Abbiamo ora la ricostruzione del volto del mitico faraone
ed anche nuove rivelazioni sulla causa della sua morte:
una cancrena.
IL CAIRO – Un team di esperti francesi, statunitensi ed egiziani è riuscito a ricostruire il volto di Tutankhamon, attraverso una tomografia computerizzata della mummia del faraone vissuto nel XIV secolo a.C..
Dalla ricostruzione il faraone egiziano appare un uomo giovane, di circa di 19 anni, dalle labbra carnose.
Il volto del faraone
Gli studi sulle spoglie di Tutankamon erano iniziati a gennaio quando un equipe di scienziati sotto la direzione del segretario generale dell’Amministrazione archeologica del Cairo, Zahi Hawwas, ha estratto dal sarcofago che si trova nella Valle dei Re, la mummia del faraone.
Una delle riproduzioni mostra un giovane dalla faccia di bambino, dalle guance paffute e dal mento rotondo, con una rassomiglianza con la famosa maschera d’oro dello stesso regnante, rinvenuta nella sua tomba nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter.
Gli studiosi hanno realizzato a computer modelli del viso del faraone-ragazzo, basati su circa 1.700 scansioni ad alta risoluzione ricavate dalla tomografia computerizzata della mummia, al fine di rivelare le sembianze dell’antico re al momento della sua morte, circa 3.300 anni fa.
La forma del viso e del teschio sono notevolmente simili ad un famoso ritratto di Tutankhamon da ragazzo – ha precisato Zahi Hawass – , quando fu mostrato come il dio Sole all’alba, sorgente da un germoglio di loto».
Il volto del faraone Tutankhamon ricostruito al computer (Ap)
Le indagini hanno svelato anche che il leggendario re egiziano morì di una cancrena fulminante, dopo essersi rotto una gamba.
Dopo esserci consultati con esperti italiani e svizzeri e scienziati egiziani – spiegano gli studiosi che hanno realizzato l’impresa – abbiamo concluso che una frattura alla gamba sinistra del re, procurata il giorno precedente la sua morte, era infettata dalla cancrena e fu la causa del decesso.
E ancora: La frattura non si verificò durante il processo di mummificazione né fu il risultato di un danneggiamento della mummia, come sostenuto dall’archeologo britannico Howard Carter, ovvero colui che nel 1922 scoprì il sarcofago del leggendario faraone.
Gli scienziati non hanno trovato prove che il faraone fosse stato colpito alla testa, né che fosse stato ucciso, come è stato detto in passato.
Testo dal Impaginaz. e coordinam. T.K.
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P.S. Non c’è da meravigliarsi del fatto che nella ricostruzione virtuale
del volto il faraone appaia truccato dato che
nell’Antico Egitto il trucco era usato anche dagli uomini. (NTK)
Ciao da Tony Kospan
PER CHI AMA I RICORDI LA STORIA E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
Egli è stato uno dei massimi esponenti,
se non il massimo, dell’impressionismo…
e certamente, nel cuore, nella fedeltà e nello stile,
il più impressionista di tutti gli impressionisti.
.
.
.
Donna nel prato
.
CLAUDE MONET
PADRE DELL’IMPRESSIONISMO
E
POETA DELLA LUCE E DEL PAESAGGIO
Régate à Argenteuil
BREVE PERCORSO ARTISTICO
Inizia presto, a 18 anni, a dedicarsi alla pittura,
soprattutto di paesaggi, sotto la guida di Boudin.
Trasferitosi a Parigi frequenta, e studia, gli artisti
che allora andavano per la maggiore…
ma si appassiona in particolare per le opere
di Courbet e della Scuola di Barbizon.
Adolfo Monet legge in giardino – 1866
Egli non ama e non apprezza le formalità
dell’arte classica al punto che si racconta
che non sia mai entrato al Louvre.
Pian piano pur seguendo lo spirito della pittura dei suoi tempi
acquisisce sempre di più uno stile personale
costituito da schizzi di colore ed assenza di linee nette.
Monet – Bianca Monet che dipinge
E’ del 1874 il suo dipinto “Impression Soleil levant”
che fu esposto alla prima mostra dei futuri impressionisti,
che si tenne nello studio del fotografo Nadar.
Questa fu una mostra di pittori
che allora condividevano questo nuovo modo di dipingere
(Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro e Sisley)
ed i cui dipinti erano stati rifiutati dal Salon “ufficiale”,
cioè quello dell’Académie des beaux-arts di Parigi.
Questo dipinto acquisirà poi un’importanza fondamentale
come vedremo più giù.
.
.
La Cattedrale di Rouen
.
MONET E L’IMPRESSIONISMO
La corrente artistica prenderà infatti il nome Impressionismo
proprio da quel suo dipinto che possiamo vedere qui giù
e che in fondo già racchiude tutta la sua passione
per la luce, il colore e la natura.
Impression soleil levant – 1872
.
.
Monet raffina sempre più il suo stile, sempre senza tradire mai
lo spirito impressionista, dedicandosi a creare dipinti
con soggetti più volte rivisitati ed oltre ai vari paesaggi
abbiamo soprattutto la serie della “Cattedrale di Rouen“,
dipinta sempre con luci ed atmosfere diverse
e negli ultimi anni quella vasta e talvolta quasi eterea delle “Ninfee”.
.
.
La passeggiata
La sua geniale capacità di tradurre nei dipinti
ogni sfumatura dei paesaggi fece scrivere al grande scrittore
Guy de Maupassant
“una volta prese tra le mani un temporale che batteva sul mare
e lo gettò sulla tela: e quella che aveva così dipinto era proprio la pioggia“.
Ninfee rosa
.
.
“La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile,
benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo”
Pertanto egli rimase sempre fedele allo spirito di questa mitica corrente.
.
.
Passeggiata sulla scogliera
PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE
.
.
La pittura di Monet, come quella di tutti gli impressionisti,
non mira alla realtà, ma alle sensazioni individuali
e quindi è quanto di più lontano possa essere rispetto
al realismo, sia inteso come espressione della cruda realtà,
che di descrizione della sublime bellezza.
.
.
Terrazza sul mare a Sainte Adresse
Il pittore e l’oggetto del dipinto subiscono il fluire senza soste del tempo
ed ecco la dissoluzione delle forme
attraverso la perdita dei contorni netti delle immagini fino ad avere dipinti
che ad una visione distratta potrebbero apparire semplici macchie di colori.
Monet – Ninfee – 1908
E’ soprattutto nei paesaggi, come accennavo su,
che Monet raggiunge dei vertici davvero altissimi.
Con lui si ha un vero e proprio rovesciamento
dei concetti della pittura paesaggistica che non è più natura dipinta
ma diventa espressione dell’esperienza interiore.
.
.
Camille Monet in giardino (partic.)
Il suo amore per la pittura “en plein air” ci viene confermato
anche da questo dipinto dell’amico, e compagno di corrente, Renoir,
che lo ritrae proprio mentre dipinge all’aperto nel suo giardino.
Renoir – Monet che dipinge nel suo giardino
.
Possiamo dare un’ulteriore sguardo alla bellezza dei suoi dipinti
Egli è stato uno dei massimi esponenti,
se non il massimo, dell’impressionismo…
e certamente, nel cuore, nella fedeltà e nello stile,
il più impressionista di tutti gli impressionisti.
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Donna nel prato
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CLAUDE MONET
PADRE DELL’IMPRESSIONISMO
E
POETA DELLA LUCE E DEL PAESAGGIO
Régate à Argenteuil
BREVE PERCORSO ARTISTICO
Inizia presto, a 18 anni, a dedicarsi alla pittura,
soprattutto di paesaggi, sotto la guida di Boudin.
Trasferitosi a Parigi frequenta, e studia, gli artisti
che allora andavano per la maggiore…
ma si appassiona in particolare per le opere
di Courbet e della Scuola di Barbizon.
Adolfo Monet legge in giardino – 1866
Egli non ama e non apprezza le formalità
dell’arte classica al punto che si racconta
che non sia mai entrato al Louvre.
Pian piano pur seguendo lo spirito della pittura dei suoi tempi
acquisisce sempre di più uno stile personale
costituito da schizzi di colore ed assenza di linee nette.
Monet – Bianca Monet che dipinge
E’ del 1874 il suo dipinto “Impression Soleil levant”
che fu esposto alla prima mostra dei futuri impressionisti,
che si tenne nello studio del fotografo Nadar.
Questa fu una mostra di pittori
che allora condividevano questo nuovo modo di dipingere
(Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro e Sisley)
ed i cui dipinti erano stati rifiutati dal Salon “ufficiale”,
cioè quello dell’Académie des beaux-arts di Parigi.
Questo dipinto acquisirà poi un’importanza fondamentale
come vedremo più giù.
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La Cattedrale di Rouen
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MONET E L’IMPRESSIONISMO
La corrente artistica prenderà infatti il nome Impressionismo
proprio da quel suo dipinto che possiamo vedere qui giù
e che in fondo già racchiude tutta la sua passione
per la luce, il colore e la natura.
Impression soleil levant – 1872
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Monet raffina sempre più il suo stile, sempre senza tradire mai
lo spirito impressionista, dedicandosi a creare dipinti
con soggetti più volte rivisitati ed oltre ai vari paesaggi
abbiamo soprattutto la serie della “Cattedrale di Rouen“,
dipinta sempre con luci ed atmosfere diverse
e negli ultimi anni quella vasta e talvolta quasi eterea delle “Ninfee”.
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La passeggiata
La sua geniale capacità di tradurre nei dipinti
ogni sfumatura dei paesaggi fece scrivere al grande scrittore
Guy de Maupassant
“una volta prese tra le mani un temporale che batteva sul mare
e lo gettò sulla tela: e quella che aveva così dipinto era proprio la pioggia“.
Ninfee rosa
.
.
“La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile,
benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo”
Pertanto egli rimase sempre fedele allo spirito di questa mitica corrente.
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Passeggiata sulla scogliera
PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE
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La pittura di Monet, come quella di tutti gli impressionisti,
non mira alla realtà, ma alle sensazioni individuali
e quindi è quanto di più lontano possa essere rispetto
al realismo, sia inteso come espressione della cruda realtà,
che di descrizione della sublime bellezza.
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Terrazza sul mare a Sainte Adresse
Il pittore e l’oggetto del dipinto subiscono il fluire senza soste del tempo
ed ecco la dissoluzione delle forme
attraverso la perdita dei contorni netti delle immagini fino ad avere dipinti
che ad una visione distratta potrebbero apparire semplici macchie di colori.
Monet – Ninfee – 1908
E’ soprattutto nei paesaggi, come accennavo su,
che Monet raggiunge dei vertici davvero altissimi.
Con lui si ha un vero e proprio rovesciamento
dei concetti della pittura paesaggistica che non è più natura dipinta
ma diventa espressione dell’esperienza interiore.
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Camille Monet in giardino (partic.)
Il suo amore per la pittura “en plein air” ci viene confermato
anche da questo dipinto dell’amico, e compagno di corrente, Renoir,
che lo ritrae proprio mentre dipinge all’aperto nel suo giardino.
Renoir – Monet che dipinge nel suo giardino
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Possiamo dare un’ulteriore sguardo alla bellezza dei suoi dipinti