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LA NEVICATA DEL ’56 – Il grande successo di Mia Martini (testo poetico di Califano) e le incredibili immagini di quell’anno   1 comment







Nel 1956 ci fu un’eccezionale enorme nevicata 
che colpi l’Italia intera 
da Nord a Sud senza eccezioni.



Napoli



L’eccezionalità dell’evento colpì ovviamente 
la fantasia degli italiani e fu l’input 
da cui scaturì una grande canzone.








La bellissima e poetica canzone,
 di cui parlerò ora e che ascolteremo in 2 versioni
è la “Nevicata del ’56
che fu portata al successo da Mia Martini.




Mia Martini



LA NEVICATA DEL ’56
– CANZONE-POESIA… E NON SOLO… –
a cura di Tony Kospan




Franco Califano



Il testo è invece di Franco Califano.

La canzone, per la bellezza del testo ed anche, penso,
per l’aria dolce e rarefatta che ci fa respirare,
vinse il Premio della Critica al Festival di Sanremo del 1990.






La canzone è considerata ancor oggi un capolavoro
poetico e musicale.




Sanremo 1990



Essa sembra dedicata al dolce ricordo di un amore
vissuto un tempo in cui la vita
aveva uno svolgimento semplice e tranquillo
interrotto però da una nevicata memorabile.

Memorabile perché assolutamente inusuale
per la durata, l’intensità e la vastità del territorio coinvolto.







LA NEVICATA DEL ’56

IL TESTO


“Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo
Un vestito da sera con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è com’è com’è
Che c’era posto pure per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli.”








Eccola dunque in un video che contiene
altre immagini della mitica nevicata del ’56.



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ed in quest’altro invece cantata
dall’autore Franco Califano.




fre bia pouce    musicAnimata





Buon ascolto/visione… se ci va…


Ciaoooooooooooooooo


Orso Tony






tititatititatitita


STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
Frecce2039








“Historia de un amor”.. mitica canzone in lingua spagnola – La storia e l’interpretazione di Julio Iglesias   Leave a comment




Stavolta parlerò di una canzone in lingua spagnola
e della sua storia.

Historia de un amor (Storia di un amore)
è una famosa canzone scritta nel ’56
dal cantautore panamense Carlos Eleta Almarán
al ritmo di bolero.








Fu scritta dal cantautore
immedesimandosi nel  grande dolore del fratello
per la morte dell’amata moglie.

Nello stesso anno poi, per il gran successo della canzone,
nacque un film di cui la musica fu la colonna sonora.







E’ stata cantata da grandi artisti in tutto il mondo 
ed in Italia da Laura Pausini, Iva Zanicchi e Nicola di Bari.








TESTO IN ITALIANO

Non sei più accanto a me, cuore,
nell’anima ho solo… solitudine
e se non riesco più a vederti
è perché Dio ha voluto che ti amassi
per farmi soffrire di più.
Eri la ragione della mia vita
ed adorarti per me era una religione.
Nei tuoi baci ho trovato
un gran calore che m’ha donato
Amore e Passione
E’ la storia d’un amore senza eguali
che mi ha fatto capire
tutto il bene e tutto il male
e che ha dato la luce alla mia vita.
Or che è spento…
com’è buia la mia vita!
Senza l’amor tuo… viver non potrò.

(Traduzione non letterale di T.K.)






Prima di passare all’ascolto della canzone
alcune immagini che ricordano l’atmosfera di quell’anno



La famosa nevicata del 56



Il matrimonio di Grace Kelly e Ranieri di Monaco








Ma è giunto il momento di ascoltarla
nell’interpretazione di Julio Iglesias




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Ciao da Tony Kospan




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IL TUO BEL GRUPPO DI FB
INSIEME SPENSIERATO E CULTURALE
Frecce (51)

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“Maruzzella” -La canzone di Carosone.. la sua storia e l’atmosfera del 1956   1 comment

MARUZZELLA  

 
 
 
 
 
 
 
Questa è un’altra classicissima e notissima
canzone napoletana ma relativamente recente
in quanto scritta nel 1954/55
da Bonagura (testo) e Carosone (musica)
 
 
 

MARUZZELLA
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan






Iniziamo a parlare del titolo che ha sempre incuriosito tanti… 
ed in molti pensavamo si trattasse del diminutivo di Maria o Mara

 
In realtà Maruzzella è un diminutivo di Marisa… 
ma in napoletano ha anche il significato di piccola lumaca di mare e di piccola treccia di capelli.



Alberto Accorsi – Circe 




Maruzzella era anche il modo con cui Renato Carosone chiamava la moglie Marisa… 
e sembra che la canzone sia stata dedicata proprio a lei… 
 
Resta tuttora impresso nella mente e nei cuori il celebre ritornello 



 
 

«Maruzzella Maruzzè,
t’e’ miso dint’a ll’uocchie
‘o mare e m’e’ miso
mpietto a mé nu dispiacere.
Stu core mme faje sbattere
cchiù forte ‘e ll’onne
quanno ‘o cielo è scuro:
primma mme dice sì,
po’ doce doce mme faje murí»
 
 
(Maruzzella, Maruzzella ti sei messa negli occhi il mare
ed hai messo nel mio petto un dispiacere.
Mi fai battere il cuore più forte delle onde:
prima mi dici sì, poi dolce dolce mi fai morire)


 
 
 
 

 


Il successo della canzone fu clamoroso al punto che ne nacquero ben
 2 film… 

e più recentemente, nel 1973, è stata inclusa nella colonna sonora di “Main Streeet di Martin Scorsese.


Prima di ascoltarla in 2 versioni… diamo un’occhiata fugace a quanto accadeva quell’anno… 
 
 
1 9 5 6
  

La rivoluzione ungherese è soffocata nel sangue… 

  

La televisione entra nelle abitudini degli Italiani 
 

 

la 2° guerra arabo israeliana
 
 
 
La tragedia di Marcinelle (BELGIO)
in cui morirono oltre 600 minatori italiani
 

 

Matrimonio di Grace Kelly
con il Principe Ranieri di Monaco

 

 
Ma torniamo a Maruzzella…
 
Ascoltiamola, in questa delicata versione di Sergio Bruni,
potendo leggere il testo originale 
 
 
 

fre bia pouce   musicAnimata

Immagine del film


 
e poi, se ci va, anche in questo video
che riprende una scena del film omonimo
in cui è cantata proprio dall’autore.
  
Il video ci consente anche di respirare in pieno
tutta l’atmosfera di quell’anno

 

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 Ciao da Tony Kospan

 

 
 Barra21CAhomeiwao

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LA NEVICATA DEL ’56 – Il grande successo di Mia Martini (il poetico testo di Califano) e le incredibili immagini di quell’anno   Leave a comment







Nel 1956 ci fu un’eccezionale enorme nevicata 
che colpi l’Italia intera 
da Nord a Sud senza eccezioni.



Napoli



L’eccezionalità dell’evento colpì ovviamente 
la fantasia degli italiani e fu l’input 
da cui scaturì una grande canzone.








La bellissima e poetica canzone,
 di cui parlerò ora e che ascolteremo in 2 versioni
è la “Nevicata del ’56
che fu portata al successo da Mia Martini.




Mia Martini



LA NEVICATA DEL ’56
– CANZONE-POESIA… E NON SOLO… –
a cura di Tony Kospan




Franco Califano



Il testo è invece di Franco Califano.

La canzone, per la bellezza del testo ed anche, penso,
per l’aria dolce e rarefatta che ci fa respirare,
vinse il Premio della Critica al Festival di Sanremo del 1990.






La canzone è considerata ancor oggi un capolavoro
poetico e musicale.




Sanremo 1990



Essa sembra dedicata al dolce ricordo di un amore
vissuto un tempo in cui la vita
aveva uno svolgimento semplice e tranquillo
interrotto però da una nevicata memorabile.

Memorabile perché assolutamente inusuale
per la durata, l’intensità e la vastità del territorio coinvolto.







LA NEVICATA DEL ’56

IL TESTO


“Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo
Un vestito da sera con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è com’è com’è
Che c’era posto pure per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli.”








Eccola dunque in un video che contiene
altre immagini della mitica nevicata del ’56.



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ed in quest’altro invece cantata
dall’autore Franco Califano.




fre bia pouce    musicAnimata





Buon ascolto/visione… se ci va…


Ciaoooooooooooooooo


Orso Tony






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STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
Frecce2039








“NON JE NE REGRETTE RIEN” DI EDITH PIAF – Storia.. significato.. testo e 2 versioni video della mitica canzone-poesia   2 comments

 
 
 
 
 
 
 

Stavolta è il turno di… un’altra famosissima… storica
indimenticabile canzone-poesia francese
che spero vi piacerà ascoltare o riascoltare. 
 
E’ uno degli ultimi grandi successi dalla mitica Edith Piaf…
che nel poetico testo ci dice di non rimpiangere nulla, 
e che si perdona e perdona tutto, il bene ed il male, fatto e ricevuto,
e che vuole ripartire di nuovo.  

 
 
 
 
 
 
 
 
 


NON, JE NE REGRETTE RIEN
ATMOSFERE E NOTE… DI UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
E’ del 1956…  un anno di cui possiamo vedere
qualche significativa immagine…
 per immergerci nella sua atmosfera.

 
 
 
 
IMMAGINI DEL 1956

 
 
 
 
Olimpliadi di Melbourne

 
 
 
 

La famosa nevicata del 56

 
 
 
 
Rivolta di Budapest 
 
 

 
 
 
 
Fiat 600  del 1956
 
 
 
 

STORIA DELLA CANZONE

 
 
La canzone è sì del 1956,
musica di Charles Dumont e parole di Michel Vaucaire,
ma divenne famosa grazie a Édith Piaf
che l’incise nel 1960.

 
La presentò poi all’all’Olympia nello stesso anno

con l’intento di dire al mondo
che si ritirava dalle scene per poter guarire.
 

Per lei era l’occasione di voltar del tutto pagina 
dopo un brutto periodo di cedimento alle droghe
che ne avevano fortemente minato la salute
tuttavia dopo soli 3 anni scomparve.

 
 
 

 
 
 
 
 


IL SIGNIFICATO DEL TESTO

 
 
Debbo dire che a mio parere la canzone
ha accenti poetici e moderni…
parlandoci di una donna che accetta
tutto quel che ha vissuto nelle sue storie passate,
senza rimpianti, delusioni o rabbie,
ed ora è pronta a ricominciare
con un nuovo amore.




 
 
 
 
 
 


NON, JE NE REGRETTE RIEN
NO, NON RIMPIANGO NULLA
 
IL TESTO
 

No, non rimpiango nulla
No! Niente di niente
Non ho alcun rimpianto.
Né per il bene né per il male
che mi è stato fatto.
Tutto mi è proprio uguale !
No! Niente di niente
Non ho alcun rammarico
No! Je ne regrette rien …
Tutto è stato pagato spazzato
dimenticato.
Me ne frego del passato!
Con i miei ricordi
ho acceso il fuoco e bruciato
i miei dolori, i miei piaceri
Non ho più bisogno di loro!
Ho spazzato tutti i miei amori
e tutte le palpitazioni
Spazzati per sempre
Riparto da zero.
No! Niente di niente
Non ho alcun rimpianto.
Né per il bene né per il male
che mi è stato fatto.
Tutto mi è proprio uguale !
No! Niente di niente
Non ho alcun rammarico
perché la mia vita
perché le mie serate
ora cominciano con te!

Traduz. Tony Kospan
 
 
 
 

Ma ora ascoltiamola… riascoltiamola







 
 
 
.
.
.
.
.

e, se ci va, anche in questo video originale dell’epoca…
che mi fa venir i brividi per le emozioni che dona e
per la sua capacità di immergerci nell’atmosfera del tempo.

 
 
 
 

 

 


Tony Kospan




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“Historia de un amor”.. mitica e poetica canzone in lingua spagnola – La sua storia e l’interpretazione di Julio Iglesias   Leave a comment




Stavolta parlerò di una canzone in lingua spagnola
e della sua storia.

Historia de un amor (Storia di un amore)
è una famosa canzone scritta nel ’56
dal cantautore panamense Carlos Eleta Almarán
al ritmo di bolero.








Fu scritta dal cantautore
immedesimandosi nel  grande dolore del fratello
per la morte dell’amata moglie.

Nello stesso anno poi, per il gran successo della canzone,
nacque un film di cui la musica fu la colonna sonora.







E’ stata cantata da grandi artisti in tutto il mondo 
ed in Italia da Laura Pausini, Iva Zanicchi e Nicola di Bari.








TESTO IN ITALIANO

Non sei più accanto a me, cuore,
nell’anima ho solo… solitudine
e se non riesco più a vederti
è perché Dio ha voluto che ti amassi
per farmi soffrire di più.
Eri la ragione della mia vita
ed adorarti per me era una religione.
Nei tuoi baci ho trovato
un gran calore che m’ha donato
Amore e Passione
E’ la storia d’un amore senza eguali
che mi ha fatto capire
tutto il bene e tutto il male
e che ha dato la luce alla mia vita.
Or che è spento…
com’è buia la mia vita!
Senza l’amor tuo… viver non potrò.

(Traduzione non letterale di T.K.)






Prima di passare all’ascolto della canzone
alcune immagini che ricordano l’atmosfera di quell’anno



La famosa nevicata del 56



Il matrimonio di Grace Kelly e Ranieri di Monaco








Ma è giunto il momento di ascoltarla
nell’interpretazione di Julio Iglesias




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MARUZZELLA  

 
 
 
 
 
 
 
Questa è un’altra classicissima e notissima
canzone napoletana ma relativamente recente
in quanto scritta nel 1954/55
da Bonagura (testo) e Carosone (musica)
 
 
 

MARUZZELLA
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan






Iniziamo a parlare del titolo che ha sempre incuriosito tanti… 
ed in molti pensavamo si trattasse del diminutivo di Maria o Mara

 
In realtà Maruzzella è un diminutivo di Marisa… 
ma in napoletano ha anche il significato di piccola lumaca di mare e di piccola treccia di capelli.



Alberto Accorsi – Circe 




Maruzzella era anche il modo con cui Renato Carosone chiamava la moglie Marisa… 
e sembra che la canzone sia stata dedicata proprio a lei… 
 
Resta tuttora impresso nella mente e nei cuori il celebre ritornello 



 
 

«Maruzzella Maruzzè,
t’e’ miso dint’a ll’uocchie
‘o mare e m’e’ miso
mpietto a mé nu dispiacere.
Stu core mme faje sbattere
cchiù forte ‘e ll’onne
quanno ‘o cielo è scuro:
primma mme dice sì,
po’ doce doce mme faje murí»
 
 
(Maruzzella, Maruzzella ti sei messa negli occhi il mare
ed hai messo nel mio petto un dispiacere.
Mi fai battere il cuore più forte delle onde:
prima mi dici sì, poi dolce dolce mi fai morire)


 
 
 
 

 


Il successo della canzone fu clamoroso al punto che ne nacquero ben
 2 film… 

e più recentemente, nel 1973, è stata inclusa nella colonna sonora di “Main Streeet di Martin Scorsese.


Prima di ascoltarla in 2 versioni… diamo un’occhiata fugace a quanto accadeva quell’anno… 
 
 
1 9 5 6
  

La rivoluzione ungherese è soffocata nel sangue… 

  

La televisione entra nelle abitudini degli Italiani 
 

 

la 2° guerra arabo israeliana
 
 
 
La tragedia di Marcinelle (BELGIO)
in cui morirono oltre 600 minatori italiani
 

 

Matrimonio di Grace Kelly
con il Principe Ranieri di Monaco

 

 
Ma torniamo a Maruzzella…
 
Ascoltiamola, in questa delicata versione di Sergio Bruni,
potendo leggere il testo originale 
 
 
 

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e poi, se ci va, anche in questo video
che riprende una scena del film omonimo
in cui è cantata proprio dall’autore.
  
Il video ci consente anche di respirare in pieno
tutta l’atmosfera di quell’anno

 

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LA NEVICATA DEL ’56 – La mitica canzone di Mia Martini e Franco Califano e le incredibili immagini di quell’anno   Leave a comment







Nel 1956 ci fu un’eccezionale enorme nevicata 
che colpi l’Italia intera 
da Nord a Sud senza eccezioni.



Napoli



L’eccezionalità dell’evento colpì ovviamente 
la fantasia degli italiani e fu l’input 
da cui scaturì una grande canzone.








La bellissima e poetica canzone,
 di cui parlerò ora e che ascolteremo in 2 versioni
è la “Nevicata del ’56”
che fu portata al successo da Mia Martini.




Mia Martini



LA NEVICATA DEL ’56
– CANZONE-POESIA… E NON SOLO… –
a cura di Tony Kospan




Franco Califano



Il testo è invece di Franco Califano.

La canzone, per la bellezza del testo ed anche, penso,
per l’aria dolce e rarefatta che ci fa respirare,
vinse il Premio della Critica al Festival di Sanremo del 1990.






La canzone è considerata ancor oggi un capolavoro
poetico e musicale.




Sanremo 1990



Essa sembra dedicata al dolce ricordo di un amore
vissuto un tempo in cui la vita
aveva uno svolgimento semplice e tranquillo
interrotto però da una nevicata… memorabile.

Memorabile perché assolutamente inusuale
per la durata, l’intensità e la vastità del territorio coinvolto.







LA NEVICATA DEL ’56

IL TESTO


“Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo
Un vestito da sera con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è com’è com’è
Che c’era posto pure per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli.”








Eccola dunque in un video con immagini del ’56.







ed in quest’altro invece cantata
dall’autore Franco Califano.









Buon ascolto/visione… se ci va…


Ciaoooooooooooooooo


Orso Tony






STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
 








NON JE NE REGRETTE RIEN (Non mi pento di nulla) – La mitica canzone-poesia di Edith Piaf con significato.. testo e 2 versioni video   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 

Stavolta è il turno di… un’altra famosissima… storica
indimenticabile canzone-poesia francese
che spero vi piacerà ascoltare o riascoltare. 
 
E’ uno degli ultimi grandi successi dalla mitica Edith Piaf…
che nel poetico testo ci dice di non rimpiangere nulla, 
e che si perdona e perdona tutto, il bene ed il male, fatto e ricevuto,
e che vuole ripartire di nuovo.  

 
 
 
 
 
 
 
 
 


NON, JE NE REGRETTE RIEN
ATMOSFERE E NOTE… DI UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
E’ del 1956…  un anno di cui possiamo vedere
qualche significativa immagine…
 per immergerci nella sua atmosfera.

 
 
 
 
IMMAGINI DEL 1956

 
 
 
 
Olimpliadi di Melbourne

 
 
 
 

La famosa nevicata del 56

 
 
 
 
Rivolta di Budapest 
 
 

 
 
 
 
Fiat 600  del 1956
 
 
 
 

STORIA DELLA CANZONE

 
 
La canzone è sì del 1956,
musica di Charles Dumont e parole di Michel Vaucaire,
ma divenne famosa grazie a Édith Piaf
che l’incise nel 1960.

 
La presentò poi all’all’Olympia nello stesso anno

con l’intento di dire al mondo
che si ritirava dalle scene per poter guarire.
 

Per lei era l’occasione di voltar del tutto pagina 
dopo un brutto periodo di cedimento alle droghe
che ne avevano fortemente minato la salute
tuttavia dopo soli 3 anni scomparve.

 
 
 

 
 
 
 
 


IL SIGNIFICATO DEL TESTO

 
 
Debbo dire che a mio parere la canzone
ha accenti poetici e moderni…
parlandoci di una donna che accetta
tutto quel che ha vissuto nelle sue storie passate,
senza rimpianti, delusioni o rabbie,
ed ora è pronta a ricominciare
con un nuovo amore.




 
 
 
 
 
 


NON, JE NE REGRETTE RIEN
NO, NON RIMPIANGO NULLA
 
IL TESTO
 

No, non rimpiango nulla
No! Niente di niente
Non ho alcun rimpianto.
Né per il bene né per il male
che mi è stato fatto.
Tutto mi è proprio uguale !
No! Niente di niente
Non ho alcun rammarico
No! Je ne regrette rien …
Tutto è stato pagato spazzato
dimenticato.
Me ne frego del passato!
Con i miei ricordi
ho acceso il fuoco e bruciato
i miei dolori, i miei piaceri
Non ho più bisogno di loro!
Ho spazzato tutti i miei amori
e tutte le palpitazioni
Spazzati per sempre
Riparto da zero.
No! Niente di niente
Non ho alcun rimpianto.
Né per il bene né per il male
che mi è stato fatto.
Tutto mi è proprio uguale !
No! Niente di niente
Non ho alcun rammarico
perché la mia vita
perché le mie serate
ora cominciano con te!

Traduz. Tony Kospan
 
 
 
 

Ma ora ascoltiamola… riascoltiamola



 
 
 
.
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e, se ci va, anche in questo video originale dell’epoca…
che mi fa venir i brividi per le emozioni che dona e
per la sua capacità di immergerci nell’atmosfera del tempo.

 
 
 
 

 

 


Tony Kospan




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Historia de un amor – La mitica e poetica canzone in lingua spagnola con la sua storia e con l’interpretazione di Julio Iglesias   Leave a comment




Stavolta parlerò di una canzone in lingua spagnola
e della sua storia.

Historia de un amor (Storia di un amore)
è una famosa canzone scritta nel ’56
dal cantautore panamense Carlos Eleta Almarán
al ritmo di bolero.








Fu scritta dal cantautore
immedesimandosi nel  grande dolore del fratello
per la morte dell’amata moglie.

Nello stesso anno poi, per il gran successo della canzone,
nacque un film di cui la musica fu la colonna sonora.







E’ stata cantata da grandi artisti in tutto il mondo 
ed in Italia da Laura Pausini, Iva Zanicchi e Nicola di Bari.








TESTO IN ITALIANO

Non sei più accanto a me, cuore,
nell’anima ho solo… solitudine
e se non riesco più a vederti
è perché Dio ha voluto che ti amassi
per farmi soffrire di più.
Eri la ragione della mia vita
ed adorarti per me era una religione.
Nei tuoi baci ho trovato
un gran calore che m’ha donato
Amore e Passione
E’ la storia d’un amore senza eguali
che mi ha fatto capire
tutto il bene e tutto il male
e che ha dato la luce alla mia vita.
Or che è spento…
com’è buia la mia vita!
Senza l’amor tuo… viver non potrò.

(Traduzione non letterale di T.K.)






Prima di passare all’ascolto della canzone
alcune immagini che ricordano l’atmosfera di quell’anno



La famosa nevicata del 56



Il matrimonio di Grace Kelly e Ranieri di Monaco








Ma è giunto il momento di ascoltarla…
nell’interpretazione di Julio Iglesias







Ciao da Tony Kospan




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