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Per viver bene ed esser felici ecco le 7 mosse secondo un articolo di tempo fa   1 comment

 

 

 
 

A proposito di felicità…
(raggiungibile… irraggiungibile?)
ecco alcuni consigli
che mi sembrano interessanti.


L’articolo è di qualche decennio fa e dunque
ho aggiornato alcuni oggetti (come le cassette musicali)
ormai scomparsi ma i concetti espressi
restano, a mio parere, comunque validi.
 
 
 

 

 
 
 
 


7 MOSSE INFALLIBILI PER REGALARSI

UNA BELLA GIORNATA…
Vittoria Inverni





La regola che dovete avere ben chiara in mente 
è che nessuno è felice o infelice in eterno, 
a meno che non lo voglia.
 


L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 




Felicità o serenità 

non dovrebbero mai essere legati al successo di questa o quella iniziativa, 

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola. 




Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza.

E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 




Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”.

Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno.

Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere convinti di quello che dite.

 

 




Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia 

pensando a tutto ciò che vi aspetta, 

evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione 

pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 




Per esorcizzare i momenti NO, per farvi coraggio 

se dovete affrontare un momento difficile come un esame, 

tenete sempre con voi un talismano personale.

 

Però per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo.

Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato.

Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 






Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

Se avete una canzone che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità.

Se preferite, potete crearvi sul telefonino una raccolta di tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano.

Personalmente ho creato varie raccolte di video musicali, ovvero una collezione di quelle che mi calmano, un’altra di quelle che mi danno la carica, ed ancora un’altra di quelle che mi aiutano a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultima.

 

 




Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza.

Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura. 

 




Cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan



frecq8h





 
 

Viver bene ed esser felici in 7 mosse – La tesi di un articolo di qualche decennio fa   Leave a comment

 

 

 
 

A proposito di felicità…
(raggiungibile… irraggiungibile?)
ecco alcuni consigli
che mi sembrano interessanti.


L’articolo è di qualche decennio fa e dunque
ho aggiornato alcuni oggetti (come le cassette musicali)
ormai scomparsi ma i concetti espressi
restano, a mio parere, comunque validi.
 
 
 

 

 
 
 
 


7 MOSSE INFALLIBILI PER REGALARSI

UNA BELLA GIORNATA…
Vittoria Inverni





La regola che dovete avere ben chiara in mente 
è che nessuno è felice o infelice in eterno, 
a meno che non lo voglia.
 


L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 




Felicità o serenità 

non dovrebbero mai essere legati al successo di questa o quella iniziativa, 

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola. 




Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza.

E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 




Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”.

Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno.

Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere convinti di quello che dite.

 

 




Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia 

pensando a tutto ciò che vi aspetta, 

evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione 

pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 




Per esorcizzare i momenti NO, per farvi coraggio 

se dovete affrontare un momento difficile come un esame, 

tenete sempre con voi un talismano personale.

 

Però per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo.

Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato.

Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 






Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

Se avete una canzone che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità.

Se preferite, potete crearvi sul telefonino una raccolta di tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano.

Personalmente ho creato varie raccolte di video musicali, ovvero una collezione di quelle che mi calmano, un’altra di quelle che mi danno la carica, ed ancora un’altra di quelle che mi aiutano a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultima.

 

 




Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza.

Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura. 

 




Cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan



frecq8h





 
 

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A proposito di felicità…
(raggiungibile… irraggiungibile?)
ecco alcuni consigli
che mi sembrano interessanti.


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ho aggiornato alcuni oggetti (come le cassette musicali)
ormai scomparsi ma i concetti espressi
restano, a mio parere, comunque validi.
 
 
 

 

 
 
 
 


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Vittoria Inverni





La regola che dovete avere ben chiara in mente 
è che nessuno è felice o infelice in eterno, 
a meno che non lo voglia.
 


L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 




Felicità o serenità 

non dovrebbero mai essere legati al successo di questa o quella iniziativa, 

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola. 




Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza.

E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 




Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”.

Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno.

Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere convinti di quello che dite.

 

 




Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia 

pensando a tutto ciò che vi aspetta, 

evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione 

pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 




Per esorcizzare i momenti NO, per farvi coraggio 

se dovete affrontare un momento difficile come un esame, 

tenete sempre con voi un talismano personale.

 

Però per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo.

Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato.

Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 






Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

Se avete una canzone che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità.

Se preferite, potete crearvi sul telefonino una raccolta di tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano.

Personalmente ho creato varie raccolte di video musicali, ovvero una collezione di quelle che mi calmano, un’altra di quelle che mi danno la carica, ed ancora un’altra di quelle che mi aiutano a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultima.

 

 




Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza.

Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura. 

 




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(raggiungibile… irraggiungibile?)
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L’articolo è di qualche decennio fa e dunque
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ormai scomparsi ma i concetti espressi
restano, a mio parere, comunque validi.
 
 
 

 

 
 
 
 


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UNA BELLA GIORNATA…
Vittoria Inverni





La regola che dovete avere ben chiara in mente 
è che nessuno è felice o infelice in eterno, 
a meno che non lo voglia.
 


L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 




Felicità o serenità 

non dovrebbero mai essere legati al successo di questa o quella iniziativa, 

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola. 




Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza.

E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 




Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”.

Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno.

Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere convinti di quello che dite.

 

 




Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia 

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pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 




Per esorcizzare i momenti NO, per farvi coraggio 

se dovete affrontare un momento difficile come un esame, 

tenete sempre con voi un talismano personale.

 

Però per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo.

Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato.

Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 






Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

Se avete una canzone che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità.

Se preferite, potete crearvi sul telefonino una raccolta di tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano.

Personalmente ho creato varie raccolte di video musicali, ovvero una collezione di quelle che mi calmano, un’altra di quelle che mi danno la carica, ed ancora un’altra di quelle che mi aiutano a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultima.

 

 




Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza.

Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura. 

 




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ecco alcuni consigli
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L’articolo è di qualche decennio fa e dunque
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ormai scomparsi ma i concetti espressi
restano, a mio parere, comunque validi.
 
 
 

 

 
 
 
 


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Vittoria Inverni





La regola che dovete avere ben chiara in mente 
è che nessuno è felice o infelice in eterno, 
a meno che non lo voglia.
 


L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 




Felicità o serenità 

non dovrebbero mai essere legati al successo di questa o quella iniziativa, 

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola. 




Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza.

E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 




Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”.

Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno.

Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere convinti di quello che dite.

 

 




Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia 

pensando a tutto ciò che vi aspetta, 

evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione 

pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 




Per esorcizzare i momenti NO, per farvi coraggio 

se dovete affrontare un momento difficile come un esame, 

tenete sempre con voi un talismano personale.

 

Però per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo.

Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato.

Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 






Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

Se avete una canzone che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità.

Se preferite, potete crearvi sul telefonino una raccolta di tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano.

Personalmente ho creato varie raccolte di video musicali, ovvero una collezione di quelle che mi calmano, un’altra di quelle che mi danno la carica, ed ancora un’altra di quelle che mi aiutano a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultima.

 

 




Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza.

Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura. 

 




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