Una tra le traversate alpine più belle al mondo, la linea Abula/Bernina scorre su binari che congiungono l’Europa da Nord a Sud.
Ricco di suggestioni, il viaggio sulle carrozze panoramiche del Bernina Express permette di godere appieno di paesaggi mozzafiato, attraverso i colori della montagna: dal bianco dei ghiacciai al verde dei prati fioriti in estate.
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Il Trenino Rosso corre in totale scioltezza lungo 55 gallerie, 196 viadotti e pendenze fino al 70 per mille.
Grazie al viadotto Landwasser e alle gallerie elicoidali Bergün-Preda, al viadotto circolare di Brusio e alla particolare bellezza degli straordinari paesaggi alpini, dall’estate 2008 la tratta fra Thusis e Tirano si pregia del titolo di Patrimonio Mondiale UNESCO.
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Un viaggio sul Bernina Express è consigliato a tutti coloro che visitano la Valtellina: famiglie, amanti della cultura e delle esperienze uniche.
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Testo dal sito Trenino Rosso – Impaginaz. T.K.
Ma se vogliamo… senza muoverci di un millimetro… possiamo ora far un viaggio virtuale su questo mitico trenino grazie a questo video… davvero affascinante.
Non tutti sanno che a Capri non c’è solo la Grotta Azzurra…
Sono infatti ben 70 le rientranze, più o meno grandi o profonde,
che si incontrano facendo il perimetro dell’Isola Azzurra.
LE GROTTE DI CAPRI
Chi meglio dei marinai può conoscerle?
Ed è a loro che Ernesto Mazzetti, giornalista e vicepresidente della Società Geografica Italiana, si è rivolto per censirle tutte nel suo libro da poco in libreria.
Isola di Capri
La loro origine non è unica… si va dalla situazione oro-geografica e dai vari movimenti avvenuti sulla costa fin da quando l’isola (circa 100.000 anni fa) era unita alla terraferma alla semplice azione scavatrice delle onde nello scorrere dei secoli.
La massima parte è esplorabile con le dovute precauzioni e sempre con l’assistenza di conoscitori dei luoghi.
Parleremo qui, e brevemente, solo di alcune tra le più interessanti…
Il salto di Tiberio
Iniziamo con quella “Dell’Affumata” che presenta la volta ancora annerita perché li venivano accese le caldaie che servivano per lavare le reti dei pescatori.
C’è poi “Il Salto di Tiberio” che è più che altro un anfratto nel quale, da un’altezza di 200 metri, l’Imperatore,
dopo averli accolti nella sua villa, buttava i suoi nemici…
Grotta Bianca
La Grotta Bianca, così chiamata per il biancore del tufo della volta ospita 2 laghetti…
La Meravigliosa
La Meravigliosa invece, tra le più grandi di Capri, ha la caratteristica di trovarsi sopra la Grotta Bianca e presenta stalattiti e stalagmiti che, alla luce del sole, acquistano colori bellissimi e da ciò il suo nome.
Tragara
Tragara è invece un antico porticciolo usato dagli antichi romani.
Faraglioni
che si trova proprio davanti ai mitici Faraglioni che presentano un arco naturale lungo 56 mt e largo 13.
Grotta dei Santi
Singolare è anche la Grotta dei Santi detta così per la presenza di rocce in fila che danno l’impressione di una processione.
Grotta Azzurra
Infine la regina delle grotte capresi… (e forse di tutto il mondo quantomeno per la notorietà) la mitica Grotta Azzurra…
Alexandre Dumas la descrisse come “una tenda costruita con un frammento di cielo”.
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L’incredibile colore azzurro della grotta è dovuto ad una fenditura sottomarina che consente il passaggio dei raggi solari che illuminano così l’acqua del mare.
Era notissima fin dall’antichità ma è stata riscoperta solo nell’800.
Non ci resta che entrare, almeno virtualmente, grazie a questo video…
Mi raccomando però… abbassate la testa quando entrate… eh eh…
CIAO DA TONY KOSPAN
IL LIBRO
LE GROTTE DI CAPRI
Ernesto Mazzetti
Ed. La Conchiglia
Una tra le traversate alpine più belle al mondo, la linea Abula/Bernina scorre su binari che congiungono l’Europa da Nord a Sud.
Ricco di suggestioni, il viaggio sulle carrozze panoramiche del Bernina Express permette di godere appieno di paesaggi mozzafiato, attraverso i colori della montagna: dal bianco dei ghiacciai al verde dei prati fioriti in estate.
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Il Trenino Rosso corre in totale scioltezza lungo 55 gallerie, 196 viadotti e pendenze fino al 70 per mille.
Grazie al viadotto Landwasser e alle gallerie elicoidali Bergün-Preda, al viadotto circolare di Brusio e alla particolare bellezza degli straordinari paesaggi alpini, dall’estate 2008 la tratta fra Thusis e Tirano si pregia del titolo di Patrimonio Mondiale UNESCO.
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Un viaggio sul Bernina Express è consigliato a tutti coloro che visitano la Valtellina: famiglie, amanti della cultura e delle esperienze uniche.
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Testo dal sito Trenino Rosso – Impaginaz. T.K.
Ma se vogliamo… senza muoverci di un millimetro… possiamo ora far un viaggio virtuale su questo mitico trenino grazie a questo video… davvero affascinante.
Nel cuore del villaggio di Naxxar, Palazzo Parisio, è un romantico palazzo di eccezionale grandezza, se paragonato agli altri palazzi storici dell’isola, e testimonia le aspirazioni di una ricca famiglia maltese del XIX secolo.
In origine la dimora fu il buen retiro della famiglia Parisio – possidenti siciliani imparentati con la nobiltà maltese – che lasciava il palazzo a La Valletta per la caccia e la frescura della campagna.
Nel XIX secolo il Palazzo fu acquistato dal marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e noto filantropo maltese, ai cui eredi appartiene tuttora.
Quella che era una residenza estiva fu trasformata in una sontuosa dimora anche grazie alle maestranze Italiane di Carlo Sada, autore della decorazione del Teatro Bellini di Catania. I lavori iniziarono nel 1898 e terminarono nel 1906, un anno prima della morte del marchese. Quando i paesaggisti idearono i giardini vi era in origine un sentiero sopraelevato di circa mezzo miglio con ai lati vecchi olivi, ancora oggi visibili, e con un belvedere sulla costa e la baia di San Paolo.
Nel creare i giardini fu ideato un sistema idrico e di irrigazione molto complesso, fu scavata una cisterna per l’acqua, ampia la metà del giardino e intercomunicante con pozzi dei dintorni. I giardini all’Italiana, cinti da mura, sono una miscela affascinante di simmetria e colori mediterranei. L’Orangerie, sulla sinistra dell’ingresso, sembra esser stata costruita prima del 1890, anno in cui il Palazzo fu rinnovato. I vetri ancora in gran parte originali hanno uno spessore di ben 4 millimetri. Al suo interno si trova una grotta rivestita di pietra, risalente forse la Seicento, che nasconde un complesso e interessante sistema di irrigazione.
Nel Giardino si possono ammirare numerose specie mediterranee ed esotiche: Chorisia speciosa, Meryta denhamii, Banksia seratifoglia, Coculus, Quercus ilex, Araucaria, Brugmansia, Erythrina cristagalli, Jacaranda mimosifloia, Sapindus mukorossi, Nerium oleander, inoltre una vasta collezione d’Hibiscus ibridi, più di 60 piante di colori diversi dal viola al marrone: Tylene, Peggy Walton, Fifth dimension. Ricca anche la collezione di Bougainvillea e di Agrumi come Citrus medica ” Maxima”, Citrus aurantium “Canaliculata”, Citrus sinensis, Citrus limon e Calamondine.
Solari, ricchi di colore e profumo, i giardini di palazzo Parisio sono un’eccellente testimonianza della diffusione del giardino all’Italiana fin quasi al Novecento fuori dai confini nazionali, oltre che degli scambi culturali tra Malta e il Sud Italia.