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LA LETTERA SCARLATTA – Dal grande romanzo sugli eccessi puritani della provincia USA del ‘600 al bel film   Leave a comment





Un grande romanzo dell’800

che racconta e svela

i riti rigidi e puritani della provincia americana.



 

 

 


LA LETTERA SCARLATTA

 

La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.


E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 


 

 

LA STORIA

 

A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.







Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.





Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata.

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili. 
Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

IL VIDEO

 

Buona visione ora, se vi va, di alcune scene del  film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall

 

 

LA LETTERA SCARLATTA

fre bia pouce

 

 

 

Ciao da Orso Tony

 

 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER


LA POESIA E LA CULTURA


NELLA PAGINA FB

Frecce (174)








Itzhak Perlman – L’incredibile esecuzione con il violino rotto del grande violinista ed un video   Leave a comment




Ecco un  fantastico e commovente episodio che ha visto come protagonista il grande violinista  Itzhak Perlman che non posso non portar anche alla conoscenza degli amici del Mondo di Orsosognante 

Ho poi trovato un brano musicale, che più giù potrete ascoltare, dimostrazione dell’immensa bravura dell’artista. 

Ma andiamo con ordine.



Itzhak Perlman



L’INCREDIBILE ESIBIZIONE DI ITZHAK PERLMAN  
AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK COL VIOLINO ROTTO



Il 18 Novembre 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York City.

Camminava con le stampelle, a causa della poliomielite avuta da bambino.

Il pubblico attendeva pazientemente che attraversasse il palcoscenico fino ad arrivare alla sedia. 

Si sedette, appoggiò le stampelle al suolo, rimosse i rinforzi dalle gambe, si sistemò nella sua posa caratteristica, un piede piegato all’indietro, l’altro spinto in avanti, si piegò verso il basso per prendere il violino, lo trattenne fermamente con il mento, e fece un cenno col capo al direttore d’orchestra per indicare di essere pronto.

Era un rituale familiare per i fan di Perlman: il genio storpio che non dava importanza alla sua invalidità prima che la sua musica sublime trascendesse ogni cosa.







Ma questa volta fu diverso.

“Appena ebbe finito le prime battute”, rammenta il critico musicale Houston Chronicle, “una delle corde del suo violino si ruppe. 

La si poté sentire spezzarsi con uno schiocco secco – esplose come un colpo di pistola attraverso la stanza. 

Non c’erano dubbi su ciò che significava quel suono. Non c’erano dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.”

Era ovvio – avrebbe dovuto posare il suo violino, rimettere i rinforzi per le gambe, prendere le stampelle, alzarsi in piedi, dirigersi faticosamente dietro le quinte e prendere un altro violino o cambiare la corda del suo violino mutilato.

Ma non lo fece.







Chiuse gli occhi per un momento, e poi segnalò al direttore d’orchestra di iniziare da capo.

Il pubblico era ammaliato.

Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico con solo tre corde.

Io lo so, e voi lo sapete, ma quella notte Itzhak Perlman finse di non saperlo.

Suonò con una tale passione ed un tale potere ed una tale purezza…






Si poteva vederlo modulare, cambiare e ricomporre il pezzo nella sua testa.

Ad un certo punto sembrò come se stesse disaccordando le corde per ottenere da esse suoni che non avevano mai prodotto prima.

Quando finì ci fu un silenzio di timore reverenziale, e poi il pubblico si levò, come una cosa sola.

Eravamo tutti in piedi, urlavamo e applaudivamo – facendo tutto ciò che potevamo per mostrare quanto apprezzavamo ciò che aveva fatto.






Egli sorrise, si asciugò il sudore dalla fronte, alzò il suo archetto per quietarci, e poi disse, non con vanto, ma in un tono modesto, pensoso, riverente:

“Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto”. 






Questo racconto-ricordo, rinvenuto nel web, di un episodio così bello ed incredibile mi ha fatto venire i brividi, sinceramente, e nel contempo penso ci faccia anche capire come accanto a noi ci sono, su questo pianeta, persone davvero straordinarie.

Il racconto m’ha fatto anche fatto venir voglia di conoscere un po’ meglio la sua eccelsa bravura ed ho trovato questo video che penso ne sia una magnifica dimostrazione.

E’ davvero un brano musicale tutto da godere.


IL GRANDE VIOLINISTA SUONA UNA MUSICA DI VIVALDI


fre bia pouce   music+121




Ciao da Tony Kospan




LA LETTERA SCARLATTA – Grande romanzo dell’ottocento sugli eccessi puritani della provincia USA divenuto un bel film   Leave a comment





Un grande romanzo dell’800

che racconta e svela

i riti rigidi e puritani della provincia americana.



 

 

 


LA LETTERA SCARLATTA

 

La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.


E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 


 

 

LA STORIA

 

A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.







Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.





Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.

Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

IL VIDEO

 

Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del  film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall

 

 

LA LETTERA SCARLATTA

 

 

 

Ciao da Orso Tony

 

 

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LA LETTERA SCARLATTA – Grande romanzo sugli eccessi puritani della provincia USA divenuto un bel film   Leave a comment





Un grande romanzo dell’800

che racconta e svela

i riti rigidi e puritani della provincia americana.



 

 

 


LA LETTERA SCARLATTA

 

La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.


E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 


 

 

LA STORIA

 

A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.







Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.





Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.

Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

IL VIDEO

 

Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del  film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall

 

 

LA LETTERA SCARLATTA

 

 

 

Ciao da Orso Tony

 

 

UN MODO DIVERSO DI VIVER


LA POESIA E LA CULTURA


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Itzhak Perlman – Breve ricordo dell’incredibile esecuzione.. con il violino rotto.. del grande violinista (anche con video)!   Leave a comment




Ecco un  fantastico e commovente episodio che ha visto come protagonista il grande violinista  Itzhak Perlman che non posso non portar anche alla conoscenza degli amici del Mondo di Orsosognante 

Ho poi trovato un brano musicale, che più giù potrete ascoltare, dimostrazione dell’immensa bravura dell’artista. 

Ma andiamo con ordine.



Itzhak Perlman



L’INCREDIBILE ESIBIZIONE DI ITZHAK PERLMAN  
AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK COL VIOLINO ROTTO



Il 18 Novembre 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York City.

Camminava con le stampelle, a causa della poliomielite avuta da bambino.

Il pubblico attendeva pazientemente che attraversasse il palcoscenico fino ad arrivare alla sedia. 

Si sedette, appoggiò le stampelle al suolo, rimosse i rinforzi dalle gambe, si sistemò nella sua posa caratteristica, un piede piegato all’indietro, l’altro spinto in avanti, si piegò verso il basso per prendere il violino, lo trattenne fermamente con il mento, e fece un cenno col capo al direttore d’orchestra per indicare di essere pronto.

Era un rituale familiare per i fan di Perlman: il genio storpio che non dava importanza alla sua invalidità prima che la sua musica sublime trascendesse ogni cosa.







Ma questa volta fu diverso.

“Appena ebbe finito le prime battute”, rammenta il critico musicale Houston Chronicle, “una delle corde del suo violino si ruppe. 

La si poté sentire spezzarsi con uno schiocco secco – esplose come un colpo di pistola attraverso la stanza. 

Non c’erano dubbi su ciò che significava quel suono. Non c’erano dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.”

Era ovvio – avrebbe dovuto posare il suo violino, rimettere i rinforzi per le gambe, prendere le stampelle, alzarsi in piedi, dirigersi faticosamente dietro le quinte e prendere un altro violino o cambiare la corda del suo violino mutilato.

Ma non lo fece.







Chiuse gli occhi per un momento, e poi segnalò al direttore d’orchestra di iniziare da capo.

Il pubblico era ammaliato.

Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico con solo tre corde.

Io lo so, e voi lo sapete, ma quella notte Itzhak Perlman finse di non saperlo.

Suonò con una tale passione ed un tale potere ed una tale purezza…






Si poteva vederlo modulare, cambiare e ricomporre il pezzo nella sua testa.

Ad un certo punto sembrò come se stesse disaccordando le corde per ottenere da esse suoni che non avevano mai prodotto prima.

Quando finì ci fu un silenzio di timore reverenziale, e poi il pubblico si levò, come una cosa sola.

Eravamo tutti in piedi, urlavamo e applaudivamo – facendo tutto ciò che potevamo per mostrare quanto apprezzavamo ciò che aveva fatto.






Egli sorrise, si asciugò il sudore dalla fronte, alzò il suo archetto per quietarci, e poi disse, non con vanto, ma in un tono modesto, pensoso, riverente:

“Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto”. 






Questo racconto-ricordo, rinvenuto nel web, di un episodio così bello ed incredibile mi ha fatto venire i brividi, sinceramente, e nel contempo penso ci faccia anche capire come accanto a noi ci sono, su questo pianeta, persone davvero straordinarie.

Il racconto m’ha fatto anche fatto venir voglia di conoscere un po’ meglio la sua eccelsa bravura ed ho trovato questo video che penso ne sia una magnifica dimostrazione.

E’ davvero un brano musicale tutto da godere.


IL GRANDE VIOLINISTA SUONA UNA MUSICA DI VIVALDI


fre bia pouce   music+121




Ciao da Tony Kospan




LA LETTERA SCARLATTA – Grande romanzo.. divenuto anche un bel film.. sugli eccessi puritani della provincia USA del ‘600   Leave a comment





Un grande romanzo dell'800

che racconta e svela

i riti rigidi e puritani della provincia americana.



 

 

 


LA LETTERA SCARLATTA

 

La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.


E' un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 

 

 

LA STORIA

 

A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.







Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell'amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.






Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.

Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell'epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

IL VIDEO

 

Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del  film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall

 

 

LA LETTERA SCARLATTA

 

 

 

Ciao da Orso Tony

 

 

UN MODO DIVERSO DI VIVER


LA POESIA E LA CULTURA


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L’incredibile esecuzione del grande violinista… Itzhak Perlman… con violino rotto   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
Ecco un  fantastico e  commovente episodio…
che ha visto come protagonista il grande violinista
 Itzhak Perlman  
che non posso non portar anche alla conoscenza…
degli amici del
Mondo di Orsosognante
 
 
Ho poi trovato un brano musicale che qui potrete ascoltare,
simbolo della bravura dell’artista…
 
 
Ma andiamo con ordine…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’INCREDIBILE ESIBIZIONE DI
ITZHAK PERLMAN
AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK
CON IL VIOLINO ROTTO…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il 18 Novembre 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York City.

Camminava con le stampelle, a causa della poliomielite avuta da bambino.

Il pubblico attendeva pazientemente che attraversasse il palcoscenico fino ad arrivare alla sedia. Si sedette, appoggiò le stampelle al suolo, rimosse i rinforzi dalle gambe, si sistemò nella sua posa caratteristica, un piede piegato all’indietro, l’altro spinto in avanti, si piegò verso il basso per prendere il violino, lo trattenne fermamente con il mento, e fece un cenno col capo al direttore d’orchestra per indicare di essere pronto.

Era un rituale familiare per i fan di Perlman: il genio storpio che non dava importanza alla sua invalidità prima che la sua musica sublime trascendesse ogni cosa.

Ma questa volta fu diverso.

“Appena ebbe finito le prime battute”, rammenta il critico musicale Houston Chronicle, “una delle corde del suo violino si ruppe. La si poté sentire spezzarsi con uno schiocco secco – esplose come un colpo di pistola attraverso la stanza. Non c’erano dubbi su ciò che significava quel suono. Non c’erano dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.”

Era ovvio – avrebbe dovuto posare il suo violino, rimettere i rinforzi per le gambe, prendere le stampelle, alzarsi in piedi, dirigersi faticosamente dietro le quinte e prendere un altro violino o cambiare la corda del suo violino mutilato.

Ma non lo fece.

 

 

 

Chiuse gli occhi per un momento, e poi segnalò al direttore d’orchestra di iniziare da capo.

Il pubblico era ammaliato.

Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico con solo tre corde.

Io lo so, e voi lo sapete, ma quella notte Itzhak Perlman finse di non saperlo.

Suonò con una tale passione ed un tale potere ed una tale purezza…

Si poteva vederlo modulare, cambiare e ricomporre il pezzo nella sua testa…

Ad un certo punto sembrò come se stesse disaccordando le corde per ottenere… da esse suoni che non avevano mai prodotto prima.

Quando finì ci fu un silenzio di timore reverenziale, e poi il pubblico si levò, come una cosa sola.

Eravamo tutti in piedi, urlavamo e applaudivamo – facendo tutto ciò che potevamo per mostrare quanto apprezzavamo ciò che aveva fatto.

Egli sorrise, si asciugò il sudore dalla fronte, alzò il suo archetto per quietarci, e poi disse, non con vanto, ma in un tono modesto, pensoso, riverente:

“Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto”.

 

 

 

 

 

Questo racconto-ricordo, rinvenuto nel web, di un episodio così bello ed incredibile mi ha fatto venire i brividi… sinceramente… e nel contempo penso ci faccia anche capire come accanto a noi ci sono, su questo pianeta, persone davvero straordinarie…
 
Il racconto m’ha fatto anche fatto venir voglia di conoscere un po' meglio la sua eccelsa bravura… ed ho trovato questo video… che penso ne sia un magnifico esempio… e che desidero condividere con voi.
 
E’ davvero un brano musicale tutto da godere…
 
 
 
 
 
 
 
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Un grande romanzo dell'800

che racconta e svela

i riti rigidi e puritani della provincia americana.



 

 

 

 

LA LETTERA SCARLATTA

 

La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.


E' un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 

 

 

 

LA STORIA

 

A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.








Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell'amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.






Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.

Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell'epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

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E' un capolavoro di Nathaniel Hawthorne

tra i più grandi scrittori della letteratura americana

 

 

 

 

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A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.

Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.







Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell'amante… ma lei non cede.

Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera A, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

 

 

 

 

 

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.

Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.






Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.  

 

 

 

 

 

 

IL FILM

 

Vediamo  ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata

Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.

Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell'epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

 

 

 

 

IL VIDEO

 

Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del  film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall

 

 

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Ecco un  fantastico e  commovente episodio…
che ha visto come protagonista il grande violinista
 Itzhak Perlman  
che non posso non portar anche alla conoscenza…
degli amici del
Mondo di Orsosognante
 
 
Ho poi trovato un brano musicale che qui potrete ascoltare,
simbolo della bravura dell’artista…
 
 
Ma andiamo con ordine…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’INCREDIBILE ESIBIZIONE DI
ITZHAK PERLMAN
AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK
CON IL VIOLINO ROTTO…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il 18 Novembre 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York City.

Camminava con le stampelle, a causa della poliomielite avuta da bambino.

Il pubblico attendeva pazientemente che attraversasse il palcoscenico fino ad arrivare alla sedia. Si sedette, appoggiò le stampelle al suolo, rimosse i rinforzi dalle gambe, si sistemò nella sua posa caratteristica, un piede piegato all’indietro, l’altro spinto in avanti, si piegò verso il basso per prendere il violino, lo trattenne fermamente con il mento, e fece un cenno col capo al direttore d’orchestra per indicare di essere pronto.

Era un rituale familiare per i fan di Perlman: il genio storpio che non dava importanza alla sua invalidità prima che la sua musica sublime trascendesse ogni cosa.

Ma questa volta fu diverso.

“Appena ebbe finito le prime battute”, rammenta il critico musicale Houston Chronicle, “una delle corde del suo violino si ruppe. La si poté sentire spezzarsi con uno schiocco secco – esplose come un colpo di pistola attraverso la stanza. Non c’erano dubbi su ciò che significava quel suono. Non c’erano dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.”

Era ovvio – avrebbe dovuto posare il suo violino, rimettere i rinforzi per le gambe, prendere le stampelle, alzarsi in piedi, dirigersi faticosamente dietro le quinte e prendere un altro violino o cambiare la corda del suo violino mutilato.

Ma non lo fece.

 

 

 

Chiuse gli occhi per un momento, e poi segnalò al direttore d’orchestra di iniziare da capo.

Il pubblico era ammaliato.

Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico con solo tre corde.

Io lo so, e voi lo sapete, ma quella notte Itzhak Perlman finse di non saperlo.

Suonò con una tale passione ed un tale potere ed una tale purezza…

Si poteva vederlo modulare, cambiare e ricomporre il pezzo nella sua testa…

Ad un certo punto sembrò come se stesse disaccordando le corde per ottenere… da esse suoni che non avevano mai prodotto prima.

Quando finì ci fu un silenzio di timore reverenziale, e poi il pubblico si levò, come una cosa sola.

Eravamo tutti in piedi, urlavamo e applaudivamo – facendo tutto ciò che potevamo per mostrare quanto apprezzavamo ciò che aveva fatto.

Egli sorrise, si asciugò il sudore dalla fronte, alzò il suo archetto per quietarci, e poi disse, non con vanto, ma in un tono modesto, pensoso, riverente:

“Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto”.

 

 

 

 

 

Questo racconto-ricordo, rinvenuto nel web, di un episodio così bello ed incredibile mi ha fatto venire i brividi… sinceramente… e nel contempo penso ci faccia anche capire come accanto a noi ci sono, su questo pianeta, persone davvero straordinarie…
 
Il racconto m’ha fatto anche fatto venir voglia di conoscere un po' meglio la sua eccelsa bravura… ed ho trovato questo video… che penso ne sia un magnifico esempio… e che desidero condividere con voi.
 
E’ davvero un brano musicale tutto da godere…
 
 
 
 
 
 
 
ASCOLTIAMO ORA IL GRANDE VIOLINISTA
SUONARE UNA MUSICA DI VIVALDI
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

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