Archivio per 16 gennaio 2023

Lunedì sera in poesia “Ciò che tu sei” P. Salinas – arte Waterhouse – canzone “La mia vita” Adamo   Leave a comment

 

 

John William Waterhouse




 

 
 
 
 
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La continuità ci dà le radici, 
il cambiamento ci regala i rami, 
lasciando a noi la volontà di estenderli 
e di farli crescere
fino a raggiungere nuove altezze. 
– Pauline Keze –
 
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John William Waterhouse

 

 

 

CIO’ CHE TU SEI

Pedro Salinas

 

Ciò che tu sei

mi distrae da ciò che dici.

 

Lanci parole veloci

inghirlandate di risa,

e m’inviti ad andare

dove mi vorranno condurre.

Non ti do retta, non le seguo:

sto guardando

le labbra dove sono nate.

 

Guardi, improvvisa, lontano.

Fissi lo sguardo lì, su qualcosa,

non so che, e scatta subito

a carpirla la tua anima

affilata, di saetta.

io non guardo dove guardi:

sto vedendo te che guardi.

 

E quando tu desideri qualcosa

non penso a ciò che vuoi,

e non lo invidio: non importa.

Oggi lo vuoi, lo desideri;

domani lo scorderai

per un desiderio nuovo.

No. Ti attendo più oltre

dei limiti, dei termini.

 

In ciò che non deve mutare

rimango fermo ad amarti, nel puro

atto del tuo desiderio.

E non desidero più altro

che vedere te che ami.. 

 

 

fre bia pouce     musicAnimata

John William Waterhouse

 
 
 
 
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SETTIMANA E LUNEDI
 
 

   


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LA PAGINA CHE COLORA I TUOI GIORNI
Frecce (51)
 
 
 
 
 
 
 
John William Waterhouse

 
 
 
 
 

Kairos.. Kronos e Aion – Ecco i miti che rivelano le originali visioni del tempo nell’Antica Grecia   1 comment




La concezione del tempo per gli antichi greci non era unica né univoca, come potremo ora leggere, e come sempre, per spiegarne i vari significati, si servivano della mitologia.
Kairos (momento favorevole) è in particolare un interessante ed originale aspetto del tempo per la cultura dell’antica Grecia.
Ora lo conosceremo e vedremo i significati e le immagini anche delle altre 2 espressioni del tempo: 
Kronos (il tempo in senso lato) e Aion (il tempo in senso filosofico).






Il tempo, come sappiamo, è un’entità astratta (non si vede e non si sente né si tocca) che però ha effetti reali… e misurabili.
E’ un flusso continuo che nella nostra vita inizia nel momento della nascita e termina in quello della scomparsa.
Questo continuo ed anonimo flusso presenta però numerosissimi momenti particolari (di gioia, di dolore, di noia, di attività, di sorpresa, di emozioni etc. etc.).
Il momento di cui parlerò per primo e che era considerato molto importante dagli antichi greci, è il “Kairos.






KAIROS

Possiamo definirlo momento propizio, momento opportuno, quello in cui bisogna cogliere l’occasione ed anche quello da vivere appieno in ogni modo.
Oggi potremmo chiamarlo anche “momento giusto” ed in certi casi fortunati “momento magico“.



Kronos – Dipinto di Giulia Lama 



KRONOS (O CHRONOS)

Per Eraclito, filosofo greco, Kronos: “E’ un bambino che gioca, che muove le pedine” intendendo, con questa definizione un po’ criptica, che i suoi effetti su di noi sono misteriosi, casuali e paragonabili ad un lancio di dadi.
Ma soprattutto Kronos è la dimensione tempo composta da passato, presente e futuro che non si ferma mai che passa ineluttabile e scivola via.
Era raffigurato come un gigante che divora i figli indicando in tal modo che il tempo crea oggetti, situazioni, emozioni etc. ma poi scorrendo… scorrendo… distrugge tutto quello che crea.
“Tout passe… tout lasse… tout casse” (tutto passa, tutto ci lascia e tutto si cancella) dicono i francesi.
Tutto sommato Kronos si avvicina molto alla nostra moderna concezione del tempo.



Aion



AION

Subordinato a Kronos, e con valenza generale secondaria, era poi “Aion” il cui complesso e misterioso significato era di carattere filosofico ed esoterico.
Era definito in vari modi ma, semplificando al massimo, forse possiamo definirlo “il momento presente, l’eterno presente o il tempo fuori dal tempo“.
Era raffigurato come un uomo con la testa leonina, che ha tra le mani uno scettro (suggestiva e significativa è anche l’altra mano che appare oltre la cornice), ed accanto una chiave ed un fulmine.






KAIROS… SIGNIFICATO E RAFFFIGURAZIONE

Ma torniamo a Kairos che, come abbiamo detto su, indica il tempo favorevole… il tempo positivo… il momento magico per…
Ovviamente per cogliere il momento buono bisogna avere doti di sensibilità, di intuizione e la capacità di valutare bene la situazione per non commettere errori e quindi per non sciuparlo.
Nella mitologia greca era raffigurato come un giovanetto con ali sulla schiena e ai piedi che regge con la mano sinistra una mezzaluna su cui v’è una bilancia, mentre con la destra fa pendere la bilancia dal suo lato (ecco l’azione, anche furba, a volte necessaria per poi cogliere l’occasione).





FINE


Copyright Tony Kospan – Vietata la copia integrale senza indicare autore e blog




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Ralph Gibson grande fotografo del 900 – La sua arte fotografica è classica ed elegante   Leave a comment

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Ricerca della perfezione e massima eleganza
sono gli elementi caratterizzanti 
dell’arte di questo grande fotografo.

Ogni sua fotografia ha il dono
di creare una… raffinata narrazione!


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FOTO ARTE STORIA 2
 
 
 
 
RALPH GIBSON
LA FOTOGRAFIA COME FRAMMENTO CLASSICO
 
 
 
 
 
FOTO ARTE STORIA 2
Ralph Gibson 16.1.39 Los Angeles
 
 
 
Ralph Gibson è nato a Los Angeles e si è avvicinato alla fotografia durante i quattro anni di servizio nella marina militare.
 
In seguito frequenta il San Francisco Art Institute e poi lavora come assistente fotografo per artisti come Dorothea Lange e Robert Frank, per il quale ha anche lavorato come cameraman in un paio di film.
 

 
 
 
 
 
Gibson divenne famoso grazie a una serie di libri fotografici, prodotti dalla casa editrice che lui aprì a questo scopo, la Lustrum Press. La trilogia, The Somnambulist (1970), Déjà Vu (1973) e Days at Sea (1975) si distingue per la sequenza di immagini senza testo né didascalie.
 
Le fotografie hanno un carattere fortemente surreale e la pura sequenza di immagini è estremamente ‘narrativa’.
 

 
 

 
 
 
FOTO ARTE STORIA 2
 
 

Da allora ha vissuto in Francia e a New York, ma gran parte di ciò che ha pubblicato è stato realizzato in Francia, come L’Histoire de France (1991).
 

 
 
FOTO ARTE STORIA 2
 

 
 
 
 


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Ogni fotografia di Ralph Gibson somiglia ad un frammento classico, monumentale, come scolpito nel tempo.

 
 
 



 



 
 
 
 
 

Per mezzo del suo “obbiettivo” Gibson, formalista della fotografia, si avvicina a luoghi e persone unendo la sua visione del mondo ad un’attenzione costante per la composizione e per le proporzioni delle immagini.

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
I soggetti scelti da Ralph Gibson per le sue fotografie sono essenziali, in particolare da quando non si interessa più di catturare i momenti salienti del dramma umano come impone lo stile del reportage. 
Per Gibson la percezione del soggetto è più importante della fotografia.
 

 
 
 

 
 
Le sue immagini riflettono la sensazione e lo stato emozionale che produce un certo luogo in un certo tempo.
 
 
 
 

Ralph Gibson

 
 
 
Ralph Gibson utilizza prevalentemente pellicole in bianco e nero – ma anche il colore – e usa una Leica nel formato 35mm.
 
L’uso dell’obiettivo grandangolare accentua la dinamica e la tensione dell’immagine nello spazio cosi’ deformato.
 
 
 

FOTO ARTE STORIA 2

 

 

 

 

 

 

 
 
 

La sua ricerca del “luogo ideale” da fotografare, l’ha spinto a Los Angeles, e successivamente a New York, dove vive e lavora.
 
Il suo interesse per la fotografia si eè così evoluto dal reportage all’espressione introspettiva e personale.
 
La serie The Somnambulist – prima testimonianza di questa nuova inclinazione – comprende delle immagini quasi sognanti.
 
L’impiego delle pellicole a grana grossa, donano alle fotografie caratteristiche grafiche, evocando mondi fantastico-surreali.

 
 
 


 
 
 
 
 
 
FOTO ARTE STORIA 2
 
 
 
Così una mano colpita dallo spiraglio di luce bianca che filtra da una porta socchiusa, diventa il “fantasma” dei sogni onirici di Gibson.
 
Con The Somnambulist, Ralph Gibson abbandona lo stile reportage a favore delle sue visioni personali, espresse con i ritratti, gli still life e i paesaggi.
 
Il libro del Somnambulist – pubblicato recentemente con grande successo – ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, spingendo Gibson ad esporre le sue immagini in numerose istituzioni museali degli Stati Uniti e d’Europa.
 

 
 

 

 

 

FOTO ARTE STORIA 2

 

 

 

Le immagini, in bianco e nero e a colori, riflettono la sua visione privata, mantenendo quelle qualità naturali e non-monumentali che lo contraddistinguono.


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Ralph Gibson ha spesso raccolto i suoi lavori in libri fotografici, perché apprezza l’unicità che questo oggetto possiede.

 Così se per Gibson i libri sono i mezzi narrativi che esprimono “cosa un fotografo pensa delle sue fotografie “, le fotografie raccontano invece di “cosa il fotografo pensa della realtà”

Le mostre hanno invece un carattere piu’ complesso e sociale, e richiedono una relazione fra il fotografo, la galleria e il pubblico.

 

 

 

FOTO ARTE STORIA 2

 
 

FOTO ARTE STORIA 2


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TESTO DA VARI SITI WEB – IMPAG. TONY KOSPAN

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FINE




MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039

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FOTO ARTE STORIA 2


 

 

Achille Togliani.. grande cantante anni ’50 e ’60 – Breve ricordo ed i suoi successi “Signorinella” e “Come pioveva”   Leave a comment




E’ stato un vero e proprio mito

della canzone italiana del dopoguerra

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Achille Togliani  (Pomponesco 16.1.1924 – Roma 12.8.1995)

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BREVE BIOGRAFIA



Partito dalla provincia mantovana
intraprese la strada del cinema e della rivista
(con Macario)
e fu qui che lo notò il maestro Angelini che lo portò nel ‘50
nella trasmissione “Cantanti della radio”
sia per la stupenda melodiosa voce
che per la sua presenza di uomo affascinante.

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Ebbe presto, per queste doti,
molti successi sia nel campo della canzone
che in quello dei cuori femminili.

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Nel ’51 inaugurò con pochi altri cantanti*il Festival di Sanremo
(*quelli della foto qui giù meno Gino Latilla)




I cantanti del 2° Sanremo
– Il duo Fasano ai lati, Togliani, Nilla Pizzi e Gino Latilla – Fonte RadiocorriereTV





e nel ’54 vinse il Festival di Napoli.
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Rimase a lungo negli anni ’60 nell’orchestra Angelini
come cantante di punta e partecipò anche a numerose trasmissioni
radiofoniche di successo.

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Poi però, anche se il suo genere musicale, la canzone melodica,
pian piano tramontava,
lui tuttavia rimaneva nel cuore degli italiani.

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Dopo gli anni ’70 partecipò soprattutto a spettacoli televisivi di revival.

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Questi… alcuni tra i suoi maggiori successi…

Signorinella, La canzone dell’amore, Come pioveva, Parlami d’amore Mariù,
Lucciole vagabonde, Canzone da 2 soldi, Sedici anni e Melodia d’amore…
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Ricordiamolo ora ascoltando la sua voce in questi 2 video
in cui interpreta, da par suo, 2 mitiche canzoni di un tempo.

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SIGNORINELLA

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fre bia pouce  musicAnimata

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juke box gif

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COME PIOVEVA

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fre bia pouce     musicAnimata

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CIAO DA TONY KOSPAN



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Odoardo Spadaro.. cantautore del primo ‘900 – Breve ricordo con 2 successi: “Porta un bacione a Firenze” e “Sulla carrozzella”   Leave a comment

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Questo grande cantante, ma anche cantautore,

ha lasciato un grande segno

nella storia della musica leggera italiana.



Cercherò di tracciare un breve ricordo dell’artista

anche grazie ad una sua canzone mitica

che ebbe successo in tutto il mondo

e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo

e ad un altro suo successo amato soprattutto dai fiorentini.

 

 

 

 

Odoardo Spadaro

è considerato il secondo vero cantautore italiano,

dopo Armando Gill,

essendo stato l’autore di molte delle sue canzoni.


Conosciamo un po’ l’atmosfera del 1938 prima di ascoltar

2 suoi grandi successi.

 

 
 
 
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
 
 
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE


Di Lazzaro – Bruno (1938)
   
 
Siamo nell’anno in cui l’Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…



 



 
 
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ma anche nell’anno in cui vengono emanate le leggi razziali…






 

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Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all’epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.




 
 
 
 
 
 
 
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.




 
 
 
 
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim.

 
 
 



 
 
 


ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
 
 
 Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.

 
 
 
fre bia pouce    musical notes


 
 
 

Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
 nacque all’epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
 
 
 
 
 
 
 

 
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio
Porta un bacione a Firenze

 

 

F I N E

 

 

indaco

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