Nato a Pittsburgh in una famiglia d'origine slovacca, dopo essersi diplomato nel 1949, inizia a lavorare come grafico pubblicitario per alcune note riviste ma svolge anche l'attività di vetrinista e di scenografo.
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue e nel 1952 tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.
Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti ed alla pubblictà di grandi marche… ed inizia ad usare la serigrafia…
Successivamente affronta un'iniziativa molto più ampia la “Factory“ una specie di officina creativa e collettiva d'arte di massa..
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche la sua arte ebbe molte critiche negative.
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano, proprio negli anni in cui il mondo della cultura
cercava di lottare contro di esso.
Ma le sue opere, nonostante questo,
avevano un grande successo di mercato forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio, e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi “Sleep” ed “Empire”.
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della 'Factory', sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte, in un ospedale di New York a seguito di un'operazione alla cistifellea, si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d'arte
ed a rivisitare famosi capolavori… (l'ultimo prima di morire fu “L'ultima cena”).
Venne sepolto a Pittsburgh
che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
LA SUA VISIONE ARTISTICA
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo ma affronta anche temi sociali veri come gli incidenti stradali e la sedia elettrica.
Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo
Nato a Pittsburgh in una famiglia d’origine slovacca, dopo essersi diplomato nel 1949, inizia a lavorare come grafico pubblicitario per alcune note riviste ma svolge anche l’attività di vetrinista e di scenografo.
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue e nel 1952 tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.
Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti ed alla pubblictà di grandi marche… ed inizia ad usare la serigrafia…
Successivamente affronta un’iniziativa molto più ampia la “Factory“ una specie di officina creativa e collettiva d’arte di massa..
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche la sua arte ebbe molte critiche negative.
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano, proprio negli anni in cui il mondo della cultura
cercava di lottare contro di esso.
Ma le sue opere, nonostante questo,
avevano un grande successo di mercato forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio, e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi “Sleep” ed “Empire”.
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della ‘Factory‘, sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte, in un ospedale di New York a seguito di un’operazione alla cistifellea, si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d’arte
ed a rivisitare famosi capolavori… (l’ultimo prima di morire fu “L’ultima cena”).
Venne sepolto a Pittsburgh
che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
LA SUA VISIONE ARTISTICA
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo ma affronta anche temi sociali veri come gli incidenti stradali e la sedia elettrica.
Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo
Nato a Pittsburgh in una famiglia d’origine slovacca,
dopo essersi diplomato nel 1949, inizia a lavorare
come grafico pubblicitario per alcune note riviste
ma svolge anche l’attività di vetrinista e di scenografo.
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue e nel 1952
tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.
Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti
ed alla pubblictà di grandi marche… ed inizia ad usare la serigrafia…
Successivamente affronta un’iniziativa molto più ampia la “Factory“
una specie di officina creativa e collettiva d’arte di massa..
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno
nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche
la sua arte ebbe molte critiche negative.
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano,
proprio negli anni in cui il mondo della cultura
cercava di lottare contro di esso.
Ma le sue opere, nonostante questo,
avevano un grande successo di mercato forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio,
e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi
“Sleep” ed “Empire”.
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della ‘Factory‘,
sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte,
in un ospedale di New York a seguito di un’operazione alla cistifellea,
si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d’arte
ed a rivisitare famosi capolavori…
(l’ultimo prima di morire fu “L’ultima cena”).
Venne sepolto a Pittsburgh
che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
LA SUA VISIONE ARTISTICA
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo
ma affronta anche temi sociali veri come gli incidenti stradali
e la sedia elettrica.
Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno
e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo
Nato a Pittsburgh in una famiglia d’origine slovacca,
dopo essersi diplomato nel 1949, inizia a lavorare
come grafico pubblicitario per alcune note riviste
ma svolge anche l’attività di vetrinista e di scenografo.
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue e nel 1952
tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.
Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti
ed alla pubblictà di grandi marche… ed inizia ad usare la serigrafia…
Successivamente affronta un’iniziativa molto più ampia la “Factory“
una specie di officina creativa e collettiva d’arte di massa..
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno
nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche
la sua arte ebbe molte critiche negative.
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano,
proprio negli anni in cui il mondo della cultura
cercava di lottare contro di esso.
Ma le sue opere, nonostante questo,
avevano un grande successo di mercato forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio,
e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi
“Sleep” ed “Empire”.
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della ‘Factory‘,
sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte,
in un ospedale di New York a seguito di un’operazione alla cistifellea,
si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d’arte
ed a rivisitare famosi capolavori…
(l’ultimo prima di morire fu “L’ultima cena”).
Venne sepolto a Pittsburgh
che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
LA SUA VISIONE ARTISTICA
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo
ma affronta anche temi sociali veri come gli incidenti stradali
e la sedia elettrica.
Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno
e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)
E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo amato ed odiato per i suoi eccessi… e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.
Autoritratto
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard che diventò prima sua amante e poi sua moglie e con cui restò poi per tutta la vita.
Dalì e Gala
Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità dipingendola quasi sempre nuda e provocante.
Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Metamorfosi di Narciso – 1937
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria“
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.
La persistenza della memoria
.
.
Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars“,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.
.
Il sogno americano
.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.
.
.
Mae WEst
.
Dopo la morte di Gala negli anni ’60
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.
Ragazza alla finestra
LA DOMANDA
La domanda che molti si pongono è: L’artista spagnolo era un folle o un genio?
Propendo per la seconda ipotesi… e spiego perché.
Donna nel paesaggio
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…
Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica Dalì fece cose non degne di un grande pittore ma questo nulla toglie al suo grande estro ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.
La rosa meditativa
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte nell’ambito del surrealismo ma non solo