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Velazquez.. genio del barocco con realismo ed introspezione – Vita.. opere ed il capolavoro “Las meninas”   3 comments




Las meninas




DIEGO VELAZQUEZ
IL PIU’ GRANDE PITTORE SPAGNOLO DEL ‘600


BREVE BIOGRAFIA




Nato in una buona famiglia ebbe un’ottima istruzione

ma ben presto mostrò passione per la pittura

per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega”

del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore, Francisco Pacheco,

artista ed insegnante di Siviglia la cui pittura era di un semplice realismo,

ma che fu capace di fargli conoscere l’uso delle proporzioni e delle prospettive

e gli consentì di frequentare gli ambienti artistici della città.




Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)


.


Ben presto divenne noto per le sue notevoli capacità tecniche

per cui poco più che ventenne (1622-1623) il Conte Duca di Olivares,

suo ammiratore, gli diede l’incarico di pittore di camera.




La Regina Isabella (Part.)



Divenuto ben presto Pittore di Corte

nel 1629 fece un viaggio in Italia (finanziato dal Re di Spagna)

percorrendola dal nord al sud fino a Napoli

per approfondire la conoscenza e lo studio dell’arte italiana.

.

.


Festa di Bacco



Tornò poi una seconda volta in Italia nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l’altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d’arte, nell’analisi delle sue opere,
divide (anche se a grandi linee
la sua produzione pittorica in 3 periodi… 

I – Prima del primo viaggio in Italia…
II – Dopo il primo viaggio in Italia e
III – Dopo il secondo viaggio

.


Contadini a tavola




Rientrato in Spagna dopo poco tempo fu nominato dal Re
Gran Maresciallo di Palazzo 
cosa che, seppur lo distolse un po’ dalla pittura,
non gli fece perdere certo né la sua passione né la sua bravura
ed anzi creò proprio in questo periodo molte delle sue opere più belle.




Cristo nella casa di Marta e Maria



Il prestigioso incarico e la sua notorietà gli fece però subire gli effetti negativi

del rigidissimo formalismo e del severo puritanesimo della Corte spagnola

fino al punto che neppure l’appoggio del Re poté aiutarlo in certi frangenti.

.



Le tessitrici




Tra l’altro fu sottoposto a ben 3 anni di indagini per accertare

la purezza del suo sangue e se aveva fatto commercio di dipinti (!)

per ottenere la conferma dell’onorificenza della Croce Rossa dell’Ordine di Santiago.





Venere e Cupido



Riuscì nel corso della sua vita artistica a dipingere (ed a fatica) 
un solo ritratto di nudo Venere e Cupido (1644-1648 qui su)
e questo gli riuscì solo perché era sotto l’ala protettrice del re.




Autoritratto



BREVE ANALISI DELLA SUA ARTE




Possiamo ritenere, a grandi linee, che il successo delle sue opere
sia stato dovuto ad una certa (anche se vaga) vicinanza allo stile del Caravaggio
ma soprattutto alla sua appassionata ricerca estetica
con un continuo tentativo di armonizzare linee e colori
nonché alla sua capacità di render con precisione distanze e prospettive.




L’infante Baltazar Carlos ed il suo pony




Infatti il Velazquez risente sì della lezione caravaggesca,
ma poi miscela il suo realismo con l’armonia delle parti cromatiche.

Benché poi sia stato anche ammiratore dei grandi pittori veneziani
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare a tutti sempre e comunque indipendente e originale.
.



IL SUO CAPOLAVORO – LAS MENINAS




LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656.

Il titolo dell’opera nasce dalla parola portoghese «menina»,
e vuol quindi significare «damigelle d’onore».

In verità il dipinto, che apparentemente doveva privilegiare
la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna, e cioè
Filippo IV e sua moglie Marianna d’Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.



 




L’originalità e la genialità del quadro è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.

Cioè qui l’immagine della scena è vista non con con l’occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto e cioè dei sovrani in posa (nello specchio).





 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL ‘900




Papa Innocenzo X (dipinto poi rivisitato da Bacon) 
 
 



 Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del ‘900
che l’hanno molto apprezzato e che hanno rivisitato o si sono ispirati
a diverse sue note opere
 
 
 
 
F I N E 

barrafiorita
IL GRUPPO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L’ARTE
Frecce (174)

.

.


La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.





Velazquez.. artista barocco ma con vena realista ed introspettiva – Vita.. opere ed il capolavoro “Las meninas”   Leave a comment




Las meninas




DIEGO VELAZQUEZ
IL PIU’ GRANDE PITTORE SPAGNOLO DEL ‘600


BREVE BIOGRAFIA




Nato in una buona famiglia ebbe un’ottima istruzione

ma ben presto mostrò passione per la pittura

per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega”

del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore, Francisco Pacheco,

artista ed insegnante di Siviglia la cui pittura era di un semplice realismo,

ma che fu capace di fargli conoscere l’uso delle proporzioni e delle prospettive

e gli consentì di frequentare gli ambienti artistici della città.




Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)


.


Ben presto divenne noto per le sue notevoli capacità tecniche

per cui poco più che ventenne (1622-1623) il Conte Duca di Olivares,

suo ammiratore, gli diede l’incarico di pittore di camera.




La Regina Isabella (Part.)



Divenuto ben presto Pittore di Corte

nel 1629 fece un viaggio in Italia (finanziato dal Re di Spagna)

percorrendola dal nord al sud fino a Napoli

per approfondire la conoscenza e lo studio dell’arte italiana.

.

.


Festa di Bacco



Tornò poi una seconda volta in Italia nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l’altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d’arte, nell’analisi delle sue opere,
divide (anche se a grandi linee
la sua produzione pittorica in 3 periodi… 

I – Prima del primo viaggio in Italia…
II – Dopo il primo viaggio in Italia e
III – Dopo il secondo viaggio

.


Contadini a tavola




Rientrato in Spagna dopo poco tempo fu nominato dal Re

Gran Maresciallo di Palazzo


cosa che, seppur lo distolse un po’ dalla pittura,

non gli fece perdere certo né la sua passione né la sua bravura

ed anzi creò proprio in questo periodo

molte delle sue opere più belle.




Cristo nella casa di Marta e Maria



Il prestigioso incarico e la sua notorietà gli fece però subire gli effetti negativi

del rigidissimo formalismo e del severo puritanesimo della Corte spagnola

fino al punto che neppure l’appoggio del Re poté aiutarlo in certi frangenti.

.



Le tessitrici




Tra l’altro fu sottoposto a ben 3 anni di indagini per accertare

la purezza del suo sangue e se aveva fatto commercio di dipinti (!)

per ottenere la conferma dell’onorificenza della Croce Rossa dell’Ordine di Santiago.





Venere e Cupido





Riuscì nel corso della sua vita artistica

a dipingere (ed a fatica) un solo ritratto di nudo

Venere e Cupido (1644-1648)

e questo gli riuscì solo perché era sotto l’ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto



BREVE ANALISI DELLA SUA ARTE




Possiamo ritenere, a grandi linee, che il successo delle sue opere
sia stato dovuto ad una certa (anche se vaga) vicinanza allo stile del Caravaggio
ma soprattutto alla sua appassionata ricerca estetica
con un continuo tentativo di armonizzare linee e colori
nonché alla sua capacità di render con precisione distanze e prospettive.




L’infante Baltazar Carlos ed il suo pony




Infatti il Velazquez risente sì della lezione caravaggesca,
ma poi miscela il suo realismo con l’armonia delle parti cromatiche.

Benché poi sia stato anche ammiratore dei grandi pittori veneziani
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare a tutti sempre e comunque indipendente e originale.
.



IL SUO CAPOLAVORO – LAS MENINAS




LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656.

Il titolo dell’opera nasce dalla parola portoghese «menina»,
e vuol quindi significare «damigelle d’onore».

In verità il dipinto, che apparentemente doveva privilegiare
la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna, e cioè
Filippo IV e sua moglie Marianna d’Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.



 




L’originalità e la genialità del quadro è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.

Cioè qui l’immagine della scena è vista non con con l’occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto e cioè dei sovrani in posa (nello specchio).





 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL ‘900




Papa Innocenzo X (dipinto poi rivisitato da Bacon) 
 
 



 Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del ‘900
che l’hanno molto apprezzato e che hanno rivisitato o si sono ispirati
a diverse sue note opere
 
 
 
 
F I N E 

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La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.





Diego Velazquez… genio della pittura barocca – Vita.. opere e la mitica “Las meninas”   1 comment



Il più grande pittore spagnolo del '600




Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)



BREVE BIOGRAFIA




Nato in una buona famiglia ebbe un'ottima istruzione

ma ben presto mostrò passione per la pittura

per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega”

del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco,

artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo

ma capace di fargli conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive

oltre a consentirgli di frequentare gli ambienti artistici della città.




La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.


Ben presto divenne noto per le sue capacità tecniche

per cui poco più che ventenne (1622-1623) il Conte Duca di Olivares,

suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera.





La Regina Isabella (Part.)




Divenuto ben presto Pittore di Corte

nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna)

e viaggia dal nord al sud fino a Napoli

approfondendo la conoscenza della pittura italiana.

.


Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte, nell'analisi delle sue opere,
divide (anche se a grandi linee) 
la sua produzione pittorica in 3 periodi… 

I – Prima del primo viaggio in Italia…
II – Dopo il primo viaggio in Italia e
III – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola




Rientrato in Spagna dopo poco tempo fu nominato dal Re

Gran Maresciallo di Palazzo


cosa che lo distolse sì un po'  dalla pittura

ma certo non dalla sua passione né dalla sua bravura

per cui anzi sono proprio di questo periodo

molte delle sue opere più belle.




Cristo nella casa di Marta e Maria



La rigidità del formalismo e del puritanesimo della Corte spagnola

era così forte che neppure il Re,  in certi casi,

poteva aiutarlo al punto che ci vollero ben 3 anni di indagini

sulla purezza del suo sangue e sul non aver fatto commercio di dipinti (!)

per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.





Venere e Cupido





Riuscì nel corso della sua vita artistica

a dipingere un solo ritratto di nudo

Venere e Cupido (1644-1648)

e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto



BREVE ANALISI DELLA SUA ARTE




Possiamo ritenere, a grandi linee, che il successo delle sue opere
sia stato dovuto ad una certa (anche se vaga) vicinanza con il Caravaggio
ma soprattutto alla sua appassionata ricerca estetica
con un continuo tentativo di armonizzare linee e colori
ed alla sua capacità di render con precisione distanze e prospettive.

Infatti il Velazquez risente sì della lezione caravaggesca,
ma poi miscela il suo realismo con l'armonia delle parti cromatiche.

Benché poi sia stato anche ammiratore dei grandi pittori veneziani
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare a tutti sempre e comunque indipendente e originale.



IL SUO CAPOLAVORO – LAS MENINAS 




LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656.

Il titolo dell'opera nasce dalla parola portoghese «menina»,
e vuol quindi significare «damigelle d’onore».

In verità il dipinto, che apparentemente doveva privilegiare
la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna, e cioè
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.



 


L’originalità e la genialità del quadro è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.

Cioè qui l’immagine della scena è vista non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto e cioè dei sovrani in posa (nello specchio).



 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon) 
 
 



 Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del '900
che l'hanno molto apprezzato e che hanno rivisitato o si sono ispirati
ad alcune sue note opere
 
 
 
 
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Diego Velazquez… Re del barocco – Biografia… opere… analisi e… Las Meninas   Leave a comment



Il più grande pittore spagnolo del '600




Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)



BREVE BIOGRAFIA




Nato in una buona famiglia ebbe un'ottima istruzione

ma ben presto mostrò passione per la pittura

per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega”

del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco,

artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo

ma capace di fargli conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive

oltre a consentirgli di frequentare gli ambienti artistici della città.




La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.


Ben presto divenne noto per le sue capacità tecniche

per cui poco più che ventenne (1622-1623) il Conte Duca di Olivares,

suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera.


Divenuto ben presto Pittore di Corte

nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna)

e viaggia dal nord al sud fino a Napoli

approfondendo la conoscenza della pittura italiana.

.


Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte, nell'analisi delle sue opere,
divide (anche se a grandi linee) 
la sua produzione pittorica in 3 periodi… 

I – Prima del primo viaggio in Italia…
II – Dopo il primo viaggio in Italia e
III – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola




Rientrato in Spagna dopo poco tempo fu nominato dal Re

Gran Maresciallo di Palazzo


cosa che lo distolse sì un po'  dalla pittura

ma certo non dalla sua passione né dalla sua bravura

per cui anzi sono proprio di questo periodo

molte delle sue opere più belle.




Cristo nella casa di Marta e Maria



La rigidità del formalismo e del puritanesimo della Corte spagnola

era così forte che neppure il Re,  in certi casi,

poteva aiutarlo al punto che ci vollero ben 3 anni di indagini

sulla purezza del suo sangue e sul non aver fatto commercio di dipinti (!)

per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.





Venere e Cupido





Riuscì nel corso della sua vita artistica

a dipingere un solo ritratto di nudo

Venere e Cupido (1644-1648)

e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto



BREVE ANALISI DELLA SUA ARTE




Possiamo ritenere, a grandi linee, che il successo delle sue opere
sia stato dovuto ad una certa (anche se vaga) vicinanza con il Caravaggio
ma soprattutto alla sua appassionata ricerca estetica
con un continuo tentativo di armonizzare linee e colori
ed alla sua capacità di render con precisione distanze e prospettive.

Infatti il Velazquez risente sì della lezione caravaggesca,
ma poi miscela il suo realismo con l'armonia delle parti cromatiche.

Benché poi sia stato anche ammiratore dei grandi pittori veneziani
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare a tutti sempre e comunque indipendente e originale.



IL SUO CAPOLAVORO – LAS MENINAS 




LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656.

Il titolo dell'opera nasce dalla parola portoghese «menina»,
e vuol quindi significare «damigelle d’onore».

In verità il dipinto, che apparentemente doveva privilegiare
la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna, e cioè
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.



 


L’originalità e la genialità del quadro è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.

Cioè qui l’immagine della scena è vista non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto e cioè dei sovrani in posa (nello specchio).



 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon) 
 
 



 Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del '900
che l'hanno molto apprezzato e che hanno rivisitato o si sono ispirati
ad alcune sue note opere
 
 
 
 
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E DI CHI AMA L'ARTE
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Diego Velázquez – Breve bio… alcuni dipinti ed il suo capolavoro Las Meninas   Leave a comment





Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)




BREVE BIOGRAFIA



Nato in una buona famiglia ebbe fin da piccolo un'ottima istruzione 
ma ben presto mostrò passione per la pittura 
per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega” 
del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco, 
artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo 
ma gli fece conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive
oltre a fargli frequentare gli ambienti artistici della città.



La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.



Ben presto le sue capacità tecniche lo fecero apprezzare 
per cui poco più che ventenne (1622-1623) il conte duca di Olivares, 
suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera . 


Divenuto ben presto pittore di Corte 
nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna) 
e viaggia dal nord al sud fino a Napoli 
approfondendo la conoscenza della pittura italiana.



Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte nell'analisi delle sue opere 
divide (anche se a grandi linee)  la sua produzione pittorica
in 3 periodi… 


 – Prima del primo viaggio in Italia…
 – Dopo il primo viaggio in Italia e
 – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola


Rientrato in Spagna dopo un pò fu nominato dal Re
Gran Maresciallo di Palazzo
cosa che lo distolse sì un pò dalla pittura 
ma certo non dalla sua bravura 
per cui sono proprio di questo periodo 
molte delle sue opere più belle.


La rigidità del formalismo e del puritanesimo della Corte spagnola
era così forte che neppure il Re, in certi casi,  poteva aiutarlo
al punto che ci vollero ben 3 anni di inchieste
sulla sua purezza di sangue e sul non commercio di dipinti (!)
per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.




Venere e Cupido



Riuscì a dipingere un solo ritratto di nudo 
 Venere e Cupido (1644-1648)
e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto




PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE



Possiamo definire, a grandi linee, che il successo delle sue opere
è dovuto ad una qualche vicinanza allo stile del Caravaggio
ma soprattutto ad una appassionata ricerca estetica ed armonica 
di linee e colori ed alla precisione delle distanze e delle prospettive.
 

con una tendenza alla lezione caravaggesca, forgia il proprio realismo 
con una incessante verifica della natura estetica della creazione 
e del riscontro armonico delle parti cromatiche.
 

Benché ammiratore anche dei grandi pittori veneziani 
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare sempre e comunque indipendente e tutto suo.





LAS MENINAS 



LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656,
il cui titolo vine dalla parola portoghese «menina»,
cioè «damigelle d’onore».
 
 
In verità il dipinto,
che apparentemente privilegia la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna,
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.
 
 
L’originalità e la genialità del quadro
è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.
 
 
Cioè qui l’immagine della scena è vista
non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto
e cioè dei sovrani in posa.
 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon)
 
 
 
 
 
Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del '900
che l'hanno molto apprezzato ed hanno rivisitato alcune sue opere.
 
 
 
 
 
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Velázquez… principe del barocco e maestro del ritratto – Biografia analisi e dipinti   1 comment



Velázquez è certamente uno dei più importanti pittori
della storia dell'arte non solo spagnola.


Il suo modo di dipingere è stato decisamente innovativo
sia da un punto di vista tecnico che di contenuti…
al punto che i suoi contemporanei affermavano
che egli dipingeva “la verità“.



Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)




BREVE BIOGRAFIA



Nato in una buona famiglia ebbe fin da piccolo un'ottima istruzione 
ma ben presto mostrò passione per la pittura 
per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega” 
del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco, 
artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo 
ma gli fece conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive
oltre a fargli frequentare gli ambienti artistici della città.



La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.



Ben presto le sue capacità tecniche lo fecero apprezzare 
per cui poco più che ventenne (1622-1623) il conte duca di Olivares, 
suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera . 


Divenuto ben presto pittore di Corte 
nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna) 
e viaggia dal nord al sud fino a Napoli 
approfondendo la conoscenza della pittura italiana.



Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte nell'analisi delle sue opere 
divide (anche se a grandi linee)  la sua produzione pittorica
in 3 periodi… 


 – Prima del primo viaggio in Italia…
 – Dopo il primo viaggio in Italia e
 – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola


Rientrato in Spagna dopo un pò fu nominato dal Re
Gran Maresciallo di Palazzo
cosa che lo distolse sì un pò dalla pittura 
ma certo non dalla sua bravura 
per cui sono proprio di questo periodo 
molte delle sue opere più belle.


La rigidità del formalismo e del puritanesimo della Corte spagnola
era così forte che neppure il Re, in certi casi,  poteva aiutarlo
al punto che ci vollero ben 3 anni di inchieste
sulla sua purezza di sangue e sul non commercio di dipinti (!)
per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.




Venere e Cupido



Riuscì a dipingere un solo ritratto di nudo 
 Venere e Cupido (1644-1648)
e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto




PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE



Possiamo definire, a grandi linee, che il successo delle sue opere
è dovuto ad una qualche vicinanza allo stile del Caravaggio
ma soprattutto ad una appassionata ricerca estetica ed armonica 
di linee e colori ed alla precisione delle distanze e delle prospettive.
 



Benché ammiratore anche dei grandi pittori veneziani 
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare sempre e comunque indipendente e tutto suo.





LAS MENINAS 



LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656,
il cui titolo vine dalla parola portoghese «menina»,
cioè «damigelle d’onore».
 
 
In verità il dipinto,
che apparentemente privilegia la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna,
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.
 
 
L’originalità e la genialità del quadro
è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.
 
 
Cioè qui l’immagine della scena è vista
non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto
e cioè dei sovrani in posa.
 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon)
 
 
 
 
ll suo modo di dipingere ha ispirato tanti artisti,
dagli impressionisti e realisti nell'800,
fino a
Picasso, Dalì e Francis Bacon e tanti altri nel '900
 
 
 
 
 
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IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
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Breve bio ed alcune opere di Diego Velázquez grande maestro del colore e del barocco   Leave a comment




Oggi è l'anniversario della nascita del più grande pittore


spagnolo del '600




Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)




BREVE BIOGRAFIA



Nato in una buona famiglia ebbe fin da piccolo un'ottima istruzione 
ma ben presto mostrò passione per la pittura 
per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega” 
del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco, 
artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo 
ma capace di fargli conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive
oltre a consentirgli di frequentare gli ambienti artistici della città.



La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.



Ben presto divenne noto per le sue capacità tecniche
per cui poco più che ventenne (1622-1623) il Conte Duca di Olivares, 
suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera


Divenuto ben presto Pittore di Corte 
nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna) 
e viaggia dal nord al sud fino a Napoli 
approfondendo la conoscenza della pittura italiana.



Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte, nell'analisi delle sue opere,
divide (anche se a grandi linee)  
la sua produzione pittorica in 3 periodi… 


I – Prima del primo viaggio in Italia…
II – Dopo il primo viaggio in Italia e
III – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola


Rientrato in Spagna dopo poco tempo fu nominato dal Re
Gran Maresciallo di Palazzo
cosa che lo distolse sì un po'  dalla pittura 
ma certo non dalla sua passione né dalla sua bravura 
per cui anzi sono proprio di questo periodo 
molte delle sue opere più belle.


La rigidità del formalismo e del puritanesimo
della Corte spagnola era così forte che neppure il Re,  in certi casi,
poteva aiutarlo al punto che ci vollero ben 3 anni di indagini
sulla purezza del suo sangue
e sul non aver fatto commercio di dipinti (!)
per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.




Venere e Cupido



Riuscì nel corso della sua vita artistica
 a dipingere un solo ritratto di nudo 
 Venere e Cupido (1644-1648)
e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto




PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE




Possiamo ritenere, a grandi linee, che il successo delle sue opere
sia stato dovuto ad una certa (anche se vaga) vicinanza con il Caravaggio
ma soprattutto alla sua appassionata ricerca estetica
con un continuo tentativo di armonizzare linee e colori
ed alla sua capacità di render con precisione distanze e prospettive.

Infatti il Velazquez risente sì della lezione caravaggesca,
ma poi miscela il suo realismo con l'armonia delle parti cromatiche.

Benché poi sia stato anche ammiratore dei grandi pittori veneziani

il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,

appare a tutti sempre e comunque indipendente e originale.




<font color="#ff9900" font="" caravaggio

LAS MENINAS 




LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas“, del 1656,
il cui titolo nasce dalla parola portoghese «menina», 
e vuol quindi significare «damigelle d’onore».
 
 
In verità il dipinto, che apparentemente doveva privilegiare
 la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna, e cioè
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.
 
 
L’originalità e la genialità del quadro
è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.
 
 
Cioè qui l’immagine della scena è vista
non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto
e cioè dei sovrani in posa.
 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon)
 
 
 
 
 
Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del '900
che l'hanno molto apprezzato ed hanno rivisitato alcune sue note opere.
 
 
 
 
 
F I N E 


IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L'ARTE
IN OGNI SUO ASPETTO
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