Archivio per l'etichetta ‘Albert Camus’
John White Alexander – Il vaso di fiori

L’immaginazione è una qualità
che è stata data all’uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell’umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – La lettrice
CERCAVO TE
– Primo Levi –
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander – Il vaso di fiori

L’immaginazione è una qualità
che è stata data all’uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell’umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – La lettrice
CERCAVO TE
– Primo Levi –
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander – Il vaso di fiori

L’immaginazione è una qualità che è stata data all’uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell’umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – La lettrice
CERCAVO TE
Primo Levi
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander

L’immaginazione è una qualità che è stata data all’uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell’umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – La lettrice
CERCAVO TE
Primo Levi
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander

L’immaginazione è una qualità che è stata data all’uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell’umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – La lettrice
CERCAVO TE
Primo Levi
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander

L'immaginazione è una qualità che è stata data all'uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell'umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde –

John White Alexander – Signora al piano
|
CERCAVO TE
Primo Levi
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

John White Alexander

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John White Alexander

Amare qualcuno… significa desiderare
d'invecchiare accanto a lui.
Albert Camus

John White Alexander – Signora al piano
|
OGGI
Stephen Littleword
Oggi
raccolgo brandelli
di cielo,
sorrido al nuovo
giorno che si accinge
a splendere,
raccolgo le forze
come fossero coralli
sulla spiaggia,
e ne faccio tesoro
per l’intera giornata.
Apri
le porte al cambiamento
e vivi intensamente,
disegna una finestra
tra i pensieri più bui
e farla diventare
la tua finestra
sul cielo interiore.
Che sia
un giorno splendido,
uno di quei giorni
dove il sole splende,
dentro
e fuori di te.

John White Alexander

da Orso Tony
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John White Alexander – Donna in abito rosa

Amare qualcuno significa desiderare
di invecchiare accanto a lui.
Albert Camus

John White Alexander – Riposo
|
L'AMORE
Emily Dickinson
Ho sempre amato,
e te ne do la prova:
prima di amare,
io non ho mai vissuto pienamente.
Sempre amerò,
e questo è il mio argomento:
l'amore è vita
e la vita ha qualcosa di immortale.
Se dubiti di questo,
allora io, amore,
nient'altro ho da mostrare,
nient'altro che il Calvario.

John White Alexander – Nero e rosso

da Orso Tony
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John White Alexander – Donna in abito rosa

Amare qualcuno significa desiderare
di invecchiare accanto a lui.
Albert Camus

John White Alexander – Riposo
|
L'AMORE
Emily Dickinson
Ho sempre amato,
e te ne do la prova:
prima di amare,
io non ho mai vissuto pienamente.
Sempre amerò,
e questo è il mio argomento:
l'amore è vita
e la vita ha qualcosa di immortale.
Se dubiti di questo,
allora io, amore,
nient'altro ho da mostrare,
nient'altro che il Calvario.

John White Alexander – Nero e rosso

da Orso Tony
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IL MARE IN POESIA… E… LA POESIA DEL MARE…
a cura di Tony Kospan
La vastità liquida che circonda il nostro Pianeta…
il Mare…
è un elemento fondamentale del nostro vivere…
Per molti è simbolo di vacanza e di ristoro…
per altri di lavoro ed alimentazione…
ma rappresenta molto… davvero molto di più…
Il mare… è stato infatti la culla della vita
sul nostro pianeta…e se la Terra è nostra madre…
possiamo considerare il Mare…. nostro padre…
soprattutto se consideriamo che noi siamo
composti per la massima parte proprio da acqua…
Tuttavia è anche un padre severo
se ci accostiamo ad esso con incoscienza.
Fin dall’antichità… è poi stato una via
mediante la quale si sono incontrati (e scontrati)
tanti popoli con le loro culture, i loro commerci…
le loro tradizioni etc…
Non si contano infine le leggende ed i miti che
lo vedono come assoluto protaganista…
Per la sua vastità… per la sua bellezza…
per il suo eterno movimento… per il suo fascino romantico…
per le sue innumerevoli valenze simboliche…
per le emozioni che ci dona quando lo frequentiamo… è,
da sempre, un tema amatissimo dai poeti e dagli artisti.
e pertanto sono davvero numerosissime le poesie a lui dedicate…
Prima di passare alle poesie però ecco
alcuni aforismi “marini” che amo…
La lingua non è sufficiente a dire e la mano a scrivere
tutte le meraviglie del mare.
Cristoforo Colombo
Soltanto la musica è all'altezza del mare.
Albert Camus
Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore
possono apprendere la lezione dalle onde,
che hanno il movimento del cuore.
Romano Battaglia
Tra le prescelte quest'anno segnalo quella
che considero il più lirico e geniale inno al mare…
L’UOMO ED IL MARE… di Baudelaire…
e quella di Neruda… CHINO SULLE SERE…
che gioca col mare… ma per parlare d’amore…
e come sempre mi piacerebbe leggere quelle
che, scritte da voi o da altri, amate voi.
S'ODE ANCORA IL MARE
~ Salvatore Quasimodo ~
Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
ALBARO
~ Giorgio Caproni ~
Se al crepuscolo, almeno, ci fosse,
dietro i vetri, il mare…
Amore…
Tremore
in trasparenza…
Se almeno
questo fosse il rumore
del mare…
Non
lo sopporto più il rumore
della storia…
Vento
afono…
Glissando…
Sparire
come il giorno che muore
dietro i vetri…
Il mare…
Il mare in luogo della storia…
Oh, amore.
FRATELLO MARE
~ Nazim Hikmet ~
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti,
arrivederci fratello mare.
CHINO SULLE SERE
~ Pablo Neruda ~
Chino sulle sere tiro le mie tristi reti
ai tuoi occhi oceanici.
Lì si distende e arde nel più alto fuoco
la mia solitudine che fa girare le braccia come un naufrago.
Faccio rossi segnali ai tuoi occhi assenti
che ondeggiano come il mare sulla riva di una faro.
Conservi solo tenebre, donna distante e mia,
dal tuo sguardo emerge a volte la costa del terrore.
Chino sulle sere getto le mie tristi reti
in quel mare che scuote i tuoi occhi oceanici.
Gli uccelli notturni beccano le prime stelle
che scintillano come la mia anima quando ti amo.
Galoppa la notte sulla sua cavalla cupa
spargendo spighe azzurre sul prato
Il rumore delle onde… un piano che suona…

L’UOMO E IL MARE
~ Charles Baudelaire ~
Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
Nello svolgersi infinito della sua onda,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!




POESIE?
Leggerle, scriverle, amarle?

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