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20 MARZO 2015
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
ED…
INIZIO DELLA NUOVA STAGIONE
.
.

ORIGINE DEL NOME “EQUINOZIO”
ED… ASTRONOMIA
La parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale” [al giorno].
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.
Quest'anno… il 20 marzo 2015 alle 22 e 45 in Italia finisce l’inverno ed inizia la primavera.
Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.
In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore e la giornata dura esattamente 12 ore in tutto.
L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole.
Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta.
Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.

UNA CONSIDERAZIONE
SU QUESTA RICORRENZA
Al di là di tutto… al di là d'ipotesi… sogni… riti… credenze… tradizioni… etc…l'equinozio… preciso asse della ruota dell'anno… è assolutamente una… reale ricorrenza della Natura.
Una realtà che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo… baciato da una stella che gli consente la vita e che alle ore 22,45 del giorno 20 di questo marzo 2015 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste.

STAGIONI:
FINISCE L’INVERNO ED INIZIA LA PRIMAVERA
L’Equinozio è un momento particolare… dunque… ma accade qualcosa ancora di più importante.
L'Uomo si rende conto che esso rappresenta un momento della propria dimensione di vita… sia sua… che di ogni altro essere vivente sul nostro pianeta…
Inizia infatti con la primavera il percorso delle stagioni che poi attraverserà l’estate e l’autunno per concludersi con l’inverno.
Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo della vita.
Questi momenti di passaggio segnano sempre un punto di svolta, anche quando non ne siamo esplicitamente consapevoli, e dimostrano che noi siamo parte di qualcosa di grandioso, di eterno, di Divino, e che una scintilla di Luce è sempre dentro di noi…
Gli Antichi celebravano con feste e riti questi momenti dell’Eterna Trasformazione e anche noi, se riusciamo a trovare un momento di raccoglimento per soffermaci su di essi, possiamo imparare qualcosa da questa ricorrenza della Natura.

GLI EQUINOZI NELLE VARIE CIVILTA'
Gli Equinozi sono sempre stati celebrati nelle culture di tutto il mondo…
Molto interessanti sono i riti dei Maya, del culto Buddista in Giappone mentre l'Iran festeggia in questo giorno l'inizio dell'anno.

RITO DEI DRUIDI
Nel Libro degli Incantesimi ( Inghilterra X sec) è descritto il rito per la fertilità dei campi da praticare il giorno dell’equinozio di primavera.
Prima dell’alba, prendere quattro zolle dai quattro lati della terra e segnate il punto dove si trovano, prendete olio, miele, lievito e latte e un pezzo di ogni tipo di albero che cresce sulla terra, un parte di ogni erba, versate su di essi la rugiada lunare e poi lasciare gocciolare tre volte sulle zolle, cantando:
“Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra”
La cerimonia si conclude durante il tramonto del sole: rimettendo al loro posto le zolle ci si volge verso Est, ci si inchina tre volte e si recita
“Prego la Terra e i cieli sopra di noi
e la potenza del cielo e la sua alta dimora
affinché la mia bocca pronunci questo incantesimo,
frutto di un saldo pensiero;
che le messi crescano per i nostri bisogni terreni,
che la terra sia ubertosa
e che i campi verdi siano bellissimi”

LE TRADIZIONI CLASSICHE ESOTERICHE
Per le sue grandi valenze simboliche in molte culture del passato l'equinozio assumeva valenze esoteriche e venivano celebrati al suo arrivo… riti “misterici“… di cui ben poco si sa… proprio per il loro carattere di segretezza.

POESIE
Non sono molte le poesie dedicate a questo momento di passaggio… d'altronde gli equinozi sono fenomeni naturali che interessano di più la scienza… e certamente meno… la poesia.
Eccone però 3… che a mio parere meritano…

EQUINOZIO
Paloma Germani
Il passo della notte, non è
corsa di lancette.
O ticchettio di rami alla finestra.
Neanche rabbia del vento, che ulula
ferito dalle mura, lame d'umano,
riflessi di rifugio.
è come l'equinozio, di settembre
appeso su lagune, che ozia
sull'uguale tempo,
quello concesso
a luna e sole.

NUOVO TEMPO
M. Dazzi
Stamane per le strade di campagna
il cielo è dentro le pozzanghere.
La pioggia di tre giorni ristagna,
un biondo vento soffia in su le nuvole.
Mussole e lini bianchi
palpitano sulle siepi.
I rametti già così stanchi,
in vetta d'improvviso gemmano.
Le passere lascian la pigrizia,
sbucano dal loro ciuffo di piume,
nuove alla nuova delizia
saltarellando il capo scuotono.
Dalla terra odore di essenze.
Tra il verde, rado stupore di case.
.
.

.
.
LA NOTTE UGUALE
Fiorella Cappelli
La notte uguale
Preciso istante
di un sogno astrale
punto a diamante
e tu… appartieni
ai desideri
e li mantieni
accesi e veri
nei lunghi giorni
notti stringate
poi tu ritorni
tra le mie fate.

BREVE VIDEO INFINE
SULL'EQUINOZIO NEL MONDO


Che questa Primavera sia una stagione
di rinascita e di ripresa per tutto e per tutti.

F I N E
Fonti: svariati siti web – impaginazione modifiche ed aggiunte… t.k.
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Come la bruma non lascia sfregi
sul verde cupo della collina
così il mio corpo non lascia sfregi
su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
i bambini vengono, i bambini vanno
come frecce senza bersaglio
come manette fatte di neve
Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
si perde nei nostri abbracci
come stelle contro il sole
come una foglia cadente può restare
un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono
senza una luna, senza una stella
così resisteremo noi
quando uno dei due sarà via, lontano.
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