Archivio per l'etichetta ‘brano nostalgico’
PIOGGIA DI ROSE
di Antonia Arslan *
Avevo appena imparato a leggere, dopo aver imbrogliato per molti mesi nonni e zii, facendo finta di capire la prima pagina di un numero del “Corriere dei Piccoli” che amavo moltissimo, e che sapevo a memoria.
Allora stavamo al Dolo, sulla Riviera del Brenta.
E dopo pochi giorni di scuola, scoprii la cartolibreria di fronte al canale.
Sul davanti, era un negozio come tanti altri; ma dietro, c’era un retrobottega odoroso di legno e di libri, il profumo della felicità.
Mi arrampicavo sulla vecchia scaletta di legno con i gradini scricchiolanti (e dal tipo di rumore il vecchio signir Arrigom il proprietario, sapeva su quale scalino ero arrampicata, e a volte veniva a tirarmi giù:
“No la xe par ti, sta roba”, diceva con autorità).
Dipinto di Cafiero Filippelli
Ma un giorno trovai Pioggia di Rose, una raccolta di novelle di Ferenc Herczeg, edizione Corticelli.
Mi innamorai di ogni storia di quel libro.
Mi piaceva ogni cosa: la copertina un po’ rigida, le illustrazioni dal segno netto, senza sfumature, le pagine dalla stampa ben spaziata, che si leggeva facilmente; e soprattutto il titolo.
E lo lessi tutto, seduta sulla scaletta, finché un pomeriggio trovai il coraggio di chiedere al signor Arrigo se mi permetteva di portarmelo a casa.
“Certo” rispose “ma prima, sai, devi pagarmelo. Ricordati che chi legge, paga.”
(Racconto breve tratto da “Il cortile dei girasoli parlanti” e rinvenuto nel web)
Antonia Arslan
*Antonia Arslan è una scrittrice, traduttrice e accademica italiana di origini armene.
Laureata in archeologia, ha insegnato per molti anni Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova.
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PIOGGIA DI ROSE
di Antonia Arslan *
Avevo appena imparato a leggere, dopo aver imbrogliato per molti mesi nonni e zii, facendo finta di capire la prima pagina di un numero del “Corriere dei Piccoli” che amavo moltissimo, e che sapevo a memoria.
Allora stavamo al Dolo, sulla Riviera del Brenta.
E dopo pochi giorni di scuola, scoprii la cartolibreria di fronte al canale.
Sul davanti, era un negozio come tanti altri; ma dietro, c’era un retrobottega odoroso di legno e di libri, il profumo della felicità.
Mi arrampicavo sulla vecchia scaletta di legno con i gradini scricchiolanti (e dal tipo di rumore il vecchio signir Arrigom il proprietario, sapeva su quale scalino ero arrampicata, e a volte veniva a tirarmi giù:
“No la xe par ti, sta roba”, diceva con autorità).
Dipinto di Cafiero Filippelli
Ma un giorno trovai Pioggia di Rose, una raccolta di novelle di Ferenc Herczeg, edizione Corticelli.
Mi innamorai di ogni storia di quel libro.
Mi piaceva ogni cosa: la copertina un po’ rigida, le illustrazioni dal segno netto, senza sfumature, le pagine dalla stampa ben spaziata, che si leggeva facilmente; e soprattutto il titolo.
E lo lessi tutto, seduta sulla scaletta, finché un pomeriggio trovai il coraggio di chiedere al signor Arrigo se mi permetteva di portarmelo a casa.
“Certo” rispose “ma prima, sai, devi pagarmelo. Ricordati che chi legge, paga.”
(Racconto breve tratto da “Il cortile dei girasoli parlanti” e rinvenuto nel web)
Antonia Arslan
*Antonia Arslan è una scrittrice, traduttrice e accademica italiana di origini armene.
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di Antonia Arslan *
Avevo appena imparato a leggere, dopo aver imbrogliato per molti mesi nonni e zii, facendo finta di capire la prima pagina di un numero del “Corriere dei Piccoli” che amavo moltissimo, e che sapevo a memoria.
Allora stavamo al Dolo, sulla Riviera del Brenta.
E dopo pochi giorni di scuola, scoprii la cartolibreria di fronte al canale.
Sul davanti, era un negozio come tanti altri; ma dietro, c’era un retrobottega odoroso di legno e di libri, il profumo della felicità.
Mi arrampicavo sulla vecchia scaletta di legno con i gradini scricchiolanti (e dal tipo di rumore il vecchio signir Arrigom il proprietario, sapeva su quale scalino ero arrampicata, e a volte veniva a tirarmi giù:
“No la xe par ti, sta roba”, diceva con autorità).
Dipinto di Cafiero Filippelli
Ma un giorno trovai Pioggia di Rose, una raccolta di novelle di Ferenc Herczeg, edizione Corticelli.
Mi innamorai di ogni storia di quel libro.
Mi piaceva ogni cosa: la copertina un po’ rigida, le illustrazioni dal segno netto, senza sfumature, le pagine dalla stampa ben spaziata, che si leggeva facilmente; e soprattutto il titolo.
E lo lessi tutto, seduta sulla scaletta, finché un pomeriggio trovai il coraggio di chiedere al signor Arrigo se mi permetteva di portarmelo a casa.
“Certo” rispose “ma prima, sai, devi pagarmelo. Ricordati che chi legge, paga.”
(Racconto breve tratto da “Il cortile dei girasoli parlanti” e rinvenuto nel web)
Antonia Arslan
*Antonia Arslan è una scrittrice, traduttrice e accademica italiana di origini armene.
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Carl Larsson
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Davvero un bel brano… benché molto breve…
sulle belle persone di una volta….
riportato dall'amica Gabriella nel
FANTASTICO MONDO DELLA POESIA

DOVE SONO FINITE LE BELLE PERSONE?
Silvia Nelli
Dove sono finite quelle “Belle persone”,
ma belle veramente.
Quelle che sorridono e ti danno il buongiorno
anche se non ti conoscono.
Quelle che si aiutano uno con l'altro
senza un reale interesse.
Quelle che si muovono solo per piacere e sentimento
non per convenienza.
Quelle che quando hanno un problema con te
fanno di tutto per risolverlo
perché ci tengono,
invece di puntare subito altrove fregandosene.
Me lo domando spesso.
Tony Kospan
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