Archivio per l'etichetta ‘Bertrand Russell’

Victor Gabriel Gilbert – Al mercato

Temere l’amore è temere la vita.
– B. Russel –
Victor Gabriel Gilbert – Serata elegante
NULLA ERA MIO
Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell'aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
La mia preghiera è stata ascoltata.

Victor Gabriel Gilbert – La fioraia

a tutti da Orso Tony

PS. Chi desiderasse approfondire l'analisi
di questa poesia sublime può clikkare qui giù


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Ambrogio Antonio Alciati

Temere l’amore è temere la vita.
– B. Russell –
Ambrogio Antonio Alciati – Il bacio
TI HO INCONTRATA
Mario Vecchione
ti ho incontrata
lungo la vita
che suonavi
le corde del vento
e cantavi canzoni di sole
canzoni d’amore
io pifferaio senza topi
tu in cerca
dell’ultimo fiore
siam caduti
nell’argento dei rimpianti;
ti ho incontrata
lungo la vita
che scrivevi
su foglie di gelso
e parlavi di storie di stelle
di storie d’amore
io don chisciotte senza mulini
tu violinista senza un archetto
siam caduti
nel buco nero dell’amore;
e adesso che
siamo vicini
pure lontani
come due poli
non indosso più gilè
grigio scuri
la tua mano nella mia
come un messaggio planetario
con il nettare di dio
nei nostri cuori
 |
Ambrogio Antonio Alciati – Ritratto di signora (Dama in nero) (1917) |


da Orso Tony
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Victor Gabriel Gilbert – Al mercato

Temere l’amore è temere la vita.
– B. Russel –
Victor Gabriel Gilbert – Serata elegante
NULLA ERA MIO
Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell'aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
La mia preghiera è stata ascoltata.

Victor Gabriel Gilbert – La fioraia

a tutti da Orso Tony



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Il convegno – Ambrogio Antonio Alciati

Temere l’amore è temere la vita.
– B. Russell –
Ambrogio Antonio Alciati – Il bacio
TI HO INCONTRATA
Mario Vecchione
ti ho incontrata
lungo la vita
che suonavi
le corde del vento
e cantavi canzoni di sole
canzoni d’amore
io pifferaio senza topi
tu in cerca
dell’ultimo fiore
siam caduti
nell’argento dei rimpianti;
ti ho incontrata
lungo la vita
che scrivevi
su foglie di gelso
e parlavi di storie di stelle
di storie d’amore
io don chisciotte senza mulini
tu violinista senza un archetto
siam caduti
nel buco nero dell’amore;
e adesso che
siamo vicini
pure lontani
come due poli
non indosso più gilè
grigio scuri
la tua mano nella mia
come un messaggio planetario
con il nettare di dio
nei nostri cuori
 |
Ambrogio Antonio Alciati – Ritratto di signora (Dama in nero) (1917) |


da Orso Tony
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Bianca Monet che dipinge – Monet
La promenade (La passeggiata) – Monet
VUOI CHIAMARMI GIOIA
Sibilla Aleramo
Vuoi chiamarmi Gioia
poi che non sai il mio nome.
E io ti rispondo come ti rispose quel fanciullo
a cui lodasti i lucenti occhi
laggiù nel paese caldo e colorato,
ti rispondo che sei tù ad avere nel forte cuore
la virtù della gioia,
tù ad investire il cuore mio.
Tanto sei forte o signore
che di me cogli solo ciò che t’incanta
e mi ravvivi il sorriso,
e fai che a me stessa più non importi il mio nome
il mio nome che non è Gioia,
fai che ogni oscura imminenza della mia sorte
io alteramente allontani.
– per un attimo?-
e a fine del tuo il mio sorriso ravvivi.
Ravvivi il mio canto,
ed è come se laggiù chiusa nella tua mano
tu mi portassi, nel paese cldo e colorato,
in un avvampante aurora,
là dove ogni cosa si chiama Gioia.
Il prato – Monet
da Tony Kospan
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Il convegno – Ambrogio Antonio Alciati

Temere l’amore è temere la vita.
– B. Russell –

BACIAMI
Jaques Prévert
In un quartier della ville Lumière
Dove fa sempre buio e manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C'era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l'aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l'età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!
Dicksee – Romeo e Giulietta


da Orso Tony
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