori fiammeggianti di un brillìo che avvampa,
nubi vorticanti nella foschia violetta
si riflettono negli occhi di cielo di Vincent.
Colori che cambiano sfumatura,
aurore nei campi di grano che matura,
facce consunte segnate dal dolore
trovano riscatto nella mano amorosa del pittore.
Perché loro non sapevano amarti,
eppure il tuo amore era sincero
e quando non si vedeva più nessuna speranza
in quella notte di stelle
ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti.
Ma avrei potuto dirti , Vincent ,
che questo mondo non è mai stato inteso
per uno così bello come te.
Notte di stelle,
ritratti appesi nelle sale vuote,
teste senza cornice su pareti senza nome,
con occhi che scrutano il mondo e non sanno dimenticare
come gli sconosciuti che hai incontrato
uomini laceri in abiti stracciati.
Una spina d’argento una rosa di sangue
restano schiacciate e rotte sulla neve immacolata.
Ora credo di sapere cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non ascoltano ancora,
forse non lo faranno mai …
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
(Paulo Coelho)
NEL NOSTRO AMORE, LA PENA E LA GIOIA
– Juan Ramon Jimenez –
Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell’ombra e della luce,
della luce e dell’ombra
– nè luce del tutto,
nè ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Amore; crepuscolo,
aurora di primavera!
Vincent – Don McLean
.
Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.
Gauguin e Van Gogh
.
.
IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?
Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».
Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».
Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
.
Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.
Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
.
La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.
TONY KOSPAN
.
.
– Post copiatissimo!!!!
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non sapevano come
forse ascolteranno ora.
Notte di stelle,
fiori fiammeggianti di un brillìo che avvampa,
nubi vorticanti nella foschia violetta
si riflettono negli occhi di cielo di Vincent.
Colori che cambiano sfumatura,
aurore nei campi di grano che matura,
facce consunte segnate dal dolore
trovano riscatto nella mano amorosa del pittore.
Perché loro non sapevano amarti,
eppure il tuo amore era sincero
e quando non si vedeva più nessuna speranza
in quella notte di stelle
ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti.
Ma avrei potuto dirti , Vincent ,
che questo mondo non è mai stato inteso
per uno così bello come te.
Notte di stelle,
ritratti appesi nelle sale vuote,
teste senza cornice su pareti senza nome,
con occhi che scrutano il mondo e non sanno dimenticare
come gli sconosciuti che hai incontrato
uomini laceri in abiti stracciati.
Una spina d’argento una rosa di sangue
restano schiacciate e rotte sulla neve immacolata.
Ora credo di sapere cosa cercavi di dirmi
e come soffrivi della tua ragione
e come cercavi di liberarli.
Ma loro non ascoltavano, non ascoltano ancora,
forse non lo faranno mai …
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
(Paulo Coelho)
NEL NOSTRO AMORE, LA PENA E LA GIOIA
– Juan Ramon Jimenez –
Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.
Oh soave scontro dolce
dell’ombra e della luce,
della luce e dell’ombra
– nè luce del tutto,
nè ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!
Amore; crepuscolo,
aurora di primavera!
Vincent – Don McLean
.
Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.
Gauguin e Van Gogh
.
.
IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?
Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».
Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».
Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
.
Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.
Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
.
La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.
TONY KOSPAN
.
.
– Post copiatissimo!!!!
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan