Archivio per la categoria ‘TEMI POETICI ARTISTICI MUSICALI BY TONY KOSPAN’
.
.
.

.
Siamo a Febbraio!
Salutiamolo con poesie.. dipinti.. canzoni.. etc.
e conosciamone la storia.
FEBBRAIO E’… IL MESE
DELLA CANDELORA… DEL CARNEVALE
E DELLA FESTA DI SAN VALENTINO
Cosa significa il suo nome?
Il suo nome viene dal verbo latino “Februare”
che significa… purificare… correggere gli errori
ed infatti nell’antica Roma era questo il periodo
dei rituali di purificazione in onore
del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris.
Il mese era chiamato Februarius
E’ ANCHE IL MESE PIU’ CORTO DELL’ANNO
Rendiamogli quindi omaggio,
sperando che non sia troppo… rigido
e che non ci crei troppi problemi,
con alcuni aforismi ed alcune poesie
Ma che freddo fa – Nada
Abel Grimmer – Mese di Febbraio
FEBBRAIO
U. Ghiron
Nuvoli, vento, neve, acqua, tempesta!
E’ arrivato febbraio, febbraietto!
“Ah, febbraietto, corto e maledetto”
gli gridan tutti: “Vattene alla lesta!”
Corre via febbraietto e sembra dire:
“Allegri, chè l’inverno è per finire!”
E allegro per il colle e per il piano,
ora pota le viti il buon villano,
mentre le vie, le piazze cittadine,
empie un gaio vociar di mascherine.
.
.
.
Neve al sole – Pino Daniele
Emile Vernon
FEBBRAIO
Renzo Pezzani
Il sol ruppe la neve e alla costiera
in quel giorno brillò la prima volta
un mille verde. Ed ecco il cuore ascolta
l’uccello che promette primavera.
Respira già quest’aria cristallina
nascosta dalle foglie macerate,
la mammola. Viole son nate
nel sol di quest’angelica mattina
Neve – Mina
Monet – La gazza
.
.
.
FEBBRAIO
Zietta Liù
Cosa ci porti, corto febbraio?
Si, dietro l’uscio vi è primavera
con la sua veste dolce e leggiera,
col suo sorriso limpido e gaio.
Tu ci porti le mascherine
coi lieti giorni del carnevale;
empi di canti le gaie sale,
e la tua gioia par senza fine.
C’è chi ti dice, febbraio, amaro
perchè talvolta di pioggia e neve
non sei di certo un mese avaro,
col tuo cappuccio di nubi, greve.
Ma cosa importa? Fresca e leggiera
a te dappresso bionda nel sole,
tutta sorriso, tutta viole,
ecco che appare la primavera.
PER LE NOVITA’
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Se la Primavera è la prima stagione dell’anno,
se il lunedì è il primo giorno della settimana,
se l’infanzia-adolescenza-giovinezza è la prima parte della vita,
qual è il momento iniziale e sognante che,
rinnovandosi sempre, ci apre ogni giorno al mondo ed alla vita?

Beh avrete certamente capito che si parla dell’Alba…
quel momento affascinante in cui le ombre della notte
lentamente si diradano ed avanza un chiarore che illumina
pian piano, e sempre di più, ogni cosa…
ma anche dell’Aurora e del Mattino.

Charles Courtney Curran – Mattino d’estate
L’ALBA… L’AURORA… IL MATTINO…
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Per la verità essendo un “gufo” (bioritmi)
raramente riesco a vederla ma, forse proprio per questo, chissà,
l’amo come un momento misterioso e magico.

.
Prima di passare alle poesie selezionate
leggiamo alcuni aforismi sulla… prima parte del giorno.

La preghiera del mattino dell’uomo moderno
è la lettura del giornale
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
Paulo Coelho
Mi alzo al mattino
con una nuova illusione…
Rino Gaetano

Essa è stata molto amata da poeti, pensatori, scrittori… etc
per quel che è in sé, ma anche per le sue chiare valenze simboliche,
ed infatti sono davvero tantissime le poesie a lei dedicate.
Forse la più breve, ma anche la più geniale,
è questa mitica e molto suggestiva lirica di Ungaretti
scritta mentre al fronte sul Carso.
MATTINA
M’illumino
d’immenso

Con l’alba (l’aurora e il mattino) iniziamo un trittico poetico
che proseguirà con la sera e terminerà con la notte
saltando la parte centrale del giorno
che, forse per le materiali incombenze della vita,
è, da sempre, la meno amata dai poeti.

L’alba di domani – Tiromancino

Hopper – Sole del mattino
ALBA
Salvatore Messina*
Alba
il tuo nome come dolce sorriso
le
labbra si muovono appena
gli occhi socchiusi
la luna sbadigliando cerca di dormire
l’insonnia degli amanti si legge sul mio viso
amo te
il tuo respiro
la tua paura d’amare
il tuo viso sul mio cuore
ad ascoltare amore
il tuo amore per me come tesoro reale
in un punto lontano una vita
esce la luce
lascio impronte sulla sabbia
il mare questa volta non le cancellerà
il dio di chi ama veglierà
per me per te
per questo amore
che mai finirà
ancorato ai nostri cuori
come a roccia eterna.
* poeta di strada nato nel 1939 a Catania
(Albachiara – Vasco Rossi)

Christian Schloe
QUANDO LA NOTTE…
Emily Dickinson
Quando la notte è quasi terminata
e l’alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi –
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance –
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia, svanita mezzanotte
che ci atterrì soltanto per un’ora.
Una mattina – Ludovico Einaudi

Monet – Impression soleil levant *
UN’ALBA
Alfonso Gatto
Com’è spoglia la luna, è quasi l’alba.
Si staccano i convogli, nella piazza
bruna di terra il verde dei giardini
trema d’autunno nei cancelli.
è l’ora fioca in cui s’incide al freddo
la tua città deserta, appena un trotto
remoto di cavallo, l’attacchino
sposta dolce la scala lungo i muri
in un fruscìo di carta. La tua stanza
leggera come il sonno sarà nuova
e in un parato da campagna al sole
roseo d’autunno s’aprirà. La fredda
banchina dei mercati odora d’erba.
La porta verde della chiesa è il mare
* Dal nome di questo dipinto nasce… l’Impressionismo
L’Aurora – Eros Ramazzotti

Jack Vettriano – Edith and the Kingpin
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
Mattinata – Mario del Monaco

William Mc Gregor Paxton – Giornale del mattino
POICHE’ L’ALBA SI ACCENDE
Paul Verlaine
Poiché l’alba si accende, ed ecco l’aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l’imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l’ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz’anima trionfava.
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s’incontrano;
basta con l’abominevole rancore! basta
con l’oblìo ricercato in esecrate bevande!
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.

Albe e mattinate felici… per tutti
da Tony Kospan

.
.
.
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE… TI PIACE… ISCRIVITI

Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
Emile Vernon
Ecco come viene visto il nostro fedele amico.. cane
nel mondo dell’arte, della poesia e degli aforismi.
.
.
.
ODE AL CANE
AFORISMI… ARTE… E… POESIE
a cura di Tony Kospan
Charles Burton Barber
In principio Dio creò l’uomo. Poi vedendolo così debole, gli donò il cane.
A. Toussenel
Se raccoglierete un cane affamato e lo nutrite non vi morderà.
Ecco la differenza tra l’uomo e il cane…
M. Twain
Una volta ebbi, come cane da caccia, un cane ammaestrato al circo equestre. Quando sparavo e abbattevo una pernice o due, si rizzava sulle zampe posteriori, credendo che fosse il segnale di cominciare gli esercizi; stizzito, gli tiravo una sassata, e lui mi riportava il sasso……
A. Campanile
Domenico Fiasella
Non si cura di chiedersi se abbiate torto o ragione; non gli interessa se abbiate fortuna o no, se siete ricco o povero, istruito o ignorante, santo o peccatore.
Siete il suo compagno e ciò gli basta.
Egli sarà accanto a voi per confortarvi, prottegervi e dare, se occorre, per voi, la sua vita. egli vi sarà fedele nella fortuna come nella miseria.
E’ il cane!
J. K. Jerome
Se al tuo cane non piace una persona, probabilmente non dovrebbe piacere neppure a te.
Anonimo
Vittorio Corcos
Più conosco gli uomini e più mi piacciono i cani.
Madame de Stael
Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, s’è fatta bestia
Victor Hugo

Auguste Renoir – Il salotto di Madame Charpentier
Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini.
Chaumont
La storia offre più esempi della fedeltà dei cani di quella degli amici.
Alexander Pope
Edgar Hunt
RIFLESSIONI DI UN CANE: Il mio padrone è potente. Entrando in casa la sera, egli tocca un bottone e fa la luce. Io lo adoro.
La vista qualche volta può ingannare, l’olfatto mai.
Io non capisco perché gli uomini, che sono tanto potenti, e che con l’aiuto nostro ammazzano tanti uccelli, non abbiano liberato il mondo dai… gatti.
U. Oxilia
Il cane: La più onesta creatura di Dio.
S. Pietro l’eremita
Un cane crede che tu sia quello che tu pensi di essere.
Jane Swane
Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato.
Schopenhauer
.
.
.

Il cane ha in sé molte parti di quella saggezza e capacità di affetto senza limiti e senza condizioni di cui parliamo tanto ed inseguiamo sempre… ma che quasi mai raggiungiamo…
Tony Kospan *
Il cane è l’unico essere su questa terra che ti ama più di quanto non ami se stesso.
Josh Billings
Reynolds Sir Joshua – Miss Bowles
Non litigano, non discutono con noi. Non parlano mai di sé, ma ci ascoltano quando parliamo di noi, e riescono a fingere che la conversazione li interessi.
Non ci informano mai, come a volte fanno le nostre innamorate, che non siamo più carini come una volta.
Noi per loro siamo sempre uguali.
J. K. Jerome
Per ogni cane il suo padrone è Napoleone. Ecco spiegata la popolarità dei cani
– A. Huxley

Picasso – Bambino con cane
Ed infine… sempre in suo onore
altri dipinti ed alcune poesie a lui dedicate…

Federico Zandomeneghi – L’Amico Fedele
QUINCI
W. Dayton Wedgefort
Parlo a lei quando mi sento solo,
e son sicuro che mi capisce.
Allora lei mi guarda attenta,
e mi lecca dolcemente le mani;
poi strofina il naso sul mio vestito elegante,
ma nulla a Quinci le ho mai detto.
Grazie a Dio posso comprar altri vestiti,
ma un amico che mi ama… no mai…

Vittorio Reggianini – Scherzando col cane
LA CAREZZA MATTUTINA
Tagore
Ogni mattina il mio devoto cane
presso la sedia silenzioso aspetta,
finché io lo saluto con una carezza.
Mentre questo leggero omaggio riceve,
di gioia il suo corpo trasale.
Fra tutte le creature mute,
lui solo,
penetrando il velo del bene e del male,
ha visto l’uomo per intero,
quell’essere per cui può dare la vita contento,
al quale senza fini può riversare amore,
da un opaco sentire che a stento
trova una via verso il mondo cosciente.
Quando l’offerta vedo di questo cuore muto
che supplicare sa del suo stesso bisogno,
non so immaginare quale raro valore
la sua saggezza pura trova nell’uomo.
Col suo silenzio guardare,
patetico, smarrito, che che afferra
non può esprimere in parole…
Per me però rivela il vero significato
dell’Uomo, nello schema del Creato.
Alfred Stevens
ODE AL CANE
Pablo Neruda
Il cane mi domanda
e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda
senza parlare
e i suoi occhi
sono due richieste umide, due fiamme
liquide che interrogano
e io non rispondo,
non rispondo perché
non so, non posso dir nulla.
In campo aperto andiamo
uomo e cane.
Brillano le foglie come
se qualcuno
le avesse baciate
a una a una,
sorgono dal suolo
tutte le arance
a collocare
piccoli planetari
su alberi rotondi
come la notte, e verdi,
e noi, uomo e cane, andiamo
a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena,
fra le limpide dita di settembre.
Il cane si ferma,
insegue le api,
salta l’acqua trepida,
ascolta lontanissimi
latrati,
orina sopra un sasso,
e mi porta la punta del suo muso,
a me, come un regalo.
è la sua freschezza affettuosa,
la comunicazione del suo affetto,
e proprio lì mi chiese
con i suoi due occhi,
perché è giorno, perché verrà la notte,
perché la primavera
non portò nella sua canestra
nulla
per i cani randagi,
tranne inutili fiori,
fiori, fiori e fiori.
E così m’interroga
il cane
e io non rispondo.
Andiamo
uomo e cane uniti
dal mattino verde,
dall’incitante solitudine vuota nella quale solo noi
esistiamo,
questa unità fra cane con rugiada
e il poeta del bosco,
perché non esiste l’uccello nascosto,
non è il fiore segreto,
ma solo trilli e profumi
per i due compagni:
un mondo inumidito
dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi
un gran prato,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che procede,
e l’antica amicizia,
la felicità
d’essere cane e d’essere uomo
trasformata
in un solo animale
che cammina muovendo
sei zampe
e una coda
con rugiada.
Passeggiando col mio cane – B-Nario
Ludomir Sleńdziński – Famiglia con cane – 1947

POST IN PRECEDENTI VERSIONI INTEGRALMENTE COPIATO
PIU’ VOLTE E DA PIU’ PARTI !!!
IN CASO DI ULTERIORE COPIA
CON OMISSIONE DEL NOME DELL’AUTORE E DEL BLOG
SI PROCEDERA’ PER VIE LEGALI

Rupert Charles Wulsten Bunny
*Qui giù la simpatica ed originale storia di un mio aforisma sul cane

CIAO DA TONY KOSPAN

PER LE NOVITA’ DEL BLOG


SE… IL BLOG TI PIACE… ISCRIVITI

Pompeo Batoni – Diana rompe l’arco di Cupido
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Qualcuno ci dice…
– Ma c’è ancora bisogno di ricordare la Shoah?
Tanto ormai è notissima ed è passato tanto tempo! –
In una società come la nostra, così pervasa da
ignoranza, inciviltà, razzismo, bassi istinti
e con tanti che incitano all’odio ed alla violenza,
serve eccome!
Ma non solo come ricordo
bensì anche e soprattutto per tener alta la guardia
al fine di evitar la rinascita di pseudo-culture vili e violente
che vedono, stupidamente, negli ebrei e nei diversi di ogni genere
la colpa di tutto… soprattutto nei momenti di crisi.
.
.

SHOAH
PENSIERI.. POESIE.. IMMAGINI..
MUSICHE IN TEMA.. ED OPERE D’ARTE
PER NON DIMENTICARE

Sono dunque passati oltre 70 anni da quel giorno
ma l’immensità dell’orrore che sconvolse il mondo
non può cadere nell’oblio.
Prima di dar un mio modesto contributo alla memoria
di questa storica giornata desidero
esprimere un piccolo pensiero personale.
Quello che più mi rattrista ed indigna è che
quanto accaduto è stato un frutto diabolico
di quella che riteniamo, e giustamente,
la nostra grande civiltà europea!
Aggiungo poi che ancor oggi,
c’è il tentativo di crear un confuso calderone
e così, mischiando le carte,
evitare di riconoscere e/o nascondere l’immensa vergogna
per tutto il genere umano causata da questo genocidio.
Ci sono poi anche i negazionisti…
che non solo offendono la memoria delle vittime
ma anche la realtà… la storia e la nostra intelligenza.
.

Il mio contributo al ricordo si esplicherà in questo modo:
1 – mediante due bellissime poesie di cui la prima è quella notissima di Primo Levi, sopravvissuto agli orrori di Auschwitz, e l’altra, davvero molto struggente, di Joyce Lussu ci parla della sorte dei bambini dei campi;
2 – il trailer de “LA VITA E’ BELLA” ;
3 – Con 2 opere d’arte:
A – il noto dipinto di Munch… ” L’Urlo” che è forse l’opera d’arte massimamente rappresentativa dell’orrore umano…
B – Camera a gas di David Olère, internato nel marzo del 1943 e assegnato al Sonderkommando di Birkenau, con il compito della rimozione dei corpi dalle camere a gas e alle operazioni di cremazione, sopravvissuto allo sterminio e poi divenuto pittore;
4 – Un pensiero dal diario di Anna Frank…
5 – il video Schindler’s List – Theme Itzhak Perlman con musica ed immagini dolorose ma tragicamente coinvolgenti…
6 – il tutto tra immagini che ritengo capaci di imprimersi nella nostra memoria…
Due poesie molto belle e significative
Primo Levi in un dipinto
SE QUESTO E’ UN UOMO
Primo Levi
«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».

C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

Il trailer de… “La vita è bella”





2 opere d’arte dedicate… all’orrore umano
Edvard Munch – L’urlo

David Olère – Camera a gas





Un breve pensiero dal diario di Anna Frank






Il video Schindler’s List con Theme di Itzhak Perlman
(dalla colonna sonora del film di Steven Spielberg)



MAI PIU’ TANTO ORRORE
E TANTA DIABOLICA DISUMANITA’

Tony Kospan
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE TI PIACE… I S C R I V I T I
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Ci sono pochi fenomeni naturali…
amati ed odiati…come la pioggia…
LA PIOGGIA IN POESIA ARTE MUSICA E…
a cura di Tony Kospan
per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
No… non pensiamo solo a quanto fastidio essa ci dà
quando ci infradicia le ossa…
o ci sembra interminabile
ma anche a quanto essa è indispensabile
per l’agricoltura… per lavare l’aria delle nostre città
e aiutare la Natura in genere.
Può poi perfino esser bella ed allegra
la pioggerella d’estate…
quando giunge a rinfrescarci
dopo giorni di caldo soffocante.
La pioggia ha però anche un valore simbolico
quale momento di catarsi… di purificazione…
ripulendoci dalle incrostazioni psicologiche
e dalle inconsapevoli negative relazioni ed abitudini
che accumuliamo nella nostra vita.
Prima di passare alle poesie, come di consueto
alcuni aforismi sul tema che mi appaiono interessanti.
La pioggia disseta la terra e i cuori malinconici.
Bagna la bocca dei poeti.
Stephen Littleword
Amo la pioggia,
lava via le memorie dal marciapiede della Vita.
Woody Allen
Senza un temporale di tanto in tanto,
come faremmo ad apprezzare i giorni di sole?
Kevin Alan Milne
Fuori piove
e tu sei la persona con cui voglio guardare fuori,
quando fuori piove.
Giulia Carcasi
Passiamo ora alle poesie prescelte…
e debbo confessarvi che, non essendocene moltissime,
non è stato facile trovarne di belle (a mio parere)
sul tema che non fossero le solite notissime.
Negramaro – Cade la pioggia
Auguste Renoir – Ombrelli
LA PIOGGIA
Alberto Teodori
Piove sull’asfalto,
piove sul mio cuore,
piove sulla devastante prateria sconfinata del mio animo,
e so, che sino a quando non ti rivedrò,
saranno tempeste
che graviteranno a lungo sul luogo d’ombra,
senza che luce possa lenire il vuoto che sopporto.
Di più mi farà paura il diluvio che arriverà
se la tua presenza tarderà a farsi presente.
Ma la pioggia autunnale è così benigna
che oso sperare che la lontananza
accresca il sapore melodioso del ricordo che,
solo conta nella tua assenza,
e come rende fertile la terra, l’acqua piovana,
così gli istanti trascorsi siano concime
che illumini il buio che trovo senza di te.
Demis Roussos – Rain and tears
Edouard Leon Cortes – Place Vendome sotto la pioggia
PIOVE
Guillaume Apollinaire
Piovono voci di donne
come se fossero morte anche nel ricordo
Anche voi piovete
meravigliosi incontri della mia vita
o goccioline
E quelle nuvole impennate
cominciano a nitrire un intero universo di città auricolari
Senti se piove
mentre il rimpianto e lo sdegno piangono una musica antica
Ascolta cadere i legami che li tengono in alto e in basso.
Piove (Ciao ciao bambina) – Modugno
Claude Theberge – Pioggia e colori
ASCOLTAVO LA PIOGGIA
Alda Merini
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quale fragile ardore
sillabava e moriva.
L’infinito tendeva
ori e stralci di rosso
profumando le pietre
di strade lontane.
Mi abitavano i sogni
odorosi di muschio
quando il fiume impetuoso
scompigliava l’oceano.
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quanti nastri di strade
annodavano il cuore.
E la pioggia piangeva
sciugandosi al vento
sopra tetti spioventi
di desolati paesi.
A. Venditti – Sotto la pioggia
Brent Heighton – Abbraccio sotto la pioggia
PIOGGIA
Garcia Lorca
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio…
O pioggia silenziosa, senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campi e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
G. Cinquetti – La pioggia
Daniel Del Orfano – Un lungo saluto
PIOGGIA
Charles Bukowski
Un’orchestra sinfonica.
scoppia un temporale,
stanno suonando un’ouverture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c’è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Liszt, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. il pubblico lo nota. si voltano
a guardare. l’orchestra bada agli affari
suoi. l’uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. deve avere qualcosa che non va,
no?
è venuto a sentire
la musica.
Leonid Afremov
Auguro a tutti una pioggia di baci e di cuori.
Orso Tony
Alexei Butirskiy
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Cari amici la poesia, come ben sapete, affronta ogni aspetto della nostra vita.
L’Epifania è classicamente la festa che… tutte le feste porta via e conclude il lungo periodo delle feste Natalizie dopo il quale riprenderà per tutti, nel bene e/o nel male, la cd “vita normale”.
Proprio questa festa, insieme ai Re Magi, è il tema stavolta delle poesie e delle canzoni… che come immaginerete… piaceranno a chi ama ricordare atmosfere del passato ma soprattutto ai bambini…

LA BEFANA EPIFANIA ED I RE MAGI
NELLE POESIE.. NELLE CANZONI.. NELL’ARTE E NON SOLO
a cura di Tony Kospan

Ma… che vuol dire Epifania?
L’Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.

E la Befana?
La Befana è invece un’antichissima festa connessa a tradizioni agrarie pagane relative al momento di passaggio tra la fine dell’anno e la nascita del nuovo… che narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
Nel Medio Evo prende le sembianze di simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.

Masaccio
In quest’era di globalizzazione però la nostra italianissima “vecchiaccia” soffre molto la concorrenza dei regali di Babbo Natale mentre fino a pochi decenni fa era attesissima ed amatissima dai bambini perché poi, alla fine, si rivelava sempre buonissima e generosissima di regali… e quindi questa festa era davvero molto sentita da grandi e piccoli.

L’Epifania, con i Re Magi e La Befana, non poteva non interessare i poeti ma per la sua grande popolarità sono tantissime anche le filastrocche come questa che segue, per me simpaticissima.
ZITTI ZITTI PRESTO A LETTO
Filastrocca
Zitti, zitti, presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende , sola, sola,
svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi?
Se non siete stati buoni
niente dolci, né balocchi,
solo cenere e carbone!

Anche le canzoni che parlano della Befana sono ovviamente tutte di carattere popolare e dedicate ai bambini, (mitica quella di Gianni Morandi).
Come sempre mi piacerebbe leggere, su questo tema, poesie vostre o di altri che piacciono a voi e segnalo tra le poesie di quest’anno quella di Edmond Rostand (l’autore del Cyrano) che ci parla in modo sublime della Stella dei Re Magi e quella che è la più nota e la più classica di tutte e che non può mai mancare.. La befana del Pascoli.

Artemisia Gentileschi
QUANTO MANCA A BETLEMME?
Frances Chesterton
Quanto manca a Betlemme?
Siete quasi alla meta.
Troveremo una stalla
sotto una stella cometa?
Il bimbo appena nato
potremo visitare?
Levando il chiavistello
ci lasceranno entrare?
L’asino, il bue,
le pecore potremo accarezzare?
Gesù Bambino che dorme
potremo contemplare?
Se lo accarezzeremo si sveglierà?
Saprà che siam venuti
apposta fino qua?
I Re ricchi doni
e noi invece nulla,
solo sorrisi e lacrime
offriamo alla tua culla.
Per tutti i bimbi stanchi
pianger Maria dovrà.
Disteso sulla paglia
il bimbo dorme già.
Dio in braccio alla madre,
bambini nel capanno
dormono come dorme
chi ha il cuore senza affanno!
IL MISTERO DELLA BEFANA
Massimo Grillandi
Vecchia, dev’esser vecchia per davvero.
sono duemila anni che cammina.
Proprio non so come faccia la vecchina
a portare con sé un negozio intero.
Dentro quel sacco ce ne son di cose:
trombe. trenini. bambole e pistole,
palle e fucili. quanti se ne vuole.
Son faccende. a dir poco, misteriose.
Come scenda. ad esempio. negli oscuri
e stretti fori dei camini e vada
per monti e valli, lungo la sua strada
e nessuno dimentichi o trascuri.

Andrea Mantegna
LA STELLA
Edmond Rostand
Persero un giorno la stella.
Com’è possibile perdere la stella?
Per averla fissata troppo a lungo…
I due re bianchi,
ch’erano due sapienti di Caldea,
col bastone tracciarono sul suolo grandi cerchi.
Si misero a far calcoli, si grattarono il mento…
Ma la stella era scomparsa
come scompare un’idea,
e quegli uomini, l’anima dei quali
aveva sete di essere guidata,
piansero drizzando le tende di cotone.
Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri,
disse a se stesso: “Pensiamo alla sete
che non è la nostra.
Occorre dar da bere, lo stesso, agli animali”.
E mentre reggeva il suo secchio,
nello spicchio di cielo
in cui si abbeveravano i cammelli
egli scorse la stella d’oro che danzava silente.

LETTERA ALLA BEFANA
Gianni Rodari
Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sempre sono stato
ma un dono mai me lo hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto;
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato!
Oh cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa di ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti..
Matthias Stomer
LA BEFANA
Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda…tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda…ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.

Non mi resta infine che augurare a tutti…

Tony Kospan
POESIA.. CULTURA E NON SOLO
CON LEGGEREZZA
.
.
.

Moroni Giovanni Battista
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Ary Scheffer
Come sappiamo, della storia di Paolo e Francesca ci parla Dante nel mitico V canto dell’Inferno ed è forse il passo più noto e più letto di tutta l’intera Divina Commedia.
LA REALTA’ STORICA O TRAMANDATA
Il futuro marito di Francesca, Giovanni Malatesta, chiamato Gianciotto (ma anche Giovanni lo zoppo) era notoriamente poco attraente, oltre che zoppo.
Per questo Gianciotto mandò suo fratello Paolo, detto il bello, a chiedere la mano di Francesca.
Klimt
Francesca convinta di sposare Paolo accettò ma poi scoprì l’amara verità.
Non solo non era bello Gianciotto, ma anche rozzo, cattivo e volgare a differenza di Paolo che era pure colto e gentile.
Non era dunque imprevedibile il tradimento, che puntualmente avvenne, e Gianciotto secondo le regole del tempo lavò l’onta con l’uccisione degli amanti.
Questa è la storia vera e l’omicidio si verificò nel Castello di Gradara a Rimini.
Noel Paton
Dante quasi certamente conobbe Paolo in vita dato che era stato per un periodo Capitano del Popolo a Firenze tra il 1282 e il 1283.
La triste vicenda poi, anche grazie ai versi del Sommo, è divenuta un simbolo mondiale e poetico dell’amore passionale.
Ma l’evidente (e condivisibile) perplessità di Dante nell’osservare la gravità della pena inflitta ai due amanti nell’Inferno mi ha sempre colpito.
Dante la piega al rispetto delle regole divine ma poi di fronte alla forza del loro vero grande amore, come raramente gli accade nella Commedia, non se ne capacita e ci dice che “cadde come corpo morto cade”.
Nicola Monti
ALTRE INTERPRETAZIONI
Ci sono tuttavia altre, per me assurde, interpretazioni di questa storia.
Da Francesca donna facile a Paolo playboy, e poi che non sarebbe stato un vero amore, anzi nemmeno un amore ma solo un cotta, ed inoltre che lo svenimento del Sommo sarebbe avvenuto solo perché era epilettico ed infine che Gianciotto ha fatto bene.
Beh credere a queste, che considero visioni da No vax della letteratura, vorrebbe dire offendere Dante che è stato un contemporaneo della vicenda, non credendogli, ma ciò ahimè vuol dire anche difendere il delitto d’onore, i femminicidi e la violenza sulle donne che, come vediamo, viene da molto lontano e perdura ancora.
Gabriele Dell’otto
E se Dante, uomo del duecento ne rimase sconvolto, cosa dire di questi contemporanei con la testa volta al passato… remoto?
Comunque, usando le parole del Poeta, non mi curo oltre di loro e… passo.
Dante Rossetti
LA MIA POESIA (ED UN RISVOLTO COMICO)
Questa mia modesta poesia nacque proprio dal desiderio di contestare una pena così severa e di giustificare in pieno Paolo e Francesca.
C’è un piccolo risvolto comico che la riguarda.
Mi fu rigettata la pubblicazione da un noto sito di poesie perché, udite udite, c’era il nome di persone che potevano essere riconoscibili!
Ci volle una mia lunga spiegazione di chi erano quei nomi (benché fosse evidentissimo) perché venisse pubblicata, ma non sapevo se ridere o piangere per tanta assurdità.
Ma veniamo alla mia poesia.
Frank Dicksee
PAOLO E FRANCESCA
Tony Kospan
Quale arcana forza
Paolo spinse
tra l’amorevoli braccia
della dolce Francesca
così rompendo
d’umane leggi il muro?
Qual’irresisitibil forza
Francesca spinse
tra le calde braccia
dell’amato Paolo
così rompendo
d’antico dogma il vincolo?
Questa forza così grande
così vigorosa
così esplosiva
così intensa
così travolgente
così entusiasmante
così magica
così invincibile
caro grande Dante
che sconvolto
“cadesti come corpo morto cade”
mossa non fu
da terrena passione
ma da divina
nulla contr’essa potendo
le inermi difese
degl’infelici amanti.
Sull’altare
di tal sovrumano richiamo,
sensuali purezze immortali
incarnando,
all’amaro destino
s’immolarono
poetico simbolo eterno
diventando
dell’infinito assoluto
AMORE.
Alexandre Cabanel
F I N E
Copyright Tony Kospan
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE… IL BLOG TI PIACE… ISCRIVITI
Marie-Philippe Coupin de la Couperie
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Cari amici amanti della Poesia dell’Arte e della Musica
non possiamo non rendere omaggio,
anche quest’anno non felice per guerra e pandemia,
a questa festa nata oltre duemila anni fa
ed ora diffusa su gran parte del nostro pianeta
e che coinvolge oltre 2 miliardi di persone.

IL NATALE
NELLE POESIE.. NELL’ARTE.. NELLE CANZONI.. NEGLI AFORISMI
E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Penso di poter definire il Natale:
festa dei ricordi nel nostro cuore,
festa rivelatrice del vero amore,
festa di speranza d’un domani migliore
e festa di sollievo per chi vive nel dolore.
Dunque le poesie
(ma anche gli aforismi, le immagini e la musica)
stavolta parleranno del Natale…
come festa religiosa… certo
ma, data la sua immensa valenza simbolica,
anche come momento di raccoglimento
per i laici ed i non credenti.
Prima di passare alle poesie prescelte leggiamo alcuni
aforismi sul Natale che ritengo tra i più belli.
Onorerò il Natale nel mio cuore
e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno.
Charles Dickens
.
Il Natale posa la sua magia su questo mondo.
Osserva: tutto è più dolce e più bello.
Norman Vincent Peale
.
Il Natale, bambino mio, è l’amore in azione.
Ogni volta che amiamo, ogni volta che doniamo, è Natale.
Dale Evans
Matisse – La tavola imbandita
Ricorda.. se non riesci a trovare il Natale nel tuo cuore,
non potrai trovarlo sicuramente sotto un albero
Charlotte Carpenter
.
I ricordi di un Natale alla vecchia maniera
sono difficili da dimenticare.
Hugh Downs
.
Il Natale dovrebbe essere legna che arde nel caminetto,
profumo di pino e di vino,
buone chiacchiere, bei ricordi e amicizie rinnovate.
Ma… se questo manca… basterà l’amore.
Jesse O’Neill



Ma veniamo alle poesie.
Ho cercato di evitare quelle notissime e classiche
preferendo altre meno note ma spero altrettanto belle
mentre i dipinti accanto ad esse sono tutti di Carl Larsson.
Elvis Presley – Silent Night
L’AGNELLO BELAVA DOLCEMENTE
Juan Ramon Jimenez
.
L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si rallegrava
in un caldo richiamo.
Il cane latrava,
quasi parlando alle stelle…
Mi destai. Uscii. Vidi come
celesti nel suolo
fiorito
come un cielo
capovolto.
Un alito tiepido e dolce
velava il bosco;
la luna andava declinando
in un tramonto d’oro e di seta,
che sembrava un ambito divino…
Il mio petto palpitava,
come se il cuore avesse avuto vino…
Aprii la stalla per vedere se era lì.
C’era!
Modugno – Buon Natale a tutto il mondo
A NATALE… UN GIORNO
Hirokazu Ogura
.
Perché
dappertutto ci sono cosi tanti recinti?
In fondo tutto il mondo è un grande recinto.
Perché
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse cose.
Perché
il colore della pelle non e indifferente?
In fondo siamo tutti diversi.
Perché
gli adulti fanno la guerra?
Dio certamente non lo vuole.
Perché
avvelenano la terra?
Abbiamo solo quella.
A Natale – un giorno – gli uomini andranno
d’accordo in tutto il mondo.
Allora ci sarà un enorme albero di Natale
con milioni di candele.
Ognuno ne terrà una in mano,
e nessuno riuscirà a vedere l’enorme
albero fino alla punta.
Allora tutti si diranno “Buon Natale!”
a Natale, un giorno.
Enya – We Wish you a merry Christmas
LETTERA DI NATALE
Maria Luisa Spaziani
Natale non è altro che questo immenso
silenzio che dilaga per le strade,
dove platani ciechi
ridono con la neve
altro non è che fondere a distanza
le nostre solitudini,
stendere nella notte un ponte d’oro.
Sono qui col tuo dono che il mio illumina
di dieci stelle-lune,
guidandomi per mano
dove vibra un riverbero
di fuochi e di lanterne (verde e viola),
di girandole e insegne di caffè.
Un pino a destra
per appendervi quattro nostalgie
e la mia fede in te, bianca cometa
in cima.
Frank Sinatra – Jingle Bells
NOTTE DI NATALE
Diego Valeri
.
Mamma, chi è che nella notte canta questo canto divino?
Caro, è una mamma poveretta e santa che culla il suo bambino.
Mamma, m’è parso di sentire un suono come di ciaramella…
Sono i pastori, mio piccino buono, che van dietro alla stella.
Mamma, c’è un batter d’ali, un sussurrare di voci, intorno intorno.
Son gli angeli discesi ad annunciare il benedetto giorno.
Mamma, il cielo si schiara e si colora come al levar del sole…
Splendono i cuor degli uomini:
è l’aurora del giorno dell’amore.
Celine Dion – So This Is Christmas
NATALE
Salvatore Quasimodo
.
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
IL PERCORSO DELL’AMORE UMANO
II PARTE
L’INCONTRO
Care amiche ed amici amanti della poesia
proseguiamo, dopo aver parlato dello SGUARDO,
in questa mini antologia poetica sul percorso dell’amore umano.
L’INCONTRO… IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E…
a cura di Tony Kospan
Dunque dopo che gli occhi ed i cuori
hanno provocato la… scintilla d’amore
cos’avviene se non… l’incontro?
L’incontro, il primo incontro,
è uno dei momenti fondamentali in ogni storia d’amore.
Sir Luke Fildes
E’ il momento della prima vera verifica…
tra le nostre impressioni e le emozioni reali…
Esso può concludersi con l’entusiasmante perdersi…
in una calda nuvola d’amore… o ahimè
con il riconoscer d’aver vissuto solo un abbaglio.
Prima di passare alle poesie, come sempre,
leggiamo qualche aforisma sul tema.
C. E. Perugini
Gli incontri più importanti
sono già combinati dalle anime
prim’ancora che i corpi si vedano.
Paulo Coelho
Come ti vidi mi innamorai.
E tu sorridi perché lo sai.
Arrigo Boito
Camminavamo senza cercarci
pur sapendo che camminavamo per incontrarci.
Julio Cortázar
Jack Vettriano
Le poesie prescelte sono di autori noti e non noti
e come sempre
mi piacerebbe leggere quelle che, sul tema, amate voi.
UNA LACRIMA SUL VISO
Sir James Jebusa Shannon
INCONTRO D’AMORE
Rosalba Satta Ceriale
Per ridere
ho tracciato un viso nel quaderno.
Una fronte qualunque
una bocca qualunque
un mento qualunque:
un profilo qualunque
di in qualunque tipo.
Adesso
è rimasta quella fronte
quel naso
quella bocca
quel mento
quel profilo
ma è scomparso il “qualunque”
e soprattutto quel “qualunque tipo”
perché ti ho conosciuto
… e quel viso ti appartiene.
VOLAMI NEL CUORE
E TU STAI LI’
Elgreco
E tu stai lì a guardarmi con gli occhi accesi,
spaventata dal trovarti
ad amarmi,
e tu stai in silenzio
le mani che cercano le mani,
le parole che cercano
le parole,
e tu stai li con respiro
lento ad assaporare
il desiderio di un bacio,
guardando labbra
che sorridono,
e tu stai li a sognare
di volare,
mentre gli occhi
si chiudono a sognare,
e tu stai li
all’angolo della strada,
con la mano aperta
a salutare,
tu stai li
ed io mi fermo
mi volto
e torno con te a volare.
SE STASERA SONO QUI
E. de Blaas
L’INCONTRO
Anna Andreevna Achmatova
Al collo un filo di esili grani,
celo le mani nel largo manicotto,
gli occhi guardano distratti
e non piangeranno mai più.
Sembra il volto più pallido
per la seta che tende al lilla,
arriva quasi alle sopracciglia
la mia frangetta non ondulata.
E non somiglia ad un volo
questa lenta andatura, quasi avessi
sotto i piedi una zattera
e non i quadretti del parquet.
La bocca bianca è socchiusa,
ineguale il respiro affannato,
e sul mio petto tremano i fiori
dell’incontro che non c’è stato.
EMOZIONI
TI HO INCONTRATA
Mario Vecchione
Ti ho incontrata
lungo la vita
che suonavi
le corde del vento
e cantavi canzoni di sole
canzoni d’amore
io pifferaio senza topi
tu in cerca
dell’ultimo fiore
siam caduti
nell’argento dei rimpianti;
ti ho incontrata
lungo la vita
che scrivevi
su foglie di gelso
e parlavi di storie di stelle
di storie d’amore
io don chisciotte senza mulini
tu violinista senza un archetto
siam caduti
nel buco nero dell’amore;
e adesso che
siamo vicini
pure lontani
come due poli
non indosso più gilè
grigio scuri
la tua mano nella mia
come un messaggio planetario
con il nettare di dio
nei nostri cuori.
INCONTRO D’AMORE
SECONDO RICORDO
Rafael Alberti
Anche prima,
molto prima della rivolta delle ombre,
e che nel mondo cadessero piume incendiate
e un uccello potesse essere ucciso da un giglio.
Prima,
prima che tu mi domandassi
il numero e il sito del mio corpo.
Assai prima del corpo.
Nell’epoca dell’anima.
Quando tu apristi nella fronte non coronata del cielo,
la prima dinastia del sogno.
Allorché,
contemplandomi nel nulla,
inventasti la prima parola.
Allora,
il nostro incontro.

Auguro infine un felice incontro
a chi ancora deve incontrare l’amore
e buon proseguimento a chi lo ha già… incontrato.
Tony Kospan

Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Proseguiamo lungo l’immaginario percorso in poesia
(e non solo)
che va dalla nascita fino all’affermarsi di un amore
e dunque, dopo gli occhi e l’incontro…
di cosa parlare se non del cuore?
Eh sì dopo l’incrocio di sguardi e dopo essersi conosciuti
cosa è accaduto al nostro cuore?
IL CUORE
NELLE POESIE.. NEGLI AFORISMI.. NELL’ARTE E NELLE CANZONI
a cura di Tony Kospan
Ben dice con questo suo aforisma Carlo Dossi…
Dove gli occhi van volentieri,
anche il cuore va,
né il piede tarda a seguirli.
Dunque attraverso gli occhi e l’incontro
l’amore s’intrufola nel cuore… e lì si installa.

Inoltre se nel nostro immaginario l’amore ha una casa…
questa è certamente il cuore.
E se provate cercare nella vostra mente un’immagine dell’amore
quale migliore di un cuore rosso?
Aggiungo infine, se proprio ce ne fosse bisogno,
che è proprio lui
l’organo più importante del nostro corpo
a segnalarci l’arrivo dell’amore battendo all’impazzata.
Debbo infine dire che
se infiniti sono, nelle poesie, i riferimenti al cuore,
tuttavia, quelle in cui ne è proprio il soggetto principale,
non sono poi moltissime.
Prima di passare alle poesie, come di consueto,
leggiamo alcuni aforismi.
.
.
Il cuore è una ricchezza che non si vende
e non si compera, ma si regala.
G. Flaubert
Si vede bene solo con il cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi.
Antoine de Saint-Exupéry
Diffida di tutto,
tranne di quello che ti dice il tuo cuore.
Susanna Tamaro
Il cuore ha le sue ragioni
che la ragione non conosce.
Pascal
.
.
.
Ma veniamo ora alle poesie prescelte stavolta e,
come sempre, sarà bello leggere quelle che amate voi.
I dipinti accanto alle poesie sono tutti di Mojmir Jezek.
.
.
BUSSANO
~ Jacques Prevert ~
Chi è ?
Nessuno
E’ solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua.
Ma di fuori
La piccola mano bronzea sulla porta di legno
Non si sposta ….
Non si muove
Non muove neanche la punta del dito.
LA CURVA DEI TUOI OCCHI INTORNO AL CUORE
~ Paul Eluard ~
La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
aureola di tempo,arca notturna e sicura
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento,risa profumate,
ali che coprono il mondo di luce,
navi cariche di cielo e di mare,
caccia di suoni e fonti di colori,
profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue va in quegli sguardi.
CUORE*
~ Vladimir Majakovskij ~
… Sbottonato sul petto,
col cuore quasi fuori,
m’apro al sole e alle pozzanghere.
Entrate con le passioni!
Venite con gli amori!
Ormai non è più in mio potere
controllare il cuore.
Conosco dove hanno di casa il cuore,
gli altri.
Dentro il petto, si sa.
Per me invece
è impazzita l’anatomia.
è tutto cuore,
romba dappertutto….
*versi estratti dalla poesia Adulto
DESIDERIO
~ Federico Garcia Lorca ~
Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo
né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse
lucciola
di un’altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori
dell’eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più.


PER IL MIO CUORE
~ Pablo Neruda ~
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E in te l’illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l’orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l’onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...