Archivio per l'etichetta ‘Delacroix’
Approfondiamo la conoscenza di questa corrente artistica
di cui in fondo abbiamo, in genere, solo una parziale cognizione.
Il Romanticismo, nato nel 1798 in Inghilterra e Germania,
ebbe una grande influenza su tutta la cultura europea
ma anche sulla storia e la vita dell’ottocento.
Nata principalmente in opposizione al razionalismo trionfante,
questa corrente pervase tutti gli aspetti dell’arte,
della poesia, della musica ed anche della filosofia.
Eugène Delacroix – Il cesto di fiori
Prima di approfondire la sua conoscenza
però dobbiamo cancellare dalla nostra mente
l’idea, ahimè molto diffusa,
che il romanticismo sia solo una specie
di esaltazione di un amore tenero e sdolcinato.
Certo non è stata una corrente ben definita,
né per rigide tecniche formali né per linee guida precise,
anzi si trattò di un fenomeno culturale complesso.
Caspar David Friedrich – Luna nascente sul mare
Potremmo forse meglio definirla come un’idea, un sentimento,
una nuova visione del mondo e dell’arte
che però pervase in breve tempo tutta l’Europa dell’800
in alternativa ed in opposizione al razionalismo settecentesco.
Leggeremo però ugualmente i suoi fondamentali principi,
così come sono stati nel tempo estrapolati,
e l’origine storica sia del termine “romantico” che della corrente.
Conosceremo poi (II PARTE) i suoi massimi esponenti,
ed infine potremo penetrare nella profondità dello spirito che l’animava
attraverso opere d’arte, poesie e musiche romantiche.
ELEMENTI CARATTERISTICI DEL ROMANTICISMO
– l’ideale della libertà creativa e della spontaneità;
– la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento;
– una polemica vivace contro i generi, le regole ed un’esaltazione della fantasia;
– uno spiccato interesse per i miti ed i simboli;
– l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio;
– la tendenza ad abolire le distinzioni tra poesia e prosa.
Tuttavia non possiamo però sottacere il fatto che la corrente si differenziò nel tempo per vari aspetti e che i gli artisti ebbero anche grandi differenze interpretative tra di loro.
Caspar David Friedrich – Donna davanti al tramonto
ORIGINE DEL TERMINE “ROMANTICISMO” E NASCITA DELLA CORRENTE
La parola “Romanticismo” deriva dal francese “roman” che indicava un racconto di avventure (di tipo medievale) in prosa o in versi e che potremmo chiamare “romanzesco” ma poi acquisì, col tempo, il significato di fantasioso ed irreale ed assunse nel ’700, soprattutto in Inghilterra, una connotazione molto negativa.
Per primo però Rousseau, definendo “romantique” un sognante stato d’abbandono dell’anima, gli tolse ogni implicazione negativa.
Accadde più o meno la stessa cosa in Germania al termine “romantisch“.
In Germania poi si sviluppò tra il 1770 e il 1785 il movimento dello Sturm und Drang (“tempesta ed impeto”) che fu un precursore del romanticismo con artisti del livello di Goethe e Schiller.
Nel 1798 Schlegel, sulla sua rivista tedesca “Atheneum“, per primo definì lo “stato d’animo romantico“.
Esso doveva intendersi come necessità di esprimersi, da parte degli artisti, senza regole o costrizioni (unendo anche prosa e poesia) e di far prevalere il sentimento, la fantasia, il sogno e la passione (intesa come “pathos”) per dare una risposta all’eterna inquietudine dell’animo umano e superare i confini tra il reale e l’ideale, tra il finito e l’infinito.
In pratica quella rivista fondò il Romanticismo.
Il post continua.
FINE I PARTE
Per le novità del blog
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Francisco Goya – La nevicata
Mi piace:
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Il cesto di fiori – Delacroix





Eppure l’unica vita eccitante è quella immaginaria.
Appena metto in moto le rotelle nella mia testa
non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti.
– Virginia Woolf –







La barca di Dante – Delacroix
VOLA CANZONE RAPIDA
Paul Verlaine
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio.
Dissipando, santo lume,
le tenebre dell’amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida. La senti?
L’allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
Cleopatra e il contadino – Delacroix
a tutti da Orso Tony
IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia
momento topico della Rivoluzione Francese
che cambiò il mondo
e dunque si festeggia la Libertà la vera Libertà
senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti
ma per noi tutti ed in tutto il mondo
anche se ahimè larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia.
Desidero dunque unirmi anch’io (spero insieme a voi)
ai cugini d’Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
Lo farò…
– con il mitico dipinto di cui sopra
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere e non solo)
scritta in onore della Libertà
– e con un bel video
LIBERTA’
Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Infine ecco un bellissimo video,
per immagini, testo e musica,
inneggiante proprio
alla grande poesia di Eluard ed alla libertà.
TONY KOSPAN
Jean-Pierre Houël – La presa della Bastiglia
Mi piace:
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Approfondiamo la conoscenza di questa corrente artistica
di cui in fondo abbiamo, in genere, solo una parziale cognizione.
Il Romanticismo, nato nel 1798 in Inghilterra e Germania,
ebbe una grande influenza su tutta la cultura europea
ma anche sulla storia e la vita dell’ottocento.
Nata principalmente in opposizione al razionalismo trionfante,
questa corrente pervase tutti gli aspetti dell’arte,
della poesia, della musica ed anche della filosofia.
Eugène Delacroix – Il cesto di fiori
Prima di approfondire la sua conoscenza
però dobbiamo cancellare dalla nostra mente
l’idea, ahimè molto diffusa,
che il romanticismo sia solo una specie
di esaltazione di un amore tenero e sdolcinato.
Certo non è stata una corrente ben definita,
né per rigide tecniche formali né per linee guida precise,
anzi si trattò di un fenomeno culturale complesso.
Caspar David Friedrich – Luna nascente sul mare
Potremmo forse meglio definirla come un’idea, un sentimento,
una nuova visione del mondo e dell’arte
che però pervase in breve tempo tutta l’Europa dell’800
in alternativa ed in opposizione al razionalismo settecentesco.
Leggeremo però ugualmente i suoi fondamentali principi,
così come sono stati nel tempo estrapolati,
e l’origine storica sia del termine “romantico” che della corrente.
Conosceremo poi (II PARTE) i suoi massimi esponenti,
ed infine potremo penetrare nella profondità dello spirito che l’animava
attraverso opere d’arte, poesie e musiche romantiche.
ELEMENTI CARATTERISTICI DEL ROMANTICISMO
– l’ideale della libertà creativa e della spontaneità;
– la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento;
– una polemica vivace contro i generi, le regole ed un’esaltazione della fantasia;
– uno spiccato interesse per i miti ed i simboli;
– l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio;
– la tendenza ad abolire le distinzioni tra poesia e prosa.
Tuttavia non possiamo però sottacere il fatto che la corrente si differenziò nel tempo per vari aspetti e che i gli artisti ebbero anche grandi differenze interpretative tra di loro.
Caspar David Friedrich – Donna davanti al tramonto
ORIGINE DEL TERMINE “ROMANTICISMO” E NASCITA DELLA CORRENTE
La parola “Romanticismo” deriva dal francese “roman” che indicava un racconto di avventure (di tipo medievale) in prosa o in versi e che potremmo chiamare “romanzesco” ma poi acquisì, col tempo, il significato di fantasioso ed irreale ed assunse nel ’700, soprattutto in Inghilterra, una connotazione molto negativa.
Per primo però Rousseau, definendo “romantique” un sognante stato d’abbandono dell’anima, gli tolse ogni implicazione negativa.
Accadde più o meno la stessa cosa in Germania al termine “romantisch“.
In Germania poi si sviluppò tra il 1770 e il 1785 il movimento dello Sturm und Drang (“tempesta ed impeto”) che fu un precursore del romanticismo con artisti del livello di Goethe e Schiller.
Nel 1798 Schlegel, sulla sua rivista tedesca “Atheneum“, per primo definì lo “stato d’animo romantico“.
Esso doveva intendersi come necessità di esprimersi, da parte degli artisti, senza regole o costrizioni (unendo anche prosa e poesia) e di far prevalere il sentimento, la fantasia, il sogno e la passione (intesa come “pathos”) per dare una risposta all’eterna inquietudine dell’animo umano e superare i confini tra il reale e l’ideale, tra il finito e l’infinito.
In pratica quella rivista fondò il Romanticismo.
Il post continua.
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Eppure l’unica vita eccitante è quella immaginaria.
Appena metto in moto le rotelle nella mia testa
non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti.
– Virginia Woolf –







La barca di Dante – Delacroix
VOLA CANZONE RAPIDA
Paul Verlaine
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio.
Dissipando, santo lume,
le tenebre dell’amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida. La senti?
L’allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
Cleopatra e il contadino – Delacroix
a tutti da Orso Tony
IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
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Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia
momento topico della Rivoluzione Francese
che cambiò il mondo
e dunque si festeggia la Libertà la vera Libertà
senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti
ma per noi tutti ed in tutto il mondo
anche se ahimè larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia.
Desidero dunque unirmi anch’io (spero insieme a voi)
ai cugini d’Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
Lo farò…
– con il mitico dipinto di cui sopra
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere e non solo)
scritta in onore della Libertà
– e con un bel video
LIBERTA’
Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Infine ecco un bellissimo video,
per immagini, testo e musica,
inneggiante proprio
alla grande poesia di Eluard ed alla libertà.
TONY KOSPAN
Jean-Pierre Houël – La presa della Bastiglia
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Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia
momento topico della Rivoluzione Francese
che cambiò il mondo
e dunque si festeggia la Libertà la vera Libertà
senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti
ma per noi tutti ed in tutto il mondo
anche se ahimè larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia.
Desidero dunque unirmi anch’io (spero insieme a voi)
ai cugini d’Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
Lo farò…
– con il mitico dipinto di cui sopra
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere e non solo)
scritta in onore della Libertà
– e con un bel video
LIBERTA’
Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
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TONY KOSPAN


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– Virginia Woolf –




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VOLA CANZONE RAPIDA
Paul Verlaine
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio.
Dissipando, santo lume,
le tenebre dell’amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida. La senti?
L’allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
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Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia…
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senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti…
ma per noi tutti ed in tutto il mondo…
anche se ahimé larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia…
Desidero dunque unirmi anch'io (spero insieme a voi)
ai cugini d'Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti…
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
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– con il dipinto di cui sopra…
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere)
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Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
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Su tutte le pagine bianche
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Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull'eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d'azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull'orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d'aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell'uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s'accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull'onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull'assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
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Perché è il giorno della Presa della Bastiglia…
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senza se e senza ma.
Delacroix – La libertà guida il popolo
La libertà non è un bene per pochi eletti…
ma per noi tutti ed in tutto il mondo…
anche se ahimé larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia…
Desidero dunque unirmi anch’io (spero insieme a voi)
ai cugini d’Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti…
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Lo farò…
– con il dipinto di cui sopra…
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere)
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Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
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Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Infine ecco un bellissimo video,
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inneggiante proprio
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