Archivio per l'etichetta ‘CARLO BUTI ’
.
Questo grande cantante, ma anche cantautore,
ha lasciato un grande segno
nella storia della musica leggera italiana.
Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista
anche grazie ad una sua canzone mitica
che ebbe successo in tutto il mondo
e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
2 suoi grandi successi.
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
.
PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…
.
.
ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
.
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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
VIDEO
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio
“Porta un bacione a Firenze “
POESIA ARTE MUSICA ETC
I N S I E M E
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La riscoperta delle grandi canzoni che hanno segnato
tempi ormai lontani, ma non lontanissimi,
ci porta stavolta a conoscer meglio la suggestiva,
ed ancor amata da molti
VIOLINO TZIGANO
VIOLINO TZIGANO
ATMOSFERE E NOTE D’UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELLA CANZONE
La canzone, un tango, è del 1934
ed è opera dell’allora già noto duo
Cherubini (paroliere) e Bixio (compositore).
Fu scritta e musicata per il film sonoro Melodramma
(il cinema sonoro era nato pochi anni prima)
con protagonista Elisa Merlini che la cantò per prima.
Subito dopo però fu cavallo di battaglia
anche di Milly, Carlo Buti, Ada Neri
e del tenore Fernando Orlandis.
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Il successo fu clamoroso anche all’estero
e nemmeno il tempo ne scalfì il fascino ed il successo
tanto che nel 1962 era di nuovo ai primi posti
della classifica dei dischi più venduti
grazie a Connie Francis
che la fece conoscere ed apprezzare anche negli USA.
La canzone emana vibrazioni profonde…
e ci riporta ad emozioni nuove ed antiche…
ATMOSFERA DEL 1934
Il 1934 è l’anno in cui l’Italia vinse
i suoi primi mondiali di calcio …
Diamo ora un’occhiata ad altre immagini di quell’epoca.
Moda 1934
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IL TESTO DELLA CANZONE
Oh tzigano dall’aria triste e appassionata,
che fai piangere il tuo violino fra le dita,
suona ancora, come una dolce serenata,
mentre, pallida, nel silenzio ascolterò
questo tango che, in una notte profumata,
il mio cuore ad un altro cuore incatenò.
Suona solo per me,
oh violino tzigano.
Forse pensi anche tu
a un amore laggiù
sotto un cielo lontan.
Se un segreto dolor
fa tremar la tua mano,
questo tango d’amor
fa tremare il mio cuor,
oh violino tzigano.
Tu che sogni la dolce terra d’Ungheria,
suona ancora con tutta l’anima tzigana.
Voglio piangere, come te, di nostalgia
nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò.
Come il canto che tu diffondi per la via
con il vento, la mia passione dileguò.
Questo tango è d’amor,
ma il mio amore è lontano.
Suona, suona per me
pur se piango con te,
oh violino tzigano.
LA CANZONE NELLE 2 VERSIONI
Ascoltiamola ora nel video qui giù
cantata da uno dei suoi primi famosi interpreti
Carlo Buti (1934)
e poi qui, in una versione un po’ più moderna,
nella rivisitazione di Connie Francis (1962)
CIAO DA TONY KOSPAN
STORIA… RICORDI ED ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Questo grande cantante, ma anche cantautore,
ha lasciato un grande segno
nella storia della musica leggera italiana.
Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista
anche grazie ad una sua canzone mitica
che ebbe successo in tutto il mondo
e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
2 suoi grandi successi.
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…
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ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
VIDEO
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio
“Porta un bacione a Firenze “
POESIA ARTE MUSICA ETC
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Nell’ambito delle musiche e delle atmosfere di un tempo
stavolta è il turno di una canzone che fece epoca
ma che ora è quasi dimenticata.
Parlo di
ROMANTICA
vincitrice del festival di Sanremo del 1960.
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
by Tony Kospan
Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara,
ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante, così come si usava allora, a Sanremo.
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
Era l’epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori.
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti
e certamente il più… puro.
Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi
resta una pietra miliare della storia della canzone italiana
e dei nostri ricordi.
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
all’atmosfera di quell’anno.
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici
Ma siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova,
in quello in cui Berruti trionfa alle Olimpiadi di Roma
La dolce vita – Fellini
e del mitico film…
Questa invece è la moda del 1960
Ma veniamo alla canzone…
Ecco ora prima il testo
Romantica
Tony Dallara
Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.
E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.
Tu sei romantica, amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Ed infine ascoltiamola
Ciao da Tony Kospan
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
E… SE TI PIACE…
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Questo grande cantante, ma anche cantautore,
ha lasciato un grande segno
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Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista
anche grazie ad una sua canzone mitica
che ebbe successo in tutto il mondo
e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
2 suoi grandi successi.
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Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
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Campionato del Mondo di calcio…
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ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
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e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
2 suoi grandi successi.
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…
.
.
ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
.
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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
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Stavolta è il turno di una canzone del 1936
BAMBINA INNAMORATA
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO …
by Tony Kospan
E’ l’anno in cui si tennero le famose Olimpiadi di Berlino
che videro il nero Owens trionfare a dispetto di Hitler
che,
si racconta, si rifiutò di stringergli la mano.
e delle guerre italiane in Africa…
Entriamo dunque con qualche altra immagine
nell’atmosfera dell’epoca.
Doris Duranti attrice molto amata nel 1936
Ecco ora il testo di questa canzone
che ha attraversato la guerra
e che è giunta fino ai nostri giorni.
BAMBINA INNAMORATA
Autori: A. Bracchi – G. D’Anzi
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu.
Bambina innamorata
la bocca t’ho baciata,
quel bacio ti ha destata
non lo scordare più.
M’hai detto t’amo
voglio il tuo amor,
risposi t’amo
con tutto il cuor.
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu.
Prima rosa
se tremante già ti parlo del mio amore
tu mi parli e mi sorridi maliziosa
ma forse ti batte il cuor.
Prima rosa
più gentile e delicata dun bel fiore
vorrei dirti ciò che il labbro mai non osa
io vivo per questo amor.
Bambina innamorata
stanotte t’ho sognata
sul cuore addormentata
e sorridevi tu.
Ed infine ascoltiamola
in questo bel video cantata da Carlo Buti.
Ciao da Tony Kospan
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POESIA ARTE MUSICA ETC
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stavolta è il turno di una canzone che fece epoca
ma che ora è quasi dimenticata.
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ROMANTICA
vincitrice del festival di Sanremo del 1960.
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
by Tony Kospan
Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara,
ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante, così come si usava allora, a Sanremo.
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
Era l’epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori.
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti
e certamente il più… puro.
Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi
resta una pietra miliare della storia della canzone italiana
e dei nostri ricordi.
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
all’atmosfera di quell’anno.
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici
Ma siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova,
in quello in cui Berruti trionfa alle Olimpiadi di Roma
La dolce vita – Fellini
e del mitico film…
Questa invece è la moda del 1960
Ma veniamo alla canzone…
Ecco ora prima il testo
Romantica
Tony Dallara
Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.
E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.
Tu sei romantica, amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Ed infine ascoltiamola
Ciao da Tony Kospan
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ha lasciato un grande segno
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Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista
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e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo
e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni…
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
il suo più grande successo.
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…
.
.
ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
.
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.
Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim…
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
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Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
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e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.
Odoardo Spadaro
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essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni…
Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar
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(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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Di Lazzaro – Bruno ( 1938)
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…
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ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim…
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all’epoca del razionamento della benzina
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