Il suo successo coincise con la questione del ritorno di Trieste sotto la giurisdizione italiana ed infatti contiene diversi riferimenti a quei momenti… come
“inginocchiato a San Giusto” e “lasciavamo il cantiere*”
(*Trieste era e speriamo continui ad essere sede di importanti cantieri navali).
ALCUNE IMMAGINI DI QUELL'ANNO
PER RIVIVERNE L'ATMOSFERA
Manifestazione per Trieste
ED ORA… PRIMA IL TESTO
VOLA COLOMBA Bixio Cherubini e Carlo Concina
Dio del ciel, se fossi una colomba, vorrei volar laggiù, dov’è il mio amor che, inginocchiata, a San Giusto prega con l’animo mesto: “Fa che il mio amore torni…ma torni presto!…” Vola colomba bianca vola…diglielo tu che tornerò… dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!… Fummo felici, uniti…e ci han divisi… Ci sorrideva il sole, il cielo e il mar, noi lasciavamo il cantiere, lieti del nostro lavoro, e il campanon… din… don… ci faceva il coro. Vola colomba bianca vola… diglielo tu che tornerò… dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!… Tutte le sere m’addormento triste e, nei miei sogni, piango e invoco te… pur el mi “vecio” ti sogna, pensa alle pene sofferte… piange e nasconde il viso tra le coperte… Vola colomba bianca vola…diglielo tu che tornerò… dille che non sarà più sola e che mai più la lascerò!… Dio del ciel!…diglielo tu!..
Forse ai giovani d'oggi il suo nome dice poco o nulla
ma Cesare Andrea Bixio è stato un vero mito della musica leggera
in quanto autore di notissime ed ormai classiche
canzoni napoletane ed italiane,
nonché di colonne sonore in tutti i campi dello spettacolo
nella prima metà del secolo scorso.
(Napoli 11.10.1896 – Roma 5.10.1978)
Figlio di padre genovese e madre napoletana
a partire dagli anni '20 iniziò la sua collaborazione con
il quasi omonimo Bixio Cherubini con cui creò capolavori come
Violino tzigano, Il tango delle capinere, Mamma, Vola colomba,
Parlami d'amore Mariù, Portami tante rose, Vivere. etc.
La sua attività musicale proseguì per tutta la vita…
sia interagendo con i massimi artisti dell'epoca
che adeguandosi con grande successo ai nuovi “media”
dell'epoca… come il cinema e la televisione.
E' stato anche un geniale industriale
e fondatore di diverse case editrici di musica.
Mi fa dunque piacere ricordarlo con questo mio post
dedicato ad uno dei suoi massimi successi…
La rivisitazione delle grandi canzoni che hanno segnato
tempi lontani ormai.. ma non lontanissimi…
ci porta stavolta a conoscer meglio la suggestiva,
ed ancor amata da molti…,
VIOLINO TZIGANO
VIOLINO TZIGANO
ATMOSFERE E NOTE D'UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELLA CANZONE
La canzone (un tango) è del 1934 ed è opera dell'allora già noto duo
Cherubini (paroliere) e Bixio (compositore).
Fu scritta e musicata per il film sonoro Melodramma (il cinema sonoro era nato pochi anni prima) con protagonista Elisa Merlini che la cantò per prima.
Subito dopo però fu cavallo di battaglia
anche di Milly, Carlo Buti, Ada Neri
e del tenore Fernando Orlandis.
Il successo fu clamoroso anche all'estero
e nemmeno il tempo ne scalfì il fascino ed il successo
tanto che nel 1962 era di nuovo ai primi posti
della classifica dei dischi più venduti…
grazie a Connie Francis…
che la fece apprezzare anche negli USA.
Connie Francis
La canzone emana vibrazioni profonde…
e ci riporta ad emozioni nuove ed antiche…
ATMOSFERA DEL 1934
Il 1934 è l’anno in cui l’Italia vinse i suoi primi mondiali di calcio…
Diamo ora un'occhiata ad altre immagini di quell'epoca.
IL TESTO DELLA CANZONE
Oh tzigano dall’aria triste e appassionata, che fai piangere il tuo violino fra le dita, suona ancora, come una dolce serenata, mentre, pallida, nel silenzio ascolterò questo tango che, in una notte profumata, il mio cuore ad un altro cuore incatenò. Suona solo per me, oh violino tzigano. Forse pensi anche tu a un amore laggiù sotto un cielo lontan. Se un segreto dolor fa tremar la tua mano, questo tango d’amor fa tremare il mio cuor, oh violino tzigano. Tu che sogni la dolce terra d’Ungheria, suona ancora con tutta l’anima tzigana. Voglio piangere, come te, di nostalgia nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò. Come il canto che tu diffondi per la via con il vento, la mia passione dileguò. Questo tango è d’amor, ma il mio amore è lontano. Suona, suona per me pur se piango con te, oh violino tzigano.
Cherubini (paroliere) e Bixio (compositore) ed era nata per il film sonoro
Melodramma con protagonista Elisa Merlini che la cantò per prima.
Subito dopo però fu cavallo di battaglia
anche di Milly, Carlo Buti, Ada Neri
e del tenore Fernando Orlandis.
Il successo fu clamoroso anche all'estero
e nemmeno il tempo ne scalfì il fascino ed il successo
se nel 1962 era di nuovo ai primi posti
della classifica dei dischi più venduti…
grazie a Connie Francis…
che la fece apprezzare anche negli USA.
Connie Francis
La canzone emana vibrazioni profonde…
e ci riporta ad emozioni nuove ed antiche…
ATMOSFERA DEL 1934
Diamo ora un'occhiata all'anno in cui nacque…
Il 1934 è l’anno in cui l’Italia
vinse i suoi primi mondiali di calcio…
Diamo ora un'occhiata
ad immagini di quell'epoca.
IL TESTO
Oh tzigano dall’aria triste e appassionata, che fai piangere il tuo violino fra le dita, suona ancora, come una dolce serenata, mentre, pallida, nel silenzio ascolterò questo tango che, in una notte profumata, il mio cuore ad un altro cuore incatenò. Suona solo per me, oh violino tzigano. Forse pensi anche tu a un amore laggiù sotto un cielo lontan. Se un segreto dolor fa tremar la tua mano, questo tango d’amor fa tremare il mio cuor, oh violino tzigano. Tu che sogni la dolce terra d’Ungheria, suona ancora con tutta l’anima tzigana. Voglio piangere, come te, di nostalgia nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò. Come il canto che tu diffondi per la via con il vento, la mia passione dileguò. Questo tango è d’amor, ma il mio amore è lontano. Suona, suona per me pur se piango con te, oh violino tzigano.