Archivio per l'etichetta ‘1923’
Davvero una bella riflessione è quella che ci dona questo brano.
A parer mio è un pensiero di grande saggezza.
Sembra che fosse inserito nei libri scolastici del 1923.
Tuttavia non ho trovato nessun riscontro di questo
né alcuna notizia sul suo autore.
LE DUE SCALE
Ogni uomo, nella sua vita, ha davanti a se due lunghe scale; una che sale, l’altra che scende.
A salire, si fatica molto; ma, arrivati in cima, si trovano tante belle cose che compensano largamente della fatica durata.
Si trova il piacere di sentirsi la coscienza tranquilla, si trovano lodi o l’ammirazione degli altri uomini, si trova l’agiatezza e spesso, anche la ricchezza.
Prendendo invece la scala che scende, non si fatica affatto; ma, arrivati in fondo, che cosa si trova?
Il rimorso che rode, il disprezzo degli altri uomini, la miseria, la fame.
Anche voi ragazzi, avete già davanti a voi le due scale, quella del lavoro e quella dell’ozio.
Riflettete un po’; preferite salire o discendere?
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Stavolta, nell’ambito delle musiche ed atmosfere d’un tempo,
non parleremo di canzoni ma dell’operetta in generale
e di un’operetta in particolare…
BREVE STORIA DELL’OPERETTA
E
IL PAESE DEI CAMPANELLI
(STORIA TRAMA… E VIDEO)
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELL’ OPERETTA
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
viene in genere considerata come una filiazione
del teatro musicale e, in particolare,
dell’opera comique francese.
La massima popolarità ebbe inizio con la Belle Époque
e durò fino agli anni ’30
Di essa ci restano oggi solo sognanti ricordi…
di quelle che la TV trasmetteva negli anni ’50 e ’60
e che possiamo rivivere attraverso
alcune brillanti ripresentazioni
in tanti teatri italiani.
LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
Questa operetta fu scritta
da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.
Composta nel 1923 andò in scena il 23 novembre
di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
Ma veniamo ad una breve sintesi della trama…
prima di vedere il video con alcune scene.
.
.
LA TRAMA
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
La più disperata è Nela ma ben presto dimenticherà Hans e tornerà ad amare il suo noioso, ma buono, marito.
Tutto come prima, dunque, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più?

IL VIDEO
Questo video ora ci può dar un’idea,
anche se molto parziale, dell’operetta
ma certamente ci farà rivivere la sua atmosfera
tanto colorata e tanto spensierata.
.
Tony Kospan


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Sembra che fosse inserito nei libri scolastici del 1923.
Tuttavia non ho trovato nessun riscontro di questo
né alcuna notizia sul suo autore.
LE DUE SCALE
Ogni uomo, nella sua vita, ha davanti a se due lunghe scale; una che sale, l’altra che scende.
A salire, si fatica molto; ma, arrivati in cima, si trovano tante belle cose che compensano largamente della fatica durata.
Si trova il piacere di sentirsi la coscienza tranquilla, si trovano lodi o l’ammirazione degli altri uomini, si trova l’agiatezza e spesso, anche la ricchezza.
Prendendo invece la scala che scende, non si fatica affatto; ma, arrivati in fondo, che cosa si trova?
Il rimorso che rode, il disprezzo degli altri uomini, la miseria, la fame.
Anche voi ragazzi, avete già davanti a voi le due scale, quella del lavoro e quella dell’ozio.
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Stavolta, nell’ambito delle musiche ed atmosfere d’un tempo,
non parleremo di canzoni ma dell’operetta in generale
e di un’operetta in particolare…
BREVE STORIA DELL’OPERETTA
E
IL PAESE DEI CAMPANELLI
(STORIA TRAMA… E VIDEO)
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELL’ OPERETTA
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
viene in genere considerata come una filiazione
del teatro musicale e, in particolare,
dell’opera comique francese.
La massima popolarità ebbe inizio con la Belle Époque
e durò fino agli anni ’30
Di essa ci restano oggi solo sognanti ricordi…
di quelle che la TV trasmetteva negli anni ’50 e ’60
e che possiamo rivivere attraverso
alcune brillanti ripresentazioni
in tanti teatri italiani.
LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
Questa operetta fu scritta
da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.
Composta nel 1923 andò in scena il 23 novembre
di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
Ma veniamo ad una breve sintesi della trama…
prima di vedere il video con alcune scene.
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LA TRAMA
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
La più disperata è Nela ma ben presto dimenticherà Hans e tornerà ad amare il suo noioso, ma buono, marito.
Tutto come prima, dunque, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più?

IL VIDEO
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LE DUE SCALE
Ogni uomo, nella sua vita, ha davanti a se due lunghe scale; una che sale, l’altra che scende.
A salire, si fatica molto; ma, arrivati in cima, si trovano tante belle cose che compensano largamente della fatica durata.
Si trova il piacere di sentirsi la coscienza tranquilla, si trovano lodi o l’ammirazione degli altri uomini, si trova l’agiatezza e spesso, anche la ricchezza.
Prendendo invece la scala che scende, non si fatica affatto; ma, arrivati in fondo, che cosa si trova?
Il rimorso che rode, il disprezzo degli altri uomini, la miseria, la fame.
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IL PAESE DEI CAMPANELLI
STORIA TRAMA… E VIDEO
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELL’ OPERETTA
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
viene in genere considerata come una filiazione
del teatro musicale e, in particolare,
dell’opera comique francese.
La massima popolarità ebbe inizio con la Belle Époque
e durò fino agli anni ’30
Di essa ci restano oggi solo sognanti ricordi…
di quelle che la TV trasmetteva negli anni ’50 e ’60
e che possiamo rivivere attraverso
alcune brillanti ripresentazioni
in tanti teatri italiani.
LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
Questa operetta fu scritta
da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.
Composta nel 1923 andò in scena il 23 novembre
di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
Ma veniamo ad una breve sintesi della trama…
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LA TRAMA
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
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A salire, si fatica molto; ma, arrivati in cima, si trovano tante belle cose che compensano largamente della fatica durata.
Si trova il piacere di sentirsi la coscienza tranquilla, si trovano lodi o l'ammirazione degli altri uomini, si trova l'agiatezza e spesso, anche la ricchezza.
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IL PAESE DEI CAMPANELLI
STORIA TRAMA… E VIDEO
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELL’ OPERETTA
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
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LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
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LA TRAMA
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
La più disperata è Nela ma ben presto dimenticherà Hans e tornerà ad amare il suo noioso, ma buono, marito.
Tutto come prima, dunque, ma c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più?

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IL PAESE DEI CAMPANELLI
STORIA TRAMA… E VIDEO
a cura di Tony Kospan
LA STORIA DELL’ OPERETTA
L’operetta, come sapete,
è uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale
ed in particolare la si può definire
una commedia in parte recitata e in parte cantata che,
per l’importanza delle parti musicali,
viene in genere considerata come una filiazione
del teatro musicale e, in particolare,
dell’opera comique francese.
La massima popolarità ebbe inizio con la Belle Époque
e durò fino agli anni ’30
Di essa ci restano oggi solo sognanti ricordi…
di quelle che la TV trasmetteva negli anni ’50 e ’60
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LA STORIA DEL… PAESE DEI CAMPANELLI
Questa operetta fu scritta
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Composta nel 1923 andò in scena il 23 novembre
di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano.
Ma veniamo ad una breve sintesi della trama…
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LA TRAMA
In una immaginaria isoletta olandese esiste il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello.
Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito : ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.
A seminare il disordine arriva una nave di militari, costretta all’attracco da un’avaria.
I marinai scendono a terra e subito cominciano a corteggiare le graziose donne del paese e, com’è facile prevedere, accade l’inevitabile: il comandante Hans fa suonare i campanelli con Nela, moglie di Basilio, il marinaio Tom con la bella Bombon, consorte di Tarquinio ed il buffo La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese, sposa del borgomastro Attanasio.

Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
la prima è quella di rivelare a Nela che Hans è già sposato; la seconda, e decisiva, è di far arrivare in paese, per un malaccorto scambio di telegrammi, tutte le mogli dei marinai, a cominciare da Ethel, la signora del comandante.
E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
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Ma La Gaffe, il cui nome dice tutto sulle sue caratteristiche, continua a fare “gaffes”:
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E la storia si ripete, ma questa volta a far suonare i campanelli sono le mogli dei cadetti con i pescatori Attanasio, Basilio e Tarquinio.
Dopo questa specie di pareggio, i marinai ripartono con le loro mogli e Bombon, una donna con un “passato”, non se la prende tanto.
Sa bene, infatti, che non bisogna cedere all’amore dei marinai… magari le resterà solo il ricordo di una vorticosa “giava” ballata con La Gaffe mentre a Pomerania resterà il ricordo di essere “piaciuta”.
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