Archivio per l'etichetta ‘ALBERT EINSTEIN

Einstein – Ecco la sua visione dell’Uomo… di Dio e dell’Universo   1 comment

 
 

 
 
 
 
 
 

Devo dire che quando trovai queste riflessioni
del grandissimo scienziato del secolo scorso
le trovai molto interessanti e nel contempo mi sorpresero.
 
 
Non sapevo infatti che Einstein, avesse anche espresso 
questa sua ampia personale visione della religione e della scienza,
e questo al di là delle valutazioni e delle idee di ciascuno di noi.

 
 
 
 
 Albert Einstein
Ulma 14.3.1879 – Princeton 18.4.1955
 
 
 
 
 
In verità ho poi scoperto che spesso il più grande scienziato
del 20° secolo è intervenuto sui vari misteri della vita
esponendo il suo pensiero.
 
 
 Ho trovato il brano nel web
ma ignoro dove e quando sia stato pubblicato il testo originario.


 
 


 
 
 

 

Dio e l’Universo


Albert Einstein 


 



“Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.

Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.

Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.

 La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.

La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più avanza l’ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca.

Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dello Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo – e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.

Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un criminale patologico.

 Dovremmo stare attenti a non fare dell’intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.

Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli Dei.

Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Dio non gioca a dadi con l’universo. Dio è sottile ma non è malizioso.

L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.

L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.

Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati sopra e l’universo morale dentro.

Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l’uomo per il suo operato.

Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana.”

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN


 

 

 
 
 
 
 

stelline color rsstelline color rsstelline color rsstelline color rsstelline color rs
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Frecce (174)
SE TI PIACE… ISCRIVITI 








Buonanotte e ciao Epifania in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget”   Leave a comment

 

 

 

Dante Gabriel Rossetti


 

 

POMERIGGIO SERA NOTTE

 

E

 

6etd1l83kx4

Il nostro declino comincia

quando il numero dei nostri rimpianti 

supera quello dei nostri sogni

– Albert Einstein –

6etd1l83kx4

 
 

fre bia pouce    musicAnimata

Dante Gabriel Rossetti – La sposa

 

 

 

SENZA DI TE

John Keats

 

Non posso esistere senza di te.

Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:

la mia vita sembra che si arresti lì,

non vedo più avanti.

Mi hai assorbito.

In questo momento ho la sensazione

come di dissolvermi:

sarei estremamente triste

senza la speranza di rivederti presto.

Avrei paura a staccarmi da te.

Mi hai rapito via l’anima con un potere

cui non posso resistere;

eppure potei resistere finché non ti vidi;

e anche dopo averti veduta

mi sforzai spesso di ragionare

contro le ragioni del mio amore.

Ora non ne sono più capace.

Sarebbe una pena troppo grande.

Il mio amore è egoista.

Non posso respirare senza di te.

 
 
 




 
Dante Gabriel Rossetti



135135135

  

 POMERIGGIO SERA NOTTE

 DA TONY KOSPAN 

 

 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce (104)

 

 

 

Dante Gabriel Rossetti – Vedova romana

 

 

                                                                                                                             

Albert Einstein – Ecco la visione dell’Uomo.. di Dio e dell’Universo da parte del grande scienziato   4 comments

 
 

 
 
 
 
 
 

Devo dire che quando trovai queste riflessioni
del grandissimo scienziato del secolo scorso
le trovai molto interessanti e nel contempo mi sorpresero.
 
 
Non sapevo infatti che Einstein, avesse anche espresso 
questa sua ampia personale visione della religione e della scienza,
e questo al di là delle valutazioni e delle idee di ciascuno di noi.

 
 
 
 
 Albert Einstein
Ulma 14.3.1879 – Princeton 18.4.1955
 
 
 
 
 
In verità ho poi scoperto che il più grande scienziato
del 20° secolo è intervenuto spesso sui vari misteri della vita
esponendo il suo pensiero.
 
 
 Ho trovato il brano nel web…
ma ignoro dove e quando sia stato pubblicato il testo originario.


 
 


 
 
 

 

Dio e l’Universo


Albert Einstein 


 



“Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.

Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.

Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.

 La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.

La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più avanza l’ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca.

Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dello Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo – e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.

Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un criminale patologico.

 Dovremmo stare attenti a non fare dell’intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.

Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli Dei.

Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Dio non gioca a dadi con l’universo. Dio è sottile ma non è malizioso.

L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.

L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.

Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati sopra e l’universo morale dentro.

Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l’uomo per il suo operato.

Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana.”

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN


 

 

 
 
 
 
 
Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2

PER LE NOVITA’ DEL BLOG
frebiapouce.gif
SE TI PIACE… ISCRIVITI 








Einstein e la sua visione dell’Uomo… di Dio e dell’Universo   Leave a comment

 
 

 
 
 
 
 
 

Devo dire che quando trovai queste riflessioni
del grandissimo scienziato del secolo scorso
le trovai molto interessanti e nel contempo mi sorpresero.
 
 
Non sapevo infatti che Einstein, avesse anche espresso 
questa sua ampia personale visione della religione e della scienza,
e questo al di là delle valutazioni e delle idee di ciascuno di noi.

 
 
 
 
 Albert Einstein
Ulma 14.3.1879 – Princeton 18.4.1955
 
 
 
 
 
In verità ho poi scoperto che spesso il più grande scienziato
del 20° secolo è intervenuto sui vari misteri della vita
esponendo il suo pensiero.
 
 
 Ho trovato il brano nel web
ma ignoro dove e quando sia stato pubblicato il testo originario.


 
 


 
 
 

 

Dio e l’Universo


Albert Einstein 


 



“Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.

Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.

Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.

 La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.

La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più avanza l’ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca.

Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dello Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo – e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.

Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un criminale patologico.

 Dovremmo stare attenti a non fare dell’intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.

Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli Dei.

Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Dio non gioca a dadi con l’universo. Dio è sottile ma non è malizioso.

L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.

L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.

Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati sopra e l’universo morale dentro.

Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l’uomo per il suo operato.

Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana.”

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN


 

 

 
 
 
 
 

stelline color rsstelline color rsstelline color rsstelline color rsstelline color rs
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Frecce (174)
SE TI PIACE… ISCRIVITI 








LA FOLLIA – Ecco come appare nell’arte.. negli aforismi.. in una poesia ed in una canzone   Leave a comment

.

Munch.

.

La follia, in senso lato,

ha sempre colpito l’immaginario delle persone comuni

ma ha anche avuto un posto di rilievo

nella storia del pensiero, dell’arte, della musica, etc.

.

.

.

Hieronymus Bosch – – Il concerto nell’uovo

.

.

.

Solo coloro che sono abbastanza folli
da pensare di poter cambiare il mondo
lo cambiano davvero
Einstein

.

.

.

Mario Ortolani – La nave dei pazzi
.

.

LA FOLLIA
AFORISMI DIPINTI UNA POESIA ED UNA CANZONE

.

.

.

Jacopo Romani – Il giorno e la notte

.

.

.

Pazzi e intelligenti sono ugualmente innocui.
I mezzi matti e i mezzi saggi, quelli sono i più pericolosi.
J.W. Goethe


Talvolta un pensiero mi annebbia l’Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
Albert Einstein


In un’epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.
Saul Bellow


L’uomo ragionevole adegua se stesso al mondo;
l’uomo irragionevole persiste nel tentare di adeguare il mondo a se stesso:
Perciò tutto il progresso dipende dall’uomo irragionevole.
G.B. Shaw


Tutti siamo costretti per rendere sopportabile la realtà, a tener viva in noi qualche piccola follia.
Proust


Se siete assolutamente certi della vostra filosofia o di ciò che state facendo, siete in guai seri.
Denny Ray Johnson


Un ramo di pazzia abbellisce l’albero della saggezza.
Alessandro Morandotti


Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo.
Alessandro Morandotti

.

.

.

Hieronimus Bosch

.

.

.

Pazzo è colui che vive povero, per morire ricco.
Proverbio Popolare


Chi vive senza follia non è così saggio come crede.
François de La Rochefoucauld


Posso misurare il moto dei corpi, non l’umana follia.
Isaac Newton


I pazzi osano dove gli angeli temono d’andare.
Alexander Pope


Non esiste grande genio senza una dose di follia.
Aristotele


Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.
Samuel Beckett


Meglio esser pazzo per conto proprio, anziché savio secondo la volontà altrui!
Friedrich Nietzsche


L’amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio.
Samuel Johnson


.

.

.

Dalì – La tentazione di S. Antonio





LA CANZONE



Ed ora una notissima canzone sulla follia…

di Pino Daniele scomparso qualche anno fa.

.

.

.

PINO DANIELE – JE SO’ PAZZO (CON TESTO)

.

.

.

.

.CIAO DA ORSO TONY 



Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE TI PIACE… ISCRIVITI






Oleg Shuplyak




Felice notte in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget”   Leave a comment

 

 

 

Dante Gabriel Rossetti


 

 

 

E

 

6etd1l83kx4

Il nostro declino comincia

quando il numero dei nostri rimpianti 

supera quello dei nostri sogni

Albert Einstein
 

6etd1l83kx4

 
 

Dante Gabriel Rossetti – La sposa

 

 

 

SENZA DI TE

John Keats

 

Non posso esistere senza di te.

Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:

la mia vita sembra che si arresti lì,

non vedo più avanti.

Mi hai assorbito.

In questo momento ho la sensazione

come di dissolvermi:

sarei estremamente triste

senza la speranza di rivederti presto.

Avrei paura a staccarmi da te.

Mi hai rapito via l’anima con un potere

cui non posso resistere;

eppure potei resistere finché non ti vidi;

e anche dopo averti veduta

mi sforzai spesso di ragionare

contro le ragioni del mio amore.

Ora non ne sono più capace.

Sarebbe una pena troppo grande.

Il mio amore è egoista.

Non posso respirare senza di te.

 
 
 



 
Dante Gabriel Rossetti



135135135

  

 

 DA TONY KOSPAN 

 

 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

 

 

 

Dante Gabriel Rossetti – Vedova romana

 

 

                                                                                                                             

Einstein – Ecco la sua visione dell’Uomo… di Dio… e dell’Universo   Leave a comment

 
 

 
 
 
 
 
 

Devo dire che quando trovai queste riflessioni
del grandissimo scienziato del secolo scorso
le trovai molto interessanti e nel contempo mi sorpresero.
 
 
Non sapevo infatti che Einstein, avesse anche espresso 
questa sua ampia personale visione della religione e della scienza,
e questo al di là delle valutazioni e delle idee di ciascuno di noi.

 
 
 
 
 Albert Einstein
Ulma 14.3.1879 – Princeton 18.4.1955
 
 
 
 
 
In verità ho poi scoperto che spesso il più grande scienziato
del 20° secolo è intervenuto sui vari misteri della vita
esponendo il suo pensiero.
 
 
 Ho trovato il brano nel web…
ma ignoro dove e quando sia stato pubblicato il testo originario.


 
 


 
 
 

 

Dio e l’Universo


Albert Einstein 


 



“Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.

Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.

Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.

 La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.

La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più avanza l’ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca.

Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dello Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo – e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.

Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un criminale patologico.

 Dovremmo stare attenti a non fare dell’intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.

Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli Dei.

Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Dio non gioca a dadi con l’universo. Dio è sottile ma non è malizioso.

L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.

L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.

Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati sopra e l’universo morale dentro.

Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l’uomo per il suo operato.

Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana.”

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN


 

 

 
 
 
 
 
Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2Flowers_tiny_PH.gif picture by Lilith_RJ2