Archivio per la categoria ‘INTERNET BLOG NEWS’








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Cari amici… sì… oggi il mio blog
è in festa!

Compie oggi 15 anni (23 marzo 2008) e dopo esser ripartito ex novo
col passaggio da Msn a WordPress il 30/9/2010
ha superato il numero di 19.750.000 visitatori
e questo dunque in circa 12 anni e 6 mesi.

Renoir – Bal au Moulin de la Galette
Ringrazio di cuore tutti coloro (e siete in tanti)
che via Facebook, via Twitter o iscrivendosi
visitano quotidianamente il blog.
Un forte abbraccio ed un grande sorriso per voi.

Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore e senza la vostra assidua presenza,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale esperienza.

Aggiungo con grande piacere ed un po’ di sorpresa
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, storia, musica, curiosità, poesie sublimi,
le canzoni d’un tempo ed anche i quotidiani saluti in poesia e non solo.

Renoir
Sinceramente commosso dalle vostre tante visite
rinnoverò se Dio vorrà… il mio impegno
(non piccolo eh eh… ma vissuto con piacere)
seguendo la consueta linea “pluritematica”
e senza pubblicità
restando ancorato al campo
dell’arte, della musica, della poesia,
ma anche del buonumore e della cultura in genere
e sempre con lo stesso stile denso di immagini “multicolor”.
(LA HOME PAGE)

Permettetemi dunque di festeggiare insieme a voi questo
bel momento con una poesia di un autore inglese
vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800 che mi affascina.

CANZONE RIDENTE
William Blake
.
Quando i boschi verdi di gioia ridono,
E corrugandosi il ruscello
Li accompagna colle sue risa;
Quando l’aria si mette a ridere
Col nostro spirito folletto,
E ride di quel chiasso il verde colle;
Quando di vivo verde
i prati ridono e la cavalletta
ride in mezzo a quell’allegria,
quando Susanna, Emilia e la Mari’
colle loro dolci bocche rotonde
cantano “Ah ah hi”.
Quando gli uccelli colorati
nell’ombra ridono,
e la nostra tavola è sparsa
di ciliegie e noci,
vieni a vivere, e sii gaio, e uniti
cantiamo in dolce coro “Ah ah hi”!
.
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ed altri 2 aforismi che adoro…
di cui il 2° poi può rappresentare in pieno lo spirito del blog
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Anche se la felicità ti dimentica un po’,
tu non dimenticarla mai del tutto
Jacques Prévert

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia, vedere un bel quadro,
e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Johann Wolfgang Goethe

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ed infine con le note dell‘Inno alla gioia di Beethoven
Marina Novelli – Inno alla gioia
Grazie di cuore a tutti voi e…
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Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Penso che questo sia stato uno dei primi…
e certamente uno dei più noti tormentoni
della storia del web.
E’ certo un tormentone musicale “non sense“
ma capace di… creare… dipendenza
per cui mi raccomando… fate attenzione
(io mi sono… vaccinato eh eh).
E’ STATO UN SUPER.. SUPER.. SUPER TORMENTONE
CHE EBBE.. ALL’EPOCA.. UNA DIFFUSIONE DAVVERO DA RECORD
I più giovani si domanderanno cosa sia…
E’ un fantastico e divertente… tormentone musicale
che per alcuni è un favoloso anti stress…
mentre per altri… lo stress… lo crea.
L’originale era scomparso dalla circolazione
ma ora è riapparso in questo sito.
Per conoscerlo… accendete le casse al massimo… e via!
Rimarrete sorpresi!
E se lo conoscete già… vi farà piacere riascoltarlo.
Ma attenzione… dopo un po’… staccate!!!!
Sennò rischiate di diventare… tititatititutu dipendenti!!!!!!!
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Non ci credete?
Provate!!!
(Per ascoltar l’audio-tormentone cliccare sulla freccetta della traccia audio in alto a sinistra)
Ciaooooooooo…
Scappooooooooooooooo






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Trovai diverso tempo fa questo articolo
che affronta un tema sempre più attuale
e cioè il rapporto tra realtà e virtualità.
Infatti sappiamo che in moltissimi internauti,
ad un certo punto senza che se ne accorgano,
rischiano di far gran confusione tra i 2 concetti
al punto che alcuni si convincono perfino
che la realtà sia solo quella virtuale.

CERVELLO… IMMAGINARIO
REALTA’ E VIRTUALITA’
Paolo Manzelli

Viviamo in una epoca in cui il “TANGIBILE tende a diminuire di valore, mentre l’INTANGIBILE” cresce come valore aggiunto sociale ed economico.
Con l’ avvento di “Internet” la “dimensione dell’Intangibile” ha acquisito un valore in seguito alla immediatezza ed al basso costo della comunicazione interattiva.
Certamente questa nuova dimensione facilita l’esigenza di un profondo cambiamento cognitivo, proprio in quanto in un mondo virtuale tutto ciò che accade è continuamente interconnesso nella rete Internet .
La trasformazione dei modelli di realtà nel loro divenire “virtuali” consiste nel fatto che vengono evocati come nel sogno dal alcune parole chiave, per mezzo di un motore di ricerca, ed evidenziati dal computer in uno spazio immaginario, in cui persone ed oggetti non possono essere toccati, ma comunque interagiscono con la nostra mente come elementi ovunque presenti a portata di un click.
Proprio in quanto riferito ad una dimensione “intangibile” il termine “Virtuale” ha acquisito inizialmente il significato di “fittizio“, in quanto si contrappone alla antiquata concezione di “reale in quanto tangibile”.
Invero la concezione di “Virtuale” è mutuata da “Virtù’” perché effettivamente permette di acquisire coscienza di quanto non è visibile “ad occhio nudo”; ciò e importante perché il credere di percepire oggettivamente la realtà è falso proprio in quanto di fatto siamo capaci di vedere e toccare solo una parte grossolana della realtà.
Se infatti riuscissimo percepire la energia che circonda ogni cosa, non riusciremo più a distinguere le cose materiali come oggetti separati tra di loro; ma non per questo la Energia non esiste.
Ciò è ben noto scientificamente, ma è proprio la comunicazione via Internet quella che contemporaneamente ci propone un cambiamento cognitivo delle
“relazioni tra REALE e VIRTUALE”.

Tale cambiameno concettuale pertanto non è solo tecnologico ma essenzialmente culturale .
Infatti dato che è importante essere coscienti del fatto che noi osserviamo solo una porzione della realtà, quando si parla di “virtuale” dobbiamo evitare di ricorrere all’ idea che si tratti di qualche cosa di immaginario, fantastico, a volte ingannevole; ma di una realtà più profonda e culturalmente innovativa, che dobbiamo imparare ad apprendere, superando l’antiquata mentalità basata su una cultura della società industriale che ha dato maggior valore economico e sociale al mercato degli oggetti anziché al pensiero creativo.
Lo stesso sviluppo della scienza contemporanea, dimostra che il pensiero creativo si fonda più sull’immaginario scientifico che non sulla osservazione di oggetti visibili tangibili e sensorialmente recepibili dal loro odore o gusto. Ricordiamo infatti anche che in varie occasioni famosi scienziati hanno evocato il loro immaginario creativo proprio dai sogni .
E facile pertanto comprendere che grandi cambiamenti di pensiero sono avvenuti nella storia dell’ uomo quanto sono emerse interpretazioni in contrasto con la visione scientifica e culturale della precedente epoca.
Allo sviluppo dell’immaginario scientifico ha contribuito il sognare ed il fantasticare più della osservazione limitata alla percezione della realta’ , e pertanto grandi contributi alla concezione di quanto è “Intangibile” ed al contempo “Reale” sono stati recepiti sia sia nel sogno che nel fantasticare ad occhi aperti perseguendo un proprio immaginario interiore.
Omissis
Cosi come dopo un poco di stupore anche un bambino capisce che nello specchio la immagine virtuale è quella riflessa, ma che ciò non significa che non sia vera solo perché direttamente impalpabile e di conseguenza si rende conto che l’illusione percettiva sta nel credere che la immagine sia situata apparentemente dentro lo specchio, cosi pure oggi dovremo re-interpretare il valore della capacità mentale dell’uomo e riconoscere la Virtualità innata nel cervello, che in sostanza consiste nell’insorgere di una fertile immaginazione cosciente, tale che permetta di riconoscere le illusioni e le verità di tutto ciò che va oltre alla semplice percezione delle cose.

Articolo dal web con omissis e lievi modifiche by T.K.
Ho cercato di focalizzare l’assunto iniziale e cioè la grandissima importanza, nella vita moderna, della presenza del virtuale ma con il dovere di riconoscerla sempre come tale… senza mai confonderla con la realtà.
Tony Kospan
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Permettetemi stavolta di parlare di lui…
del mio blog
e di un suo giorno particolare.
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
COMPIE OGGI 12 ANNI
Cari amici sì… oggi il blog…
è in festa…
E’ infatti qui… sulla piattaforma WORDPRESS
dalla fine di settembre del 2010.
Questa piattaforma dona molti vantaggi come
la precisione e completezza delle statistiche,
la facile gestione dei commenti…
ed una buona penetrazione nel web.
Quest’anno è stato anche superato, ed alla grande,
e per me incredibilmente,
il numero di oltre 19 milioni e 500.000 visualizzazioni
e quasi 135.000 sono coloro che lo seguono ogni giorno.
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Renoir – La colazione dei canottieri
Aggiungo con grande piacere, ed un po’ di sorpresa,
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, dei ricordi di personaggi mitici,
delle poesie, delle canzoni di un tempo con le loro atmosfere
ma anche di storia, archeologia, curiosità varie
e pure quelle d’umorismo elegante… etc.
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Canova – Il principe Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros (partic.)
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Ma prima di festeggiare questo bel momento,
desidero ringraziare di tutto cuore i tantissimi che,
via Facebook, via Google, via Twitter
o iscrivendosi al blog,
lo visitano quotidianamente o saltuariamente.
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Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore, senza il vostro sostegno,
e senza la vostra assidua presenza con commenti e non solo,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale,
fantastica sì, ma anche molto impegnativa, esperienza.
Ora mi fa piacere dunque
festeggiare e brindare insieme a voi
oltre a vari dipinti ed immagini.
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anche con una bella poesia
che ci invita all’ottimismo ed alla gioia.
IL SUCCESSO
Ralph Waldo Emerson
Ridere molto e spesso;
Conquistare il rispetto delle persone intelligenti
e l’affetto dei bambini;
Meritare l’apprezzamento dei critici onesti
e sopportare il tradimento dei falsi amici;
Apprezzare la bellezza;
Trovare il buono negli altri;
Lasciare il mondo un po’ migliore
attraverso un bambino sano,
un pezzo di giardino,
o una condizione sociale riscattata;
Sapere che addirittura una vita ha vissuto meglio
grazie a te.
Questo è avere avuto successo.
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Raffaello – La scuola di Atene
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e la bellissima… notissima… canzone “Alegria”
del “Cirque du Soleil” in uno stupendo video.
Il blog cercherà di mantenere
la sua consueta linea
con il suo stile variegato e colorato,
con i suoi post completi ma non lunghi
e soprattutto con i suoi temi di cultura varia,
curati sì,
ma possibilmente non pedanti o pesanti.
Claude Theberge
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SOLO IERI NASCEVANO I BLOG
– STORIA.. EVOLUZIONE ED UN MIO PENSIERO –

NEL 1997 O NEL 1999 NASCEVA IL
Era il maggio 1999 quando Peter Merholz scrisse, “we blog“, inteso come noi blogghiamo, sulla fascia laterale del suo sito.
E in quel momento nel gergo tecnologico e nei vocabolari si fece largo l’ uso del termine come sostantivo (“weblog”).
Ma forse era il 1997 dato che già 2 anni prima i pionieri del web incominciarono a sperimentare un modo per “auto pubblicare” i loro testi e foto senza chiedere permesso a nessuno.

Il mondo si era già “blog-formato” ma senza saperlo.
Oggi conosciamo siti che dettano legge nel web e paesi dove i blogger venivano (e ancora vengono) arrestati come Cina e Iran (e tanti altri).
E anche blog che si trasformano in giornali – qualcuno chiama ancora così l’ “Huffington Post” – una corazzata con tantissimi collaboratori (ormai però è diventato un giornale).
Il blog da genere “antimedia” si è mutato in “mainstream”, ovvero abitudine di massa: abbiamo oltre 2 miliardi di iscritti a Facebook nel mondo che ogni giorno “bloggano” senza nemmeno sapere di farlo.
Si è polverizzato poi anche nei “twitter” di 140 caratteri o nel “TumblR”, più lungo, ma sempre fulmineo nel testo o nelle sentenze ma anche in nuovi e vari social.
E sono pure cose che ora si possono fare anche senza un computer: non c’ è telefono “smart” che non abbia il suo programmino per pubblicare un “post” o per leggere il flusso dei “twitter”.
Le idee si sminuzzano in uno spazio lungo quanto uno sms e stabiliscono la nuova unità di misura della comunicazione se n’è accorto il New York Times che ha nominato un “Social Media Editor”.
Si occuperà di “disseminare” le notizie del giornale, liofilizzate in micro messaggi, attraverso twitter, Facebook, MySpace e ovviamente attraverso i blog.
E come si fa a viaggiare nel mare del social web?
Il link è il collegamento che ogni blog (o twitter o microblog qualsiasi) stabilisce con la fonte della sua notizia o della sua indignazione.
Io cito te, tu citi me, e avanti così per migliaia di collegamenti.
Parole che comunicano con parole.
C’erano una volta i blog del sottosuolo e dell’ antimedia.
Era il 1999 forse il 1997.
– VITTORIO ZAMBARDINO – (con molte modifiche dato che l’articolo iniziale non è recente)
Dal quotidiano LA REPUBBLICA – impaginazione e libero adattamento di Tony Kospan

LA MIA ESPERIENZA ED UN PARERE
Oggi i blog classici stanno cambiando la loro funzione… ed in parte hanno anche perso la loro centralità nel mondo del web… dopo l’esplosione dei social network… in primis Facebook.
Dunque sta avvenendo una loro trasformazione da diario personale da mostrare ai visitatori a vero e proprio piccolo sito con proposte di informazioni, pareri, analisi, poesie, immagini, video etc… da condividere e scambiare con i lettori – frequentatori – visitatori casuali – amici.
Inoltre appare sempre più spesso esserci un’interazione tra social network e blog per le possibilità molto più ampie di immagini colori sfondi e musiche che presentano questi ultimi accanto alla strepitosa facilità di contatti dei primi.
Infine l’esplosione tecnologica, che consente a tutti di frequentare il web con una miriade di aggeggi elettronici (cellulari, tablet, smartphone etc ), ha consentito una parallela esplosione delle offerte e richieste di informazioni, conoscenze, contatti etc..
Purtroppo c’è da constatare infine che questo immenso flusso di informazioni tocca molto poco i temi culturali rimanendo per la massima parte ancorato su temi sportivi… erotici… comici… politici e anche spesso interpretati solo come arene di insulti o come pedane di lancio di fake news (bufale) senza limiti.
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Questo il mio parere, oggi, ma devo dire che l’evoluzione tecnologica non solo non rallenta, nonostante la crisi, ma procede in modo velocissimo e certamente assisteremo presto a nuovi ulteriori cambiamenti, a nuove imprevedibili velocizzazioni ed ampliamenti delle telecomunicazioni.
Personalmente sono giunto in ritardo al blog, prima ero nelle comunità virtuali (antesignane degli attuali social network), e l’impostazione iniziale nell’accostarmi a questo mondo era quella di scrivere, o selezionare, messaggi, pensieri, poesie, riflessioni, sogni, interessi etc… (ma non tanto personali) ed inserirli poi in una bottiglia (post) lanciata nell’immenso mare di internet.
Successivamente ho creato una inter-relazione tra Blog e Mondo Social (Facebook e Twitter), ma in modo assolutamente molto personale.
Devo infine dire che oltre alle numerosissime frequentazioni quotidiane questo mio blog appare anche punto di riferimento e di dialogo per molti e la cosa mi rende molto felice per cui sento anche il dovere di ringraziare in primis i tantissimi visitatori e poi soprattutto coloro che, commentando i vari post o scrivendo al blog, entrano in contatto con me con le loro idee, i loro pareri, i loro consigli, i loro suggerimenti etc. e perché no critiche (per fortuna rare).
Concludo pertanto augurando “Lunga vita ai blog”.
Tony Kospan
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Una storia che ci riguarda proprio da… vicino
LA STORIA DELLA NASCITA DI INTERNET IN ITALIA
Tony Kospan
La nascita di Internet da noi avvenne in totale silenzio
anche a causa dell’enorme effetto mediatico
del tremendo disastro di Chernobyl di quei giorni.
Era il 30 aprile del 1986
quando partì il segnale da un Istituto del CNR di Pisa, il CNUCE,
che, passando per un cavo telefonico dell’allora SIP
e poi per la stazione di Italcable di Frascati,
giunse al centro Telespazio di Fucino (Abruzzo) da dove fu “sparato”
verso il satellite INTELSAT IV e da qui dirottato
alla stazione satellitare di Roaring Creek in Pennsylvania.
Da noi, come dicevo su, non se ne accorse proprio nessuno
eppure in quel momento l’Italia
si poneva ai primi posti nel mondo in questo campo.
Fu in verità emesso anche un Comunicato Ufficiale qualche giorno dopo
che però non fu preso in gran considerazione da nessun giornale.
Luciano Lenzini con al suo fianco, a sinistra, Bob Kahn e Vinton Cerf «padri» di Internet
In verità nemmeno gli autori dell’evento ne capirono l’enorme portata
dato che non si fecero neanche una foto né brindarono insieme
in quanto il direttore del CNUCE, Stefano Trumpy
(noto per il lancio del primo satellite italiano SIRIO)
quel giorno non era in ufficio
e Luciano Lenzini, vero mago delle reti,
che era poi quello che più si era impegnato per la realizzazione
era sì in ufficio ma impegnato in altre cose.
In verità il tutto nasceva qualche mese prima grazie al regalo di un “Computerone“,
il Butterfly Gateway, fattoci dagli americani
per consentirci di unirci alla rete creata dalle Università americane
per scambiarsi dati… informazioni etc. utilizzando un protocollo
progettato da Vint Cerf e Bob Kahn nel 1973
che poi in breve avrebbe collegato tutto il mondo
e che oggi conosciamo come… INTERNET.
Quel regalo però non fu casuale
ma nacque da una richiesta del Lenzini agli americani
in quanto lui… mago delle reti.. in viaggio a Boston
fu “folgorato” dalla constatazione
che quel sistema di connessione delle Università USA
funzionasse bene indipendentemente dai mezzi e dalla rete utilizzati.
Dunque quel giorno alle 6 del pomeriggio Antonio Blasco Bonito
il mago dei computer che aveva preso in consegna il “computerone”
scrisse “PING” e una persona dall’America rispose “OK“
qualche secondo dopo.
L’Italia entrava così nell’era di Internet…
che oggi vede connessi nel mondo oltre 3 miliardi di persone
tra cui… noi stessi.
Tony Kospan
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CARI AMICI INTERNAUTI
LEGGIAMO…
QUESTE INCREDIBILI STORIE E… MEDITIAMO!
FATTI REALI
IN UN MONDO VIRTUALE
Il reale carcere del mondo virtuale
I fatti (reali) si svolgono nel mondo (virtuale) di Maple Story, un gioco di ruolo molto diffuso in Giappone.
Una donna di 43 anni conosce (virtualmente), un uomo (reale), se ne innamora (virtualmente) e nel gioco si sposano.
Quando lui (reale) la lascia, lei gli uccide il personaggio (virtuale).
Arrestata, rischia l’equivalente di 5000 mila euro di multa e fino a 5 anni di prigione per “accesso non autorizzato a un computer” (per uccidere l’avatar è entrata nel gioco usando il login dell’ex-marito).
E’ stata fortunata che in Giappone non è in vigore la pena capitale per i… mouse.
(Fonte: Zeus News)
II
Un efferato delitto…
Mi aveva imposto il divorzio senza neanche una parola di avvertimento”: è ancora arrabbiata la maestra di piano di 43 anni, giapponese, mentre racconta alla polizia come sono andate le cose.
E cioè che la improvvisa separazione decisa dal suo marito online
– badate bene, il matrimonio era valido solo nel mondo virtuale di Maple Story –
l’ha fatta andare fuori di testa.
Al punto che ha aspettato che l’ex compagno, un impiegato di 33 anni, facesse logout dal gioco di massa coreano che sta facendo impazzire, letteralmente, il Giappone
(ma non solo: dal 2003 anche migliaia di italiani ci hanno o ci stanno giocando).
Allora è subito è entrata nel mondo 2D fatto di mostri ed entra in contatto virtuale con l’uomo.
E lì ha compiuto l’”orrendo delitto”:
nei panni dell’avatar dell’ex marito ha compiuto nientemeno che un suicidio.
Virtuale.
Che però ora le può costare nel mondo reale fino a 5 anni di galera e una multa da 5 mila dollari per il furto di identità virtuale.
Storie davvero incredibili ma il rischio che cose del genere accadano sempre più di frequente è reale, realissimo e vicino… vicinissimo… in questa ed in tante altre forme.
Sono storie capaci di farci riflettere sul nostro mondo web… mondo che ci può assorbire al punto anche di farci perder di vista la realtà.
Ciao da Orso Tony
PER LE NOVITA’ DEL BLOG


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Sembra che sia passato chissà quanto tempo
eppure è nato solo ieri
ma la sua è stata, ed è, una storia travolgente
che sembra senza fine.

STORIA DEL TELEFONINO
E’ nato il 3 aprile del 1973
ed ha cambiato per sempre la storia della telefonia
e delle telecomunicazioni in genere.

Quel giorno Martin Cooper,
ingegnere della Motorola settore ricerca,
fece a New York la prima telefonata della storia
con un prototipo di “telefonino” che in realtà,
pur portatile, era enorme rispetto a quelli di oggi.

Infatti pesava 1,1 kg e le sue dimensioni erano
di circa 23 cm x 13 e ci volevano circa 10 ore per caricarsi
mentre la carica durava meno di 30 minuti.

La prima telefonata senza fili la fece, con una certa “cattiveria”,
al suo amico Joel Engel della società concorrente Bell AT&T.
Il primo modello però iniziò ad esser commercializzato
solo 10 anni dopo, il 6 marzo 1983, quando la Motorola decise
di iniziarne la produzione al costo di circa 4000 $.
Quel primo telefonino si chiamava DynaTAC
ed invase subito i negozi
anche se il costo era notevolissimo.

Martin Cooper in una recente immagine col DynaTAC
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Il successo fu comunque enorme e del tutto inaspettato
per cui molte altre aziende di elettronica
si tuffarono per migliorarne le prestazioni e fare affari.
Da allora i miglioramenti sono stati continui ed eccezionali
sia nelle misure che nel design così come pure
nella diminuzione dei prezzi (almeno per quelli “normali”)
e nella sua stupefacente diffusione in tutto il mondo.
.
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Tre sono stati i momenti salienti della storia del ns inseparabile amico:
1 – quello in cui divenne davvero tascabile,
2 – quello in cui furono rese possibili le connessioni a internet
3 – quello in cui divenne un vero mini pc portatile iperconnesso (smartphone)

Ormai telefonare in senso stretto serve sempre meno
perché le nuove tecnologie o i s.n. (twitter, fb, sms, vhatsapp etc.)
hanno esteso in modo incredibile la possibilità
di interagire con gli altri (di ogni parte del mondo) quasi ad ogni secondo
ma anche di poter utilizzare il telefonino
per leggere il giornale, vedere la tv, fare video etc.

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Comunque auguriamo lunga vita ai telefonini e chissà quali altre sorprese,
con sempre più evolute tecnologie, essi ci potranno donare.

Se ci va, ora possiamo vedere,
grazie a questo interessante e completo video,
la sua storia anche per immagini.

Grazie di tutto… telefonino
e donaci altre gradite… belle sorprese!
Tony Kospan
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Cari amici… sì… oggi il mio blog
è in festa!

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ha superato il numero di 19.750.000 visitatori
e questo dunque in circa 12 anni e 6 mesi.

Renoir – Bal au Moulin de la Galette
Ringrazio di cuore tutti coloro (e siete in tanti)
che via Facebook, via Twitter o iscrivendosi
visitano quotidianamente il blog.
Un forte abbraccio ed un grande sorriso per voi.

Il mio ringraziamento è doveroso in quanto,
senza il vostro calore e senza la vostra assidua presenza,
ben diversa sarebbe stata questa mia virtuale esperienza.

Aggiungo con grande piacere ed un po’ di sorpresa
che le pagine più lette sono sempre
quelle d’arte, storia, musica, curiosità, poesie sublimi,
le canzoni d’un tempo ed anche i quotidiani saluti in poesia e non solo.

Renoir
Sinceramente commosso dalle vostre tante visite
rinnoverò se Dio vorrà… il mio impegno
(non piccolo eh eh… ma vissuto con piacere)
seguendo la consueta linea “pluritematica”
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dell’arte, della musica, della poesia,
ma anche del buonumore e della cultura in genere
e sempre con lo stesso stile denso di immagini “multicolor”.
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bel momento con una poesia di un autore inglese
vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800 che mi affascina.

CANZONE RIDENTE
William Blake
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Quando i boschi verdi di gioia ridono,
E corrugandosi il ruscello
Li accompagna colle sue risa;
Quando l’aria si mette a ridere
Col nostro spirito folletto,
E ride di quel chiasso il verde colle;
Quando di vivo verde
i prati ridono e la cavalletta
ride in mezzo a quell’allegria,
quando Susanna, Emilia e la Mari’
colle loro dolci bocche rotonde
cantano “Ah ah hi”.
Quando gli uccelli colorati
nell’ombra ridono,
e la nostra tavola è sparsa
di ciliegie e noci,
vieni a vivere, e sii gaio, e uniti
cantiamo in dolce coro “Ah ah hi”!
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ed altri 2 aforismi che adoro…
di cui il 2° poi può rappresentare in pieno lo spirito del blog
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Anche se la felicità ti dimentica un po’,
tu non dimenticarla mai del tutto
Jacques Prévert

Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia, vedere un bel quadro,
e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Johann Wolfgang Goethe

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ed infine con le note dell‘Inno alla gioia di Beethoven
Marina Novelli – Inno alla gioia
Grazie di cuore a tutti voi e…
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Penso che questo sia stato uno dei primi…
e certamente uno dei più noti tormentoni
della storia del web.
E’ certo un tormentone musicale “non sense“
ma capace di… creare… dipendenza
per cui mi raccomando… fate attenzione
(io mi sono… vaccinato eh eh).
E’ STATO UN SUPER.. SUPER.. SUPER TORMENTONE
CHE EBBE.. ALL’EPOCA.. UNA DIFFUSIONE DAVVERO DA RECORD
I più giovani si domanderanno cosa sia…
E’ un fantastico e divertente… tormentone musicale
che per alcuni è un favoloso anti stress…
mentre per altri… lo stress… lo crea.
L’originale era scomparso dalla circolazione
ma ora è riapparso in questo sito.
Per conoscerlo… accendete le casse al massimo… e via!
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E se lo conoscete già… vi farà piacere riascoltarlo.
Ma attenzione… dopo un po’… staccate!!!!
Sennò rischiate di diventare… tititatititutu dipendenti!!!!!!!
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Ciaooooooooo…
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