Archivio per l'etichetta ‘1880’
Approfondiremo la conoscenza ed ascolteremo un’antica canzone che,
nata all’epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria
diventando famosa in tutto il mondo.
FUNICULI’ FUNICULA’
LA STORIA… L’ATMOSFERA E LA CANZONE
a cura di Tony Kospan
LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalla penna del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza.

Gli industriali brindano all’inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica, galoppante ed allegra, che per il simpatico testo.

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo, travolgente come le sue note, travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi.

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l’autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine ‘800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all’arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L’ascolteremo ora prima in una versione cantata da Sergio Bruni
potendone leggere il testo in originale.
.
.
.
e poi in quest’altro video possiamo ascoltarla
nell’interpretazione, anch’essa molto bella,
di Andrea Bocelli all’Arena di Verona.


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L’arte non è solo bellezza… sogno… fantasia ma anche impietosa ed efficace rivelazione di realtà a volte amare di una società.
In tal modo essa ha un effetto di denuncia spesso superiore e più incisivo di altri mezzi oltre a rappresentare un momento storico.
Un dipinto bello, anche se triste, e molto particolare nella composizione è “I morticelli” del pittore e fotografo abruzzese Francesco Paolo Michetti appassionato cantore del mondo rurale e del folklore della sua regione.

Rappresenta la scena molto dolorosa di un funerale di un neonato sul mare.
.
Più che un dipinto sembra mostrare la storia dell’intero percorso di coloro che partecipano in varie forme all’evento ed è paragonabile ad una scena cinematografica.
.
Questa particolare impressione è evidenziata anche dalla forma del dipinto, rettangolare e lunga, che lo fa apparire come un fregio.
In verità non si vedono manifestazioni forti di dolore tranne quella del vecchio incurvato che regge il catafalco.
.
La dolorosa scena contrasta in modo evidente con i colori del mare, della natura, dei vestiti e dei volti dei personaggi.
.
Questo contrasto però ci dice che il pittore vuol donarci una visione dell’evento come di un fatto naturale benché amaro.
Ricordiamo che all’epoca, fine ‘800, la mortalità infantile in Italia era ancora molto, molto frequente.
.
Un altro aspetto infine risalta agli occhi.
Il dipinto, essendo molto lungo, ci mostra precise scene di gruppi di persone che possono essere viste anche come dipinti a sé stanti.
Il dipinto fu replicato quasi identico dall’autore 4 anni dopo (“Il morticino”).
.
L’amico D’annunzio, abruzzese come lui, colpito dal dipinto lo apprezzò a tal punto da dedicargli i versi che seguono:
“Stagna l’azzurra caldura (…)
Vien per la spiaggia lento il funereo
corteo seguendo croce e cadavere:
sol qualche risucchio di fiotto,
qualche singhiozzo di strozza umana
a tratti a tratti rompe il silenzio
greve (…)
Dietro la croce, dietro il cadavere,
con litanie lunghe, allontanasi,
va va va la pia carovana
sotto la tragica luce immensa.”
da Canto Novo, 1882
SE AMI LA STORIA ED I RICORDI QUESTO E’ IL TUO GRUPPO DI FB
Francesco Paolo Michetti – Autoritratto (Tocco da Casauria 4.8.1851 – Francavilla al Mare 5.3.1929)
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Approfondiremo la conoscenza ed ascolteremo un’antica canzone che,
nata all’epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria
diventando famosa in tutto il mondo.
FUNICULI’ FUNICULA’
LA STORIA… L’ATMOSFERA E LA CANZONE
a cura di Tony Kospan
LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalla penna del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza.

Gli industriali brindano all’inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica, galoppante ed allegra, che per il simpatico testo.

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo, travolgente come le sue note, travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi.

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l’autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine ‘800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all’arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L’ascolteremo ora prima in una versione cantata da Sergio Bruni
potendone leggere il testo in originale…
e poi in quest’altro video possiamo ascoltarla
nell’interpretazione, anch’essa molto bella,
di Andrea Bocelli.



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Approfondiremo la conoscenza ed ascolteremo un'antica canzone che,
nata all'epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria…
diventando famosa in tutto il mondo.
FUNICULI’ FUNICULA’
LA STORIA… L'ATMOSFERA E LA CANZONE
a cura di Tony Kospan
LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
(ed a cui va la ns grandissima riconoscenza)
potendone leggere il testo in originale ed in italiano
e poi in questo video invece possiamo ascoltarla
nell'interpretazione, anch'essa molto bella,
di Andrea Bocelli.



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L’arte non è solo bellezza… sogno… fantasia ma anche impietosa ed efficace rivelazione di realtà a volte amare di una società.
In tal modo essa ha un effetto di denuncia spesso superiore e più incisivo di altri mezzi oltre a rappresentare un momento storico.
Un dipinto bello, anche se triste, e molto particolare nella composizione è “I morticelli” del pittore e fotografo abruzzese Francesco Paolo Michetti appassionato cantore del mondo rurale e del folklore della sua regione.

Rappresenta la scena molto dolorosa di un funerale di un neonato sul mare.
.
Più che un dipinto sembra mostrare la storia dell’intero percorso di coloro che partecipano in varie forme all’evento ed è paragonabile ad una scena cinematografica.
.
Questa particolare impressione è evidenziata anche dalla forma del dipinto, rettangolare e lunga, che lo fa apparire come un fregio.
In verità non si vedono manifestazioni forti di dolore tranne quella del vecchio incurvato che regge il catafalco.
.
La dolorosa scena contrasta in modo evidente con i colori del mare, della natura, dei vestiti e dei volti dei personaggi.
.
Questo contrasto però ci dice che il pittore vuol donarci una visione dell’evento come di un fatto naturale benché amaro.
Ricordiamo che all’epoca, fine ‘800, la mortalità infantile in Italia era ancora molto, molto frequente.
.
Un altro aspetto infine risalta agli occhi.
Il dipinto, essendo molto lungo, ci mostra precise scene di gruppi di persone che possono essere viste anche come dipinti a sé stanti.
Il dipinto fu replicato quasi identico dall’autore 4 anni dopo (“Il morticino”).
.
L’amico D’annunzio, abruzzese come lui, colpito dal dipinto lo apprezzò a tal punto da dedicargli i versi che seguono:
“Stagna l’azzurra caldura (…)
Vien per la spiaggia lento il funereo
corteo seguendo croce e cadavere:
sol qualche risucchio di fiotto,
qualche singhiozzo di strozza umana
a tratti a tratti rompe il silenzio
greve (…)
Dietro la croce, dietro il cadavere,
con litanie lunghe, allontanasi,
va va va la pia carovana
sotto la tragica luce immensa.”
da Canto Novo, 1882
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Francesco Paolo Michetti – Autoritratto (Tocco da Casauria 4.8.1851 – Francavilla al Mare 5.3.1929)
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LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
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LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
(ed a cui va la ns grandissima riconoscenza)
potendone leggere il testo in originale ed in italiano
e poi in questo video invece possiamo ascoltarla
nell'interpretazione, anch'essa molto bella,
di Andrea Bocelli.



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nata all'epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria…
diventando famosa in tutto il mondo.
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LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
(ed a cui va la ns grandissima riconoscenza)
potendone leggere il testo in originale ed in italiano
e poi in questo video invece possiamo ascoltarla
nell'interpretazione, anch'essa molto bella,
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nata all'epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria…
diventando famosa in tutto il mondo.
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LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
(ed a cui va la ns grandissima riconoscenza)
potendone leggere il testo in originale ed in italiano
e poi in questo video invece possiamo ascoltarla
nell'interpretazione, anch'essa molto bella,
di Andrea Bocelli.



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nata all'epoca solo per… u n a p u b b l i c i t à (!!!),
spiccò poi il volo verso alte vette di successo e di allegria…
diventando famosa in tutto il mondo.
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LA STORIA
La canzone fu scritta nel 1880 in occasione dell’inaugurazione della prima funicolare di Napoli ed ebbe una gestazione velocissima… solo di poche ore… nascendo quindi quasi d’impeto dalle corde del giornalista Peppino Turco e dal musicista Luigi Denza…

Gli industriali brindano all'inaugurazione della funicolare
Essa doveva avere solo la funzione di pubblicizzare la Funicolare e di invogliare i cittadini ad utilizzarla… dato che era un mezzo di trasporto nuovo… ma riscosse un successo immediato sia per la musica quasi galoppante ed allegra… che per il simpatico testo…

Fu la canzone più cantata nella Piedigrotta (antica festa popolare che si teneva nel mese di settembre) di quell’anno ed il suo successo… travolgente come le sue note… travalicò monti ed oceani per diventare una delle canzoni più famose al mondo di tutti i tempi…

La festa di Piedigrotta
Essa infatti è stata cantata dai più grandi cantanti…. di ogni epoca.
Interessante poi, dal punto di vista storico, è il fatto che questa è stata la prima canzone classica napoletana di cui sono noti sia l'autore del testo che quello della musica.
Le canzoni precedenti erano in pratica solo dei canti popolari… ma gli anni di fine '800 furono davvero rivoluzionari in tutti i campi dalla scienza all'arte… dalla musica alla poesia… etc.

LA CANZONE
L'ascolteremo ora prima in una versione cantata da Pavarotti
nel gran bel sito di un italiano che vive in Brasile
(ed a cui va la ns grandissima riconoscenza)
potendone leggere il testo in originale ed in italiano
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nell'interpretazione, anch'essa molto bella,
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