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“Ti amo di 2 amori” – Questa poetessa Sufi medievale ci parla in modo sublime del vero amore   Leave a comment






Torniamo alla poesia Sufi con questa gemma
di una “moderna” poetessa di 1400 anni fa
che ci parla in modo sublime ma inconsueto
della grandezza del sentimento d’amore…


TI AMO DI 2 AMORI
–  DELIZIOSA POESIA SUFI D’AMORE –

..
Rabi’a al-Adawiyya – (Bassora 713/717 – 801)




Rabi’a al-Adawiyya
è una grande poetessa e mistica medievale irachena,
nonché grande esponente del sufismo
inteso sia come pensiero che come poesia
ed addirittura ne viene considerata la madre“.


Questo dimostra anche come nel sufismo non c’era
fin dall’inizio alcuna differenza tra i sessi
in quanto la spiritualità non è maschile né femminile
e ciò ci porta ad una incredibile considerazione
e cioè che le donne dell’epoca, pur nell’ambito islamico,
godevano di grande considerazione e libertà.








Attar fu un suo grande ammiratore e su di lei scrisse
“Storie e detti di Rabi‘a”.
.
Per comprender la forza e l’indipendenza del suo pensiero
ecco un significativo botta e risposta così come ci è stato tramandato:






,
,


“Donde sei venuta?”

“Dall’altro mondo”.

“E dove sei diretta?”

“All’altro mondo”.

“E cosa fai in questo mondo?”

“Me ne prendo gioco.

Mangio del suo pane

e compio l’opera dell’altro mondo”

,
,






Ma veniamo alla poesia i cui simboli stavolta appaiono
(a mio parere) di non difficile interpretazione:

Il primo amore appartiene alla sfera umana
ed il secondo supera i confini del tempo e dello spazio.


L’amore profondamente vissuto in queste 2 modalità
ci conduce verso l’Assoluto.


Leggiamola…








TI AMO DI 2 AMORI
Rabi’a al-Adawiyya

Ti amo di due amori,
uno di passione, uno a Te dovuto.
Nell’amore di passione
chiamo costantemente il Tuo nome e nessun altro.
Nell’amore a Te dovuto
ti togli il velo e lasci ch’io Ti veda.
Non merito lode per nessuno di questi amori.
Tu solo meriti lode per entrambi.







So bene che possono esserci interpretazioni diverse
come, ad esempio, sul tipo di amore di cui lei parla
(divino, umano, universale?).

Voi cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan





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STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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.
.
.



.
.
.

“L’allegoria delle farfalle” di Attar.. sublime poesia sufi.. ci svela il senso del vero amore   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.

 
  




 

L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 

POESIA SUFI… SUBLIME

.

.

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi

che ci dà una visione altissima, direi divina, di questo sentimento.
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate di Attar,
grande poeta e mistico persiano, ne è un chiaro esempio.

 
 
 
 
 
Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 


 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po’ misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimè oggi non c’è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
possiamo farlo ascoltando questa musica new age mp3





fre bia pouce      music+121
 
 
 
 
 
 
ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


farf 2qx3kuqfarf 2qx3kuqfarf 2qx3kuqfarf 2qx3kuq

 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan



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“Ti amo di 2 amori” – Questa poetessa Sufi medievale ci parla in modo sublime del vero amore   Leave a comment






Torniamo alla poesia Sufi con questa gemma
di una “moderna” poetessa di 1400 anni fa
che ci parla in modo sublime ma inconsueto
della grandezza del sentimento d’amore…


TI AMO DI 2 AMORI
–  DELIZIOSA POESIA SUFI D’AMORE –

..
Rabi’a al-Adawiyya – (Bassora 713/717 – 801)




Rabi’a al-Adawiyya
è una grande poetessa e mistica medievale irachena,
nonché grande esponente del sufismo
inteso sia come pensiero che come poesia
ed addirittura ne viene considerata la madre“.


Questo dimostra anche come nel sufismo non c’era
fin dall’inizio alcuna differenza tra i sessi
in quanto la spiritualità non è maschile né femminile
e ciò ci porta ad una incredibile considerazione
e cioè che le donne dell’epoca, pur nell’ambito islamico,
godevano di grande considerazione e libertà.








Attar fu un suo grande ammiratore e su di lei scrisse
“Storie e detti di Rabi‘a”.
.
Per comprender la forza e l’indipendenza del suo pensiero
ecco un significativo botta e risposta così come ci è stato tramandato:






,
,


“Donde sei venuta?”

“Dall’altro mondo”.

“E dove sei diretta?”

“All’altro mondo”.

“E cosa fai in questo mondo?”

“Me ne prendo gioco.

Mangio del suo pane

e compio l’opera dell’altro mondo”

,
,






Ma veniamo alla poesia i cui simboli stavolta appaiono
(a mio parere) di non difficile interpretazione:

Il primo amore appartiene alla sfera umana
ed il secondo supera i confini del tempo e dello spazio.


L’amore profondamente vissuto in queste 2 modalità
ci conduce verso l’Assoluto.


Leggiamola…








TI AMO DI 2 AMORI
Rabi’a al-Adawiyya

Ti amo di due amori,
uno di passione, uno a Te dovuto.
Nell’amore di passione
chiamo costantemente il Tuo nome e nessun altro.
Nell’amore a Te dovuto
ti togli il velo e lasci ch’io Ti veda.
Non merito lode per nessuno di questi amori.
Tu solo meriti lode per entrambi.







So bene che possono esserci interpretazioni diverse
come, ad esempio, sul tipo di amore di cui lei parla
(divino, umano, universale?).

Voi cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan





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L’allegoria delle farfalle – Attar con la sua sublime poesia sufi ci svela il senso del… vero amore   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.

 
  




 

L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 

POESIA SUFI… SUBLIME

.

.

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi

che ci dà una visione altissima, direi divina, di questo sentimento.
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate di Attar,
grande poeta e mistico persiano, ne è un chiaro esempio.

 
 
 
 
 
Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 


 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po’ misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimè oggi non c’è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
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ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


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Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan



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di una “moderna” poetessa di 1400 anni fa
che ci parla in modo sublime ma inconsueto
della grandezza del sentimento d’amore…


TI AMO DI 2 AMORI
–  DELIZIOSA POESIA SUFI D’AMORE –

..
Rabi’a al-Adawiyya – (Bassora 713/717 – 801)




Rabi’a al-Adawiyya
è una grande poetessa e mistica medievale irachena,
nonché grande esponente del sufismo
inteso sia come pensiero che come poesia
ed addirittura ne viene considerata la madre“.


Questo dimostra anche come nel sufismo non c’era
fin dall’inizio alcuna differenza tra i sessi
in quanto la spiritualità non è maschile né femminile
e ciò ci porta ad una incredibile considerazione
e cioè che le donne dell’epoca, pur nell’ambito islamico,
godevano di grande considerazione e libertà.








Attar fu un suo grande ammiratore e su di lei scrisse
“Storie e detti di Rabi‘a”.
.
Per comprender la forza e l’indipendenza del suo pensiero
ecco un significativo botta e risposta così come ci è stato tramandato:






,
,


“Donde sei venuta?”

“Dall’altro mondo”.

“E dove sei diretta?”

“All’altro mondo”.

“E cosa fai in questo mondo?”

“Me ne prendo gioco.

Mangio del suo pane

e compio l’opera dell’altro mondo”

,
,






Ma veniamo alla poesia i cui simboli stavolta appaiono
(a mio parere) di non difficile interpretazione:

Il primo amore appartiene alla sfera umana
ed il secondo supera i confini del tempo e dello spazio.


L’amore profondamente vissuto in queste 2 modalità
ci conduce verso l’Assoluto.


Leggiamola…








TI AMO DI 2 AMORI
Rabi’a al-Adawiyya

Ti amo di due amori,
uno di passione, uno a Te dovuto.
Nell’amore di passione
chiamo costantemente il Tuo nome e nessun altro.
Nell’amore a Te dovuto
ti togli il velo e lasci ch’io Ti veda.
Non merito lode per nessuno di questi amori.
Tu solo meriti lode per entrambi.







So bene che possono esserci interpretazioni diverse
come, ad esempio, sul tipo di amore di cui lei parla
(divino, umano, universale?).

Voi cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan





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Torniamo alla poesia Sufi con questa gemma
di una “moderna” poetessa di 1400 anni fa
che ci parla in modo sublime ma inconsueto
della grandezza del sentimento d'amore…


TI AMO DI 2 AMORI
–  DELIZIOSA POESIA SUFI D'AMORE –

..
Rabi'a al-Adawiyya – (Bassora 713/717 – 801)




Rabi'a al-Adawiyya
è una grande poetessa e mistica medievale irachena,
nonché grande esponente del sufismo
inteso sia come pensiero che come poesia
ed addirittura ne viene considerata la madre“.


Questo dimostra anche come nel sufismo non c'era
fin dall'inizio alcuna differenza tra i sessi
in quanto la spiritualità non è maschile né femminile
e ciò ci porta ad una incredibile considerazione
e cioè che le donne dell'epoca, pur nell'ambito islamico,
godevano di grande considerazione e libertà.








Attar fu un suo grande ammiratore e su di lei scrisse
“Storie e detti di Rabi‘a”.
.
Per comprender la forza e l'indipendenza del suo pensiero
ecco un significativo botta e risposta così come ci è stato tramandato:






,
,


“Donde sei venuta?”

“Dall’altro mondo”.

“E dove sei diretta?”

“All’altro mondo”.

“E cosa fai in questo mondo?”

“Me ne prendo gioco.

Mangio del suo pane

e compio l’opera dell’altro mondo”

,
,






Ma veniamo alla poesia i cui simboli stavolta appaiono
(a mio parere) di non difficile interpretazione:

Il primo amore appartiene alla sfera umana
ed il secondo supera i confini del tempo e dello spazio.


L'amore profondamente vissuto in queste 2 modalità
ci conduce verso l'Assoluto.


Leggiamola…








TI AMO DI 2 AMORI
Rabi'a al-Adawiyya

Ti amo di due amori,
uno di passione, uno a Te dovuto.
Nell’amore di passione
chiamo costantemente il Tuo nome e nessun altro.
Nell’amore a Te dovuto
ti togli il velo e lasci ch’io Ti veda.
Non merito lode per nessuno di questi amori.
Tu solo meriti lode per entrambi.







So bene che possono esserci interpretazioni diverse
come, ad esempio, sul tipo di amore di cui lei parla
(divino, umano, universale?).

Voi cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan





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L’allegoria delle farfalle – Questa sublime poesia poesia sufi di Attar vi svela il senso del vero amore   2 comments

 

 

 

 

 

 

Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.

 
  



 


 L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 POESIA SUFI… SUBLIME

 

 

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi…

che ci dà una visione altissima… direi divina… di questo sentimento…
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate… di Attar,
grande poeta e mistico persiano…,  ne è un chiaro esempio.

 
 
 
 
 
Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po’ misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimè oggi non c’è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
possiamo farlo ascoltando questa musica new age




 
 
 
 
 
 
ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 




 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA






 

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Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.

 
  



 


 L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 POESIA SUFI… SUBLIME

 

 

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi…

che ci dà una visione altissima… direi divina… di questo sentimento…
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate… di Attar,
grande poeta e mistico persiano…,  ne è un chiaro esempio.

 
 
 
 
 
Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po' misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimè oggi non c'è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E' giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
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ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 




 

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Come saprete, la poesia Sufi,
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 L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 POESIA SUFI… SUBLIME

 

 

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi…

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Questa poesia, tra le più note ed amate… di Attar,
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Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
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se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
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Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po' misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimé oggi non c'è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
Gabriele La Porta
 
 
 
 
 
E' giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
possiamo farlo ascoltando questa musica new age




 
 
 
 
 
 
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– Attar –
 
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 




 

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L’allegoria delle farfalle – Sublime poesia di Attar sul senso del vero grande amore   4 comments

 

 

 

 

 

 

Come saprete, la poesia Sufi,
è un genere di poesia che ci lancia messaggi,
apparentemente segreti,
sia d’amore che di affascinanti visioni ultraterrene.

 
  



 


 L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE

 POESIA SUFI… SUBLIME

 

 

Amo però in particolare la poesia d’amore Sufi…

che ci dà una visione altissima… direi divina… di questo sentimento…
 
 
 
Questa poesia, tra le più note ed amate… di Attar,
grande poeta e mistico persiano…,  ne è un chiaro esempio.

 
 
 
 
 
Attar (Nīshāpūr, 1142 – Nīshāpūr, 1220)
 
 
 
 
Essa, a mio parere, ci invita a considerare la nostra impossibilità
a comprender e viver l’Amore…
quello vero…
se non dopo aver annullato tutte le varie e dure incrostazioni,
veri e propri schermi ed impedimenti,
 alla libera realizzazione del nostro…
IO. 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Segnalo l’importanza di leggere gli ultimi versi…
con attenzione…
 
 
Essi… a prima vista potrebbero sembrare un po' misteriosi…
ma poi… ritengo che intuitivamente riveleranno ai nostri cuori
il messaggio che il poeta ha voluto inviarci…

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Il messaggio… infatti… stavolta non appare tanto sibillino
ma tuttavia, volendo, è suscettibile di diverse interpretazioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ho conosciuto questa poesia qualche anno fa
  grazie alla trasmissione culturale notturna di  RAI 2
che ahimé oggi non c'è più…
curata brillantemente dallo scrittore e saggista 
Prof. Gabriele La Porta…

 
 
 
 
 
Gabriele La Porta
 
 
 
 
 
E' giunto il momento di leggerla e, se ci va, 
possiamo farlo ascoltando questa musica new age




 
 
 
 
 
 
ALLEGORIA DELLE FARFALLE
– Attar –
 
 
Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.

Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 

 
 


 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
 
 
Ciaooooooooooooooooooooo
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 




 

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