Archivio per l'etichetta ‘ARTE EPIFANIA’
L’Epifania, ovvero l’Adorazione dei Re Magi,
è un tema pittorico molto antico
essendo stato affrontato già dalle prime comunità cristiane.

James Tissot
.
.
.
Tuttavia di quelle opere esistono pochissime tracce
ma, a partire da Giotto con l’affresco nella Cappella
degli Scrovegni di Padova del 1305 (vedi giù in fondo al post),
il tema si afferma sempre di più in Italia ed in Europa.
Andrea Mantegna (partic.)
Questo post intende presentare un’interessante ed ampia raccolta
di noti dipinti sul tema ma senza alcuna pretesa
che possa essere neanche lontanamente esaustiva.
Andrea Mantegna – (parte centrale di trittico)
Come potremo notare
osservando con un po’ di attenzione i vari dipinti, essi,
per impostazione, scena, colori, stili ed ambientazione (anche storica)
sono diversissimi tra loro pur trattando poi lo stesso tema.
Durer

Hans Memling – (parte centrale di trittico)
.

Gentile da Fabriano

Botticelli

Leonardo

Masaccio

Pseudo Domenico di Michelino

Giorgione

Master of Antwerp Adoration (autore non ben identificato)

Niccolò Bambini

Edward Burne Jones
Tony Kospan
IL GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
.
.
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L’Epifania, ovvero l’Adorazione dei Re Magi,
è un tema pittorico molto antico
essendo stato affrontato già dalle prime comunità cristiane.

James Tissot
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Tuttavia di quelle opere esistono pochissime tracce
ma, a partire da Giotto con l’affresco nella Cappella
degli Scrovegni di Padova del 1305 (vedi giù in fondo al post),
il tema si afferma sempre di più in Italia ed in Europa.
Andrea Mantegna (partic.)
Questo post intende presentare un’interessante ed ampia raccolta
di noti dipinti sul tema ma senza alcuna pretesa
che possa essere neanche lontanamente esaustiva.
Andrea Mantegna – (parte centrale di trittico)
Come potremo notare
osservando con un po’ di attenzione i vari dipinti, essi,
per impostazione, scena, colori, stili ed ambientazione (anche storica)
sono diversissimi tra loro pur trattando poi lo stesso tema.
Durer

Hans Memling – (parte centrale di trittico)
.

Gentile da Fabriano

Botticelli

Leonardo

Masaccio

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Andrea Mantegna (partic.)
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degli Scrovegni di Padova del 1305 (vedi giù in fondo al post),
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Andrea Mantegna (partic.)
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Andrea Mantegna – (parte centrale di trittico)
Durer

Hans Memling – (parte centrale di trittico)
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Gentile da Fabriano

Botticelli

Leonardo

Masaccio

Pseudo Domenico di Michelino

Giorgione

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Niccolò Bambini

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L’Epifania, ovvero l’Adorazione dei Re Magi,
è un tema pittorico affrontato
già dalle prime comunità cristiane.

James Tissot
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ma, a partire da Giotto con l’affresco nella Cappella
degli Scrovegni di Padova del 1305 (vedi giù in fondo al post),
il tema si afferma sempre di più in Italia ed in Europa.
Andrea Mantegna (partic.)
Questo post intende presentare un’interessante ed ampia raccolta
di noti dipinti sul tema ma senza alcuna pretesa
che possa essere neanche lontanamente esaustiva.
Andrea Mantegna – (parte centrale di trittico)
Durer

Hans Memling – (parte centrale di trittico)
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Gentile da Fabriano

Botticelli

Leonardo

Masaccio

Pseudo Domenico di Michelino

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Tutti crediamo di conoscer la Befana-Epifania
ma sappiamo davvero…
cosa significa… e qual è la sua storia?

EPIFANIA E BEFANA
SIGNIFICATO STORIA E TRADIZIONI
IL SIGNIFICATO
Ma… che vuol dire Epifania?
L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.
E', infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.
Nel mondo cristiano il termine indica dunque la festa religiosa che evoca, oltre all’adorazione dei Magi, anche vari avvenimenti della vita di Cristo, soprattutto la nascita, il battesimo, il primo miracolo operato a Cana, la sua venuta alla fine dei tempi.
Mentre in Occidente l'Epifania è ora nettamente distinta dal Natale e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, nelle chiese orientali, l’Epifania è invece la festa del battesimo di Gesù nel Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania, la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.

STORIA DELLA BEFANA
L’origine di questa figura invece non è religiosa ma è probabilmente connessa alle tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso ormai pronto alla rinascita come anno nuovo.
Esse narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
E' però nel Medio Evo che a seguito di modificazioni ed interconnessioni di queste antiche tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana… come simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.

L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia).
In alcune chiese orientali… la festa della celebrazione del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù è tutt'uno.
FOLCLORE E TRADIZIONI
La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla, da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante i saturnali.
Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.
Secondo la poetica immagine… la vecchia, che nella tradizione contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso sacco ricolmo sulle spalle.

In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.

Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania, o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi, il più indicato per combattere le forze del male.

– TESTO ED IMMAGINI DA VARI SITI WEB
– IMPAGINAZIONE INTEGRAZIONI E COORDINAM. T.K.









LEGGI NEL BLOG… ANCHE
LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA


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Tutti crediamo di conoscer la Befana-Epifania
ma sappiamo davvero…
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EPIFANIA E BEFANA
SIGNIFICATO STORIA E TRADIZIONI
IL SIGNIFICATO
Ma… che vuol dire Epifania?
L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.
E', infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.
Nel mondo cristiano il termine indica dunque la festa religiosa che evoca, oltre all’adorazione dei Magi, anche vari avvenimenti della vita di Cristo, soprattutto la nascita, il battesimo, il primo miracolo operato a Cana, la sua venuta alla fine dei tempi.
Mentre in Occidente l'Epifania è ora nettamente distinta dal Natale e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, nelle chiese orientali, l’Epifania è invece la festa del battesimo di Gesù nel Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania, la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.

STORIA DELLA BEFANA
L’origine di questa figura invece non è religiosa ma è probabilmente connessa alle tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso ormai pronto alla rinascita come anno nuovo.
Esse narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
E' però nel Medio Evo che a seguito di modificazioni ed interconnessioni di queste antiche tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana… come simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.

L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia).
In alcune chiese orientali… la festa della celebrazione del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù è tutt'uno.
FOLCLORE E TRADIZIONI
La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla, da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante i saturnali.
Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.
Secondo la poetica immagine… la vecchia, che nella tradizione contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso sacco ricolmo sulle spalle.

In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.

Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania, o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi, il più indicato per combattere le forze del male.

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