Il Canaletto non solo è stato un grande artista del ‘700
ma anche un eccezionale innovatore
dell’arte figurativa del paesaggio.
L’innovazione è caratterizzata dall’utilizzo
di schemi pittorici molto più precisi e scientifici
risentendo molto, in questo,
dell’allora trionfante atmosfera illuministica.
Giovanni Antonio Canal
(Mestre 17.10.1697 – Venezia 19.4.1768)
I suoi dipinti brillano ancor oggi
non solo per l’estrema precisione dei dettagli
ma anche per gli splendidi contrasti tra luci ed ombre.
Spesso i suoi dipinti presentano poi colori scuri e carichi
per descrivere atmosfere umide, piovose o grigie.
Bacino di S. Marco – Venezia
La considerazione della sua arte da parte dei critici
ha avuto nel tempo notevoli alti e bassi
ma alla sua epoca era molto apprezzata e ricercata.
Il Tamigi e la City
Le sue opere sono state soprattutto dedicate
alla sua mitica città
ma v’è stato anche un lungo periodo, di circa 10 anni,
che possiamo definire inglese.
Tomaso Giovanni Albinoni (Venezia 8.6.1671 – Venezia 17.1.1750)
Oggi è ricordato comunque soprattutto
come un grande cantore di Venezia col pennello
così come il concittadino e contemporaneo Albinoni
lo è stato con la musica.
Molo Riva degli Schiavoni
In questo bellissimo video che segue potremo ascoltare
Il paesaggio pittorico nasce, come genere autonomo, solo nel Seicento,
si afferma poi nel Settecento, soprattutto in Italia,
per esplodere infine nell’Ottocento nell’ambito delle correnti del tempo
come la naturalista, la romantica ed infine quella impressionista.
Annibale Carracci – Paesaggio con fiume
Dato il notevole arco di tempo in cui si svolge l’affermazione
della pittura del paesaggio e volendo evidenziarne,
con analisi ed esempi, l’evoluzione di stile e di contenuti
il post viene suddiviso in 2 parti.
Claude Lorrain – 1682
L’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO NELLA PITTURA
I PARTE
.
.
.
In questo percorso seguiremo le linee indicate
in una interessante mostra tenutasi a Verona qualche anno fa.
Tiziano – Sacro e profano (Esempio di paesaggio prima del ‘600)
– Il Seicento, il vero e il falso della natura;
– Il Settecento, l’età della veduta;
– Romanticismi e Realismi;
– L’Impressionismo ed il paesaggio;
– Monet e la natura nuova.
1° – Il Seicento, il vero e il falso della natura
Claude Lorrain – Porto al tramonto *
E’ proprio in questo secolo che inizia l’interesse degli artisti verso il tema del paesaggio che precedentemente era sullo sfondo quasi come un contorno… talvolta certo anche bellissimo… di dipinti che avevano però temi… oggetti e soggetti diversi .
Significative di questo nuovo modo d’intender il paesaggio sono le opere di Annibale Carracci, Claude Lorrain, Salvator Rosa, Domenichino ed altri che ritraggono la natura del paesaggio con un misto di fedeltà e fantasia.
Annibale Carracci – Fuga in Egitto
Annibale Carracci – La pesca
Nicolas Poussin – Paesaggio con le ceneri di Focione – 1648
Domenico Zampieri detto il Domenichino – Barche e fiume
Salvator Rosa – Baia con rovine
2° – Il Settecento, l’età della veduta
Canaletto – Ponte di Rialto
E’ il secolo in cui il paesaggio è ritratto con assoluta fedeltà ed amore e principi di questo stile vedutistico sono soprattutto artisti veneziani come i mitici Canaletto, Bellotto e Guardi ma anche altri come Gaspar van Wittel.
Canaletto – Bacino di S. Marco
Canaletto – Canal Grande
Canaletto – Ponte di Rialto con gondole
Canaletto – Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione
Bellotto – Veduta di Verona e dell’Adige dal Ponte Nuovo
Bellotto – Castello di Hof in Austria
Gaspar van Wittel – Veduta del bacino di San Marco
Il Canaletto non solo è stato un grande artista del ‘700
ma anche un eccezionale innovatore
dell’arte figurativa del paesaggio.
L’innovazione è caratterizzata dall’utilizzo
di schemi pittorici molto più precisi e scientifici
risentendo molto, in questo,
dell’allora trionfante atmosfera illuministica.
Giovanni Antonio Canal
(Mestre 17.10.1697 – Venezia 19.4.1768)
I suoi dipinti brillano ancor oggi
non solo per l’estrema precisione dei dettagli
ma anche per gli splendidi contrasti tra luci ed ombre.
Spesso i suoi dipinti presentano poi colori scuri e carichi
per descrivere atmosfere umide, piovose o grigie.
Bacino di S. Marco – Venezia
La considerazione della sua arte da parte dei critici
ha avuto nel tempo notevoli alti e bassi
ma alla sua epoca era molto apprezzata e ricercata.
Il Tamigi e la City
Le sue opere sono state soprattutto dedicate
alla sua mitica città
ma v’è stato anche un lungo periodo, di circa 10 anni,
che possiamo definire inglese.
Tomaso Giovanni Albinoni (Venezia 8.6.1671 – Venezia 17.1.1750)
Oggi è ricordato comunque soprattutto
come un grande cantore di Venezia col pennello
così come il concittadino e contemporaneo Albinoni
lo è stato con la musica.
Molo Riva degli Schiavoni
In questo bellissimo video che segue potremo ascoltare