Archivio per l'etichetta ‘Canova sculture’
Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell’arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ottocento.
A differenza di molti altri artisti Antonio Canova
è stato ammirato ed osannato già in vita.
Nobili, papi, principi etc hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L’amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l’arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era però per lui soprattutto un gioco).
Amore e Psiche
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questa sua opera che però, pur essendo
uno dei nudi più belli della storia della scultura,
non piacque a Napoleone.


Napoleone
Amorino alato
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questo suo capolavoro “Eros”
che fece innamorare l’Europa intera.
Henryk Lubomirski
Paolina Borghese
Amore e Psiche
Infine altri suoi leggiadri dipinti.
F I N E



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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell’arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ottocento.
A differenza di molti altri artisti Antonio Canova
è stato ammirato ed osannato già in vita.
Nobili, papi, principi etc hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L’amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l’arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era però per lui soprattutto un gioco).
Amore e Psiche
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questa sua opera che però, pur essendo
uno dei nudi più belli della storia della scultura,
non piacque a Napoleone.


Napoleone
Amorino alato
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questo suo capolavoro “Eros”
che fece innamorare l’Europa intera.
Henryk Lubomirski
Paolina Borghese
Amore e Psiche
Infine altri suoi leggiadri dipinti.
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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell’arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ottocento.
A differenza di molti altri artisti Antonio Canova
è stato ammirato ed osannato già in vita.
Nobili, papi, principi etc hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L’amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l’arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era però per lui soprattutto un gioco).
Amore e Psiche
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questa sua opera che però, pur essendo
uno dei nudi più belli della storia della scultura,
non piacque a Napoleone.


Napoleone
Amorino alato
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questo suo capolavoro “Eros”
che fece innamorare l’Europa intera.
Henryk Lubomirski
Paolina Borghese
Amore e Psiche
Infine altri suoi leggiadri dipinti.
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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell’arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ottocento.
A differenza di molti altri artisti Antonio Canova
è stato ammirato ed osannato già in vita.
Nobili, papi, principi etc hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L’amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l’arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era però per lui soprattutto un gioco).
Amore e Psiche
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questa sua opera che però, pur essendo
uno dei nudi più belli della storia della scultura,
non piacque a Napoleone.


Napoleone
Amorino alato
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di questo suo capolavoro “Eros”
che fece innamorare l’Europa intera.
Henryk Lubomirski
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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE…
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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell’arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’ottocento.
A differenza di molti altri artisti Antonio Canova
è stato ammirato ed osannato già in vita.
Nobili, papi, principi etc hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L’amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l’arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era però per lui soprattutto un gioco).
Amore e Psiche
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questa sua opera che però, pur essendo
uno dei nudi più belli della storia della scultura,
non piacque a Napoleone.


Napoleone
Amorino alato
Cliccando qui giù potremo leggere la storia
di questo suo capolavoro “Eros”
che fece innamorare l’Europa intera.
Henryk Lubomirski
Paolina Borghese
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Infine altri suoi leggiadri dipinti.
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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi mostrando alcuni tra i suoi capolavori più noti.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell'arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del '700 e l'inizio dell'ottocento.
A differenza di molti altri artisti
Antonio Canova è stato ammirato ed osannato già in vita,
Nobili, papi, principi (ed anche Napoleone)
hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo)
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L'amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell'archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l'arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era per lui soprattutto un gioco).
Napoleone
Amorino alato
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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE…
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Antonio Canova è stato il massimo esponente della scultura neoclassica,
e per questo definito il nuovo Fidia.
Mi fa piacere ricordarlo con un accenno alle sue attività artistiche
e poi parlando ed esaminando una sua bella scultura ma poco nota.
Antonio Canova (Possagno 1.11.1757 – Venezia 13.10.1822)
In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un “ambasciatore dell'arte italiana”.
Un suo dipinto – Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.

La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del '700 e l'inizio dell'ottocento.
Ma ora veniamo a conoscere questa scultura
che pur molto bella non piacque a Napoleone
Napoleone
NAPOLEONE COME MARTE PACIFICATORE
Napoleone Bonaparte come Marte pacificatore è una scultura marmorea in stile neoclassico di Antonio Canova.
E' considerata uno dei nudi più belli della storia dell'arte benché, soprattutto la versione originale “inglese”, sembra non suscitare più un grandissimo interesse.
L’opera fu commissionata al Canova nel 1802.
L'artista prima si recò a Parigi per realizzare un calco preparatorio e poi la realizzò per il Louvre che era stato destinato ad ospitarla.
Napoleone però non ne rimase entusiasta e, dopo la sua fine, la statua fu acquistata dal Duca di Wellington che la portò nel suo museo di Londra, Apsley House, dove si trova tuttora.
Apsley House
Una versione bronzea dell’opera si trova però a Milano grazie al viceré Eugenio di Beauharnais.
Il viceré la richiese al Righetti il quale, con una perfetta fusione riuscì a “copiare” perfettamente l’originale, per donar la scultura all'Italia (oggi però priva della “Vittoria alata” originale trafugata nel 1978 e sostituita con una copia).
Questa statua “italiana” oggi si trova nel cortile d'onore della Pinacoteca di Brera a Milano.
BREVE ESAME DELLA SCULTURA
L'imperatore, proprio nello stile delle sculture dei tempi antichi, appare nelle vesti di Marte, dio della guerra, e quindi nudo a parte il mantello (clamide) appoggiato su una spalla.
Il braccio sinistro sorregge l’asta e quello destro un globo d’oro su cui svetta la Vittoria alata.
Correda e sorregge l’intera composizione un tronco d’albero accanto alla statua che, a differenza delle statue antiche, non presenta un corpo muscoloso e possente bensì agile ed armonico.
Tony Kospan
IL GRUPPO DI FB IN CUI VIVER L’ARTE…
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