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Cosa rivelano i lineamenti del nostro volto secondo l’antica tradizione cinese   Leave a comment



 
 




Facciamo un “salto” nell’antica Cina per conoscere
una tradizionale interpretazione del significato
dei lineamenti del nostro volto.


 
 
 
 
 
 
 

IL VOLTO 
– STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE –


 
 
 
 
 
 
 
 


I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.


Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.


I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli). 
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida. 
Simbolicamente significa che l’insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.


Si tratta invece di una lettura “dell’espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.


Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là, dando luminosità o opacità, rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell’età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
  

 

 

 
 
 

LA FRONTE

 

 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:


– L’aspetto della pelle e la direzione delle rughe.


Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.


Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;


una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.


Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.


Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.


 
 
 
 

 
 
 
 
 

GLI OCCHI
 
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell’anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).


Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.


La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.


Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell’occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 



 

 
 
 
 
 

LA BOCCA E LE LABBRA
 



 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.


Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell’atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.


L’antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all’ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all’insù.


Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un’impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un’atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.


Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.


Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 
 

 (DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
 
 
 
 
Concordo in pieno con le considerazioni finali dell’autore del testo che comunque resta molto interessante.
 
 
 
 


CIAO DA TONY KOSPAN

LOGHI FIRME ORSETTI ORSO TONY





ARCOBALEN99
Frecce2039
.
.
.
.








L’ATTEGGIAMENTO NOBILE – Antichissimo e saggio principio che oggi appare.. quasi incomprensibile   1 comment

 

 

 

 

 

 

Molto interessante questa riflessione

che ci giunge dall’antica Cina (II sec. a. C.)

attraverso un libro che era

nel contempo di saggezza e di divinazione.

 

 

 

 

 

 

 

L’ATTEGGIAMENTO NOBILE


 

 

 

 

 

 

La volontà di perseverare è più che mai necessaria quando sembra di dover compiere un atto che ci allontana dalla meta.
 
 
Questo indirizzo interiore che non si lascia deviare reca alla fine salute.
 
 
L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità.
 
 
Questo è l’aspetto positivo delle avversità.
 
 
Difficoltà e impedimenti fanno ripiegare l’uomo su se stesso.
 
 
Mentre però l’ignobile ricerca la colpa al di fuori, negli altri uomini, e accusa il destino,
il nobile cerca gli errori in se stesso,
e con questa introspezione l’impedimento esteriore diventa per lui uno stimolo per arricchirsi e formarsi interiormente.
 
 

 
 
 

 
 
 
da: I Ching – Libro dei Mutamenti

 
 
 
Giuliano Piancastelli – La passeggiata di Lord Fingal
 


 

Personalmente sono d’accordissimo con il concetto espresso
e cioè che è troppo facile prendersela con il destino cinico e baro
(anche se però  talvolta pure lui spesso ci mette del suo…)
mentre dobbiamo prima analizzare i nostri comportamenti
comprendere i nostri errori e poi riprendere
 il nostro cammino cercando di non ripeterli.

 

 

 


Ciao da Orso Tony

 

 

 

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Cosa rivela la forma dei lineamenti del nostro volto per l’antica tradizione cinese   Leave a comment



 
 




Facciamo un “salto” nell’antica Cina per conoscere
una tradizionale interpretazione del significato
dei lineamenti del nostro volto.


 
 
 
 
 
 
 

IL VOLTO 
– STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE –


 
 
 
 
 
 
 
 


I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.


Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.


I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli). 
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida. 
Simbolicamente significa che l’insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.


Si tratta invece di una lettura “dell’espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.


Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là, dando luminosità o opacità, rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell’età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
  

 

 

 
 
 

LA FRONTE

 

 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:


– L’aspetto della pelle e la direzione delle rughe.


Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.


Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;


una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.


Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.


Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.


 
 
 
 

 
 
 
 
 

GLI OCCHI
 
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell’anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).


Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.


La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.


Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell’occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 



 

 
 
 
 
 

LA BOCCA E LE LABBRA
 



 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.


Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell’atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.


L’antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all’ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all’insù.


Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un’impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un’atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.


Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.


Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 
 

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Concordo in pieno con le considerazioni finali dell’autore del testo che comunque resta molto interessante.
 
 
 
 


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L’ATTEGGIAMENTO NOBILE – Questo antichissimo e saggio principio oggi sembra proprio… rivoluzionario   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Molto interessante questa riflessione

che ci giunge dall’antica Cina (II sec. a. C.)

attraverso un libro che era

nel contempo di saggezza e di divinazione.

 

 

 

 

 

 

 

L’ATTEGGIAMENTO NOBILE


 

 

 

 

 

 

La volontà di perseverare è più che mai necessaria quando sembra di dover compiere un atto che ci allontana dalla meta.
 
 
Questo indirizzo interiore che non si lascia deviare reca alla fine salute.
 
 
L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità.
 
 
Questo è l’aspetto positivo delle avversità.
 
 
Difficoltà e impedimenti fanno ripiegare l’uomo su se stesso.
 
 
Mentre però l’ignobile ricerca la colpa al di fuori, negli altri uomini, e accusa il destino,
il nobile cerca gli errori in se stesso,
e con questa introspezione l’impedimento esteriore diventa per lui uno stimolo per arricchirsi e formarsi interiormente.
 
 

 
 
 

 
 
 
da: I Ching – Libro dei Mutamenti

 
 
 
Giuliano Piancastelli – La passeggiata di Lord Fingal
 


 

Personalmente sono d’accordissimo con il concetto espresso
e cioè che è troppo facile prendersela con il destino cinico e baro
(anche se però  talvolta pure lui spesso ci mette del suo…)
mentre dobbiamo prima analizzare i nostri comportamenti
comprendere i nostri errori e poi riprendere
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Ciao da Orso Tony

 

 

 

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Facciamo un “salto” nell’antica Cina per conoscere
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IL VOLTO 
– STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE –


 
 
 
 
 
 
 
 


I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.


Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.


I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli).
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida.
Simbolicamente significa che l’insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.


Si tratta invece di una lettura “dell’espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.


Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là,dando luminosità o opacità,rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell’età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
  

 

 

 
 
 

LA FRONTE

 

 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:


– L’aspetto della pelle e la direzione delle rughe.


Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.


Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;


una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.


Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.


Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.


 
 
 
 

 
 
 
 
 

GLI OCCHI
 
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell’anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).


Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.


La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.


Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell’occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 



 

 
 
 
 
 

LA BOCCA E LE LABBRA
 



 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.


Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell’atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.


L’antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all’ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all’insù.


Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un’impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un’atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.


Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.


Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 
 

 (DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
 
 
 
 
Concordo in pieno con le considerazioni finali dell’autore del testo… che comunque resta molto interessante…
 
 
 
 


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Molto interessante questa riflessione

che ci giunge dall'antica Cina (II sec. a. C.)

attraverso un libro che era

nel contempo di saggezza e di divinazione.

 

 

 

 

 

 

 

L'ATTEGGIAMENTO NOBILE


 

 

 

 

 

 

La volontà di perseverare è più che mai necessaria quando sembra di dover compiere un atto che ci allontana dalla meta.
 
 
Questo indirizzo interiore che non si lascia deviare reca alla fine salute.
 
 
L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità.
 
 
Questo è l’aspetto positivo delle avversità.
 
 
Difficoltà e impedimenti fanno ripiegare l’uomo su se stesso.
 
 
Mentre però l’ignobile ricerca la colpa al di fuori, negli altri uomini, e accusa il destino,
il nobile cerca gli errori in se stesso,
e con questa introspezione l’impedimento esteriore diventa per lui uno stimolo per arricchirsi e formarsi interiormente.
 
 

 
 
 

 
 
 
da: I Ching – Libro dei Mutamenti

 
 
 
j
Giuliano Piancastelli – La passeggiata di Lord Fingal
 


 

Personalmente sono d’accordissimo con il concetto espresso
e cioè che è troppo facile prendersela con il destino cinico e baro
(anche se però  talvolta pure lui spesso ci mette del suo…)
mentre dobbiamo prima analizzare i nostri comportamenti…
comprendere i nostri errori e poi… riprendere
 il nostro cammino cercando di non ripeterli.

 

 

 


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PER CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI






 

 

 

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I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.


Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.


I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli).
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida.
Simbolicamente significa che l'insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.


Si tratta invece di una lettura “dell'espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.


Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là,dando luminosità o opacità,rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell'età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
  

 

 

 
 
 

LA FRONTE

 

 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:


– L'aspetto della pelle e la direzione delle rughe.


Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.


Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;


una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.


Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.


Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.


 
 
 
 

 
 
 
 
 

GLI OCCHI
 
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell'anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).


Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.


La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.


Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell'occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 


 

 
 
 
 
 

LA BOCCA E LE LABBRA
 



 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.


Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell'atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.


L'antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all'ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all'insù.


Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un'impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un'atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.


Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.


Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 
 

 (DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
 
 
 
 
Concordo in pieno con le considerazioni finali dell'autore del testo… che comunque resta molto interessante…
 
 
 
 


CIAO DA TONY KOSPAN















 

L’ATTEGGIAMENTO NOBILE – Un antichissimo e saggio principio che oggi sembra proprio rivoluzionario   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Molto interessante questa riflessione

che ci giunge dall'antica Cina (II sec. a. C.)

attraverso un libro che era

nel contempo di saggezza e di divinazione.

 

 

 

 

 

 

 

L'ATTEGGIAMENTO NOBILE


 

 

 

 

 

 

La volontà di perseverare è più che mai necessaria quando sembra di dover compiere un atto che ci allontana dalla meta.
 
 
Questo indirizzo interiore che non si lascia deviare reca alla fine salute.
 
 
L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità.
 
 
Questo è l’aspetto positivo delle avversità.
 
 
Difficoltà e impedimenti fanno ripiegare l’uomo su se stesso.
 
 
Mentre però l’ignobile ricerca la colpa al di fuori, negli altri uomini, e accusa il destino,
il nobile cerca gli errori in se stesso,
e con questa introspezione l’impedimento esteriore diventa per lui uno stimolo per arricchirsi e formarsi interiormente.
 
 

 
 
 

 
 
 
da: I Ching – Libro dei Mutamenti

 
 
 
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Giuliano Piancastelli – La passeggiata di Lord Fingal
 


 

Personalmente sono d’accordissimo con il concetto espresso
e cioè che è troppo facile prendersela con il destino cinico e baro
(anche se però  talvolta pure lui spesso ci mette del suo…)
mentre dobbiamo prima analizzare i nostri comportamenti…
comprendere i nostri errori e poi… riprendere
 il nostro cammino cercando di non ripeterli.

 

 

 


Ciao da Orso Tony

 

 

 

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PER CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI






 

 

 

Le forme dei tratti del nostro viso hanno dei significati? Ecco quali sono per l’antica tradizione cinese!   Leave a comment



 
 




Facciamo un “salto” nell'antica Cina per conoscere
una tradizionale interpretazione del significato
dei lineamenti del nostro volto.


 
 
 
 
 
 
 

IL VOLTO 
– STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE –


 
 
 
 
 
 
 
 


I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.


Le montagne corrispondono ai punti cardinali, con il mento a nord, la fronte a sud, le guance a est e ovest, e il naso che naturalmente occupa il centro.


I fiumi corrispondono ai canali sensoriali: le orecchie, gli occhi, la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli).
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne, e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida.
Simbolicamente significa che l'insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.


Si tratta invece di una lettura “dell'espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.


Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là,dando luminosità o opacità,rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell'età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
  

 

 

 
 
 

LA FRONTE

 

 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:


– L'aspetto della pelle e la direzione delle rughe.


Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.


Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;


una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.


Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.


Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.


 
 
 
 

 
 
 
 
 

GLI OCCHI
 
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell'anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).


Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.


La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.


Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell'occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 


 

 
 
 
 
 

LA BOCCA E LE LABBRA
 



 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.


Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell'atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.


L'antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all'ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all'insù.


Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un'impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un'atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.


Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.


Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 
 

 (DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
 
 
 
 
Concordo in pieno con le considerazioni finali dell'autore del testo… che comunque resta molto interessante…
 
 
 
 


CIAO DA TONY KOSPAN















 

L’ATTEGGIAMENTO NOBILE – Semplice.. antichissimo e saggio principio che oggi però sembra proprio rivoluzionario   Leave a comment

 

 

 

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Giuliano Piancastelli – La passeggiata di Lord Fingal

 

 

 

Molto interessante questa riflessione

che ci giunge dall'antica Cina (II sec. a. C.)

attraverso un libro che era

nel contempo di saggezza e di divinazione.

 

 

 

 

 

 

 

L'ATTEGGIAMENTO NOBILE


 

 

 

 

 

 

La volontà di perseverare è più che mai necessaria quando sembra di dover compiere un atto che ci allontana dalla meta.
 
 
Questo indirizzo interiore che non si lascia deviare reca alla fine salute.
 
 
L’impedimento temporaneo è di grande valore per la formazione della personalità.
 
 
Questo è l’aspetto positivo delle avversità.
 
 
Difficoltà e impedimenti fanno ripiegare l’uomo su se stesso.
 
 
Mentre però l’ignobile ricerca la colpa al di fuori, negli altri uomini, e accusa il destino,
il nobile cerca gli errori in se stesso,
e con questa introspezione l’impedimento esteriore diventa per lui uno stimolo per arricchirsi e formarsi interiormente.
 
 

 
 
 

 
 
 
da: I Ching – Libro dei Mutamenti

 
 
 
 


 

Personalmente sono d’accordissimo con il concetto espresso
e cioè che è troppo facile prendersela con il destino cinico e baro
(anche se però  talvolta pure lui spesso ci mette del suo…)
mentre dobbiamo prima analizzare i nostri comportamenti…
comprendere i nostri errori e poi… riprendere
 il nostro cammino cercando di non ripeterli.

 

 

 

da Orso Tony

 

 

 

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