Vittorio Reggianini – La graziosa
Se il mio bacio ti offende, se ti sembra un castigo, puniscimi anche tu: rendimi il bacio! (Catullo Gaio Valerio 89 a.C)
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IL CUORE CHE RIDE Charles Bukowski
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia. Ci sono delle uscite. Da qualche parte c’è luce. Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia. Gli dei ti offriranno delle occasioni. Riconoscile, afferrale. Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta.
E piùimpari a farlo di frequente, più luce ci sarà .
La tua vita è la tua vita. Sappilo finché ce l’hai. Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
da Orso Tony
![]() ![]() ![]() ARTE POESIA MUSICA ETC
I N S I E M E
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Archivio per l'etichetta ‘CATULLO’
Felice pomeriggio in poesia.. Il cuore che ride di C. Bukowski – arte.. V. Reggianini – canzone.. Si è spento il sole Leave a comment
Felice notte con la bella ed antica minipoesia… Lesbia… di Catullo Leave a comment







Buon mercoledì in poesia.. La speranza è un essere piumato di E. Dickinson – arte.. J. W. Waterhouse – canzone.. Let it be Leave a comment
John William Waterhouse – Il Decamerone
che è quando più ne ho bisogno.
Catullo
John William Waterhouse – La signora di Shalott
– Emily Dickinson –
che si posa sull’anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l’armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l’uccellino
che ha consolato tanti.
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.




Buon pomeriggio in poesia.. Il cuore che ride di C. Bukowski – arte.. V. Reggianini – canzone.. Si è spento il sole 1 comment
Vittorio Reggianini – La graziosa
Se il mio bacio ti offende, se ti sembra un castigo, puniscimi anche tu: rendimi il bacio! (Catullo Gaio Valerio 89 a.C)
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IL CUORE CHE RIDE Charles Bukowski
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia. Ci sono delle uscite. Da qualche parte c’è luce. Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia. Gli dei ti offriranno delle occasioni. Riconoscile, afferrale. Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta.
E piùimpari a farlo di frequente, più luce ci sarà .
La tua vita è la tua vita. Sappilo finché ce l’hai. Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
da Orso Tony
![]() ![]() ![]() ARTE POESIA MUSICA ETC
I N S I E M E
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Buonanotte con la bella ed antica minipoesia… Lesbia… di Catullo… 1 comment







Buon mercoledì in poesia – La speranza è un essere piumato di E. Dickinson – arte.. J. W. Waterhouse – canzone.. Let it be – e Leave a comment
John William Waterhouse – Il Decamerone
che è quando più ne ho bisogno.
Catullo
John William Waterhouse – La signora di Shalott
– Emily Dickinson –
che si posa sull’anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l’armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l’uccellino
che ha consolato tanti.
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.
Buon giovedì in poesia – Mi prometti vita mia di Catullo – arte.. J. S. Sargent – canzone.. E più ti amo – e.. 1 comment
Buon pomeriggio in poesia (Il cuore che ride di C. Bukowski) arte (V. Reggianini) canzone (Si è spento il sole di Celentano) e… 2 comments
Vittorio Reggianini – La graziosa
Se il mio bacio ti offende, se ti sembra un castigo, puniscimi anche tu: rendimi il bacio! (Catullo Gaio Valerio 89 a.C)
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IL CUORE CHE RIDE Charles Bukowski
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia. Ci sono delle uscite. Da qualche parte c’è luce. Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia. Gli dei ti offriranno delle occasioni. Riconoscile, afferrale. Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta.
E piùimpari a farlo di frequente, più luce ci sarà .
La tua vita è la tua vita. Sappilo finché ce l’hai. Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
da Orso Tony
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I N S I E M E
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Felice notte in minipoesia con il mitico Carme XCII di Catullo 4 comments

Catullo
contro di me.
io faccio come lei.
IL BACIO IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E… NON SOLO… 7 comments
dopo lo sguardo, il cuore, e l’incontro…
qual'è l’atto che ne è il naturale coronamento
se non il bacio?

E NON SOLO (2013)
a cura di Tony Kospan
della validità di una storia d'amore che sta iniziando…
e se l'esito è positivo… ne è il perfetto sigillo…
Dunque stavolta parleremo di un contatto…
il più sublime e forse (o senza forse) anche il più intimo che ci sia
tra 2 persone che si amano…
fin dall’antichità, i poeti…, e tutti gli artisti in genere.
tanto è universalmente noto,
per cui mi limiterò a lasciar parlare
questi aforismi che mi piacciono molto…
George Byron
Un apostrofo rosa fra le parole t'amo,
un segreto detto sulla bocca.
Emile Rostand
sono il punto più alto.
Erri De Luca
Margaret Fuller
per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili.
Ingrid Bergman
ma più dolce è il bacio che ho
rubato alla tua bocca.
Heinrich Heine

Hesse, Salinas, Prevert… e Dante Alighieri…
e come sempre mi piacerebbe leggere quelle,
vostre o di altri.. che amate voi…
sono tutte opere d'arte dedicate al… bacio.
Catullo
Viviamo, Lesbia mia, e amiamo
e non badiamo alle chiacchiere
dei soliti vecchi troppo severi.
Il sole tramonta e poi risorge, ma noi,
una volta che il nostro breve giorno si è spento,
dobbiamo dormire una lunga notte senza fine.
Dammi mille baci, poi cento
poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.
Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci e perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici.
Hermann Hesse
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli,
con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio
rispondere a ogni movimento delle tue membra
e da sempre nuovi fuochi d'amore
rinnovare mille volte la tua bellezza,
finché entrambi appagati e grati
ci troviamo felicemente sopra ogni dolore,
finché senza desideri salutiamo il giorno e la notte,
l'oggi e l'ieri come fratelli amati
finché camminiamo sopra ogni fare e ogni agire
come raggianti in una pace completa
Pedro Salinas
Ti ho baciato sulle labbra. Intense,
rosse. Un bacio così corto
durato più di un lampo,
di un miracolo, più ancora.
Il tempo
dopo averti baciato
non valeva più a nulla
ormai, a nulla
era valso prima.
Nel bacio il suo inizio e la sua fine.
Oggi sto baciando un bacio;
sono solo con le mie labbra.
Le poso
non sulla bocca, no, non più
– dov'è fuggita ? –
Le poso
sul bacio che ieri ti ho dato,
sulle bocche unite
dal bacio che hanno baciato.
E dura, questo bacio
più del silenzio, della luce.
Perchè io non bacio ora
né una carne né una bocca,
che scappa, che mi sfugge.
No.
Ti sto baciando più lontano.
Jaques Prévert
Dove fa sempre buio e manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C'era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l'aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l'età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!
Dante (Inferno – canto V)
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
“Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.


