Archivio per l'etichetta ‘Antoine de Saint-Exupery’
Augurarsi e augurare che l’anno nuovo
risulti migliore del precedente
è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
– Pino Caruso –
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del 2023,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU)

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
Tony Kospan
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Francis Davis Millet – Lettura della storia di Enone (Moglie di Paride)
Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Francis Davis Millet – Vicino alla finestra (la moglie dell’artista)
CERCAMI
Claudio Pompi *
Cercami in ogni angolo del mondo,
nelle foglie ingiallite a terra cadute,
nelle strade deserte dal vento spazzate.
Cercami nel placido ruscello,
nel crespo e agitato torrente che al fiume
…scende e questo, lento e possente,
al mare s’arrende .
Cercami là dove mai avresti pensato
io fossi,nell’odio più nascosto che ogni uomo
cova o nel triste pentimento che stanchi,
al calar del tempo si prova.
Cercami nel dolce e sofferto amore
di quanti s’amano prigionieri di amori rubati
e silenziosi vivono amori proibiti.
Cercami nel vuoto di uomini senza domani,
nel sogno di un poeta,nelle carezze audaci
di sconosciute mani
Cercami nelle parole di un falso profeta,
nel sorriso di un bambino .
Mi troverai se solo lo vorrai,
perché tutto questo io sono stato un tempo.
Ho rubato, amato, pianto e sorriso
Ho odiato in silenzio
e in silenzio ho perdonato.
Sono stato un poeta, un ladro, un amante.
Sono stato tutto quello che ogni giorno vedi.
Sarò, nel tuo cuore, quello che vorrai.

Francis Davis Millet **- Difficile duetto


da Orso Tony
*Un amico di Fb che non c’è più
ma che vive ancora nel web con le sue poesie
e grazie agli amici che
ne mantengono vivo il ricordo.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
**Francis Davis Millet è il pittore “accademico”
scomparso col Titanic
LA TUA PAGINA PER SOGNARE

Francis Davis Millet
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Mi piace Caricamento...
Augurarsi e augurare che l’anno nuovo
risulti migliore del precedente
è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
– Pino Caruso –
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del 2023,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU)

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
Tony Kospan
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Francis Davis Millet – Lettura della storia di Enone (Moglie di Paride)
Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Francis Davis Millet – Vicino alla finestra (la moglie dell’artista)
CERCAMI
Claudio Pompi *
Cercami in ogni angolo del mondo,
nelle foglie ingiallite a terra cadute,
nelle strade deserte dal vento spazzate.
Cercami nel placido ruscello,
nel crespo e agitato torrente che al fiume
…scende e questo, lento e possente,
al mare s’arrende .
Cercami là dove mai avresti pensato
io fossi,nell’odio più nascosto che ogni uomo
cova o nel triste pentimento che stanchi,
al calar del tempo si prova.
Cercami nel dolce e sofferto amore
di quanti s’amano prigionieri di amori rubati
e silenziosi vivono amori proibiti.
Cercami nel vuoto di uomini senza domani,
nel sogno di un poeta,nelle carezze audaci
di sconosciute mani
Cercami nelle parole di un falso profeta,
nel sorriso di un bambino .
Mi troverai se solo lo vorrai,
perché tutto questo io sono stato un tempo.
Ho rubato, amato, pianto e sorriso
Ho odiato in silenzio
e in silenzio ho perdonato.
Sono stato un poeta, un ladro, un amante.
Sono stato tutto quello che ogni giorno vedi.
Sarò, nel tuo cuore, quello che vorrai.

Francis Davis Millet **- Difficile duetto



da Orso Tony
*Un amico di Fb che non c’è più
ma che vive ancora nel web con le sue poesie
e grazie agli amici che
ne mantengono vivo il ricordo…
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
**Francis Davis Millet è il pittore “accademico”
scomparso col Titanic
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Charles Courtney Curran


Tutti i grandi sono stati un tempo bambini
ma pochi di loro se ne ricordano
– Antoine de Saint-Exupéry –

AGRODOLCE
Roberto Perin
Il mondo perfetto,
ideale: i ricordi.
Voglio vivere solo di piaceri,
il lampo di un bacio,
il fruscio di una carezza,
il temporale di una passione.
Ricordi di bimbo,
gli attimi di fantasia,
in sfide con il sole
nell’inventare ombre cinesi,
le urla nella notte
per spaventare i fantasmi.
In me bimbo,
in me uomo,
in me futura anima,
il desiderio di un mondo
senza ombre.
Voglio trasformare
la realtà in ricordo,
un ricordo eterno.
Giochi, fantasie e realtà,
in un perfetto mondo dei ricordi.
Voglio vivere il presente
al suono delle campane,
per vestirlo a festa
e portarlo nel mio
mondo perfetto.
Ricordi di baci,
ricordi d’amore,
ricordi…
che brilleranno per
l’eternità.
.
.
Charles Courtney Curran – Ritratto di Dolly – 1909
.
.









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Charles Courtney Curran
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è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
Pino Caruso
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del 2022,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU) 

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi…
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
Tony Kospan
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Ferdinand Georg Waldmüller – I vicini



L’amore vero è così:
non ha nessuno scopo e nessuna ragione,
e non si sottomette a nessun potere
fuorché alla grazia umana.
– Elsa Morante –
Ferdinand Georg Waldmüller – Gli innamorati
HO CONOSCIUTO
Alda Merini
Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odorano il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore
mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.
.
.
.
Ferdinand Georg Waldmüller – Il tempo delle rose
da Orso Tony

Ferdinand Georg Waldmüller – Giovane contadina con tre bambini alla finestra
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Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Francis Davis Millet – Vicino alla finestra (la moglie dell’artista)
CERCAMI
Claudio Pompi *
Cercami in ogni angolo del mondo,
nelle foglie ingiallite a terra cadute,
nelle strade deserte dal vento spazzate.
Cercami nel placido ruscello,
nel crespo e agitato torrente che al fiume
…scende e questo, lento e possente,
al mare s’arrende .
Cercami là dove mai avresti pensato
io fossi,nell’odio più nascosto che ogni uomo
cova o nel triste pentimento che stanchi,
al calar del tempo si prova.
Cercami nel dolce e sofferto amore
di quanti s’amano prigionieri di amori rubati
e silenziosi vivono amori proibiti.
Cercami nel vuoto di uomini senza domani,
nel sogno di un poeta,nelle carezze audaci
di sconosciute mani
Cercami nelle parole di un falso profeta,
nel sorriso di un bambino .
Mi troverai se solo lo vorrai,
perché tutto questo io sono stato un tempo.
Ho rubato, amato, pianto e sorriso
Ho odiato in silenzio
e in silenzio ho perdonato.
Sono stato un poeta, un ladro, un amante.
Sono stato tutto quello che ogni giorno vedi.
Sarò, nel tuo cuore, quello che vorrai.

Francis Davis Millet **- Difficile duetto



da Orso Tony
*Un amico di Fb che non c’è più
ma che vive ancora nel web con le sue poesie
e grazie agli amici che
ne mantengono vivo il ricordo…
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
**Francis Davis Millet è il pittore “accademico”
scomparso col Titanic
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Tutti i grandi sono stati un tempo bambini
ma pochi di loro se ne ricordano
– Antoine de Saint-Exupéry –

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Roberto Perin
Il mondo perfetto,
ideale: i ricordi.
Voglio vivere solo di piaceri,
il lampo di un bacio,
il fruscio di una carezza,
il temporale di una passione.
Ricordi di bimbo,
gli attimi di fantasia,
in sfide con il sole
nell’inventare ombre cinesi,
le urla nella notte
per spaventare i fantasmi.
In me bimbo,
in me uomo,
in me futura anima,
il desiderio di un mondo
senza ombre.
Voglio trasformare
la realtà in ricordo,
un ricordo eterno.
Giochi, fantasie e realtà,
in un perfetto mondo dei ricordi.
Voglio vivere il presente
al suono delle campane,
per vestirlo a festa
e portarlo nel mio
mondo perfetto.
Ricordi di baci,
ricordi d’amore,
ricordi…
che brilleranno per
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Charles Courtney Curran – Ritratto di Dolly – 1909









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Augurarsi e augurare che l’anno nuovo risulti migliore del precedente
è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
Pino Caruso
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del nuovo anno,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU) 

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi…
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
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