Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza.
Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza
non diventerà mai vecchio. – Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d’improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza.
Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza
non diventerà mai vecchio. – Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d’improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
In quell’istante ebbero termine i libri, l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda
è stato soprattutto il massimo poetico cantore dell’amore.
Iniziamo a conoscer questo mitico autore
attraverso una sua breve biografia
ed un primo “assaggio” di sue poesie.
Molte altre le troveremo poi nella II parte
I PARTE
BIOGRAFIA
(Parral 12. 7. 1904 – Santiago del Cile 23. 9. 1973)
Nacque, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, a Parral nel sud del Cile il 12/7/1904 in una modesta famiglia .
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura.
Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giornale locale IL DOMANI.
Nel 1920 scelse lo pseudonimo, con cui oggi lo conosciamo, in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente….
L’anno dopo si trasferì a Santiago.
Neruda a 20 anni
Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro “CREPUSCOLARIO” che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… Ad esso seguirono altri.
Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò l’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista.
Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori.
La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra.
Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.
Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
Padre Viracocha,
tu che dici:
“E giorno sia”;
tu che dici:
“Che albeggi e vi sia luce”;
fa’ che in pace e libero
tuo figlio il Giorno
inceda,
affinché l’uomo,
tua creatura, sia
illuminato.
Padre Viracocha,
così come il re del giorno
splende in pace e libero,
anche la Luna,
posta da te nella notte,
illumini. Non abbia
alcun male, alcun dolore.
Donale
pace e libertà.
Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e la sua carriera politica fu un alternarsi di successi e delusioni… fino ad esser costretto, dal voltafaccia del Presidente Videla, all’esilio… in Argentina prima, e poi in Europa, Russia e Messico.
Fu in quest’ultima nazione che conobbe Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui iniziò una relazione e che anni dopo sposò.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
Fu la sua ultima compagna… e forse la vera donna della sua vita.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
TI RICORDO COME ERI
Ti ricordo come eri nell’ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell’acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l’autunno: berretto grigio, voce d’uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brace. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
(Qui è ambientato il noto film IL POSTINO con Massimo Troisi nato dal libro IL POSTINO DI NERUDA di Antonio Skameta.)
A seguito del crollo della Presidenza Videla, per corruzione, tornò in Cile e riprese la sua attività politica..
avversata però in ogni modo – secondo molte fonti – dalla CIA.
Nel 1956 venendo a conoscere gli orrori di Stalin cambiò molte idee e si pentì d’aver inneggiato al dittatore sovietico… ma rimase ancorato a visioni marxiste.
Visse allora tra politica e letteratura girando, tra difficoltà e successi, per le Americhe.
Neruda
MIA BRUTTA… MIA BELLA…
Mia brutta, sei una castagna spettinata,
mia bella, sei come il vento,
mia brutta, della tua bocca se ne può far due,
mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.
Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?
Son minuscoli come due coppe di frumento.
Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:
le torri gigantesche della tua sovranità.
Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,
mia bella, fiore a fiore, stella per stella,
onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:
mia brutta t’amo per la tua cintura d’oro,
mia bella, t’amo per una ruga sulla tua fronte,
amore, t’amo perché sei chiara e perché sei oscura
Fu anche proposto per la Presidenza del Cile.
Nel 1971 ottenne il PREMIO NOBEL e fu festeggiato alla grande nello stadio di Santiago.
Neruda alla cerimonia del ritiro del Premio Nobel
Morì ufficialmente per malattia nel 1973, ma le vere circostanze non sono mai state chiarite.
Della sua opera oggi giganteggiano non tanto le sue opere politiche o sociali da lui tanto amate e pur molto belle,
ma soprattutto le poesie d’amore… che con lui raggiungono vette incredibili… pur con l’uso, magico e fantastico, di una terminologia semplice e naturale.
Avremo modo di legger
altre sue leggendarie poesie d’amore…
di seguito… nella II PARTE.
Intanto ascoltiamo la sua famosa poesia
“PER IL MIO CUORE BASTA IL TUO PETTO”
in questo video
Per legger le sue più belle poesie d’amore nella II parte
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza.
Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza
non diventerà mai vecchio. – Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d’improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
In quell’istante ebbero termine i libri, l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda
è stato soprattutto il massimo poetico cantore dell’amore.
Iniziamo a conoscer questo mitico autore
attraverso una sua breve biografia
ed un primo “assaggio” di sue poesie.
Molte altre le troveremo poi nella II parte
I PARTE
BIOGRAFIA
(Parral 12. 7. 1904 – Santiago del Cile 23. 9. 1973)
Nacque, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, a Parral nel sud del Cile il 12/7/1904 in una modesta famiglia .
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura.
Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giornale locale IL DOMANI.
Nel 1920 scelse lo pseudonimo, con cui oggi lo conosciamo, in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente….
L’anno dopo si trasferì a Santiago.
Neruda a 20 anni
Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro “CREPUSCOLARIO” che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… Ad esso seguirono altri.
Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò l’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista.
Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori.
La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra.
Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.
Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
Padre Viracocha,
tu che dici:
“E giorno sia”;
tu che dici:
“Che albeggi e vi sia luce”;
fa’ che in pace e libero
tuo figlio il Giorno
inceda,
affinché l’uomo,
tua creatura, sia
illuminato.
Padre Viracocha,
così come il re del giorno
splende in pace e libero,
anche la Luna,
posta da te nella notte,
illumini. Non abbia
alcun male, alcun dolore.
Donale
pace e libertà.
Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e la sua carriera politica fu un alternarsi di successi e delusioni… fino ad esser costretto, dal voltafaccia del Presidente Videla, all’esilio… in Argentina prima, e poi in Europa, Russia e Messico.
Fu in quest’ultima nazione che conobbe Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui iniziò una relazione e che anni dopo sposò.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
Fu la sua ultima compagna… e forse la vera donna della sua vita.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
TI RICORDO COME ERI
Ti ricordo come eri nell’ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell’acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l’autunno: berretto grigio, voce d’uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brace. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
(Qui è ambientato il noto film IL POSTINO con Massimo Troisi nato dal libro IL POSTINO DI NERUDA di Antonio Skameta.)
A seguito del crollo della Presidenza Videla, per corruzione, tornò in Cile e riprese la sua attività politica..
avversata però in ogni modo – secondo molte fonti – dalla CIA.
Nel 1956 venendo a conoscere gli orrori di Stalin cambiò molte idee e si pentì d’aver inneggiato al dittatore sovietico… ma rimase ancorato a visioni marxiste.
Visse allora tra politica e letteratura girando, tra difficoltà e successi, per le Americhe.
Neruda
MIA BRUTTA… MIA BELLA…
Mia brutta, sei una castagna spettinata,
mia bella, sei come il vento,
mia brutta, della tua bocca se ne può far due,
mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.
Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?
Son minuscoli come due coppe di frumento.
Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:
le torri gigantesche della tua sovranità.
Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,
mia bella, fiore a fiore, stella per stella,
onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:
mia brutta t’amo per la tua cintura d’oro,
mia bella, t’amo per una ruga sulla tua fronte,
amore, t’amo perché sei chiara e perché sei oscura
Fu anche proposto per la Presidenza del Cile.
Nel 1971 ottenne il PREMIO NOBEL e fu festeggiato alla grande nello stadio di Santiago.
Neruda alla cerimonia del ritiro del Premio Nobel
Morì ufficialmente per malattia nel 1973, ma le vere circostanze non sono mai state chiarite.
Della sua opera oggi giganteggiano non tanto le sue opere politiche o sociali da lui tanto amate e pur molto belle,
ma soprattutto le poesie d’amore… che con lui raggiungono vette incredibili… pur con l’uso, magico e fantastico, di una terminologia semplice e naturale.
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio. – Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo su di te che cammini e d’improvviso in un giro di vento, penna, artigli, ti assalto e ti innalzo in un ciclone sibilante di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve, alla mia tana nera, ti porto, e sola vivi, e ti copri di penne, e voli sopra il mondo, immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo su questa preda rossa, straziamo la vita che passa palpitando e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
In quell’istante ebbero termine i libri, l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda
è stato soprattutto il massimo poetico cantore dell’amore.
Iniziamo a conoscer questo mitico autore
attraverso una sua breve biografia
ed un primo “assaggio” di sue poesie.
Molte altre le troveremo poi nella II parte
I PARTE
BIOGRAFIA
(Parral 12. 7. 1904 – Santiago del Cile 23. 9. 1973)
Nacque, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, a Parral nel sud del Cile il 12/7/1904 in una modesta famiglia .
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura.
Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giornale locale IL DOMANI.
Nel 1920 scelse lo pseudonimo, con cui oggi lo conosciamo, in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente….
L’anno dopo si trasferì a Santiago.
Neruda a 20 anni
Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro “CREPUSCOLARIO” che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… Ad esso seguirono altri.
Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò l’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista.
Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori.
La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra.
Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.
Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
Padre Viracocha,
tu che dici:
“E giorno sia”;
tu che dici:
“Che albeggi e vi sia luce”;
fa’ che in pace e libero
tuo figlio il Giorno
inceda,
affinché l’uomo,
tua creatura, sia
illuminato.
Padre Viracocha,
così come il re del giorno
splende in pace e libero,
anche la Luna,
posta da te nella notte,
illumini. Non abbia
alcun male, alcun dolore.
Donale
pace e libertà.
Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e la sua carriera politica fu un alternarsi di successi e delusioni… fino ad esser costretto, dal voltafaccia del Presidente Videla, all’esilio… in Argentina prima, e poi in Europa, Russia e Messico.
Fu in quest’ultima nazione che conobbe Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui iniziò una relazione e che anni dopo sposò.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
Fu la sua ultima compagna… e forse la vera donna della sua vita.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
TI RICORDO COME ERI
Ti ricordo come eri nell’ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell’acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l’autunno: berretto grigio, voce d’uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brace. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
(Qui è ambientato il noto film IL POSTINO con Massimo Troisi nato dal libro IL POSTINO DI NERUDA di Antonio Skameta.)
A seguito del crollo della Presidenza Videla, per corruzione, tornò in Cile e riprese la sua attività politica..
avversata però in ogni modo – secondo molte fonti – dalla CIA.
Nel 1956 venendo a conoscere gli orrori di Stalin cambiò molte idee e si pentì d’aver inneggiato al dittatore sovietico… ma rimase ancorato a visioni marxiste.
Visse allora tra politica e letteratura girando, tra difficoltà e successi, per le Americhe.
Neruda
MIA BRUTTA… MIA BELLA…
Mia brutta, sei una castagna spettinata,
mia bella, sei come il vento,
mia brutta, della tua bocca se ne può far due,
mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.
Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?
Son minuscoli come due coppe di frumento.
Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:
le torri gigantesche della tua sovranità.
Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,
mia bella, fiore a fiore, stella per stella,
onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:
mia brutta t’amo per la tua cintura d’oro,
mia bella, t’amo per una ruga sulla tua fronte,
amore, t’amo perché sei chiara e perché sei oscura
Fu anche proposto per la Presidenza del Cile.
Nel 1971 ottenne il PREMIO NOBEL e fu festeggiato alla grande nello stadio di Santiago.
Neruda alla cerimonia del ritiro del Premio Nobel
Morì ufficialmente per malattia nel 1973, ma le vere circostanze non sono mai state chiarite.
Della sua opera oggi giganteggiano non tanto le sue opere politiche o sociali da lui tanto amate e pur molto belle,
ma soprattutto le poesie d’amore… che con lui raggiungono vette incredibili… pur con l’uso, magico e fantastico, di una terminologia semplice e naturale.
Avremo modo di legger
altre sue leggendarie poesie d’amore…
di seguito… nella II PARTE.
Intanto ascoltiamo la sua famosa poesia
“PER IL MIO CUORE BASTA IL TUO PETTO”
in questo video
Per legger le sue più belle poesie d’amore nella II parte
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio. – Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo su di te che cammini e d’improvviso in un giro di vento, penna, artigli, ti assalto e ti innalzo in un ciclone sibilante di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve, alla mia tana nera, ti porto, e sola vivi, e ti copri di penne, e voli sopra il mondo, immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo su questa preda rossa, straziamo la vita che passa palpitando e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
Grande figura della letteratura latino americana contemporanea…
nonché esponente dell’impegno sociale e politico
ma per me, e per tantissimi…,
soprattutto il massimo poetico cantore dell’amore…
I PARTE
BIOGRAFIA
In quell’istante ebbero termine i libri, l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda
Iniziamo a conoscer questo autore mitico
attraverso una sua breve biografia
ed un primo “assaggio” di sue poesie…
Molte altre le troveremo poi nella II parte
(Parral 12. 7. 1904 – Santiago del Cile 23. 9. 1973)
Nacque, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, a Parral nel sud del Cile il 12/7/1904 in una modesta famiglia .
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura.
Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giornale locale IL DOMANI.
Nel 1920 scelse lo pseudonimo, con cui oggi lo conosciamo, in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente….
L’anno dopo si trasferì a Santiago.
Neruda a 20 anni
Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro “CREPUSCOLARIO” che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… Ad esso seguirono altri.
Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò l’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista.
Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori.
La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra.
Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.
Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
Padre Viracocha, tu che dici: “E giorno sia”; tu che dici: “Che albeggi e vi sia luce”; fa’ che in pace e libero tuo figlio il Giorno inceda, affinché l’uomo, tua creatura, sia illuminato. Padre Viracocha, così come il re del giorno splende in pace e libero, anche la Luna, posta da te nella notte, illumini. Non abbia alcun male, alcun dolore. Donale pace e libertà.
Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e la sua carriera politica fu un alternarsi di successi e delusioni… fino ad esser costretto, dal voltafaccia del Presidente Videla, all’esilio… in Argentina prima, e poi in Europa, Russia e Messico.
Fu in quest’ultima nazione che conobbe Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui iniziò una relazione e che anni dopo sposò.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
Fu la sua ultima compagna… e forse la vera donna della sua vita.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
TI RICORDO COME ERI
Ti ricordo come eri nell’ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell’acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l’autunno: berretto grigio, voce d’uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brace. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
(Qui è ambientato il noto film IL POSTINO con Massimo Troisi nato dal libro IL POSTINO DI NERUDA di Antonio Skameta.)
A seguito del crollo della Presidenza Videla, per corruzione, tornò in Cile e riprese la sua attività politica..
avversata però in ogni modo – secondo molte fonti – dalla CIA…
Nel 1956 venendo a conoscere gli orrori di Stalin cambiò molte idee e si pentì d’aver inneggiato al dittatore sovietico… ma rimase ancorato a visioni marxiste.
Visse allora tra politica e letteratura girando tra difficoltà e successi per le Americhe.
Neruda
MIA BRUTTA… MIA BELLA…
Mia brutta, sei una castagna spettinata,
mia bella, sei come il vento,
mia brutta, della tua bocca se ne può far due,
mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.
Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?
Son minuscoli come due coppe di frumento.
Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:
le torri gigantesche della tua sovranità.
Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,
mia bella, fiore a fiore, stella per stella,
onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:
mia brutta t’amo per la tua cintura d’oro,
mia bella, t’amo per una ruga sulla tua fronte,
amore, t’amo perché sei chiara e perché sei oscura
Fu anche proposto per la Presidenza del Cile.
Nel 1971 ottenne il PREMIO NOBEL e fu festeggiato alla grande nello stadio di Santiago.
Neruda alla cerimonia del ritiro del Premio Nobel
Morì ufficialmente per malattia nel 1973, ma le vere circostanze non sono mai state chiarite.
Della sua opera oggi giganteggiano non tanto le sue opere politiche o sociali pur molto belle, che tanto amava…,
ma soprattutto la poesia d’amore… che con lui raggiunge vette incredibili… pur con l’uso, magico… fantastico uso, di una terminologia semplice e naturale.
Grande figura della letteratura latino americana contemporanea…
nonché esponente dell’impegno sociale e politico
ma per me, e per tantissimi…,
soprattutto il massimo poetico cantore dell’amore…
I PARTE
BIOGRAFIA
In quell’istante ebbero termine i libri, l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda
Iniziamo a conoscer questo autore mitico
attraverso una sua breve biografia
ed un primo “assaggio” di sue poesie…
Molte altre le troveremo poi nella II parte
(Parral 12. 7. 1904 – Santiago del Cile 23. 9. 1973)
Nacque, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, a Parral nel sud del Cile il 12/7/1904 in una modesta famiglia .
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura.
Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giornale locale IL DOMANI.
Nel 1920 scelse lo pseudonimo, con cui oggi lo conosciamo, in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente….
L’anno dopo si trasferì a Santiago.
Neruda a 20 anni
Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro “CREPUSCOLARIO” che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… Ad esso seguirono altri.
Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò l’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista.
Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori.
La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra.
Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.
Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
Padre Viracocha, tu che dici: “E giorno sia”; tu che dici: “Che albeggi e vi sia luce”; fa’ che in pace e libero tuo figlio il Giorno inceda, affinché l’uomo, tua creatura, sia illuminato. Padre Viracocha, così come il re del giorno splende in pace e libero, anche la Luna, posta da te nella notte, illumini. Non abbia alcun male, alcun dolore. Donale pace e libertà.
Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e la sua carriera politica fu un alternarsi di successi e delusioni… fino ad esser costretto, dal voltafaccia del Presidente Videla, all’esilio… in Argentina prima, e poi in Europa, Russia e Messico.
Fu in quest’ultima nazione che conobbe Matilde Urrutia, una cantante cilena, con cui iniziò una relazione e che anni dopo sposò.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
Fu la sua ultima compagna… e forse la vera donna della sua vita.
Pablo Neruda e Matilde Urrutia
TI RICORDO COME ERI
Ti ricordo come eri nell'ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma. Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo. E le foglie cadevano nell'acqua della tua anima. Stretta alle mie braccia come un rampicante, le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma. Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva. Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima. Sento viaggiare i tuoi occhi ed è distante l'autunno: berretto grigio, voce d'uccello e cuore di casa verso cui emigravano i miei profondi aneliti e cadevano i miei baci allegri come brace. Cielo da un naviglio. Campo dalle colline: il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma! Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli. Foglie secche d'autunno giravano nella tua anima.
(Qui è ambientato il noto film IL POSTINO con Massimo Troisi nato dal libro IL POSTINO DI NERUDA di Antonio Skameta.)
A seguito del crollo della Presidenza Videla, per corruzione, tornò in Cile e riprese la sua attività politica..
avversata però in ogni modo – secondo molte fonti – dalla CIA…
Nel 1956 venendo a conoscere gli orrori di Stalin cambiò molte idee e si pentì d’aver inneggiato al dittatore sovietico… ma rimase ancorato a visioni marxiste.
Visse allora tra politica e letteratura girando tra difficoltà e successi per le Americhe.
Neruda
MIA BRUTTA… MIA BELLA…
Mia brutta, sei una castagna spettinata,
mia bella, sei come il vento,
mia brutta, della tua bocca se ne può far due,
mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.
Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?
Son minuscoli come due coppe di frumento.
Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:
le torri gigantesche della tua sovranità.
Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,
mia bella, fiore a fiore, stella per stella,
onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:
mia brutta t'amo per la tua cintura d'oro,
mia bella, t'amo per una ruga sulla tua fronte,
amore, t'amo perché sei chiara e perché sei oscura
Fu anche proposto per la Presidenza del Cile.
Nel 1971 ottenne il PREMIO NOBEL e fu festeggiato alla grande nello stadio di Santiago.
Neruda alla cerimonia del ritiro del Premio Nobel
Morì ufficialmente per malattia nel 1973, ma le vere circostanze non sono mai state chiarite.
Della sua opera oggi giganteggiano non tanto le sue opere politiche o sociali pur molto belle, che tanto amava…,
ma soprattutto la poesia d’amore… che con lui raggiunge vette incredibili…
pur con l'uso, magico… fantastico uso, di una terminologia semplice e naturale.