Archivio per l'etichetta ‘anni 70’
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Rino Gaetano,
è lo pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano
vero talento musicale degli anni ’70 che,
senza compromessi
tra sorrisi ed ironie,
ha raccontato in musica i nostri vizi ed i nostri difetti.
Considerato il “figlio unico” della canzone italiana,
è ancor oggi ricordato per la sua voce ruvida e spontanea,
per il graffiante sarcasmo delle sue canzoni
nonché per la denuncia sociale,
nascosta dietro i suoi testi apparentemente leggeri.
Personalità davvero libera ed indipendente… la sua.
Infatti faticò molto per aver un vero successo
sia per il suo carattere non semplice
che per i testi spesso di critica verso le diseguaglianze sociali
che non erano ben accolti dai soliti ambienti conservatori.
.
.
.
Il successo lo raggiunse con alcune canzoni poesie
che possiamo definire veri capolavori
ma il vero mito esplose solo dopo la sua precoce morte
avvenuta a soli 31 anni, per un incidente stradale.
Come ricordarlo se non con 2 sue bellissime canzoni?
Ecco la prima
e quest’altra è la seconda…
Tony Kospan
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ORA E’ ANCHE SU FB!

(Crotone 29.10.1950 – Roma 2.6.1981)
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Forse per molti, soprattutto delle nuove generazioni,
questo cantautore è un emerito sconosciuto…
ma, come vedremo, egli ha lasciato
una notevole impronta nel campo delle canzoni-poesie.
.
.

(Schaerbeek 8.4.1929 – Bobigny 9.10.1978)
Infatti questo cantautore belga di lingua francese
è unanimemente considerato
uno dei più grandi del secolo scorso.

I testi delle sue canzoni, per la loro bellezza e profondità,
sono considerati vere e proprie eleganti poesie.

Le sue canzoni degli anni 50, 60 e 70
furono quasi tutte dei successi
mentre non altrettanto si può dire dei film in cui recitò.
Morì molto giovane a 49 anni per una brutta malattia.

Possiamo ora ricordarlo
ascoltandolo e rivedendolo
in questa sua notissima canzone…
NE ME QUITTE PAS
(NON MI LASCIARE)

Il testo della canzone è composto da 5 strofe
ciascuna accompagnata dal ritornello Ne me quitte pas
cioè Non mi lasciare (o Non abbandonarmi).
In ciascuna di esse c’è un’accorata preghiera all’amata
con versi che raggiungono l’apice poetico nella 2° strofa…
“Creerò per te un regno
in cui il re sarà l’amore
in cui la legge sarà l’amore
ed in cui tu sarai la regina”


Tony Kospan
IL GRUPPO DI FB DEI RICORDI

Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Quelli che rimpiangono acriticamente l’amata Lira dimenticano i tanti problemi che la vecchia moneta visse nel corso del secolo della sua esistenza.
Uno dei casi più strani e molto divertenti (soprattutto per gli stranieri) fu la comparsa dei mini assegni.
Accadeva, in modo uniforme in tutta Italia nel 1975, che in poco tempo non si trovavano più le monete di metallo.
La causa precisa del fenomeno è ancora incerta, si suppone che, a causa della grande inflazione, la Zecca prediligesse la stampa di monete cartacee lasciando invariato il numero delle monetine.
O, secondo un’altra ipotesi, sembra che i produttori giapponesi di orologi ne facessero incetta, data la qualità del metallo delle nostre monete per le loro casse.
O ancora, secondo altri, a causa dell’apparizione e la grande diffusione di macchinette automatiche (juke box, slot machine etc) che ingoiavano enormi quantità di monetine.
Ci fu, come al solito, pure chi parlò di complotto!
Quel che è certo è che le monete scomparvero.
Allora i negozianti provarono a dare ai loro clienti il resto con caramelle, gettoni telefonici o altro.
Ma la cosa non funzionò ed ecco che comparvero i miniassegni.
Il primo fu emesso dall’Istituto Bancario San Paolo di Torino il 10.12.1975, a cui seguirono poi tante altre Banche ed Istituti di Credito vari con tagli di vario importo, da 50, 100, 150, 200, 250, 300 e persino da 350 lire!
Erano di 11 cm x 21 per lo più di cartaccia, ma erano anche colorati e scritti male.
La loro diffusione fu immediata dato che risolveva il problema contingente, ma in realtà già dopo qualche anno, dato che erano fatti di carta di poca qualità, essi iniziarono a deteriorarsi ed a divenire inservibili.
La cosa però interessò i collezionisti di tutto il mondo che cercarono di accaparrarsi queste strane monete nate senza alcuna legge o regola.
C’è da dire che non mancò nemmeno la diffusione di mini assegni falsi creati da falsari con intestazione di Banche inesistenti.
Il PM di Perugia volle intervenire e ne dispose il sequestro in tutto il territorio nazionale ma la cosa, ovviamente, non ebbe alcun seguito essendo gli assegnini milioni ed in tutte le tasche degli italiani.
Solo verso la fine del 1977 ed agli inizi del 1978 finalmente si muoveva la Zecca che iniziò ad incrementare la produzione di monetine (soprattutto con 100 milioni di monete da 200 lire il cd. “Bronzino”).
Pian piano i miniassegni non servivano più e tutti coloro che ne avevano in gran numero quando vollero trasformarli in lire si accorsero che praticamente ciò era impossibile dati gli adempimenti ed i costi dell’operazione molto superiori al loro valore.
Agli inizi del 1979 i miniassegni ormai erano scomparsi senza che gli Italiani ci facessero nemmeno caso.
Ora sono solo oggetti da collezione, ma restano tuttora 2 misteri.
Come mai scomparvero all’improvviso tutte le monetine e come si è potuta affermare in Italia una moneta alternativa e senza alcuna legge.
Tony Kospan
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Mi piace:
Mi piace Caricamento...
E’ stato, grazie al “caminetto televisivo” degli italiani,
dagli anni 50 in poi,
un nostro grande amico per molti decenni.
MIKE BONGIORNO… UN BREVE RICORDO
Sì era un compagno del nostro relax
e con lui abbiamo passato insieme
tante serate della nostra vita
assistendo alle sue trasmissioni di quiz.
New York 26.5.1924 – Monaco 8.9.2009
Era un personaggio allegro e schietto
nello spettacolo, ma anche nella realtà,
ed in fondo era anche semplice ed umano
e per questo lo sentivamo vicino a noi.
Mitiche poi erano le sue gaffes
in parte reali ed in parte costruite
ma sempre esilaranti.
MIKE BONGIORNO… PARTIGIANO
Mike però non è stato solo un personaggio televisivo
sempre sulla cresta dell’onda
ma anche un eroe partigiano che ha rischiato la vita.
Infatti durante la guerra partecipò alla Resistenza
soprattutto come staffetta tra i partigiani e gli Alleati
per la sua perfetta conoscenza dell’inglese
essendo vissuto da ragazzo a New York.
In una delle sue missioni fu catturato dai tedeschi
che stavano per fucilarlo ma, avendogli trovato addosso
documenti americani, lo rinchiusero a San Vittore
dove condivise la cella con Indro Montanelli.
Fu poi internato nel Campo di concentramento di Mauthausen
ed infine nel lager di Spittal an der Drau
dal quale fu liberato poco prima della fine della guerra
per uno scambio di prigionieri tra tedeschi ed americani.
MIKE E LA STORIA DELLA TV IN ITALIA
Ha certo rappresentato e quasi impersonificato
la TV e la sua evoluzione nel corso del ‘900
dalla RAI a SKY passando per MEDIASET.
Ricordiamolo infine in questo video in cui è con Totò
ed interpreta se stesso
alle prese con un concorrente della sua mitica
trasmissione “LASCIA O RADDOPPIA?“
.
.
Sicuramente starà gridando anche nell’aldilà
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Rino Gaetano,
è lo pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano
vero talento musicale degli anni ’70 che,
senza compromessi
tra sorrisi ed ironie,
ha raccontato in musica i nostri vizi ed i nostri difetti.
Considerato il “figlio unico” della canzone italiana,
è ancor oggi ricordato per la sua voce ruvida e spontanea,
per il graffiante sarcasmo delle sue canzoni
nonché per la denuncia sociale,
nascosta dietro i suoi testi apparentemente leggeri.
Personalità davvero libera ed indipendente… la sua.
Infatti faticò molto per aver un vero successo
sia per il suo carattere non semplice
che per i testi spesso di critica verso le diseguaglianze sociali
che non erano ben accolti dai soliti ambienti conservatori.
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Il successo lo raggiunse con alcune canzoni poesie
che possiamo definire veri capolavori
ma il vero mito esplose solo dopo la sua precoce morte
avvenuta a soli 31 anni, per un incidente stradale.
Come ricordarlo se non con 2 sue bellissime canzoni?
Ecco la prima
e quest’altra è la seconda…
Tony Kospan
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ORA E’ ANCHE SU FB!

(Crotone 29.10.1950 – Roma 2.6.1981)
Mi piace:
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E’ stato, grazie al “caminetto televisivo” degli italiani,
dagli anni 50 in poi,
un nostro grande amico per molti decenni.
MIKE BONGIORNO… UN BREVE RICORDO
Sì era un compagno del nostro relax
e con lui abbiamo passato insieme
tante serate della nostra vita
assistendo alle sue trasmissioni di quiz.
New York 26.5.1924 – Monaco 8.9.2009
Era un personaggio allegro e schietto
nello spettacolo, ma anche nella realtà,
ed in fondo era anche semplice ed umano
e per questo lo sentivamo vicino a noi.
Mitiche poi erano le sue gaffes
in parte reali ed in parte costruite
ma sempre esilaranti.
MIKE BONGIORNO… PARTIGIANO
Mike però non è stato solo un personaggio televisivo
sempre sulla cresta dell’onda
ma anche un eroe partigiano che ha rischiato la vita.
Infatti durante la guerra partecipò alla Resistenza
soprattutto come staffetta tra i partigiani e gli Alleati
per la sua perfetta conoscenza dell’inglese
essendo vissuto da ragazzo a New York.
In una delle sue missioni fu catturato dai tedeschi
che stavano per fucilarlo ma, avendogli trovato addosso
documenti americani, lo rinchiusero a San Vittore
dove condivise la cella con Indro Montanelli.
Fu poi internato nel Campo di concentramento di Mauthausen
ed infine nel lager di Spittal an der Drau
dal quale fu liberato poco prima della fine della guerra
per uno scambio di prigionieri tra tedeschi ed americani.
MIKE E LA STORIA DELLA TV IN ITALIA
Ha certo rappresentato e quasi impersonificato
la TV e la sua evoluzione nel corso del ‘900
dalla RAI a SKY passando per MEDIASET.
Ricordiamolo infine in questo video in cui è con Totò
ed interpreta se stesso
alle prese con un concorrente della sua mitica
trasmissione “LASCIA O RADDOPPIA?“
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Sicuramente starà gridando anche nell’aldilà
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Forse per molti, soprattutto delle nuove generazioni,
questo cantautore è un emerito sconosciuto…
ma, come vedremo, egli ha lasciato
una notevole impronta nel campo delle canzoni-poesie.
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(Schaerbeek 8.4.1929 – Bobigny 9.10.1978)
Infatti questo cantautore belga di lingua francese
è unanimemente considerato
uno dei più grandi del secolo scorso.

I testi delle sue canzoni, per la loro bellezza e profondità,
sono considerati vere e proprie eleganti poesie.

Le sue canzoni degli anni 50, 60 e 70
furono quasi tutte dei successi
mentre non altrettanto si può dire dei film in cui recitò.
Morì molto giovane a 49 anni per una brutta malattia.

Possiamo ora ricordarlo
ascoltandolo e rivedendolo
in questa sua notissima canzone…
NE ME QUITTE PAS
(NON MI LASCIARE)

Il testo della canzone è composto da 5 strofe
ciascuna accompagnata dal ritornello Ne me quitte pas
cioè Non mi lasciare (o Non abbandonarmi).
In ciascuna di esse c’è un’accorata preghiera all’amata
con versi che raggiungono l’apice poetico nella 2° strofa…
“Creerò per te un regno
in cui il re sarà l’amore
in cui la legge sarà l’amore
ed in cui tu sarai la regina”



Tony Kospan
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Rino Gaetano,
è lo pseudonimo di Salvatore Antonio Gaetano
vero talento musicale degli anni ’70 che,
senza compromessi
tra sorrisi ed ironie,
ha raccontato in musica i nostri vizi ed i nostri difetti.
Considerato il “figlio unico” della canzone italiana,
è ancor oggi ricordato per la sua voce ruvida e spontanea,
per il graffiante sarcasmo delle sue canzoni
nonché per la denuncia sociale,
nascosta dietro i suoi testi apparentemente leggeri.
Personalità davvero libera ed indipendente… la sua.
Infatti faticò molto per aver un vero successo
sia per il suo carattere non semplice
che per i testi spesso di critica verso le diseguaglianze sociali
che non erano ben accolti dai soliti ambienti conservatori.
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Il successo lo raggiunse con alcune canzoni poesie
che possiamo definire veri capolavori
ma il vero mito esplose solo dopo la sua precoce morte
avvenuta a soli 31 anni, per un incidente stradale.
Come ricordarlo se non con 2 sue bellissime canzoni?
Ecco la prima
e quest’altra è la seconda…
Tony Kospan
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ORA E’ ANCHE SU FB!

(Crotone 29.10.1950 – Roma 2.6.1981)
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Forse per molti, soprattutto delle nuove generazioni,
questo cantautore è un emerito sconosciuto…
ma, come vedremo, egli ha lasciato
una notevole impronta nel campo delle canzoni-poesie.
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(Schaerbeek 8.4.1929 – Bobigny 9.10.1978)
Infatti questo cantautore belga di lingua francese
è unanimemente considerato
uno dei più grandi del secolo scorso.

I testi delle sue canzoni, per la loro bellezza e profondità,
sono considerati vere e proprie eleganti poesie.

Le sue canzoni degli anni 50, 60 e 70
furono quasi tutte dei successi
mentre non altrettanto si può dire dei film in cui recitò.
Morì molto giovane a 49 anni per una brutta malattia.

Possiamo ora ricordarlo
ascoltandolo e rivedendolo
in questa sua notissima canzone…
NE ME QUITTE PAS
(NON MI LASCIARE)

Il testo della canzone è composto da 5 strofe
ciascuna accompagnata dal ritornello Ne me quitte pas
cioè Non mi lasciare (o Non abbandonarmi).
In ciascuna di esse c’è un’accorata preghiera all’amata
con versi che raggiungono l’apice poetico nella 2° strofa…
“Creerò per te un regno
in cui il re sarà l’amore
in cui la legge sarà l’amore
ed in cui tu sarai la regina”


Tony Kospan
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Mi piace Caricamento...
Quelli che rimpiangono acriticamente l’amata Lira dimenticano i tanti problemi che la vecchia moneta visse nel corso del secolo della sua esistenza.
Uno dei casi più strani e molto divertenti (soprattutto per gli stranieri) fu la comparsa dei mini assegni.
Accadeva, in modo uniforme in tutta Italia nel 1975, che in poco tempo non si trovavano più le monete di metallo.
La causa precisa del fenomeno è ancora incerta, si suppone che, a causa della grande inflazione, la Zecca prediligesse la stampa di monete cartacee lasciando invariato il numero delle monetine.
O, secondo un’altra ipotesi, sembra che i produttori giapponesi di orologi ne facessero incetta, data la qualità del metallo delle nostre monete per le loro casse.
O ancora, secondo altri, a causa dell’apparizione e la grande diffusione di macchinette automatiche (juke box, slot machine etc) che ingoiavano enormi quantità di monetine.
Ci fu, come al solito, pure chi parlò di complotto!
Quel che è certo è che le monete scomparvero.
Allora i negozianti provarono a dare ai loro clienti il resto con caramelle, gettoni telefonici o altro.
Ma la cosa non funzionò ed ecco che comparvero i miniassegni.
Il primo fu emesso dall’Istituto Bancario San Paolo di Torino il 10.12.1975, a cui seguirono poi tante altre Banche ed Istituti di Credito vari con tagli di vario importo, da 50, 100, 150, 200, 250, 300 e persino da 350 lire!
Erano di 11 cm x 21 per lo più di cartaccia, ma erano anche colorati e scritti male.
La loro diffusione fu immediata dato che risolveva il problema contingente, ma in realtà già dopo qualche anno, dato che erano fatti di carta di poca qualità, essi iniziarono a deteriorarsi ed a divenire inservibili.
La cosa però interessò i collezionisti di tutto il mondo che cercarono di accaparrarsi queste strane monete nate senza alcuna legge o regola.
C’è da dire che non mancò nemmeno la diffusione di mini assegni falsi creati da falsari con intestazione di Banche inesistenti.
Il PM di Perugia volle intervenire e ne dispose il sequestro in tutto il territorio nazionale ma la cosa, ovviamente, non ebbe alcun seguito essendo gli assegnini milioni ed in tutte le tasche degli italiani.
Solo verso la fine del 1977 ed agli inizi del 1978 finalmente si muoveva la Zecca che iniziò ad incrementare la produzione di monetine (soprattutto con 100 milioni di monete da 200 lire il cd. “Bronzino”).
Pian piano i miniassegni non servivano più e tutti coloro che ne avevano in gran numero quando vollero trasformarli in lire si accorsero che praticamente ciò era impossibile dati gli adempimenti ed i costi dell’operazione molto superiori al loro valore.
Agli inizi del 1979 i miniassegni ormai erano scomparsi senza che gli Italiani ci facessero nemmeno caso.
Ora sono solo oggetti da collezione, ma restano tuttora 2 misteri.
Come mai scomparvero all’improvviso tutte le monetine e come si è potuta affermare in Italia una moneta alternativa e senza alcuna legge.
Tony Kospan
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