Archivio per l'etichetta ‘biagio pascal’
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.

Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.

Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.

N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony



Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Daniel Del Orfano


Il cuore ha le sue ragioni
che la ragione non conosce.
Pascal
Daniel Del Orfano
HO CONOSCIUTO
Alda Merini
Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odorano il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore
mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.
.
.
.
Daniel Del Orfano
da Orso Tony
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Questo è un interessantissimo pensiero di Pascal…,
a mio parere, sulla condizione umana.

B. Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione…
e, perché no, alle nostre cosnsiderazioni.

Franco Farina – Metafora Umana Barocca
N O I
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa,
ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
(B. Pascal)

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony…
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
O
METTILO NEI PREFERITI
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Questo è un interessantissimo pensiero di Pascal…,
a mio parere, sulla condizione umana.

B. Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione…
e, perché no, alle nostre cosnsiderazioni.

Franco Farina – Metafora Umana Barocca
N O I
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa,
ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
(B. Pascal)

Che ne pensate?
Ciao da Orso Tony…
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
O
METTILO NEI PREFERITI
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
NOI E… L’INFINITO
Un pensiero di Pascal…
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto; quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione, la quale ci rende incapaci di sapere con certezza e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili, sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi, viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito, ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
(B Pascal)
La nostra capacità di visione e comprensione dell’infinita realtà
è di tutta evidenza assolutamente minima e parzialissima.
Nel contempo sentiamo fortissima l’esigenza di Assoluto.
Dunque condivido in pieno il pensiero di Pascal
e spesso ne ho parlato… in post e poesie…

L'infinito solitario – Catia Leonelli
Ma voi che ne pensate?
Sentite la nostra limitatezza…
o immaginate di poter comprendere tutto?

Ciao da Orso Tony…

LE NOVITA’ DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
O
METTILO NEI PREFERITI
Mi piace:
Mi piace Caricamento...