


L’Amore è la più forte di tutte le passioni
perché attacca contemporaneamente
la testa, il cuore e il corpo.
– Voltaire –

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William Savage Cooper
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SONETTO DELL’AMORE TOTALE
Vinicius De Moraes
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Ti amo tanto, amore mio…
non canti
il cuore umano con maggiore verità….
Ti amo come amico e come amante
in una sempre diversa realtà.
Ti amo per affinità,
di un quieto amore prestante
e ti amo al di là, presente nella nostalgia.
Ti amo, infine, con grande libertà
per l’eternità e a ogni istante.
Ti amo come un animale,
semplicemente
di un amore senza mistero e senza virtù
con un desiderio massiccio e permanente.
E amandoci così, molto e sempre
un giorno nel tuo corpo all’improvviso
morirò
per aver amato più di quanto ho potuto.
William Savage Cooper
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da Tony Kospan
Quando m’innamoro
William Savage Cooper – Bellezza sdraiata tra i fiori e sotto l’arcobaleno
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Un dolcissimo raccontino che ci farà bene al cuore…
IL BAMBINO CHE SCRIVEVA SULLA SABBIA
Un bambino, tutti i giorni, si recava in spiaggia e scriveva sulla sabbia: ”Mamma ti amo”;
poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo.

Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portagliela via.
Fra sé e sé pensava: “Questi bambini sono così stupidi ed effimeri!”
Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni e gli chiese:
“Ma che senso ha che tu scriva sulla sabbia che poi il mare te la porta via? Diglielo tu che le vuoi bene.”
Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata, disse al vecchio:
“Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio come fa il mare con le mie scritte.
Eppure torno qui, ogni giorno, a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre”.
Il vecchio s’inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse:
“Nora. Ti amo!”, era il nome della moglie appena morta.
Poi, prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.
Alessandro Bon
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Tutti noi abbiamo sentito parlare dei bioritmi.
Ma cosa sono? Cosa significano?
Questo articolo ci aiuta a conoscerli
ed a vivere meglio cercando di rispettar.. i nostri.
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Gli orari del corpo:
i segreti della cronobiologia
Claudia Bortolato
La vita quotidiana? Un’estenuante corsa contro il tempo.
Tutto sembra sfuggire come se seguisse un moto proprio fatto di velocità, velocità e ancora velocità.
Così, l’orologio è diventato il nuovo padre padrone, detta ritmi forsennati in nome dell’efficienza e del diktat “fare più cose possibili”.
Tutto questo è risaputo e sperimentato un po’ da tutti, come è risaputo che gli affanni contro il tempo, l’essere sempre in azione (spesso contro la propria volontà), il non rispettare il naturale bisogno che ha l’organismo di avvicendamento tra attività e passività, azione e riposo, producono stress, ansia, tensione cronica, insonnia e altre manifestazioni più o meno patologiche.
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Cosa si potrebbe fare per riprendere contatto con una dimensione più umana del tempo, per gestire in modo più consono e, perché no, produttivo in termini di benessere, i ritmi della vita?
La cosa più naturale sarebbe imparare a fermarsi ogni tanto, per dedicarsi non solo al “fare”, ma anche al “non fare”, a quella giusta dose di ozio, o di gioco, inteso pure come cura dei propri hobby, che ricaricano e ritemprano.
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Ma non solo. Si potrebbero seguire le indicazioni fornite dalla Cronobiologia, una branca relativamente nuova della medicina, che valuta il funzionamento del corpo, dell’organismo, in rapporto al tempo. «è assodato che negli organismi viventi diversi fenomeni fisiologici, come la fluttuazione della temperatura corporea, le variazioni della pressione arteriosa, la produzione di ormoni, si ripetono periodicamente, ovvero a intervalli di tempo prevedibili. La cronobiologia si occupa proprio dello studio di queste, e di altre periodicità dell’organismo», sottolinea Francesco Portaluppi, ricercatore cronobiologo dell’Università di Ferrara.
«Tutto dipende dall’interazione tra l’ambiente, l’alternarsi della luce e del buio, e l’orologio biologico, che si trova nel nucleo soprachiasmatico, alla base del cervello, ed è dotato di suoi precisi ritmi».
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A muovere le lancette dell’orologio biologico, però, non sono solo le condizioni ambientali esterne, soprattutto il ritmo luce buio, ma anche i programmi iscritti nel patrimonio genetico di ciascuno.
Per questo alcune persone sono mattutine categoria alla quale appartengono
le cosiddette “allodole“
e altre serotine i cosiddetti “gufi“.
Fonte Kataweb
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Questa teoria dei bioritmi,
ormai universalmente accettata dalla psicologia,
divide quindi il mondo in 2 grandi categorie.
ALLODOLE E GUFI
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Le allodole sono le persone che vanno a letto presto,
si alzano presto e sono presto in forma,
ma la sera crollano.
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I gufi sono coloro che vanno a letto molto tardi,
si alzano (se possono) tardi
e sono in gran forma solo dal pomeriggio in poi.
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E tu a quale categoria appartieni?
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Orso Tony
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Spes contra spem – 1982 – (La visione, in sintesi, del suo mondo)
Renato Guttuso è stato, con le sue opere,
attivo testimone delle principali vicende,
artistiche e non solo, del XX secolo.
La strada
La sua pittura,
tesa all’esaltazione dei temi sociali,
ma anche di quelli genericamente umani
e talvolta anche politici,
è stata definita neorealista.
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Bagheria 26.12.1911 – Roma 18.1.1987
La tematica della sua opera pittorica è caratterizzata,
inoltre fin dalle opere giovanili, dal suo amore per la Sicilia.
Contadini al lavoro – 1950
In primo piano nella sua ricerca artistica
appaiono poi sia il mondo contadino
che la vita dei quartieri di Palermo.
Autoritratto
Questo suo sentimento raggiunge il suo apice
nel suo capolavoro Vucciria del 1974.
Vucciria
Molto presenti nelle sue opere anche i temi sociali,
esaltati dalla sua adesione al Partito Comunista Italiano,
di cui disegnò anche il simbolo,
fino al cambiamento del 1991.
Guttuso – Occupazione delle terre
Negli anni ’60 entrano nel suo mondo pittorico
in modo potente anche le figure femminili…
Donne
E’ stato anche un notevole esponente
del mondo intellettuale e culturale italiano
del 2° novecento

Donna alla finestra
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Molto nota è poi anche la sua lunga relazione
con Marta Marzotto
che fu anche la sua musa di tanti dipinti
e che gli fu vicino fino alla fine.
Melancholia nova (Marta Marzotto)
F I N E
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
La leggenda di Colapesce
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