Care amiche ed amici,
anche quest’anno non possiamo non omaggiare
l’altra metà del cielo
la DONNA.
LA DONNA IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI E…
a cura di Tony Kospan
Vittorio Reggianini – La graziosa
L’8 marzo però deve essere solo un momento di conferma
d’un rapporto sereno e paritario tra i sessi
ed un commosso ricordo dei sacrifici fatti dalle donne
nel secolo scorso per eliminare le discriminazioni nei loro confronti.
Non v’è chi non possa vedere infatti i grandi progressi
compiuti dalla donna nella nostra società negli ultimi decenni
benché resistano ahimè ancora grosse sacche
d’incultura e di violenza nei suoi confronti.
C’è poi perfino qualche tentativo addirittura di tornare indietro
ma non è questa la sede per discorsi sociologici.
Prima di passare alle poesie leggiamo qualche aforisma.
J. W. Champney – Il ventaglio
L’umanità senza la donna sarebbe scarsa.
Terribilmente scarsa.
Mark Twain
L’intuizione di una donna
è molto più vicina alla verità
della certezza di un uomo.
Rudyard Kipling
Quando si scrive delle donne,
bisogna intingere la penna nell’arcobaleno.
Denis Diderot
Nelle donne ogni cosa è cuore,
anche la testa.
Jean Paul Richter
Frederick Carl Frieseke – Ragazza che sistema i fiori – (1915)
Non sono in verità moltissime le poesie
che parlano specificamente della donna come… donna
ma ce ne sono… e queste sono quelle da me prescelte.
Come sempre sarà bello leggere le poesie
che sul tema invece amate voi…
Fiorella Mannoia – Quello che le donne
Charles Edward Perugini – Donna che legge
CATENE D’AMORE
Ndeye Coumba
Se, le donne,
le loro mani volessero unire,
per formare una catena che…
abbracciasse l’universo;
Se, le donne, con le loro voci
canticchiassero la stessa aria,
per dissipare il languore,
ed esaltare la libertà;
Se, le donne,
i loro cuori battessero
all’unisono,
per rianimare il vecchio mondo,
soffocato dal male;
Se solo tutte le donne lo volessero
al vecchio mondo
nascerebbe un nuovo cuore,
pieno d’amore e di vita,
che pulserebbe, senza fermarsi,
di tanta felicità.
Sono una donna… – Rosanna Fratello
Magritte – Profondità del piacere
E DIO MI FECE DONNA
Gioconda Belli
E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.
Donne – Zucchero
Vittorio Corcos – 2 donne a Napoli
D O N N A
Madre Teresa di Calcutta
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però cio` che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo
c`è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`è un`altra delusione.
Fino a quando sei viva,
sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi,
torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite… insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca
il ferro che c`è in te.
Fai in modo che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce,
cammina.
Quando non potrai camminare,
usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Vivo per lei – Bocelli
J. S. Sargent
D O N N A
Eliomar Ribeiro de Souza
Nel tuo esserci l’incanto dell’essere,
la vita, tua storia,
segnata dal desiderio d’essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell’indifferenza,
della discriminazione, dell’oppressione…
in te l’amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l’affetto più puro
che mi fa uomo!
Una canzone per te – Vasco Rossi
C. C. Curran – Donna che stende i panni
D O N N A
Tagore
Donna, non sei soltanto l’ opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’ estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.
Dunque ancora auguri alle donne,
ma nel riconoscimento del vero e profondo significato di questa festa
e non per le stupidaggini che l’hanno caratterizzata
e banalizzata negli anni scorsi
e soprattutto come impegno per tutti di un massimo rispetto
in tutte le occasioni ed in tutti i giorni dell’anno.
Orso Tony
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Oggi è l’anniversario della nascita di Walter Chiari,
pseudonimo di Walter Annicchiarico
(Verona 8.3.1924 – Milano 20.12.1991)
E’ stato un notissimo attore, comico
e conduttore televisivo
dalla vita costellata da incredibili
e numerose alterne vicende.

Qui è con Ava Gardner nel 1956
Infatti la sua vita è stata come le montagne russe…
su…
per i suoi grandi successi artistici (e con le donne)
e giù…
per le grandi cadute (problemi con la giustizia e grosse gaffes).
La sua famosa maschera del “Sarchiapone”
usata nei mitici sketch con Carlo Campanini
“Vieni avanti cretino!”
Ciò però nulla toglie alla statura artistica
ed alla limpida classe del personaggio
ed infatti era amatissimo dal pubblico.
Il suo variegato percorso nel modo dello spettacolo
dal teatro al cabaret… dal cinema alla televisione
si è snodato dagli anni 40 agli anni 80.
(IL SARCHIAPONE)

Walter Chiari e Carlo Campanini
Personalmente ne ho un bel ricordo
per la sottile ironia e la grande simpatia
e soprattutto… perché era un mito
per quelli della mia generazione.
Qui col figlio Simone Annicharico avuto da Alida Chelli
(attualmente conduttore televisivo)
Ricordiamolo con questo video che è in grado
di farci conoscere al meglio il suo stile comico… elegante ed assolutamente unico.
TONY KOSPAN
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con la moglie Alida Chelli
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Era da tempo che desideravo dedicare un post
a questo grande poeta salernitano
che ebbi modo di conoscere seppur fugacemente
ai tempi della mia gioventù.
Salerno 17.7.1909 – Orbetello 8.3.1976
BREVE BIOGRAFIA
Nato a Salerno ebbe anni giovanili un po’ travagliati ed inquieti.
Iscrittosi all’Università di Napoli non si laureò
(come accadde anche a Montale e Quasimodo)
ed a 21 anni sposò la figlia del suo professore di matematica
(da cui poi ebbe 2 figlie) e si trasferì a Milano.
Qui svolse molti e diversi lavori prima di diventare giornalista.
Nel 1936 venne arrestato per antifascismo
e nel 1938 con Vasco Pratolini, scrittore fiorentino,
creò la rivista “Campo di Marte” poi soppressa dal regime.
In questi anni collaborò a numerose, importanti
ed innovative riviste di tipo culturale.
Alfonso Gatto con il suo busto realizzato dallo scultore Farpi Vignoli (1940)
Nel 1941 fu nominato “Professore per chiara fama”
al Liceo artistico di Bologna
e nel 1943 entrò nella Resistenza.
Le sue opere di questo periodo risentono fortemente dello spirito
che anima la parte d’Italia che si oppone ai soprusi nazifascisti.

Nel 1951 per forti divergenze abbandonò il partito comunista.
Oltre all’attività di giornalista ed a quella di poeta
(molti suoi libri di poesie ebbero numerosi riconoscimenti)
negli ultimi anni si dedicò anche alla critica letteraria e d’arte.
Pur essendo, per necessità o vocazione, un giramondo…
non smise mai d’amare la sua Salerno.
Morì per un incidente stradale e fu sepolto nella sua città natia.
Sulla sua tomba è inciso un bel pensiero
dell’amico Montale
“Ad Alfonso Gatto per cui vita e poesie
furono un’unica testimonianza d’amore“.

Come affermo spesso, ritengo che
il miglior modo di conoscer davvero un poeta,
sia quello di legger le sue poesie e quindi ecco…
ALCUNE SUE POESIE CHE AMO
DENTRO L’AMORE
Al segno che ti dà la stanza sciogli
sulla parete l’ombra dei capelli,
le braccia alzate, la flessuosa voglia
d’avermi, e già dal ridere mi volti
nella raffica buia, mi cancelli
per affiorare dal lamento vano.
Smarrita, nel cercarmi con la mano,
nel distinguermi il volto, grata, piena
d’aperto e poi ripresa dalla lena
della dolcezza, calma a poco a poco
come in un lungo brivido. Dal gioco
degli occhi che balbettano mi ridi
sul petto a colpi di piccoli gridi.
IL POETA
Il poeta è un uomo mortale
che vive con tutta la sua morte
e con tutta la sua vita,
nel tempo,
e in sé si consuma e si sveglia,
negli altri si popola e si chiama,
e nulla possiede
che non abbia già amato e perduto.
SIRENA
Il tuo canto mi avvolge e mi carezza,
con la sua voce di mare mi avvince.
Ha la freschezza lieve della brezza
e il sentore di lontane province.
Nel suo tremolo scorgo la purezza
dell’acqua ed il furore della lince.
Nel vibrato io sento la dolcezza
dell’amore e la forza di chi vince.
Legato all’albero di questa vita
io non ti seguirò. Alla tua lusinga
non cederò, ma ti confinerò
nel sogno, Sirena dalla squisita
voce, e come chi sulla spiaggia stringa
sabbia tra le mani, mi sveglierò.
HANNO SPARATO A MEZZANOTTE
Hanno sparato a mezzanotte, ho udito
il ragazzo cadere sulla neve
e la neve coprirlo senza un nome.
Guardare i morti alla città rimane
e illividire sotto il cielo. All’alba
con la neve cadente dai frontoni
dai fili neri sempre più rovina
accasciata di schianto sulla madre
che carponi s’abbevera a quegli occhi
ghiacci del figlio, a quei capelli sciolti
nei fiumi azzurri della primavera.
POESIA D’AMORE
Le grandi notti d’estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.
Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare
dal vento che pare l’ anima.
E baci perdutamente
sino a che l’ arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.
Tu vivi allora, tu vivi
il sogno ch’ esisti è vero.
Da quanto t’ ho cercata.
Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.
E il bacio che cerco è l’ anima.
Tony Kospan
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