E’ una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno.
Ma è così.
Sei il mio segreto più bello.
– A. Baricco. [Castelli di Rabbia] –
Agnes Cecile
A P R I L E
Monica De Steinkuehl
Vorrei ballare nuda
sotto la fresca pioggia primaverile
lasciarmi travolgere dalle gocce
che bagnano il mio corpo,
farmi inondare da ciò che il cielo mi manda,
così precipitosamente
senza lasciarmi nessun tempo,
senza accorgermi di niente
così semplicemente libera
in mezzo alla natura
così profondamente
dentro di me.
Vorrei annullare il tempo
per godere infinitamente di queste gocce
che scendono sul mio viso leggere
che lavano di ogni angoscia
che mi rendono semplicemente
libera di amare,
perché io amo la pioggia.
Amo il vento
che spettina i prati verdi
sperduti nel mondo,
che crea grandi onde
nel mare della mia vita,
che abbassa timidamente gli alberi
ed i miei occhi.
Mi lascio trasportare dal vento
che mi spinge inconsapevolmente
verso qualcosa
che non sa nemmeno lui
e che mi confonde
di emozioni provate.
Appena vidi questo dipinto rimasi colpito dai molteplici messaggi nascosti e volli approfondire la sua conoscenza.
E’ “Il misantropo” dell’artista fiammingo del ‘500 Pieter Bruegel il Vecchio, creato nel 1568.
DESCRIZIONE
Il dipinto, circolare, è racchiuso in una cornice quadrata e mostra un anziano con cappuccio ed una barba nera e bianca che cammina tenendo le mani congiunte.
Un’altra persona, più piccola, è a piedi nudi dietro di lui e con un coltello sta per tagliare la cintura del marsupio dell’anziano.
L’uomo anziano sembra così perso nei suoi pensieri che non si accorge né del furto né delle spine che si trovano davanti ai suoi piedi.
Il ladruncolo è racchiuso in una sfera trasparente mentre giù possiamo leggere una scritta in fiammingo che recita:
“Poiché il mondo è perfido, mi vesto a lutto“.
ANALISI
L’opera, chiaramente allegorica, ci mostra, quasi certamente, Timone di Atene, un eremita descritto da Cicerone, Seneca e da molti autori antichi.
Il dipinto è a tempera, tecnica usata raramente dall’artista.
L’atmosfera, per i colori sfuggenti e quasi rarefatti, è certamente malinconica come quella degli altri ultimi dipinti di Bruegel.
SIGNIFICATO
Il significato dell’opera è che un totale estraniarsi dal mondo non è possibile perché comunque siamo nel mondo e siamo, volenti o nolenti, in contatto con tutte realtà della vita.
Dal che discende una semplice morale.
Bisogna affrontare le difficoltà della realtà e non fuggire dalle responsabilità che comunque poi ci chiederanno il conto.
Infatti il misantropo sta camminando pensando di essere lontano dai dolori del mondo mentre il suo cammino gli sta prospettando un furto e delle spine.
La realtà del mondo è rappresentata dal pastore che, sullo sfondo, sta con le sue pecore e dunque appare più virtuoso in quanto sta eseguendo il suo dovere.
E’ visibile nel Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli.