Archivio per 31 marzo 2023

Buon weekend in poesia “Le più belle poesie” A. Merini – arte F. Fressinier – canzone “A chi” F. Leali   1 comment

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Francois Fressinier





 
 
 
 
 
 
 



azzurr fb9hh
Due sono le grandi gioie nella vita di un uomo: 
la prima quando per la prima volta può dire “Amo”,
l’altra, ancora maggiore,
quando può dire “Sono Amato”. 
– Carlo Dossi –
 azzurr fb9hh
 
 
 
 
fre bia pouce       musicAnimata
Francois Fressinier


 
 
 
 
LE PIU’ BELLE POESIE 
Alda Merini
 
 
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.
Cosi, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso
né ti ha mai maledetto.
Ma tu si, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’ assenzio
di una sopravvivenza negata.


 
 
 
 
Francois Fressinier
 
 
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Francois Fressinier




 

L’incredibile bambola di Crepereia Tryphaena.. ragazza di Roma antica.. e la sua storia   1 comment

 

 

 

Un’antichissima… ma “moderna” ed incredibile bambola

e la sua emozionante storia.

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Ho, qualche tempo fa, raccontato in breve

la lunga storia della bambola ma,

a seguito di un approfondimento richiestomi da un’amica,

eccomi a parlare di nuovo di bambole antiche

e lo faccio davvero con molto piacere.


Lo stesso piacere, e soprattutto la stessa forte emozione,

che ho provato nel legger l’incredibile storia che segue.

 

 

 

 


LA STORIA



La bambola fa parte del corredo funerario della giovane romana Crepereia Tryphaena, il cui sarcofago fu ritrovato nel 1889 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia sul Lungotevere a Roma.

La ragazza, vissuta nel II secolo dopo Cristo, morì intorno ai vent’anni, forse di parto, dopo un breve matrimonio o per altri studiosi alla vigilia del matrimonio essendo stato rinvenuto al dito un anello con la scritta Filetus” (nome del marito o del fidanzato).
 
Quando da sposa si trasferì nella sua nuova casa, portò con sé un giocattolo al quale era evidentemente molto legata: 
una “pupa“, cioè una bambola d’avorio con il suo corredo.

 

 

 

 
 
 


La bambola è alta circa 20 centimetri e presenta una caratteristica davvero incredibile per quell’epoca:
le articolazioni sono snodate alla spalla, all’anca e persino al gomito ed al ginocchio, snodi che nemmeno oggi possiede la più famosa delle bambole.
 
Le mani hanno le unghie, i piedi sono perfettamente delineati ed il volto, decisamente bello, è sovrastato da capelli disposti in un’acconciatura di sei trecce raccolte sul capo a corona (pettinatura tradizionale delle spose romane).


 
 
 

La scatola 

 

 

 

Nella vetrina del Museo Centrale Montemartini sono esposti, insieme alla bambola, la scatola che doveva contenere gli abiti della bambola ed un piccolo pettine.
 
Vi sono poi anelli ed altri gioielli di Crepereia, non particolarmente preziosi, ma di discreta fattura.




Altri oggetti della ragazza e della bambola



E’ commovente ancor oggi, dopo quasi duemila anni, osservare questo oggetto così raffinato e “moderno”.

Infatti questa incredibile bambola testimonia sia l’amore di chi la donò che l’attaccamento ad essa di una fanciulla ma anche la capacità artigianale del costruttore.

La sfortunata giovanetta riteneva così cara questa sua bambola da volerla portar e tener con sé, anche nel suo ultimo viaggio e dunque per sempre.




 





(Fonti: vari siti web)
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 Frecce2039







 
 

Chiusi in casa per quarantena o altro motivo? Resistere con il sogno è il pensiero del dr. Morelli!   1 comment








ALIENAZIONE DA CHIUSURA IN CASA 
PER LOCKDOWN… QUARANTENA… MALATTIA O ALTRO?
IL SOGNO E’ LA SOLUZIONE PER IL DR. MORELLI



Il dr. Morelli ci ha detto in un’intervista su RAI 3 che quando siamo costretti a stare chiusi in casa per parecchi giorni è assolutamente necessario staccare i nostri pensieri dal problema incombente su di noi e sognare ad occhi aperti, sognare cose belle.






Questo è fondamentale per la salute del nostro spirito e può farci scaricare le tensioni che si accumulano, giorno dopo giorno, nel nostro animo.

Questo è quindi un ulteriore motivo per amare e valorizzare il sogno nella nostra vita, cosa non nuova per noi sognatori, ma che altri non comprendono o non comprendevano.



Kagaya



UN MIO PENSIERO
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Al pensiero dell’illustre psicologo aggiungo un mio modesto parere che è il seguente.
Oltre a sognare distraiamoci con le cose che amiamo e che possono farci staccare il pensiero dalla spiacevolissima situazione di chiusura in cui ci si può trovare.

Ciascuno trovi liberamente il suo modo.



Mike Flan



Io preferisco (e consiglio) leggere, scrivere pensieri, poesie o altro, vedere film coinvolgenti o programmi culturali che ci possono portare in mondi lontani dalle (sperabilmente) momentanee difficoltà.

Poi c’è il “mondo social” che, nonostante i tanti difetti, ci consente rapporti virtuali fino a pochi decenni fa impossibili.
Però il web ha un  limite e cioè è utilizzabile solo da coloro tra noi che si sono avvicinati ad esso.






Possiamo quindi dialogare, scherzare, comunicare ma anche “audio-vederci” ed in tal modo staccare un po’ la spina dalla solitudine.

Forse sono riflessioni in fondo normali, ma ribadirle e consigliarle male non può fare, e potranno aiutare qualcuno quando, per qualunque motivo, deve stare chiuso in casa per diversi giorni.






Ciao da Tony Kospan



Alber Edelfelt



La Marcia nuziale di Mendelssohn e l’Ascesa di Psiche di Bouguereau “sposate” in modo sublime – Arte e classica   1 comment

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Stavolta parleremo di una delle musiche più note…
associata ad uno dei dipinti più amati. 
 
 
Questa musica è di quelle che suscitano sentimenti di gioia… ricordi belli…
ma ahimè,  in molti, anche sentimenti tristi e ricordi amari…
ma che sempre ed in ogni caso non può lasciare indifferenti.
 
 
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William-Adolphe Bouguereau
 
 
 
 
 
LA MARCIA NUZIALE E L’ASCESA DI PSICHE
– CLASSICA ED ARTE –
 
 
 
William-Adolphe Bouguereau
 
 
Eh sì questa musica
è la famosissima… e classicissima
marcia nuziale!
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Felix Mendelssohn è un autore… duttile e vivace…
quasi coevo di Bouguereau autore dell’affascinante dipinto
Ascesa di Psiche
 
 
 
COSA LI UNISCE?
 
 
 
La maestosità e la bellezza dell’espressione artistica.
 
 
 
Per questo mi piace accostare queste 2 mitiche fantastiche opere.
 
 
 
 
William-Adolphe Bouguereau
 
 
 
 
LA MARCIA NUZIALE
di
FELIX MENDELSSOHN
 
 
 
 
Felix Mendelssohn
(Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847)
 
 
 
 
E
 
 
 
L’ASCESA DI PSICHE
di
BOUGUEREAU
 
 
 
 
Adolphe William Bouguereau

(La Rochelle 30. 11.85 – La Rochelle, 19 8 1905)

 
 
 
 
Ascoltiamola… dunque… o riascoltiamola…
 
 
 
 
fre bia poucemusic+121
 
L’ascesa di Psiche – William-Adolphe Bouguereau

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Buon ascolto da Orso Tony

 

 

 

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La Torre Eiffel – La storia in breve di una torre metallica divenuta un mito mondiale   Leave a comment






LA STORIA (IN BREVE).. LE IMMAGINI ED IL FASCINO

DI QUESTO STORICO EDIFICIO DI SOGNO







La Torre Eiffel ha oltre 130 anni 
eppure doveva essere demolita dopo l’Esposizione Universale.


Fu inaugurata il 31.3.1889 
ed anche Google
spesso ha festeggiato il suo anniversario con un doodle.







La Torre… è considerata il simbolo della Francia.

Fu costruita per l’Esposizione Universale
che si tenne quell’anno a Parigi per il centenario
della Rivoluzione Francese.




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Ma fu anche il modo per esaltare il progresso
e le scoperte scientifiche 
che allora si susseguivano
e che consentivano al Mondo d’avere grande fiducia 
nella possibilità che il futuro risolvesse
quasi tutti i problemi umani.

In fondo siamo in piena Belle Époque



Jean Beraud



Fu costruita dall’ingegnere Alexandre-Gustave Eiffel
(da cui prende il nome) in 26 mesi
utilizzando 26.000 barre di ferro.




Gustave Eiffel (Digione, 15.12.1832 – Parigi, 27.12.1923)



La costruzione fu possibile soprattutto per la precisione
degli studi sulla combinazione di ferro e ghisa.



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La Torre doveva durare solo il tempo dell’Esposizione
ma, 
nonostante fosse criticata con violenza dai grandi intellettuali dell’epoca, 
essa fu subito amata dalla maggioranza dei Francesi 
ed è ancora lì a svettare nel cielo di Parigi.
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La Torre, alta 300 mt (324 con l’antenna) fu utilizzata anche
per le comunicazioni telegrafiche prima e radiotelevisive poi 
e, fino al 1930, è stata l’edificio più alto al mondo.




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Ancor oggi è uno dei luoghi più visitati di Parigi
anche per l’eccezionale veduta dalla sommità.



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Tony Kospan

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